Insulti e sputi a una 56enne in strada: denunciato il capo della banda, ha 16 anni

La donna in bici rientrava a casa dopo il lavoro, un gruppo di sei adolescenti la circondò senza ragioni

Al rientro a casa dal lavoro in bici verso le 20 di un giorno di inizio febbraio una 56enne di Faenza venne accerchiata in strada da una banda di sei giovani che la riempirono di insulti e sputi senza motivo e a distanza di venti giorni il capo è stato denunciato dalla polizia locale per violenza privata. Il baby boss ha 16 anni: italiano, residente a Faenza da anni ma proveniente da un un’altra regione, insieme alla madre è stato convocato in Comando e ha ammesso di essere uno dei ragazzi coinvolti nei fatti. La procura dei Minori di Bologna dovrà ora decidere i provvedimenti da prendere nei suoi confronti.

Le indagini dei vigili urbani sono state particolarmente complesse. Il luogo dell’accaduto non è ripreso dalle telecamere della videosorveglianza, ma il gruppo dei ragazzi era stato ripreso in quella serata, in diversi altri punti della città. Oltre al buio e alla nebbia, i ragazzi indossavano, felpe con il cappuccio. Dopo un paziente lavoro di ricerca e osservazione dei punti di aggregazione giovanili, e alcuni pedinamenti, i vigili faentini hanno individuato il ragazzo che dalle immagini pare essere il leader del gruppo.

Le indagini della polizia locale proseguono ora per identificare anche i complici, alcuni dei quali, dagli elementi emersi pare non siano residenti nella città di Faenza, l’identificazione dell’intero gruppo è comunque ormai solo questione di tempo e, la polizia locale invita perciò, gli autori di presentarsi spontaneamente in Comando prima di essere convocati.

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