lunedì
16 Giugno 2025
La precisazione

Il ponte mobile non chiude: è stato un errore della polizia locale su Facebook

Sulla pagina ufficiale dei vigili urbani è stato pubblicato un annuncio di chiusura al traffico stradale per manutenzione per undici giorni ma si è trattato di un errore di chi gestisce il social network. Non sono previste chiusure. Interrogazione parlamentare di Forza Italia

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Il post pubblicato dalla polizia locale di RavennaNon sono previste chiusure per la viabilità stradale sul ponte mobile sul canale Candiano a Ravenna all’inizio di settembre. La precisazione è una sorta di errata corrige necessaria dopo la notizia pubblicata su questo sito nel primo pomeriggio di oggi, 24 agosto, a seguito di un post pubblicato sulla pagina Facebook ufficiale della polizia locale. Che è a tutti gli effetti una fonte ufficiale per i media, uno dei canali attraverso cui l’amministrazione comunale comunica verso l’esterno.

Come si può vedere dallo screenshot pubblicato in questo articolo, il post lasciava poco margine di interpretazione e annunciava il transito vietato ai veicoli per undici giorni dalle 6 del 29 agosto alla mezzanotte tra l’8 e il 9 settembre. Va segnalato che la pagina Facebook della polizia locale ha cinquemila follower e fornisce abitualmente info utili sulla viabilità comunale. Non era quindi affatto inusuale la pubblicazione di una comunicazione di questo tipo e questo ha portato la redazione di Ravenna&Dintorni a darne notizia senza necessità di ulteriori verifiche.

Dopo circa mezzora dalla pubblicazione il post è stato rimosso per lasciare spazio a uno nuovo (visibile in fondo a questo articolo) in cui viene comunicato che non ci saranno interruzione al transito per i veicoli, seppure non si fa menzione del post errato rimosso dal web. Il post precisa che sarà inibita la movimentazione del ponte: in buona sostanza verrà svolta sì della manutenzione, ma sarà il (ridotto) traffico navale a subire limitazioni e non quello dei veicoli stradali. Al momento non sono state fornite spiegazioni ufficiali sulla dinamica che ha portato all’errata comunicazione.

Il ponte mobile di Ravenna è stato chiuso un mese dall’8 maggio per manutenzione per rifare il manto stradale e dopo l’apertura dell’8 giugno scorso è rimasto transitabile meno di 48 ore perché poi è stato chiuso d’urgenza dopo un incidente in un giorno di pioggia che ha fatto sorgere dubbi sull’aderenza del fondo. Dopo tre giorni di chiusura è stato riaperto al traffico il 13 giugno, ma con l’aggiunta di dossi in entrata per obbligare i veicoli a viaggiare a passo d’uomo (vale il limite di 30 km orari). Dal 3 luglio è stato chiuso fino al 6 luglio per rendere il fondo stradale più ruvido. In questo articolo avevamo ricostruito i vari passaggi con le spiegazioni fornite da Ap.

Sulla vicenda è intervenuto Alberto Ancarani, consigliere comunale di Forza Italia: «Un’ulteriore settimana di manutenzione, benché senza interruzione del traffico veicolare, rappresenta l’ennesimo schiaffo a una cittadinanza ravennate che  ha sicuramente dimostrato con il Pd una pazienza encomiabile. Non abbiamo difficoltà a citare il Pd su questo argomento anche se ci è ben noto che la competenza sul ponte non sia formalmente comunale, ma dell’Autorità di sistema portuale. Sappiamo infatti che sebbene ente diverso dalla giunta, l’Autorità è da quest’ultimo protetta come se ne fosse un ganglo, visto che quando si chiede  di formulare una condanna e un biasimo ufficiale nei confronti della stessa, si riceve un imbarazzato ma chiarissimo diniego».

Su invito del gruppo consiliare comunale di Forza Italia, la deputata Rosaria Tassinari ha presentato una interrogazione parlamentare, depositata a inizio agosto, sulla gestione da parte di Ap «affinché il governo possa accendere un faro ed eventualmente richiamare direttamente presidente e segretario generale dell’Autorità, su un disagio gravissimo che ravennati, turisti e operatori portuali sono costantemente costretti a subire». Nelle prime sedute di settembre il consiglio comunale di Ravenna sarà chiamato a votare l’ordine del giorno presentato da Ancarani nel quale si chiede a sindaco e giunta di esprimere formalmente biasimo all’autorità portuale.

 

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