mercoledì
02 Luglio 2025
Ambiente

«Cosa intende fare il sindaco dopo il bando deserto per la raccolta rifiuti?»

Question time presentato da quattro capigruppo di opposizione dopo il caso segnalato dalla Cgil

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«È nostra opinione consolidata che quando si indice una gara pubblica di appalto di valore multimilionario, se concorre una sola impresa è perché le condizioni di partecipazione erano su misura; ma se non concorre nessuno, è invece certo che il bando era sbagliato». Così quattro capigruppo di opposizione in consiglio comunale a Ravenna – Alvaro Ancisi (Lpr), Massimiliano Alberghini (gruppo Alberghini), Alberto Ancarani (Forza Italia), Samantha Gardin (Lega Nord) – bollano il bando europeo di Hera da 18,5 milioni di euro per l’affidamento per un anno del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani, raccolte differenziate, spazzamento manuale e meccanizzato nei comuni della provincia di Ravenna.

Come aveva reso noto Cgil nei giorni scorsi, nessuna offerta economica è pervenuta entro i termini del bando (8 settembre). Alla luce di questo i quattro consiglieri comunali hanno depositato un question time al sindaco di Ravenna chiedendo come intenda attivarsi essendo anche uno dei maggiori azionisti di Hera e se intenda proporre al consiglio comunale una riforma radicale del sistema di conduzione del servizio di raccolta e gestione dei rifiuti solidi urbani.

«Aveva sollevato perplessità nella parte sindacale – scrivono i consiglieri d’opposizione –, in funzione della qualità del servizio e del trattamento del personale, l’aver fissato un cospicuo ribasso di circa 4 milioni rispetto alla precedente gara d’appalto, che è stata giustificata con lo scorporo della pulizia delle spiagge dalla gara. Tuttavia, a prescindere che il valore di tale servizio è di importo fortemente inferiore all’entità del ribasso, è legittimo presumere che la base d’asta imposta non abbia tenuto conto del maggiore volume delle prestazioni richieste, sia per l’esercizio delle attività stesse (ad esempio, i maggiori oneri per la giusta estensione a tutti i lavoratori del contratto nazionale FISE), sia per gli investimenti richiesti in termini di mezzi operativi, tenuto conto della brevità di un anno dell’appalto per poterli ammortizzare».

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