Fallimento Tozzi, siglato un accordo di cassa integrazione fino a dicembre

Cgil, Cisl e Uil soddisfatti: «Ma le tempistiche creano problemi». Resta anche il nodo delle cartelle esattoriali

Cgil Uil FgÈ stato siglato l’accordo di cassa integrazione per cessazione di attività tra sindacati e ministero a tutela dei dipendenti e delle dipendenti di Tozzi Sud e Tozzi srl, importanti realtà internazionali del settore oil&gas con sede a Mezzano, che come noto hanno dichiarato fallimento nei mesi scorsi.

«È un risultato importante, pur in una situazione che rimane purtroppo molto delicata e difficile per i lavoratori e le lavoratrici» – dichiara il sindaco Michele de Pascale.

Le categorie Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil hanno incontrato infatti nei giorni scorsi l’Agenzia Regionale del Lavoro e attivato le politiche attive per la ricollocazione, previste dai Centri per l’Impiego, che includono – spiegano i sindacati in una nota -: «incontri di gruppo per la presentazione del processo e dei servizi fruibili nei Centri per l’Impiego, colloqui di selezione con incontri di orientamento individuali e laboratori per redazione curriculum e lettere di presentazione».

I sindacati hanno poi incontrato nella giornata di oggi, 18 gennaio, Maria Cristina Gregori del Ministero del lavoro e siglato un accordo di cassa integrazione per cessazione di attività a partire dal 2 dicembre 2021 e fino al 1 dicembre 2022.

«Questi risultati contribuiscono a tutelare i lavoratori e le lavoratrici sia a livello contributivo che a livello economico – spiegano ancora in una nota i sindacati -. Per quanto riguarda l’erogazione della cassa integrazione da parte dell’Inps, le tempistiche rischiano di chiedere ai lavoratori l’ennesimo sforzo, in quanto il pagamento degli ammortizzatori, seppur concesso dal 2 dicembre, non avverrà prima di circa 3 mesi dalla data odierna. Occorre rimarcare l’impegno di tutte le parti coinvolte nel cercare di trovare soluzioni alle difficili situazioni che ogni singolo lavoratore può riscontrare in questa fase, a partire dalla ricollocazione, seppur temporanea, di parte dei lavoratori nel cantiere Rosetti e del ramo d’azienda Terna».

Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil esprimono «soddisfazione per un primo risultato raggiunto che non era per nulla scontato; resta la preoccupazione per le cartelle esattoriali ricevute dai lavoratori, nodo ancora da sciogliere che grava pesantemente su alcuni di loro».

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