Ancarani (Forza Italia): «Secondo anniversario della chiusura di via Antico Squero»

La strada in darsena di città è interdetta al traffico per un magazzino a rischio crollo di cui i proprietari non si interessano. Il candidato di Forza Italia: «È la dimostrazione di come non si amministra un territorio»

Via Antico Squero ChiusaA Ravenna non c’è solo il settimo centenario della morte di Dante da celebrare ma anche un altro anniversario: domani, 1 ottobre, saranno due anni esatti dalla chiusura al traffico di via Antico Squero (lungo la sponda nord della darsena di città) per ragioni di sicurezza a causa del pericolo di crollo di un edificio adiacente. A celebrare la ricorrenza, con puntuto sarcasmo, è Alberto Ancarani, candidato sindaco in corsa con la lista civica Primavera e Forza Italia per cui è consigliere comunale da dieci anni.

«Siamo al secondo anniversario di un evento la cui soluzione non si è ancora vista. L’unica cosa che è accaduta nel frattempo è stata la riapertura di un piccolo tratto a pedoni, ciclisti e runners, senza che la parte importante della carreggiata venisse restituita ai cittadini. L’amministrazione che si riempie la bocca con la scuola pubblica e la sanità pubblica ha dunque di fatto reso privata quella che era una strada pubblica essendo divenuta di fatto alla mercè delle volontà dei proprietari dell’immobile pericolante ad essa adiacente».

La legge vigente prevede che in caso di proprietari che non curino gli immobili in loro possesso intervenga l’ente pubblico per la messa in sicurezza rivalendosi successivamente su di essi: «Ma il comune fin qui ha preferito non agire». Il caso arrivò anche in consiglio comunale, portato dallo stesso Ancarani, e rispose l’assessore ai Lavori pubblici Roberto Fagnani.

«La vicenda – conclude Ancarani – è emblematica di come non si governa un territorio, e che l’anniversario di quel problema arrivi proprio nell’ultimo giorno di campagna elettorale appare una specie di segno del destino per un’amministrazione incapace di gestire persino una così semplice attività».

IMG 20210910 WA0008Nei giorni scorsi il punto era stato anche teatro di un’uscita di uno striscione di sfottò: “Svegna in tla Berkan”. La frase in dialetto, traducibile con “Sbatti nella Berkan” voleva essere un attacco polemico ai ritardi per la rimozione del relitto nel Piombone facendo riferimento alla celeberrima scritta “Svegna in tla muraia” che campeggiava sul muro quando in quel punto della strada c’era una svolta a gomito.

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