Auto, il mercato locale trainato da Suv e motori a metano

Le previsioni 2019 di due addetti ai lavori ravennati: «Troppo stretti i vincoli
per l’ecobonus e l’elettrico ha autonomie ridotte con una rete di ricarica poco attrezzata»

Auto SilosSuv e metano saranno le voci trainanti del mercato dell’auto ravennate anche nel 2019, la prima si inserisce in un solco ormai consolidato a livello nazionale mentre la seconda è più specifica del territorio e si lega alla diffusione capillare della rete di distribuzione del carburante alternativo. Questa è la previsione che vede concordi due addetti ai lavori da tempo sul mercato: Enrico Benelli, titolare del gruppo Lineablù (Volvo, Mazda, Peugeot, Opel, Seat, Skoda), e Andrea Mazzini, titolare di Emiliana Motor (Ford).

Il 2019 sarà l’anno dell’entrata in vigore di ecotassa e ecobonus, introdotti dall’ultima legge finanziaria. Peseranno sul mercato? Anche su questo tema i due imprenditori sono sostanzialmente allineati. Prendiamo ad esempio il bonus: ne possono beneficiare solo auto con caratteristiche molto specifiche e così la scelta si restringe. «Parliamo di una decina di vetture in tutto – dice Mazzini –, con prezzi piuttosto elevati. Così non si svecchia il parco circolante e invece bisognerebbe tenere a mente che se oggi metto in moto un veicolo con motore Euro 1 inquino come 27-28 auto Euro 6».

Difficile poi che l’elettrico conquisti il grande pubblico. Non solo per i costi ancora elevati ma anche per questioni pratiche: autonomia e rete di ricarica. «C’è fermento tra le case produttrici – spiega Benelli –, Volvo quest’anno uscirà con diversi modelli elettrici ma oggi comprare un’auto elettrica è più un segno distintivo che una reale praticità. Conosco l’area scandinava dove ho lavorato e siamo lontani parecchio da quegli standard. Gli esperti però sono ormai concordi nel dire che l’ibrido andrà scomprarendo un po’ alla volta per dare più spazio all’elettrico, magari migliorando le autonomie che oggi arrivano a 3-400 km».

Ma cosa caratterizza il mercato ravennate? «Il metano è sicuramente un argomento trainante», dice Benelli. Che si gode l’approccio di Seat e Skoda particolarmente attento su questa alimentazione: «Rispetto alle grandi città il diesel ha ancora una clientela. Se parliamo con le concessionarie di Roma e Milano ormai non sanno più cosa sia il diesel».
Caratteristica comune a tutte le latitudini è invece quella di dirottare la spesa verso la sicurezza: «Se il cliente deve pagare per un optional – dice Mazzini – ormai lo fa per gli ausili alla guida. Faccio un esempio: il tetto apribile ormai non lo chiede nessuno ma la frenata di emergenza e il mantenimento di corsia invece sono sempre più richiesti».

E tra le novità in via di affermazione ci sono le modalità alternative di acquisto: «In media si tiene l’auto per otto anni – dice Benelli – ma è difficile dire cosa succederà fra otto anni e allora piuttosto che l’acquisto qualcuno preferisce il noleggio a lungo termine o altre formule che permettono di restare al passo con le richieste».

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