martedì
24 Giugno 2025
Agricoltura

«Vecchi voucher cancellati e nuovo metodo in ritardo: così la vendemmia non si fa»

Coldiretti torna a ribadire le difficoltà delle imprese agricole che utilizzavano i ticket per pensionati e studenti tra le viti

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La cancellazione dei vecchi voucher e i ritardi burocratici nello sviluppo della procedura informatica dell’Inps che impediscono l’accesso agli strumenti che li hanno sostituiti stanno danneggiando le imprese agricole alle prese con la vendemmia. La denuncia è di Coldiretti Ravenna che già aveva espresso perplessita al momento dell’introduzione del nuovo sistema retributivo per il lavoro saltuario proprio in vista dell’autunno.

«Dopo dieci anni è scattata nelle ultime settimane la prima vendemmia senza voucher, strumento nato proprio per agevolare le operazioni di raccolta delle uve nel 2008 – scrive l’associazione dei categoria –. Con il flop dei nuovi strumenti si rischia di perdere opportunità occupazionali e di compromettere l’intero percorso di emersione intrapreso dal 2008 ad oggi. In difficoltà è soprattutto la vendemmia dove venivano impiegati più della metà dei voucher utilizzati in agricoltura, con un impiego che era rimasto praticamente stabile negli ultimi 5 anni perché l’agricoltura era l’unico settore ancora “incatenato” all’originaria disciplina “sperimentale” dei voucher con tutte le iniziali limitazioni e l’obbligo di poterli utilizzare solo per lavoro stagionale e solo per pensionati, studenti e percettori di integrazioni al reddito».

Coldiretti fornisce anche qualche numero: in agricoltura sono stati venduti nel 2016 solo 2.210.440 voucher, addirittura in calo rispetto all’anno precedente e più o meno gli stessi del 2012, per un totale di oltre 380mila giornate di lavoro che hanno aiutato ad avvicinare al settore agroalimentare giovani studenti e a mantenere attivi molti anziani pensionati nelle campagne senza gli abusi che si sono verificati in altri settori.

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