La dedica del Ravenna Festival al migrante ucciso in Calabria…

Il direttore artistico Franco Masotti ha ricordato Sacko Soumalia alla presentazione del catalogo 2018

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I direttori del Ravenna Festival (a destra Franco Masotti) in occasione della presentazione del libro-catalogo

Tra le tre principali realtà e istituzioni della città che da sempre hanno cercato di promuovere un’idea di “meticciato” culturale c’è sicuramente il Ravenna Festival che negli anni ha portato in città tantissimi artisti internazionali dai cinque continenti. Una vocazione che è stata confermato anche in questo 2018 quando il titolo si rifà addirittura alla celeberrima frase di Martin Luther King per la conquista dei diritti dei neri d’America “I have dream”.

Anche per questo è stata quasi naturale la sorta di dedica che il direttore artistico Franco Masotti ha voluto fare durante la presentazione del libro-catalogo del Festival, a Sacko Soumaila, migrante e sindacalista dei braccianti ucciso sabato sera a San Calogero, in Calabria – e su cui il governo appena insediato non aveva ancora speso una parola (in serata arriveranno quelle del premier Conte), nonostante le ripetute sollecitazioni.

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