Il personale sui treni prova le videocamere sulla divisa per ridurre le aggressioni

Sperimentazione di sei mesi con trenta capitreno in servizio in Emilia-Romagna: le bodycam possono registrare tutto quello che avviene davanti a chi le indossa, le immagini saranno a disposizione solo delle forze dell’ordine

BodycamPer ridurre il fenomeno di minacce e aggressioni al personale in servizio sui treni, episodi accaduti spesso in occasione di controlli dei biglietti, dall’1 marzo in Emilia-Romagna è partita una sperimentazione che prevede una bodycam, cioè una piccola videocamera appuntata al taschino della divisa del capotreno e sempre accesa per registrare cosa avviene di fronte a chi la indossa. Trenta capitreno di Trenitalia Tper su base volontaria, indosseranno la bodycam per testare per circa sei mesi l’efficacia e la facilità di utilizzo della nuova strumentazione, sui treni in cui saranno di turno.

La piccola videocamera sarà sempre accesa e la registrazione verrà attivata dal lavoratore in caso di minaccia, di aggressione o di comportamenti violenti. Lo strumento, adottato in accordo con i sindacati, risponde comunque a precise prescrizioni a tutela della privacy dei viaggiatori. Le immagini registrate verranno consegnate alle forze dell’ordine, uniche in possesso del sistema di decriptazione, per gli accertamenti e il seguito sarà attuato a norma di legge. I passeggeri del treno saranno inoltre informati della possibile presenza di personale con bodycam a bordo.

Se i risultati della sperimentazione saranno positivi, le bodycam saranno disponibili per tutti i capitreno e il personale di assistenza alla clientela di Trenitalia Tper (circa 480 persone) che ne faranno richiesta.

Le bodycam sono potenzialmente in grado di effettuare anche registrazioni sonore e trasmettere immagini in tempo reale alle sale operative. Queste ulteriori funzioni saranno però oggetto di futuri confronti fra azienda e lavoratori.

A seguire la sperimentazione saranno Fs Security che si occupa della sicurezza per le società del gruppo Fs Italiane e la struttura operativa di Trenitalia Tper, con il coinvolgimento della polizia ferroviaria. Il personale di Fs Security svolge servizi di sicurezza con scorte mirate a bordo dei treni, compresi i regionali di Trenitalia Tper e nelle stazioni, in stretta collaborazione con gli agenti della polfer.

«Le bodycam possono funzionare da deterrente soprattutto a difesa del personale di bordo – commenta l’assessore regionale alla Mobilità e Trasporti, Andrea Corsini – e rappresentano uno strumento aggiuntivo alle misure di sicurezza già realizzate, visto che tutti i nuovi treni regionali sono già dotati di un sistema di videosorveglianza attivo».

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