mercoledì
02 Luglio 2025
la protesta

«Uffici del Personale paralizzati e diritti negati per i lavoratori della sanità»

L'attacco della Cgil sul nuovo sistema informatizzato di gestione delle risorse umane. «Risultati fallimentari e sperpero di risorse pubbliche»

Condividi

La Regione Emilia-Romagna e le aziende sanitarie hanno convenuto di utilizzare un sistema informatizzato di gestione delle risorse umane sempre più efficiente e omogeneo a livello regionale, in linea con l’aggiornamento normativo e gli standard che le nuove tecnologie raccomandano. Tale sistema, Gestione Risorse Umane (GRU), in sostituzione dei 16 vecchi sistemi informatici in uso nelle 14 aziende sanitarie della Regione Emilia-Romagna, doveva garantire le necessarie autonomie aziendali, consentendo la realizzazione di sinergie gestionali, assicurando a livello regionale i necessari strumenti di controllo e programmazione.

Dopo circa 6 mesi – denunciano in una nota i sindacati della Fp Cgil di Ravenna, Forlì, Cesena e Rimini – dalla sua implementazione nelle aziende sanitarie di Ferrara, Bologna, Imola e della Romagna, «sta creando gravi difficoltà e complicazioni in ordine alle gestione del personale e al conteggio delle ore lavorate, degli straordinari, delle ferie».

Tutti gli Uffici personale delle aziende sanitarie – secondo quanto scrive la Cgil – sono praticamente “paralizzati” nella gestione «e nel conteggio corretto delle ore lavorate, delle ferie maturate e/o usufruite dal personale e nelle gestione di diritti come la Legge 104 per la tutela dell’handicap, del part time o della legge 151 a tutela della maternità e paternità».

In sostanza – continua il sindacato – «nonostante gli sforzi e l’impegno quotidiano del personale amministrativo, il sistema informatico non funziona e non risponde affatto ai requisiti per cui era stato pensato».

«Riteniamo condivisibile la scelta politica di andare verso una sempre maggiore integrazione delle aziende sanitarie e a una semplificazione delle procedure – termina la nota inviata alla stampa –, ma è assolutamente inaccettabile che vengano implementate scelte politiche con sperpero di risorse pubbliche, che si traducono in risultati fallimentari, negando elementari diritti dei lavoratori e creando disagi che poi inevitabilmente rischiano di ricadere sui cittadini. Chiediamo con forza quindi alla Regione e alle aziende sanitarie di attivarsi urgentemente per rimuovere gli ostacoli organizzativi/tecnici che stanno creando gravi problemi e disagi ai Lavoratori prima che questi diventino irrecuperabili».

Condividi
Contenuti promozionali

LA CLINICA DELLA FINANZA

CASA PREMIUM

Spazio agli architetti

Casa CZ, nuova luce in una bifamiliare

Il progetto di ristrutturazione dello studio Locarc a San Mauro Pascoli

Riviste Reclam

Vedi tutte le riviste ->

Chiudi