I casi 2022: dai delitti alle indagini e le sentenze in tribunale

Omicidio irrisolto nel frutteto, due assassini suicidati, l’inchiesta sul turismo, le operazioni antidroga, interdittive antimafia… Sangue sulle strade e nei luoghi di lavoro. Album “nero” dell’anno che sta per finire

Daniela Poggiali

L’ex infermiera di Lugo Daniela Poggiali in tribunale a Ravenna (foto Zani)

Per l’omidicio del 43enne pizzaiolo Rocco Desiante a Castiglione di Cervia nel 2018 la condanna diventa definitiva il 4 febbraio: la Cassazione conferma i 21 anni di carcere (l’Appello aveva ridotto i 23 di primo grado) per il 23enne Costantin Madalin Palade che era il pusher della vittima. Il movente starebbe in un debito di droga.
L’8 febbraio arriva l’assoluzione per due ventenni accusati di violenza sessuale su una neo maggiorenne mentre filmavano la scena: il mondo femminista scende in piazza per protestare con un corteo fino al tribunale.
Il 28 febbraio due ergastoli per l’omicidio di Ilenia Fabbri: un anno prima la 43enne era stata massacrata di botte e finita con una coltellata alla gola da Pierluigi Barbieri su incarico di Claudio Nanni, ex marito della donna. Movente: stipendi reclamati dalla vittima per il lavoro nell’officina del compagno e il mancato accordo sulla vendita della casa.
“Digger Dog” è il nome dell’operazione antidroga iniziata nel 2019 dalla squadra mobile della polizia e arrivata all’epilogo l’1 marzo: 112 episodi di spaccio ricostruiti, 24 indagati, sequestrati 230mila euro in contanti e 16,5 kg di stupefacenti tra cocaina e hashish.
Il 10 marzo l’82enne Maria Ballardini, allettata per malattia, viene uccisa in casa con una ventina di coltellate inferte dal marito, il 77enne Claudio Cognola che poi si getta dal balcone e muore.
In aprile si chiude l’indagine sulla Mib Service: un presunto sistema illecito di fornitura di personale a molte imprese nel settore dell’accoglienza e della ristorazione attraverso una formula che riduce i contributi ai lavoratori e abbatte i costi per gli imprenditori. Una sessantina di imprenditori indagati tra le più importanti realtà del turismo locale.
Un altro omicidio-suicidio in ambito familiare il 24 aprile: a Cotignola il 77enne Alvaro Strocchi spara contro la moglie, Viviana Farolfi di 71 anni, e poi rivolge l’arma contro se stesso. Nessun biglietto lasciato.
In un furgone fermato il 26 aprile dalla guardia di finanza ferma al quartiere San Giuseppe di Ravenna vengono trovati 22 kg di droga: due arresti.
Il 4 maggio si apre il processo per la morte di Edoardo Bassani, un bambino di 4 anni annegato nella piscina di Mirabeach, a Mirabilandia, nell’estate 2019. Tra gli imputati, oltre al personale del parco, anche i genitori che figurano pure come parte civile.
Il 6 maggio scattano le manette per un giovane accusato di danneggiamenti perché ritenuto l’autore di almeno duecento scritte su edifici e arredi della città.

Il procuratore capo di Ravenna Daniele Barberini

In primo piano il procuratore capo di Ravenna Daniele Barberini (foto Massimo Argnani)

