A Matellica il record del Savio, toccati 6,70 metri: le foto del pericolo scampato

Una giornata vissuta in massima allerta con la protezione civile a sorvegliare i corsi dei fiumi a Ravenna e Cervia. In totale evacuate 150 persone circa per precauzione

Se oggi nelle campagne attraversate dal fiume Savio tra Cervia e Ravenna si può parlare di pericolo scampato e non di paesi allagati è stato solo per una questione di qualche decina di centimetri: la piena del corso d’acqua, nel punto dove è scavalcato da via Salara, ha toccato il livello di 6,70 metri, un record storico che ha superato ampiamente i 5,50 raggiunti nel 2005 quando era stato registrato il precedente record. «Se il fiume non ha tracimato lo si deve ai lavori di innalzamento degli argini fatti dalla Regione proprio dopo gli eventi del 2015», ha detto il sindaco di Ravenna Michele de Pascale in sintonia con quanto affermato dal collega cervese Luca Coffari.

Complessivamente in Romagna, la scorsa notte, tutti i fiumi hanno raggiunto livelli idrometrici storici, tra i massimi degli ultimi 30 anni. In particolare, il Montone, nel comune di Russi a Ponte Vico, ha raggiunto 8,83 metri (con +61 cm, oltre il massimo precedente di 8,22 metri raggiunto nell’aprile 2005); il Ronco a Forlì ha toccato 7,31 (+ 50 cm rispetto a 6,81 m di aprile 2015); il Lamone a Faenza ha superato il massimo storico con 8,15 metri (+7,38 metri a settembre 2014, +77 cm rispetto al precedente record). Il Savio a Castiglione ha toccato 9,80 metri (rispetto al massimo di 9,76 metri di novembre 2005); a Savio nel comune di Cervia si sono registrati 6,70 metri rispetto al precedente record di 6,18 metri di novembre 2005.

Il primo cittadino ravennate fa un bilancio dopo il grande spavento: «Contenti perché a Ravenna non ci sono stati danni e solidali con Cesena per i disagi della tracimazione. E forse se il fiume non fosse uscito in quel territorio sarebbe uscito da noi». De Pascale ha seguito in prima persona l’evolversi delle situazioni sul territorio comunale di sua competenza: «Dobbiamo essere orgogliosi di come ha lavorato la macchina di protezione civile. Sono volontari ma hanno competenze da professonisti. Vorrei ricordare che da noi passano quattro fiumi e tutti erano a livelli di criticità». Anche per questo la decisione di chiudere le scuole per oggi, 14 maggio: «Abbiamo cominciato a vedere la discesa del livello di piena solamente verso le 23 di ieri, la decisione andava presa prima e viste le numerose situazioni di potenziale pericolo diventava difficile fare chiusure a macchia di leopardo».

Il bilancio complessivo delle operazioni di sorveglianza è di circa 150 persone evacuate: un centinaio sono i residenti nell’area di San Bartolo dove è avvenuto il crollo della diga sul fiume Ronco e dove non poteva essere certa la tenuta del cantiere per il ripristino della frana dell’argine, i restanti sono ammalati, anziani e persone in difficoltà che in caso di evacuazione reale in emergenza avrebbero avuto problemi a muoversi con rapidità e quindi per precauzione si è deciso di spostarli preventivamente.

Il pericolo scampato a Matellica ha anche lasciato un monito per gli amministratori: «In quel punto il corso del Savio è stato deviato e così l’argine dal lato di Ravenna è comunque nel territorio del comune di Cervia. Questo rischia di lasciarlo scoperto dall’attenzione per i lavori di manutenzione. Faremo una segnalazione alla Regione».

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