La Bunge investe 50 milioni su Ravenna Il sindaco: «Ora il dragaggio del porto»

Matteucci: «Orgoglioso, anche per l’attenzione verso la sicurezza
dell’azienda. Adesso anche noi siamo chiamati a fare la nostra parte»

La multinazionale Bunge, presente in 40 paesi con più di 35mila dipendenti, di cui 150 in Italia, ha deciso di investire circa 50 milioni di euro nella sua sede di Ravenna. La conferma arriva dal sindaco Fabrizio matteucci, presente all’incontro che si è svolto questa mattina alla Bunge di Porto Corsini, dove ha dichiarato di essere orgoglioso che una grande azienda abbia deciso di investire «più di 50 milioni a Ravenna».

«Da anni anche il territorio ravennate, come il resto dell’Italia – dichiara il sindaco –, sta vivendo una crisi economica durissima che ha messo in ginocchio moltissime imprese. Ogni investimento importante che viene fatto è un’iniezione di fiducia e una possibilità concreta di uscire dal tunnel e rimettere in moto l’economia».

«Per la prima volta la Bunge – scrive Matteucci – ha deciso di fare un investimento nel nostro Paese di svariati milioni di euro. Questo gruppo americano ha dato un forte segnale di credere nelle potenzialità dell’Italia, rinnovando e quasi raddoppiando la capacità di spremitura di semi oleosi. Ravenna ha vinto la competizione con altre realtà dove era possibile fare investimenti. Il gruppo ha scelto di investire qui, sul nostro territorio, perché, evidentemente, qui c’è il team giusto, con le persone giuste e le motivazioni necessarie per avere successo. Un successo che passa dalla qualità del lavoro che significa anche massima attenzione ai temi della sicurezza. La Bunge è ai vertici mondiali anche per quanto l’attenzione in materia di safety, di sicurezza appunto. So che è stata addirittura fermata la produzione per alcune ore qualche mese fa, proprio per tener fede ad una scelta ben precisa che mette al centro il rispetto della vita umana».

«Ora anche noi come soggetto pubblico, siamo chiamati a fare la nostra parte – conclude il sindaco –, a cominciare dal dragaggio del porto, se vogliamo diventare un polo di attrazione a livello europeo. Abbiamo un mercato importante qui in Italia, e dobbiamo difendere la nostra capacità logistica, sviluppandola e migliorando il pescaggio, in modo da creare ulteriori opportunità di crescita per tutta l’economia del territorio. Abbiamo una grande possibilità che vogliamo cogliere. Sono certo che solo attraverso una costante collaborazione fra pubblico e privato sia possibile fare crescere e fare conoscere questo progetto. Il nostro impegno sarà totale. Vogliamo che Ravenna diventi sempre di più un territorio appetibile per chi vuole fare investimenti innovativi e di qualità. Gli uffici comunali sono impegnati a rendere le procedure burocratiche più snelle, in modo da agevolare le imprese che vogliono investire».

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