Il Molino Spadoni vuole espandersi su due ettari. Ravenna in Comune dice no

Lista per Ravenna si astiene e propone ad Anas la creazione di una bretella che porti il traffico fuori dal paese

Molino Spadoni Sede Principale Ravenna Coccolia

Una veduta aerea della sede del Molino Spadoni a Coccolia

Il Molino Spadoni ha presentato un progetto di ampliamento e potenziamento dell’insediamento a Coccolia che prevede l’espansione del sito di altri 21mila metri quadrati, circa due campi da calcio. Nella riunione del consiglio territoriale di Roncalceci chiamato ad esprimere un parere sull’opera il voto è stato favorevole a larga maggioranza: un voto di astensione di uno dei due consiglieri di Lista per Ravenna e l’unico voto contrario di Ravenna in Comune.

A rappresentare Ric nel parlamentino del forese c’è Pippo Tadolini: «Credo che sia giusto proporre una riflessione sulla vicenda e sul perché del mio voto contrario». Le motivazioni sono essenzialmente legate alle perplessità sull’impermeabilizzazione di un’area a ridosso del fiume, sull’aumento del traffico pesante connesso al sito produttivo, sullo scarso coinvolgimento della popolazione, sui tempi stringenti concessi ai consiglieri per studiare i progetti, sui rischi di ulteriore inquinamento nella zona. «Confidiamo che gli uffici comunali preposti a controlli, sanitari, idrogeologici e della viabilità facciano il loro mestiere con il massimo del rigore e senza fare sconti a nessuno, nemmeno a eventuali padrini politici dell’operazione».

L’area – riconosce Tadolini – è già destinata a insediamenti produttivi «ma non necessariamente a un unico grande intervento». Inoltre «le opere compensative offerte dall’azienda ben poco hanno a che vedere con l’obiettivo di ridurre il traffico e la logica della compensazione non ci ha mai convinto e non ci piace perché sembra voler dire: tu, azienda, dacci qualcosa in cambio, e puoi fare ciò che vuoi. Ma in ogni caso, se proprio di compensazione bisogna trattare, allora che sia una vera trattativa, fra l’azienda, le istituzioni e la popolazione del territorio». E invece Tadolini ritiene che «la consultazione della popolazione sia stata pressoché nulla. Forse, forti del fatto che Coccolia in certo qual modo vive della vita di questa azienda, sia l’impresa sia l’amministrazione comunale hanno ritenuto di poter totalmente scavalcare una procedura che in democrazia, almeno nella nostra concezione di democrazia, dovrebbe essere la prassi. A tutto ciò aggiungasi la richiesta di parere in tempi strettissimi, e senza dare il tempo ai gruppi consiliari di poter esaminare a fondo la questione, interpellare propri esperti. Per cui, la consultazione del territorio interessato che la giunta comunale sicuramente vorrà sbandierare, di fatto sarà stata una vera e propria burletta».

Lista per Ravenna, con Ulisse Babini, motiva così la sua astensione: «LpRa, è  favorevole allo sviluppo di una delle aziende italiane più importanti nella macinazione di cereali, in grado di creare posti di lavoro e di valorizzare i prodotti dell’agricoltura anche locale. Abbiamo tuttavia espresso, con un voto di astensione, anche il disagio della popolazione locale e delle frazioni limitrofe che si recano a Coccolia, in farmacia, all’ufficio postale, negli altri esercizi commerciali o alla chiesa, per la condizione inaccettabile del traffico, intenso e pericoloso, che attraversa il paese lungo la strada statale n.67 Ravegnana e che questo progetto rischia di incrementare».

Questa la proposta di LpRa: «Abbiamo pertanto proposto che il Comune di Ravenna e gli altri enti preposti, Anas in primis, progettino la realizzazione di una strada alternativa, esterna al paese: una bretella che faccia deviare dal centro abitato gli automezzi pesanti di passaggio da e verso Forlì e tra l’A14 e il porto, nonché quelli diretti al Molino Spadoni stesso o anche alla De Angelis Rimorchi, l’altra importanza azienda situata nel centro di Coccolia».

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