Condhotel a Marina di Ravenna: 14 appartamenti e residence a 4 stelle

Il Mare Pineta, chiuso dal 2015, sarà sostituito da un nuovo edificio. La parte alberghiera avrà 25 unità abitative, pronte nel 2025. Investimento da 6 milioni di euro

Mare Pineta Condhotel Fronte

La proposta ricettiva di Marina di Ravenna conterà su una nuova struttura a quattro stelle dal 2025. L’edificio degli anni ‘60 in viale delle Nazioni che ospitava la pensione Mare Pineta, chiusa dal 2015, verrà demolito per fare spazio a una nuova pa- lazzina di quattro piani da destinare a residenza turistico-alberghiera (Rta). Un residence con 25 appartamenti indipendenti di varia metratura sotto una gestione uni- ca con servizi a disposizione degli ospiti e spazi comuni come reception e bar.

A realizzare l’intervento sarà una società di immobiliaristi locali che hanno già interessi nel settore turistico della località. L’investimento complessivo si aggira sui sei milioni di euro che comprendono la demolizione, la costruzione ma anche l’acquisto dell’immobile dalla Fondazione San Rocco che attualmente ne è proprietaria.

Prima della chiusura, la struttura era utilizzata anche come residenza per anziani. Un uso promiscuo finito sotto la lente di ingrandimento della procura che, dopo il suicidio di un anziano a marzo 2015, aveva aperto un’inchiesta e disposto anche il sequestro da settembre 2015 ma l’albergo era già stato chiuso con la fine della stagione estiva. La struttura è stata poi dissequestrata. La Fondazione San Rocco, come noto, faceva capo a don Ugo Salvatori, morto nel 2020.

La struttura in arrivo sarà la prima applicazione in provincia di Ravenna di una legge regionale del 2019 relativa alla riqualificazione delle strutture ricettive esistenti. La normativa è nota per aver introdotto in Emilia-Romagna la forma del cosiddetto condhotel (fusione di condominio e hotel). In buona sostanza la Regione ha stabilito che una porzione delle strutture ricettive esistenti (al massimo il 40 percento) si può trasformare in unità residenziali (almeno 7) da vendere sul mercato per utilizzare parte del ricavato a beneficio della riqualificazione migliorativa di almeno una stella dell’altro 60 percento che resta in rotazione turistica. Nel caso specifico saranno 14 gli appartamenti ricavati e venduti a privati, andando a comporre la porzione condominiale che non avrà vincoli con la parte alberghiera.

Mare Pineta Condhotel Veduta Alto

Alla progettazione hanno lavorato affiancati gli architetti Emilio Rambelli (Nuovostudio) e Maria Teresa Rossi (studio Rossi-ZaganellI). Ne uscirà un edificio di 10mila mc (stesso volume di quello attuale) su un lotto di terreno di 2.600 mq. (un quarto di un campo da calcio) con un piano terra rialzato di 70 cm. rispetto alla quota esistente per rispettare la normativa sull’ingressione marina (il rialzo verrà fatto riutilizzando le macerie della demolizione), una corte interna con giardino, 50 posti auto fuori terra sui quattro lati. È previsto l’abbattimento di un solo pino e la piantumazione di 14 alberi (robinie o lecci) di media grandezza. La produzione di corrente elettrica dai pannelli fotovoltaici sul tetto, uniti alla massima coibentazione e all’orientamento migliore, dovrebbe bastare per le esigenze energetiche della struttura al punto da poter rendere superfluo il ricorso al gas.

Il Comune non ha ancora approvato una delibera che recepisca la legge regionale e così è stato necessario ottenere un permesso di costruire in deroga con il voto del consiglio comunale che è arrivato nella seduta del 25 ottobre. L’assessora all’Urbanistica e Rigenerazione urbana, Federica Del Conte, ha illustrato la delibera: «È previsto il rilascio del permesso in deroga in quanto è riconosciuto il pubblico interesse dell’intervento di rifunzionalizzazione della struttura ricettiva destinato a incrementare l’offerta turistica della località balneare». La delibera è stata approvata all’unanimità dai 24 consiglieri presenti (8 assenti).

Il cantiere dovrebbe aprire entro la fine dell’anno con una durata stimata di due anni, salvo imprevisti legati alla disponibilità di materiale edile. Ancora da definire la futura gestione della parte a residence. Due le ipotesi: la cessione dell’immobile finito a chi poi ne curerà il funzionamento alberghiero o la ricerca di un gestore che corrisponda un canone agli immobiliaristi che stanno portando avanti il progetto. Le trattative di compravendita con la Fondazione San Rocco sono seguite dall’agenzia Siva Immobiliare.

L’attuale offerta ricettiva di Marina, fra hotel, campeggi e residence

L’ospitalità turistica di Marina di Ravenna al momento può conare contare su sette alberghi (Bermuda, Alba, Riviera, Oasis, Zama, Diga, Maddalena, uno di livello 2 stelle e gli altri a 3 stelle), due campeggi (Piomboni e Rivaverde) e due residence (Villa Marina e Ariston).

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