Mosaico ravennate da salvare a Praga fra paradossi storici e musivi Seguici su Telegram e resta aggiornato Venerdì 22 febbraio alle 17, alla Casa Matha, conversazione sul caso con Silvia Collizzi, Nino Carnoli e Andrea Ballardini Sauro Ballardini, “L’Umanità alla conquista dello spazio” (mosaico, 1979, Praga) Forse non tutti sanno che in un importante edificio di Praga è custodito – peraltro coperto trent’anni fa da un pannello provvisorio – un mosaico di stile moderno realizzato nel 1979 da un’artista faentino: Sauro Ballardini. È recente la notizia che questa struttura, a suo tempo il Palazzo delle Telecomunicazioni della capitale della repubblica Ceca, nei prossimi mesi subirà un radicale cambio di destinazione, con il rischio che venga abbattuto. Il grande mosaico parietale di Ballardini (1925 – 2010), che si era formato nella tecnica e nell’estetica musiva all’Accademia di Belle Arti di Ravenna fra il 1942–’43 è intitolato L’Umanità alla conquista dello spazio misura 9 x 4 metri e, benché nascosto, si trova attualmente nell’atrio del palazzo praghese, in attesa di una riscoperta e, viste le circostanze, di un “salvataggio”. Ritratto del mosaicista Sauro Ballardini al lavoro a Praga nel 1974 Venerdì 22 febbraio, alle ore 17, alla Casa Matha, sarà l’occasione per raccontare la storia singolare dell’opera e del suo autore e discutere dell’obbiettivo di costituire un gruppo operativo e scientifico con lo scopo di riportare alla luce quella che, a tutti gli effetti, sembra essere una delle più significative opere musive eseguita da un artista Italiano a Praga. Ne parleranno Silvia Collizzi insegnante dell’Istituto “Nervi-Severini” e Nino Carnoli autore, assieme a Guido Pasi, del libro Il Nero e il Rosso, due tessere nel mosaico della storia, in cui viene trattata la biografia di Ballardini. Inoltre, per l’occasione porterà una sua personale testimonianza anche Andrea Ballardini, figlio del mosaicista. La conversazione sarà coordinata e presieduta da Marcello Landi che ha voluto inserirlo nel programma dei Corsi di Istruzione Superiore della Casa Matha, autorizzati dal Ministero della pubblica Istruzione dell’Università e della Ricerca. L’incontro è stato promosso nell’auspico che quanto prima si venga a creare un gruppo di lavoro che possa collaborare con la mosaicista Magdalena Kracík Štorkánová e il professore Pavel Karous, per delineare un percorso di recupero e di restauro dell’inedito mosaico. Total0 0 0 0 Forse può interessarti... In 400 pagine la tecnica e l'arte del mosaico antico La Pigna: «Guernica in mosaico esiste già, fatta dalla scuola di Spilimbergo» Guernica “defenestrata” al Mar: perché non realizzare un mosaico internazionale? Seguici su Telegram e resta aggiornato