Lugo, riqualificazione ex acetificio Venturi: ok dalla conferenza dei servizi

La soddisfazione di Cia-Conad che partecipa nella società Immobiliare Stuoie promotrice del progetto da 20 milioni di euro. Critiche a Confcommercio che aveva espresso perplessità sull’impatto dell’intervento: «Sarà un centro commerciale e non un supermercato di quartiere». Anche i Verdi non approvano

La conferenza dei servizi svoltasi in municipio a Lugo il 21 aprile ha dato un sostanziale parere favorevole al progetto di riqualificazione dell’are dell’ex acetificio Venturi. Lo rede noto la Cia-Conad (cooperativa di dettaglianti commercianti indipendenti associati) che figura tra i promotori dell’iniziativa di recupero da circa 20 milioni di euro attraverso la società partecipata denominata Immobiliare Stuoie. Il parere positivo è arrivato dagli enti al tavolo dellaconferenza: Comune, Hera, vigili del fuoco, Consorzio di bonifica, Arpae, Arpa e polizia municipale.

Così Cia-Conad descrive il progetto: «Al termine dei lavori, in un’area dismessa da quasi 40 anni, nascerà un complesso di vicinato dotato di supermercato alimentare e alcuni piccoli negozi, con superficie di vendita complessiva inferiore a 2.500 mq, un centro residenziale e un polo di servizi ai cittadini in cui troveranno posto gli uffici comunali per le politiche sociali e la nuova Casa della Salute». La proprietà si farà carico della sistemazione del verde pubblico, della viabilità stradale e dei percorsi ciclopedonali «con un beneficio per il Comune di Lugo superiore a due milioni di euro, tra oneri di urbanizzazione, aumenti di valore e opere immediatamente fruibili dalla cittadinanza».

Un’indagine ambientale, già trasmessa a Arpae, ha rilevato la possibile presenza nell’area di alcuni parametri superiori alle concentrazioni previste normativamente, derivanti probabilmente da attività precedenti: «Siamo in attesa – scrive Cia-Conad – che Arpae ci comunichi il tipo di approfondimenti che eventualmente si dovessero rendere necessari. Andremo a mettere in atto ogni iniziativa per tutelare l’ambiente e il benessere dei cittadini. Anche per questo motivo ci risultano poco comprensibili le polemiche suscitate nei giorni scorsi da alcune associazioni del territorio».

Il riferimento, anche se non esplicitato, è a Confcommercio-Ascom. Che attraverso il presidente Fausto Mazzotti ha esternato i timori per quello che considera un nuovo centro commerciale: «Nell’ampia e dettagliata documentazione prodotta dalla società privata interessata alla possibile realizzazione sta scritto che la “superficie di vendita individuata definisce una media struttura commerciale configurata come centro commerciale… la galleria di accesso sarà coperta, climatizzata e ospiterà l’ingresso e l’uscita per il supermercato e per le altre strutture commerciali». Mazzotti cita anche la stima dei flussi di traffico della relazione della società promotrice: «L’attrattività di traffico del nuovo centro commerciale “verrebbe per il 66 percento dall’agglomerato di Lugo, 12 da Cotignola e Faenza, 8 da Bagnacavallo, 9,5 da Massa Lombarda, Sant’Agata e Conselice, 2,5 Fusignano e 2 Solarolo”. Diciamo che è lampante che questo non è un supermercato di quartiere, visto che oltre il 34% dell’utenza è stimato provenire da Comuni diversi. Il progetto presentato mostra evidenti criticità che devono essere mitigate e corrette. E agli abitanti di Lugo sud diciamo che siamo con loro a chiedere la riqualificazione dell’area, ma con un supermercato di quartiere, una farmacia, la Casa della Salute, ma senza quel centro commerciale che renderebbe invivibile la zona e che contribuirebbe alla desertificazione commerciale di altri territori e dello stesso centro di Lugo».

A marzo era stata la volta di Gianfranco Spadoni, consigliere provinciale, a esprimere le proprie perplessità: «La prevista riqualificazione produrrà un grave e serio problema di viabilità e d’inquinamento acustico e ambientale. Sarebbe stato sufficiente un insediamento di piccola-media dimensione, sicuramente meno impattante e più funzionale alle esigenze di quel comparto in altro modo destinato a perdere la propria identità con rilevanti conseguenze ambientali».

Di caos e traffico avevano parlato anche i Verdi presentando le loro osservazioni al progetto entro i termini previsti per legge: «Non bisogna dimenticare che accanto all’edificazione di nuove attività nel lotto, nell’area insiste anche il progetto, secondo noi sbagliatissimo, di realizzazione della nuova gronda di attraversamento, che, non a caso, nello studio di screening ambientale viene considerata. Nel complesso la nuova gronda e il traffico a essa connesso e l’incrementato traffico causato dal progetto di riqualificazione comporteranno una nuova barriera per il quartiere che si andrà ad aggiungere alla storica barriera costituita dalla ferrovia. Non si dimentichi che già oggi, ad esempio per quanto riguarda il rumore, in alcune zone del quartiere già si superano i limiti di legge. Per quanto nel progetto la gronda di attraversamento sia data come un intervento certo, crediamo che non sia possibile completare la circonvallazione di Lugo facendole attraversare la città».

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