Nuovo palasport: rettangolare, alto 24 metri, copertura in acciaio, retroilluminato

Dalle carte del progetto preliminare i rendering e i dettagli dell’impianto da seimila posti per eventi sportivi e concerti che la giunta De Pascale vuole inaugurare nel 2021 accanto al Pala De Andrè. Costerà 15,5 milioni di euro. Il nome sarà deciso in base allo sponsor che parteciperà alla spesa

Un rendering del progetto per il nuovo palazzetto dello sport di Ravenna. Sullo sfondo il Pala De Andrè

Un rendering del progetto per il nuovo palazzetto dello sport di Ravenna. Sullo sfondo il Pala De Andrè

Il progetto preliminare è stato approvato dalla giunta comunale tra Natale e Capodanno, il definitivo dovrebbe uscire dagli uffici dei Lavori pubblici tra marzo e aprile, per quello esecutivo l’obiettivo è entro fine anno. È l’ultimo aggiornamento della tabella di marcia per il nuovo palazzetto dello sport di Ravenna, opera da 15,5 milioni di euro da realizzare accanto al Pala De Andrè (costruito nel 1988) per sfruttare le economie di scala di una cittadella delle arti e dello sport: sarà una struttura polivalente capace di ospitare eventi fino ai massimi livelli delle discipline indoor ma anche concerti, spettacoli e appuntamenti espositivi. Il piano del Comune è quello di aprire il cantiere nella tarda primavera del 2019 una volta conclusa la fiera internazionale dell’offshore Omc con cadenza biennale e concluderlo prima dell’edizione successiva del 2021. Per la progettazione la giunta De Pascale ha scelto il fai da te: niente archistar o concorsi internazionali ma incarico affidato al personale dell’area Lavori pubblici anche per abbattere i costi.

Palasport5IL SITO: accessibile e dotato di parcheggi
In totale il lotto che oggi già ospita il De Andrè misura 105mila mq (circa dieci campi da calcio), il palazzetto nuovo ne occuperà 10.300. Il Comune ha scelto quell’area perché la ritiene quella che meglio risponde ad alcuni requisiti: lotto di proprietà comunale, accessibilità da vari percorsi con strade di scorrimento, urbanizzazioni già realizzate come fogne e parcheggi, inserimento in un contesto integrato nel tessuto urbano senza invadere l’abitato né risultare avulsa dal contesto cittadino, accessibilità con mezzi pubblici, accessibilità con percorsi ciclopedonali. «Il sito proposto ha il vantaggio di utilizzare dotazioni già presenti (strade, parcheggi, percorsi ciclopedonali), evitando ulteriore consumo di suolo per la realizzazione di infrastrutture. Inoltre, con la prevista realizzazione del bypass (quello sul Candiano, ndr) migliorerà ulteriormente il sistema complessivo dell’accessibilità». Dovrà diventare un polo con il De Andrè per rendere «possibile l’organizzazione di eventi di grande rilevanza utilizzando le due strutture in sinergia, oppure, per eventi minori, differenziare l’offerta facendo funzionare le due strutture separatamente in base alle necessità». Per quanto riguarda la questione cruciale dei parcheggi, le carte di Palazzo Merlato conteggiano attualmente 1.740 posti pubblici nelle vicinanze del Pala De Andrè, a cui si aggiungeranno i 400 da realizzare contestualmente all’ampliamento del centro commerciale Teodora adiacente. E un altro migliaio di stalli è rappresentato da posti privati a uso pubblico (400 già esistenti, 600 dal futuro Teodora).

IL PALASPORT: 10.300 mq, tribune su tre ordini
Il nuovo palazzetto avrà pianta rettangolare (91×82,5 metri) con un’altezza di 24 metri (la cupola del Pala De Andrè è 33). Sorgerà dalla parte di via Canale Molinetto in modo da lasciare tra i due impianti una piazza scoperta. «Dovrà essere capace di dialogare con l’esistente evitando da un lato la ricerca del mimetismo dall’altro eccessivi contrasti stilistici», si legge nel progetto. La capienza prevista è di circa 4.500 posti a sedere per calcio a 5 e pallamano, circa seimila per basket e pallavolo e concerti (tribune ad anello su tre ordini, retrattili per adattare gli spazi a concerti ed altri eventi, nello spazio sottostante uffici e locali per gli atleti). Oltre al corpo centrale altri due corpi adiacenti indipendenti che ospiteranno regolamentari palestre da pallavolo (16x27x9). Per le fondazioni saranno utilizzati 600 pali di 22 metri di lunghezza. Ingresso per il pubblico dal lato rivolto sulla piazza, sul lato opposto invece l’accesso per gli atleti. «La scelta dei materiali che verranno utilizzati è una logica conseguenza di due fattori; da una parte la volontà di creare un effetto altamente tecnologico e dall’altro la necessità di integrare l’edificio nel costruito. Questi input hanno portato a pensare ad una finitura di tipo metallico, che a seconda dei casi è stata pensata liscia e microforata con una retroilluminazione. La struttura principale dell’edificio sarà in cemento armato con copertura in acciaio».

Un rendering della vista del nuovo palasport da via Canale Molinetto. Si vedono le due palestre minori

Un rendering della vista del nuovo palasport da via Canale Molinetto. Si vedono le due palestre minori

CHI PAGA: il Comune pronto a spendere fino a 5 milioni
Per la copertura dei costi il Comune al momento ha previsto un terzo della spesa a suo carico e il resto da terzi ma solo l’evolversi di alcune partite aperte potrà effettivamente definire la suddivisione: «Ci siamo candidati per un bando regionale che potrebbe assegnare un milione e per il bando nazionale del Coni che prevede fino a un massimo di due milioni – spiega l’assessore Roberto Fagnani con delega allo Sport e ai Lavori pubblici –. Più avanti andremo anche a fare il bando per la ricerca del main sponsor della struttura e c’è una partecipazione della Camera di Commercio».

Il prospetto della facciata del nuovo palazzetto rivolta al Pala De Andrè

Il prospetto della facciata del nuovo palazzetto rivolta al Pala De Andrè

CERCASI CERTIFICATORE: bando da 273mila euro
Il 12 marzo si chiude la gara pubblica per la ricerca di un certificatore che si occupi della verifica del progetto definitivo ed esecutivo come richiesto dal codice appalti entrato a vigore nel 2016. Il bando è da 273mila euro (Iva e oneri inclusi). Per la certificazione di conformità prima del progetto definitivo con quello preliminare e poi di quello esecutivo con quello definitivo la normativa di settore fissa dei paletti in base al valore dell’opera: fino a un milione può farlo l’amministrazione, fino a 5,5 milioni può farlo l’amministrazione dotata di riconoscimento Iso9001 (come il Comune di Ravenna), oltre 5,5 è richiesto un ente terzo. Una volta aggiudicato il bando il professionista (o lo studio) selezionato rilascerà pareri un passo alla volta fino al definitivo necessario per l’approvazione della giunta. Lo stesso Codice appalti entrato in vigore nella primavera di due anni fa ha anche modificato il sistema degli incentivi per il personale pubblico che porta avanti progetti speciali: non più a chi cura la progettazione ma solo per chi è coinvolto nelle fasi di direzione lavori e collaudo.

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