venerdì
11 Luglio 2025
teatro

Doppio appuntamento al Rasi con gli spettacoli interattivi “Manson” e “Maternità”

Nelle due opere di Fanny & Alexander in cartellone per Meme_e_fèsta il pubblico sarà chiamato a vestire i panni della giuria del noto criminale statunitense o a dialogare virtualmente con la protagonista immersa in un flusso di pensieri intimi e controversi

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Manson

La Stagione dei Teatri di Ravenna Teatro ospiterà negli spazi del Rasi due spettacoli della compagnia Fanny & Alexander, entrambi parte del progetto Meme_e_Fèsta, il festival organizzato da E Production e curato da Fanny & Alexander e compagnia Menoventi.
Si parte giovedì 30 gennaio (ore 21) con Manson (in scena anche venerdì 31 alle 19 e sabato 1 alle 17, con replica straordinaria alle 21.30). Lo spettacolo mette il pubblico nello scomodo ruolo di una “giuria postuma” che, posta davanti al carismatico leader Charles Manson (Andrea Argentieri) ne ripercorrerà i meandri della mente labirintica, istrionica e manipolatoria. A partire dalle numerose interviste che il criminale statunitense rilasciò in vita, Argentieri dipinge un ritratto fatto di espressioni e movenze, dove in un buio compatto e sonoro, si stagliano frasi secche, ritmate e in grado di evocare una riesumazione sensoriale degli eventi. Gli spettatori sceglieranno da un elenco di domande quali rivolgere al protagonista, che risponde in inglese. L’intero spettacolo sarà in inglese sopratitolato in italiano. I posti sono limitati.
Maternita
Maternità invece debutterà al Rasi venerdì 31 gennaio (ore 21), con una replica alle 19 di sabato 1 febbraio. In questo spettacolo Chiara Lagani parte dall’omonimo racconto di Sheila Heti (Sellerio) e, seduta davanti al pubblico si chiede cos’è che la trattiene dal mettere al mondo un figlio. Non si tratterà di un monologo, ma di una forma particolare di dialogo: di fronte alle domande più difficili infatti Sheila si rivolgerà alle persone in sala, dotate di un telecomando con cui potranno rispondere ai suoi quesiti.
Le risposte si proiettano a ritmo incalzante su uno schermo sospeso in un oppressivo codice binario: tutto è sì, oppure no, tutto è bianco, oppure nero. Risposte secche, che riflettono il modo in cui la protagonista si interroga con ironia e ferocia su una questione così nodale, tendendo il ragionamento fino all’eccesso, infrangendo il velo del pudore e portandoci a riflettere sul valore della scelta. Prima della replica di venerdì 31 (alle 17.30) è in programma un incontro sul tema con la protagonista Chiara Lagani in dialogo con la scrittrice Antonella Lattanzi. Negli spazi della Dantesca della Biblioteca Classense, Lagani rivolgerà all’autrice una serie di domande che riguardano la sua scrittura e il tema del suo Cose che non si raccontano (Einaudi), libro bello e feroce (tra i dodici finalisti del premio strega 2024) che racconta dei molti nodi, interrogativi e tabù al cuore del desiderio di maternità.
I biglietti per gli spettacoli, a settore unico, avranno un costo di 18 euro (intero), 16 euro (ridotto) o 10 euro (under 26 e abbonati a La Stagione dei Teatri).
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