Con il giuramento del 25 maggio, Daniele Barberini è ufficialmente il nuovo procuratore capo di Ravenna.
Il 6 giugno condanna a 5 mesi e 15 giorni per maltrattamento di animali per una coppia di coniugi che nel 2020 aveva gettato due cuccioli di cane in un fosso (uno morì, l’altro si salvò e venne ribattezzato Calippo, finendo anche in tv alla Rai).
La Cassazione il 15 decide che per la morte di Matteo Ballardini bisognerà rifare il processo: il 19enne studente è deceduto in agonia per overdose in auto nel 2017 mentre gli amici non intervenivano.
Il 22 giugno tre assoluzioni per l’omicidio di Pier Paolo Minguzzi, il cold case di Alfonsine del 1987. Imputati due ex carabinieri e un idraulico loro amico. L’accusa chiedeva tre ergastoli. A distanza di sei mesi non sono ancora state rese note le motivazioni della corte d’assise.
La prefettura il 25 giugno dispone una interdittiva antimafia nei confronti di un’azienda della Bassa Romagna che lavora nelle costruzioni. Altre erano arrivate da Salerno a bloccare i lavori del nuovo palazzetto dello sport di Ravenna.
Il 15 luglio la sentenza del Consiglio di Stato decreta la vittoria degli autocostruttori di Filetto nell’annosa vicenda con il Comune. Palazzo Merlato dovrà risarcire la coop delle famiglie selezionate con un bando.
Il 23 agosto al lago sportivo di Porto Fuori muore un 55enne disabile bolognese, Andrea Mancini, che stava praticando wake-board, disciplina che si colloca a metà tra lo sci nautico e lo snowboard. Fatale lo schianto contro una colonna dell’impianto.
Le ricerche di una 16enne allontanatasi da casa tengono in apprensione Alfonsine per due mesi, fino al 13 settembre quando la minorenne viene ritrovata.
La piscina di un albergo di Brisighella è stata il teatro della morte di un 39enne marocchino: il 13 settembre è annegato durante una festa con amici.
Il 22 settembre la corte d’appello di Bologna ha inflitto l’ergastolo a Riccardo Pondi per l’omicidio della moglie Elisa Bravi (31) nel dicembre del 2019 a Glorie di Bagnacavallo. In primo grado la condanna era stata a 24 anni.
Circa 250 pazienti del dottor Mauro Passarini, medico di base a Marina di Ravenna, si sono visti recapitare il 7 ottobre un avviso di fine indagini per l’inchiesta che ipotizza la simulazione di vaccini per ottenere green pass.

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Il relitto della Berkan al porto di Ravenna (foto Cristiano Mazzoli)

L’11 ottobre la sentenza per il semi affondamento del relitto Berkan al porto di Ravenna: assolto l’ex segretario di Ap e derubricata l’accusa nei confronti del presidente che dovrà pagare una multa di ottomila euro per inquinamento colposo, con pena sospesa. Il pm chiedeva un anno e quattro mesi.
Il terzo omicidio dell’anno arriva il 29 ottobre e dopo due mesi non ha ancora un colpevole. Nei frutteti di via Barisano, a Castel Bolognese, è stato ucciso il 49enne Felice Orlando che era uscito di casa da solo, per una battuta di caccia. Due colpi di fucile inferti alle spalle, il cadavere è stato ritrovato il giorno dopo.
Il 26 novembre la procura di Ravenna notifica l’avviso di fine indagini a Stefano Molducci e Elena Vasi Susma, figlio e badante dell’ex medico di Campiano, Danilo Molducci: i due avrebbero ucciso l’anziano per questioni economiche legate alla gestione del patrimonio.
A fine novembre è iniziato il processo per peculato per la 49enne Daniela Poggiali, ex infermiera di Lugo. È accusata di aver persuaso la sorella a rubare farmaci da una casa di riposo di Alfonsine. Per la ex infermiera a fine gennaio ci sarà infatti la terza Cassazione relativa alla morte di una paziente di 78 anni nel 2014.
L’annata giudiziaria si chiude con una sentenza di primo grado a sedici anni per il 48enne Remigio Scarzani: mettendo veleno quotidianamente nel caffè della moglie avrebbe cercato di ucciderla.

8Sanque sulle strade: trenta morti in incidenti in provincia

A pochi giorni dalla fine dell’anno, sono state registate 30 persone morte in provincia di Ravenna in incidenti stradali nel 2022 (ben 7 in una sola settimana all’inizio di agosto): tredici erano in auto, nove in moto, tre cicli- sti e cinque pedoni. Uno su quattro è deceduto dopo un’uscita autonoma di strada. I maschi che hanno perso la vita sono 26 e le donne 4.

Morti bianche, ancora vittime (4) sul posto di lavoro

Anche nel 2022 si continua a morire di lavoro. In provincia la prima vittima è stata il 6 febbraio: un muratore 50enne caduto da una impalcatura in via Carso a Ravenna. Il 18 febbraio invece a perdere la vita è stato un 40enne di una cooperativa ravennate che stava potando degli alberi a Cervia in un appalto del Comune. Investito da un’auto un operaio in un cantiere stradale sulla A14 all’altezza di Russi il 22 aprile. E il 26 aprile ha perso la vita un operaio agricolo che stava lavorando nei campi.

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