mercoledì
02 Luglio 2025
il caso

Scritte contro il grattacielo a Marina «Sono stato io, il paese non lo vuole»

Un imprenditore della località confessa ai carabinieri, ma non ci sonodenunce. Sulla recinzione del cantiere anche un messaggio a "Paolo"...

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Nella tarda serata di sabato 28 febbraio sono comparse scritte di dissenso contro il progetto del grattacielo all’ex Xenos di Marina di Ravenna, sulla stessa recinzione del cantiere dove dovrebbe sorgere quello che viene definito come un “mostro”.

Il responsabile è stato subito individuato da un carabiniere fuori servizio che ha notato i movimenti sospetti di una persona che aveva con sé un barattolo di vernice bianca. Il militare ha così dato immediata comunicazione alla sua stazione, quella appunto di Marina di Ravenna, e nel giro di pochi minuti l’uomo considerato l’autore delle scritte era in Caserma a rispondere alle domande dei militari.

Si tratta di un commerciante della zona, che ha candidamente ammesso di aver compiuto il gesto per esprimere la propria contrarietà, secondo lui condivisa da molti imprenditori locali, alla costruzione dell’hotel. Alla base del gesto dunque – fanno notare i carabinieri in un comunicato – nessun atto violento o intimidatorio, ma la semplice espressione di un pensiero, anche se non esternato in modo lecito. L’uomo, 52enne, nelle scritte si è rivolto anche ad un “Paolo”, che non a caso – sottolineano sempre i militari dell’Arma – risulta essere il nome di battesimo di uno degli addetti ai lavori del grattacielo.

In ogni caso al momento, nessuno ha sporto una denuncia per l’accaduto e il Comune si è già messo in moto per la rimozione delle scritte.

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