mercoledì
25 Giugno 2025
Tribunale

Bimbo annegò a Mirabeach: bagnino condannato, assolti genitori e dirigenti del parco

Un anno di condanna (pena sospesa) per il bagnino che era neomaggiorenne all'epoca dei fatti nel giugno 2019 quando un bimbo di 4 anni morì annegato in una piscina del parco acquatico Mirabeach dopo che la madre si era allontanata per raggiungere il padre. Il bimbo rimase tre minuti a faccia in giù in acqua

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38738296 10213427275656341 191296602118291456 NPer la morte di Edoardo Bassani, il bambino di 4 anni di Castrocaro annegato il 19 giugno 2019 in una piscina del parco acquatico Mirabeach a Ravenna, è stato condannato un bagnino, neomaggiorenne all’epoca dei fatti, che non si accorse della tragedia che si stava consumando a poca distanza da lui. La pena decisa dal giudice è di un anno con sospensione condizionale (l’accusa aveva chiesto un anno con attenuanti generiche e pena sospesa).

Tutti assolti gli altri cinque imputati: i tre rappresentanti del parco acquatico del gruppo Mirabilandia perché il fatto non sussiste e i genitori del bambino perché il fatto non costituisce reato (la procura aveva chiesto la condanna per omicidio colposo per tutti: i genitori, l’ex direttore del parco, la direttrice operativa e il responsabile di area). Il bagnino, un giovane cesenate che aveva appena conseguito il brevetto di salvataggio, dovrà anche risarcire in solido con il parco, riconosciuto responsabile civile, i genitori e i nonni della vittima. L’ammontare del risarcimento dovrà essere stabilito in sede civile.

Il bambino, come si vede dai filmati delle telecamere di videosorveglianza del parco, è rimasto in acqua a faccia in giù per tre minuti prima che qualcuno si accorgesse di quanto stava accadendo. La madre lo aveva lasciato vicino a uno scivolo, dove l’acqua era alta circa 30 centimetri, dicendogli di non muoversi e che sarebbe tornata a breve e aveva raggiunto il padre a bordo vasca. Ma il bambino si è spostato verso un punto dove l’acqua era più alta e ha iniziato ad annaspare, annegando poi in un punto con circa un metro di profondità.

«Il tribunale ha riconosciuto che il parco acquatico Mirabeach dispone di procedure adeguate – scrive in una nota la direzione della struttura -. La sicurezza degli ospiti e dei dipendenti costituisce uno degli obiettivi della nostra formazione e delle nostre procedure operative. Siamo ancora rattristati per l’evento che è dipeso da un errore umano non imputabile al parco». Secondo la procura, invece, la direzione del parco e le due sottoposte che avevano firmato il piano operativo avrebbero avuto l’obbligo giuridico di impedire che il drammatico evento si potesse verificare.

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