Il mondo delle estrazioni offshore si incontra al Pala De Andrè: torna Omc

La fiera biennale si apre il 27 marzo con il sottosegretario Giorgetti (Lega). A seguire una sessione plenaria sull’espansione del settore nel Mediterraneo: ospiti ministri da Egitto, Grecia, Libia, Indonesia e i big di Eni

Espandere il settore dell’energia nel Mediterraneo per favorire lo sviluppo dell’area: questo il tema al centro dell’edizione 2019, la quattordicesima, della fiera biennale internazionale dedicata al mondo delle estrazioni offshore del bacino mediterraneo (Omc) che si terrà a Ravenna al Pala De Andrè dal 27 al 29 marzo. Nel 2017 si registrarono 22mila visitatori, in crescita del 12 percento in più rispetto al 2015 con il raddoppio nell’arco di dieci anni del numero degli espositori: 650, provenienti da 30 Paesi su un’area espositiva (tra interno e esterno) di 35mila mq, il 30 percento più del 2015.

L’apertura della manifestazione è in programma mercoledì 27 alle 10 con l’intervento del sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti: «La ricerca di una sempre maggiore indipendenza energetica – ha commenta il leghista in occasione della conferenza di presentazione a Roma il 12 maro scorso – nel rispetto dell’ambiente e con il ricorso di tecnologie innovative, è un tema che questo Governo dovrà presto tornare ad affrontare con assoluta serietà e buonsenso. Ed è proprio il buonsenso che mi porta ad accettare l’invito all’apertura dei lavori dell’Omc, convinto come sempre che solo il confronto diretto con gli operatori del settore possa generare buone norme che tutelino le imprese, i posti di lavoro e l’ambiente». Un confronto che proprio gli operatori ritengono invece sia mancato in occasione dell’emendamento inserito del Dl Semplificazioni che ha introdotto il blocco delle trivelle in Italia per diciotto mesi.

OffshoreDopo l’intervento di Giorgetti si aprirà la sessione plenaria con l’introduzione di Simon Flowers (amministratore delegato di Wood MacKenzie) che presenterà un esame prospettico del trend della domanda mondiale di energia, con un focus sulla Regione Mediterranea e con riferimento alle prospettive e alle sfide che la crescita della domanda pone. Pratima Rangarajan (Ceo Oil and Gas Climate Initiative) illustrerà come l’industria energetica è impegnata nel l’innovazione tecnologica per rispondere alla sfida ambientale e raggiungere una carbon neutrality. Ne seguirà una panel discussion alla quale interverranno Tarek El Molla (ministro del Petrolio dell’Egitto), Giorgos Stathakis (ministro dell’energia e dell’ambiente della Grecia), Ali Abdulaziz Alissauia (ministro dell’economia della Libia), Ignasius Jonan (ministro dell’energia e delle risorse minerarie dell’Indonesia), Claudio Descalzi (Ad Eni), Marc Benayoun (Ceo Edison), Stefano Cao (Ceo Saipem). Saranno presenti folte delegazioni non solo dall’area mediterranea ma anche dal Medio Oriente e dal Kazakistan. Interverranno nelle varie sessioni i sottosegretari Vannia Gava, Laura Castelli e Davide Crippa.

Innocenzo Titone, chairman Omc 2019, spiega così il dibattito: «Da un lato avremo i Paesi produttori ai quali viene offerta la possibilità di un progressivo sviluppo sostenibile e di un miglioramento delle condizioni di vita della popolazione, utilizzando le scoperte di gas e la componente di energia da fonti rinnovabili di cui sono ricchi; dall’altro l’Europa che ha la possibilità di diversificare le proprie fonti di approvvigionamento continuando, con un maggior utilizzo del metano, sul cammino della transizione energetica».

L’assessore comunale alle Attività produttive, Massimo Cameliani, ha sottolineato la necessità di «dover investire con forza sul mix di energie rinnovabili e gas naturale, la fonte fossile più pulita che esiste, abbandonando progressivamente tutte le fonti maggiormente inquinanti». Questo per «ottenere energia con il minor impatto possibile sull’ambiente e a un costo il più basso possibile». Ecco perché secondo Cameliani «il mondo dell’offshore è la grande risposta e il mare la grande opportunità».

Il settore, a sentire il presidente della società Omc Renzo Righini, vive un periodo di difficoltà: «In Italia ancor di più. Sarà dunque un evento molto centrato sui problemi attuali, ma anche sulle opportunità legate ai grossi giacimenti trovati nel Mediterraneo, che rendono la manifestazione ravennate ancor più centrale. E questo ci fa pensare che si possano ripetere i numeri da record dell’edizione 2017».

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