Filtri d’olio per auto provenienti dalla Turchia sequestrati in banchina: maximulta

Le Fiamme Gialle hanno recuperato 552 pezzi di ricambio stipati in un container. Mancava l’indicazione del paese di provenienza

filtri d'auto La guardia di finanza ha fermato una possibile frode sui filtri olio per l’auto. Insieme all’Agenzia delle Dogane le Fiamme Gialle hanno individuato al porto un deposito di 552 filtri olio che stavano per essere introdotti in Italia dalla Turchia. L’irregolarità era nella provenienza perché i prodotti riportavano esclusivamente il marchio italiano dell’azienda destinataria, senza alcuna informazione circa l’effettivo luogo di produzione dei medesimi (cioè la Turchia), così risultando – segnala la nota della Finanza – potenzialmente in grado di indurre i consumatori finali a ritenere che gli stessi potessero essere di origine tutta italiana. In totale si tratta di 552 filtri olio. La merce era stipata in un container.

Pertanto, la partita di merce giunta dall’estero è stata sottoposta a sequestro ed al legale rappresentante dell’azienda italiana importatrice è stata contestata una sanzione amministrativa che va da un minimo di 10.000 ad un massimo di 250.000 euro.

 

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