Affresco su strada: la bellezza di Michelangelo violata dalla repressione

Sul pilastro del ponte di via Zalamella l’opera provocatoria dello street artist M_Fulcro, ispirata alla Cappella Sistina

Murales Fulcro Zalamella 1

È apparso qualche giorno fa – come sempre “in sordina” e un po’ nascosto e clandestino – un nuovo murales a Ravenna che si aggiunge ai tanti già realizzati con il festival “Subsidenze” e per inizativa di Bonobolabo di Marco Miccoli. Per la precisione, l’opera che misura 10 metri per 4 è dipinta a spray su un muro-pilastro del ponte della via Zalamella a firma dello street artist M_Fulcro, già autore di altre creazioni a Ravenna, anche per la rassegna “Dante Plus”.

Questa sorta di neo-affresco urbano, raffigura in modo straniante un celebre personaggio della Cappella Sistina di Michelangelo circondato da due agenti di polizia in tenuta antisommossa. Un corto circuito fra spiritualità e bellezza e azione coercitiva e violenta. «Il mio percorso è un salto nel passato alla riscoperta di immagini ideali capaci di provocare stimoli sensoriali e risvegliare forme archetipiche della nostra memoria – racconta l’artista –. In questo caso mi sono ispirato dalla volta della Cappella Sistina dei Musei Vaticani: “la creazione di Adamo” di Michelangelo. Quest’affresco rappresenta uno dei più alti ideali del rinascimento, quello della condizione umana, specchio “a immagine e somiglianza” di Dio. La grazia del corpo descrive le facoltà spirituali e quindi il punto più alto della creazione divina».

«Malgrado la loro eterna bellezza, i reperti dei musei sono sempre più distanti dal contesto contemporaneo e quindi dalle esigenze degli spettatori – riflette M_Fulcro –, penso che liberarli dalle teche e riportarli nelle strade e nella quotidianità di tutti i giorni faccia scattare una scintilla, un corto circuito, una riflessione all’occhio dello spettatore. Voglio che la quiete, la tragedia, la bellezza del passato si metta in tensione col presente e che racconti qualcosa di nuovo.
Nel nostro paese, come in Europa e nel resto del mondo, le persone che si oppongono al cambiamento climatico, all’avanzata dell’estrema destra, alla crisi economica subiscono puntualmente il pugno di ferro della repressione.  Ma se queste proposte audaci fossero invece la risposta necessaria per cambiare la rotta della nostra società? Stiamo forse tacendo e marginalizzando quelle che possono essere le proposte per un vero cambiamento, una Rivoluzione e, perché no, un nuovo Rinascimento?».

Le foto sono di Marco Miccoli

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