«Preferiresti un figlio gay o interista?», accuse di omofobia al datore di lavoro Seguici su Telegram e resta aggiornato Una commessa di un supermercato chiede un risarcimento di centomila euro per lesioni personali: i medici hanno diagnosticato un disturbo da panico come malattia professionale per il mobbing subito «Preferiresti un figlio gay o tifoso dell’Inter?». È la frase che una commessa di un supermercato della Bassa Romagna ha sentito pronunciare dal caporeparto – al corrente degli orientamenti sessuali della donna che era in presenza – in una conversazione con uno degli autotrasportatori che scaricavano merci nel magazzino e fa parte, insieme alla ricostruzione di altri episodi di mobbing, delle accuse di omofobia che hanno portato l’uomo a processo con tre superiori per lesioni personali. La procura chiede condanne per due mesi per tutti, la donna invece chiede centomila euro di risarcimento danni. La notizia è riportata dal Corriere Romagna. Per giugno è prevista la sentenza. Oltre all’episodio di quella frase di natura omofoba, la commessa lamenta vessazioni e angherie continue al punto da causarle un tracollo nervoso definito degli esperti medici come “disturbo da panico”, malattia professionale per la quale l’uomo è accusato di lesioni personale. Total0 0 0 0 Forse può interessarti... Violenta rapina al distributore: titolare colpita con un bastone davanti al figlio Operaio cade dall'impalcatura, grave al Bufalini Completate le verifiche al ponte della A14 Dir al quadrifoglio, riaperta l'Adriatica Seguici su Telegram e resta aggiornato