La Ravegnana nelle mani dei tecnici del ponte Morandi, riaprirà fra sei mesi

Lo studio Enser di Faenza è impegnato a Genova ed è tra i consulenti della Regione che ha presentato il progetto da 3 milioni per il ripristino dell’argine del Ronco a San Bartolo. In precedenza stanziati 460mila euro e in arrivo altri 900mila per la viabilità alternativa

IMG 7016La statale Ravegnana che collega Ravenna e Forlì riaprirà al traffico tra fine agosto e inizio settembre e il cantiere sarà costato in totale 3,5 milioni di euro per dieci mesi di lavori. È l’ultima previsione annunciata il 6 febbraio dalla Regione che sta eseguendo il ripristino dell’area a San Bartolo dopo che il 25 ottobre scorso il crollo parziale della diga sul fiume Ronco – nel punto in cui era appena stata completata una centrale idroelettrica – aveva fatto franare una parte dell’argine su cui corre la Ss 67. Per le opere l’Emilia-Romagna ha chiesto la consulenza della società di ingegneria Enser di Faenza coinvolta anche nella ricostruzione del ponte Morandi a Genova.

Bologna ha già stanziato i fondi per la copertura dei lavori fino a conclusione e valuterà se, come e su chi rivalersi una volta che dall’inchiesta giudiziaria dovessero uscire eventuali responsabilità (già una decina i nomi iscritti nel registro degli indagati). Nell’incidente perse la vita un tecnico della protezione civile, il 52enne Danilo Zavatta di Savio, che era impegnato in un sopralluogo per il collaudo della centrale costruita dalla ditta Gipco di Forlì.

Ad annunciare la tempistica per la riapertura dell’arteria sono stati il sindaco di Ravenna Michele de Pascale e l’assessora regionale alla Difesa del suolo Paola Gazzolo in occasione di un incontro con la stampa in municipio il 6 febbraio, all’indomani della presentazione del progetto alla conferenza di servizi. «Entro febbraio l’approvazione del progetto definitivo, entro aprile l’affidatamento dei lavori», ha riassunto Gazzolo.

Il responsabile del servizio Area Romagna dell’agenzia regionale di protezione civile, Mauro Vannoni, ha riassunto i lavori. «Ci siamo ritrovati con una situazione talmente complessa da poter essere paragonata a quella di Genova: in quel punto troviamo un fiume, un canale di irrigazione, un argine, una strada, un ponte e un collegamento Enel che scavalca il corso dell’acqua. Ma a occhio non si percepisce la reale complessità dell’intervento da eseguire». La prima misura adottata è stata la realizzazione di una linea di palancole piantate fino a venti metri di profondità nel letto del fiume per fermare le infiltrazioni di acqua sotto al manto stradale e sotto alla centrale idroelettrica che stavano causando il fenomeno chiamato in gergo tecnico sifonamento: l’acqua si insinua e trascina via terra e detriti. «A valle della diga si è formata un’isoletta di circa 800 metri cubi di terreno – spiegano i tecnici di Enser –. Per intasare i vuoti creati abbiamo versato 258 metri cubi di un materiale progettato apposta che sarebbe riduttivo definire calcestruzzo». L’obiettivo del progetto è di circondare l’opera realizzata dalla Gipco – tuttora sotto sequestro giudiziario – isolandola completamente dal corso del Ronco in modo da garantire lo scorrimento delle acque e rimettere in funzione le paratoie che servono come diga per alzare il livello del fiume a monte e alimentare un canale di irrigazione sull’argine destro. «Già a marzo credo che saremo in grado di alzare le paratoie fino a 2,10 metri, un’altezza sufficiente per il canale di derivazione in modo da consentire l’irrigazione dei campi». Infine il percorso della Ravegnana, per un tratto di circa 150 metri, verrà come “impacchettato”: su entrambi i lati verrano piantate due linee di palancole con una profondità di circa 20 metri per garantire stabilità e tenuta.

La Regione ha già stanziato anche 900mila euro per lavori sulla viabilità alternativa che sta sopportando volumi di traffico ben oltre gli standard a causa delle deviazioni. La Provincia valuterà quando e come intervenire per evitare che i cantieri possano aggiungere disagi alla già difficoltosa viabilità.

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