A Reda (frazione di Faenza), si festeggia la riapertura della Biblioteca di Comunità, chiusa dal 2019. Il progetto è stata reso possibile grazie alla disponibilità di un gruppo di volontarie che ha lavorato in collaborazione con l’amministrazione comunale e il personale della Biblioteca Manfrediana, per ridare vita a uno spazio di grande importanza per la comunità locale.
Il percorso di rinascita ha avuto inizio lo scorso settembre, quando un gruppo di mamme ha avviato un progetto di volontariato parrocchiale per offrire uno spazio pomeridiano gratuito ai bambini delle scuole elementari: da lì è nata l’idea di riaprire la biblioteca. Il progetto ha coinvolto numerosi residenti e associazioni locali, tra cui la società sportiva Reda Volley e il centro sociale del quartiere. Grazie alla collaborazione con la Biblioteca Manfrediana, che ha fornito supporto organizzativo e formativo, è stato possibile riorganizzare gli spazi, aggiornare il catalogo dei libri e definire gli orari di apertura. La biblioteca ha donato infatti decine di nuove libri, per eliminare presto i volumi obsoleti e fare spazio a opere più recenti e in linea con le esigenze dei lettori. La Pro Loco ha contribuito invece donando due nuovi Pc per la gestione del prestito librario.
La biblioteca sarà aperta ogni venerdì, dalle 10 alle 12 con accesso riservato ai bambini dell’asilo parrocchiale, dalle 14 alle 16 con accesso riservato per gli studenti delle scuole elementari. Dalle 16 alle 18 sarà invece aperta al pubblico sotto la gestione degli otto volontari.
La riapertura è stata festeggiata venerdì sera con una breve cerimonia che ha visto la partecipazione dei volontari coinvolti e di numerosi residenti. Presente anche il sindaco Massimo Isola, che ha sottolineato quanto sia fondamentale preservare e valorizzare luoghi come la Biblioteca di Comunità: «La riapertura della Biblioteca di Comunità a Reda – ha detto il primo cittadino – rappresenta un importante traguardo nel nostro percorso di rafforzamento dei servizi nell’ambito dell’idea di città diffusa e policentrica. Questo obiettivo ha un valore concreto e simbolico. Negli ultimi anni, in questa frazione, ci siamo concentrati su due aspetti fondamentali: riportare un presidio sanitario con il medico di medicina generale e la biblioteca. Entrambi si trovano ora nello stesso edificio, confermando la bontà delle nostre scelte strategiche e rafforzando, di fatto, i servizi in questa parte di territorio».