Otto giovani artisti al Museo Nazionale per creare un ponte tra Italia e Corea

Ultimi giorni di apertura al pubblico per la mostra ravennate allestita nell’ambito del progetto “Acknowledging the differences”

Ettore Frani Il Velo Del Mondo 2017

Ettore Frani, “Il Velo Del Mondo”, 2017

Finissage (domenica 25 novembre) al Museo Nazionale di Ravenna (via San Vitale, 17) per la mostra curata da Giovanni Gardini (mentre la scelta degli artisti è di Paola Babini) intitolata “Italy – Korea, Art & Culture Acknowledging the differences”, nella cornice della Sala della Tinazzara. Organizzata da Capit Ravenna e Bomnamu Art Seoul, in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Ravenna e il Museo Nazionale di Ravenna, la mostra è l’occasione per vedere l’arte di giovani artisti coreani e italiani a confronto.

L’obiettivo dell’ambizioso progetto Acknowledging the differences, nato nell’ambito della collaborazione tra Capit Ravenna e Bomnamu Art, è costruire un ponte tra due penisole, quella coreana e lo Stivale, distanti geograficamente ma con molte sorprendenti analogie. «Per farlo – spiega il curatore Gradini – si è scelto di abbattere le barriere linguistiche con la forza delle immagini, del colore, della materia, nel tentativo di andare oltre la superficiale fascinazione che Italia ed Estremo Oriente esercitano reciprocamente».

Arte CeramicaDel resto quello con l’Oriente è un legame radicato profondamente non solo nell’eredità artistica bizantina ma anche nella tradizione popolare, nel dialetto e addirittura nel gioco ai tavoli dei bar e dei circoli. Otto gli artisti esposti, quattro coreani e quattro italiani. Bo Mi Kim e Yusun Jung propongono una pittura legata alla tradizione, ma dal messaggio attuale, con l’uso di carta coreana, di inchiostri e pigmenti minerali come strumenti per una ricerca introspettiva, che trae ispirazione dalla contemplazione della natura ma si schiude ad indagare i legami interpersonali.

Le sperimentazioni di Dae Chul Lee e Jun Young Kang si discostano maggiormente dalla tradizione, mediante la scelta di materiali innovativi e con una forte componente materica, che crea un originale connubio tra scultura e pittura. Ettore Frani si esprime attraverso una pittura poetica e potente, in equilibrio tra forma e contenuto, tra luce ed ombra, mentre nelle tele di Federica Giulianini i contrasti si attenuano in un cromatismo delicato che cattura le vibrazioni della natura. Le ceramiche di Luca Freschi indagano l’alterità della figura umana, la memoria personale e collettiva. Sara Vasini, mosaicista e scultrice, presenta un’installazione dal titolo The bell jar, ispirata al libro di Sylvia Plath.

EROSANTEROS POLIS BILLBOARD 15 04 – 12 05 24
MAR MOSTRA SALGADO BILLB 15 – 21 04 24
NATURASI BILLB SEMI CECI FAGIOLI 19 – 28 04 24
CONAD INSTAGRAM BILLB 01 01 – 31 12 24