In autunno dovrebbe aprire il cantiere alla struttura. Le previsioni parlano di dieci mesi. La costruzione di un Bailey supera i 100mila euro. Il sindaco Anconelli: «Costi giustificati dai disagi per il tessuto economico»

Una commissione incaricata dalla Provincia sta valutando le offerte pervenute per i lavori di messa in sicurezza del ponte Felisio, al confine tra i comuni di Solarolo e Faenza. Entro Ferragosto dovrebbero essere assegnati i lavori che inizieranno in autunno. Il progetto iniziale prevede un cantiere di dieci mesi ma – visti anche i clamorosi ritardi che sta vivendo il ponte sul Lamone tra Bagnacavallo e Russi – l’amministrazione comunale di Solarolo si sta attivando per valutare la possibile installazione di un ponte provvisorio. Le ipotesi sul costo di un ponte Bailey, fatte coinvolgendo tecnici esperti e l’associazione Genieri della protezione civile, oscillano dai 100mila ai 120mila euro (Iva esclusa).

«Il Bailey avrebbe un costo significativo e ci auguriamo che l’esecuzione dei lavori possa svolgersi in tempi brevi – dice il sindaco di Solarolo, Fabio Anconelli – ma potrebbe essere giustificato il ponte provvisorio tenuto conto degli inevitabili danni arrecati sia al tessuto economico dei nostri territori che alla rete viaria locale sicuramente inadeguata a reggere un traffico pesante per molti mesi. Abbiamo previsto a bilancio una congrua cifra per la progettazione della struttura. In questo caso la criticità più rilevante potrebbe essere il rapido coinvolgimento degli Enti responsabili delle diverse autorizzazioni, ma confido che la prefettura possa essere un valido punto di riferimento». Con l’azienda affidataria dei lavori saranno organizzati incontri pubblici per fornire adeguate informazioni ai cittadini e alle imprese del territorio sulla soluzione esecutiva che verrà adottata.

Intanto sono stati presi contatti con i gestori dei servizi parascolastici, per capire come organizzare i servizi di pre e post scuola. «Siamo fiduciosi che il bando fatto dalla Provincia, che ha recepito le nostre proposte, possa aver spinto le ditte partecipanti, di cui 4 su 6 romagnole, ad elaborare proposte che riducano al massimo i tempi di interruzione di una viabilità così importante per i nostri territori e le nostre aziende. Questo intervento non riguarda solo il comune di Solarolo e quello di Faenza, ma l’intera Unione della Romagna Faentina, soprattutto se dovesse essere necessaria la realizzazione di una struttura temporanea in sostituzione del ponte».