Bando del Comune da 22mila euro aggiudicato sette mesi fa. Aperta un’inchiesta per abuso d’ufficio: il futuro vincitore (che non è indagato) aveva manifestato la mancanza di un requisito ma la circostanza sarebbe stata ignorata intenzionalmente
Il nodo della indagine ruota attorno all’iscrizione alla Camera di Commercio: un requisito richiesto dal bando ma non posseduto dallo Studio Giaccardi&Associati di Giuseppe Giaccardi che nella propria manifestazione di interesse aveva correttamente ammesso questa mancanza spiegando che non sussiste l’obbligo per le associazioni tra professionisti. La commissione scelse quindi di ammettere ugualmente lo studio alla procedura negoziata per garantire la massima partecipazione. Per il pm si tratterebbe di una scelta fatta intenzionalmente e non uno sbaglio.
All’annuncio dell’aggiudicazione, tramite un comunicato stampa di Palazzo Merlato sette mesi fa, si era innescata una polemica politica sollevata soprattutto da Cambierà, lista civica di opposizione nata dall’esperienza M5s. Gli esponenti avevano sottolineato che lo Studio Giaccardi&Associati compariva nella lista delle cento aziende che si sono schierate in campagna elettorale, a pochi giorni dal ballottaggio contro Massimiliano Alberghini, a sostegno dell’allora candidato sindaco del centrosinistra Michele de Pascale. Addirittura la consigliera comunale Samantha Tardi aveva inviato una mail di posta certificata con il nome dei vincitori del bando sulla reputazione dei lidi il giorno stesso della pubblicazione: il nome che era quello che poi ha vinto. Anche Forza Italia con il consigliere Alberto Ancarani aveva lamentato scarsa trasparenza e l’assessore al Turismo Giacomo Costantini aveva risposto al question time del forzista respingendo le accuse.