La nuova mostra di Luigi Tazzari sull’inquinamento dell’Adriatico

Le 50 fotografie di “Ossi di seppia” ritraggono la plastica spiaggiata e lo stato di salute del mare romagnolo

Ossi Di Seppia Luigi Tazzari

Inaugura venerdì 15 novembre, alle ore 10, la mostra fotografica “Ossi di seppia” di Luigi Tazzari. L’esibizione sarà allestita nella sala mostre dell’ufficio decentrato, in via Berlinguer 11, ed è promossa dal Centro di educazione alla sostenibilità.

Protagonista della mostra è il mare, una presenza molto ricorrente nei lavori di Tazzari. In particolare, la cinquantina di foto esposte per “Ossi di seppia” hanno sullo sfondo l’Adriatico e ne indagano lo stato di salute, dai lidi di Comacchio a Cattolica. Alcune fotografie ritraggono le plastiche spiaggiate sugli arenili, allo scopo di evidenziare l’inquinamento.

Il titolo della mostra è un richiamo ironico alla celebre opera di Montale. «Gli ossi di seppia, quei resti dell’animale marino che da bambini si raccoglievano sulla battigia, mescolati ai gusci di vongole e cozze, ai frammenti di alghe e di legni corrosi dal mare, sono stati sostituiti da rifiuti di ogni tipo abbandonati dall’uomo e destinati a inquinare le coste», recita la presentazione della mostra.

La mostra, a ingresso libero, sarà aperta fino al 15 dicembre ed è visitabile dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 17, il sabato mattina dalle 10 alle 12. Chiusa la domenica.

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