sabato
28 Giugno 2025
Lutto

Pallavolo: è morto Giuseppe Brusi, il creatore della leggendaria Teodora

È morto Giuseppe Brusi, aveva 81 anni e da tempo lottava contro una grave malattia. Fu ispiratore della Teodora e del Messaggero

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Giuseppe BrusiLutto nel mondo sportivo di Ravenna e non solo, in particolare nella pallavolo: a 81 anni è morto Giuseppe Brusi, l’artefice della leggendaria Olimpia Teodora e poi l’ispiratore, insieme al gruppo Ferruzzi, dell’epopea, breve ma vincente, del Messaggero. I momenti più entusiasmanti del volley ravennate tra anni ’80 e ’90 sono legati al nome di Brusi, originario di Cervia e inserito nella hall of fame dei dirigenti del volley. Da anni lottava con la malattia che lo aveva colpito. Su tutti i campi di pallavolo nel prossimo weekend verrà osservato un minuto di silenzio in sua memoria.

La carriera di Brusi parte con l’Olimpia Teodora all’inizio degli anni Ottanta. Nel 1987, dopo aver vinto 7 scudetti consecutivi con l’Olimpia, insieme a una cordata d’imprenditori locali passa al settore maschile e rileva il titolo sportivo dalla Casadio iscrivendo la squadra al campionato di serie A2 maschile. Grazie al gruppo Ferruzzi, arrivato tra il 1989 e il 1990 a Ravenna inizia la rivoluzione del volley. Arrivano i due giocatori più rappresentativi degli Usa: Karch Kiraly e Steve Timmons, insieme a loro ci sono anche Andrea Gardini, Fabio Vullo e Vigor Bovolenta ed è subito scudetto. In Brasile nel 1991 il Campionato del Mondo per Club. Nel 1992 in Grecia la Coppa dei Campioni. L’anno successivo partono gli americani e arriva a Ravenna Renan Dal Zotto, insieme a lui Geovane e Fomin e con loro un’altra Coppa dei Campioni; la terza arriverà poi nella stagione 1993/94.

«Brusi passa alla storia dello sport della nostra città, e in particolare della pallavolo, che ha contribuito a fare grande grazie alle sue conoscenze, le sue capacità di essere sempre un passo davanti agli altri, la sua determinazione e la sua mentalità vincente – si legge in una nota divulgata dalla società Porto Robur Costa –. Amava le sfide, Giuseppe, e le sapeva vincere. Mancherà a noi e mancherà alla pallavolo cittadina, che continuava a seguire, prodigo di consigli e anche di qualche critica costruttiva, anche in questi ultimi tempi in cui era minato dalla malattia. Il Porto Robur Costa 2030 si stringe in un grande abbraccio alla famiglia, a Rina, Barbara e Bianca, le donne della sua vita». Una delegazione del club parteciperà ai funerali.

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