A Ravenna due rassegne di dipinti “radiografici” di Massimo Pulini

Alla biblioteca Classense è allestita la serie “Siderale”, il Mercato Coperto ospita invece “In  anima”

Massimo Pulini Siderale

Massimo Pulini, “Siderale”

Dopo gli ultimi interventi artistici realizzati da Piero Pizzi Cannella, Nicola Verlato, Nicola Samorì e Alessandro Pessoli, il ciclo espositivo “Ascoltare Bellezza”, nella Sala del Mosaico della Biblioteca Classense, ospita un altro intrigante pittore contemporaneo, che saluta l’inizio della stagione primaverile. Si tratta di Massimo Pulini, autore di una serie di dipinti che narrano del tempo e dello spazio, della materia e dello spirito, della prossimità e della lontananza, del senso e del sentimento. Partendo da alcuni orologi da tavolo, istoriati con figure del mito, prodotti in Italia e in Francia tra Sette e Ottocento, il pittore conduce un ampio racconto che mette a confronto il ritratto di quegli oggetti temporali con la spazialità siderale.

Pulini firma anche un’altra serie di lavori intitolati “In anima” in mostra al Mercato Coperto (al piano terra sugli specchi dell’area ristorante) articolati in quadretti sui quali l’aartista cesenate ha ha dipinto un bestiario di lupi e canguri, gabbianelle, leoni e camaleonti… Ad accentuare l’idea della mostra come museo di Scienze naturali, contribuisce il basamento che le fa apparire come se fossero in una teca. «La suggestione di queste raffigurazioni – svela Pulini – è nata durante il lockdown in piena pandemia – con una riflessione sul mondo animale, sul mistero di come lo conosciamo poco, lo cataloghiamo ma ci è lontano».

Pulini AnimaliCosì, dopo trent’anni, l’artista cesenate è tornato a dipingere sull’atmosfera insondabile delle radiografie, restituendo una dimensione onirica e facendo della pittura stessa, del suo impastarsi coi pensieri, un oggetto significante. Le opere sono realizzate su lastre radiografiche con un olio molto liquido, lavorato in orizzontale, che crea un effetto sfocato della pittura.
Massimo Pulini (Cesena 1958), pittore, scrittore e storico dell’arte, è titolare della cattedra di Pitturaall’Accademia di Belle Arti di Bologna. Da più di tre decenni svolge un’intensa attività artistica, che lo ha portato ad allestire mostre personali in importanti musei italiani ed europei. Le più ampie monografiche sono state realizzate al Museo di Villa Adriana a Tivoli (1997), alle Saline Royale di Besançon (1997), alla Galleria Nazionale di Parma (1999) e all’Istituto italiano di Cultura di Londra (2004). Con una propria quadreria è stato presente alla rassegna “Novecento italiano” tenutasi presso le Scuderie Papali del Quirinale, a cura di Maurizio Calvesi.

L’allestimento alla Classense è aperto al pubblico fino al 7 giugno da martedì a sabato: 9-18.30 (chiuso la domenica, lunedì e giovedì 2 giugno).
L’espesizione al Mercato Coperto è visibile fino al 27 aprile, tutti i giorni dalle 8 alle 23.
Entrambe le rassegne sono a ingresso gratuito

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