Un premio di 600 euro ai dipendenti per far fronte ai rincari di questi mesi

Succede all’Icel di Lugo, cooperativa che ha chiuso il 2021 con un valore della produzione superiore ai 250 milioni di euro

Bobine IcelL’assemblea dei soci della cooperativa lughese Icel – protagonista nel mercato della produzione di cavi elettrici con oltre 230 dipendenti, di cui 90 soci, divisi tra la sede di Lugo e lo stabilimento di Zingonia – ha approvato il bilancio 2021, che ha chiuso con valore della produzione che supera i 250 milioni di euro e un utile netto di oltre 3 milioni.

Con il bilancio così approvato, l’azienda riconoscerà a tutti i lavoratori il premio di produzione previsto dal contratto integrativo a seguito del raggiungimento degli obiettivi di redditività e qualità, pari a oltre 900 euro netti per un livello medio.

Visti i risultati positivi raggiunti, tutti i dipendenti riceveranno inoltre un premio aggiuntivo di circa 600 euro netti, sempre per un livello medio. La decisione di riconoscere questo ulteriore premio ai lavoratori deriva non solo dai buoni risultati ottenuti nel 2021, ma – si legge in una nota dell’azienda – «è anche un segnale concreto di sostegno ai lavoratori ed alle loro famiglie per far fronte alle difficoltà legate a questo particolare momento che vede continui rincari per carburante, energia, gas, beni alimentari».

Per i soci della cooperativa è inoltre stato deliberato il ristorno massimo erogabile, pari al 30 percento della retribuzione annua, un risultato storico per Icel.

«Quest’ultimo biennio è stato complesso – dichiara l’Amministratore delegato Andrea Babini – e l’incertezza ne è stata la protagonista, con il protrarsi della pandemia e l’aumento generalizzato di materie prime ed energia. In questo contesto, nel 2021 abbiamo assistito ad un’impennata di ordinativi anche per un fenomeno di panico da approvvigionamenti e la domanda di cavi sul mercato del materiale elettrico si è mantenuta in costante crescita, con un buon livello di prezzi. Abbiamo registrato un Ebitda di quasi 11 milioni pari al 4,3%, che è un ottimo risultato per Icel ed è un valore significativo nel settore in cui operiamo».

La domanda dei cavi Icel è cresciuta anche sui mercati esteri portando la quota di volumi export dal 33% del 2020 al 37% del 2021.

Le aspettative per il 2022 sono positive nonostante il clima di incertezza ed instabilità del contesto geo-politico ed Icel sta proseguendo con l’attuazione dei progetti di investimento e sviluppo previsti nel piano industriale, compreso l’incremento della forza lavoro, che ha visto oltre 15 nuovi ingressi da inizio anno nel solo stabilimento di Lugo.

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