Lafert S.p.a, azienda veneta attiva nell’ambito della progettazione e produzione di motori elettrici, a partire da marzo e fino a febbraio 2026 adotterà il contratto di solidarietà per i 55 dipendenti dello stabilimento Fusignano. La proposta, presentata la scorsa settimana durante il tavolo di confronto in Regione Emilia-Romagna con le istituzioni e le parti sociali, arriva assieme alla comunicazione della revoca della procedura del licenziamento collettivo e a quella dell’individuazione da parte dell’azienda di un advisor strategico incaricato di sviluppare il piano di reindustrializzazione, mirato ad individuare un soggetto imprenditoriale interessato a rilevare il sito ed a svilupparvi nuove attività, contribuendo a creare opportunità di impiego.
«La nuova misura – si legge in una nota di Lafert – va nella direzione da sempre dichiarata dall’azienda di favorire una continuità lavorativa con altri soggetti imprenditoriali o il ricollocamento dei lavoratori presso altre realtà del territorio». Il ricorso al contratto di solidarietà porterà a una riduzione delle ore lavorative, senza compromettere l’occupazione, consentendo così ai dipendenti di mantenere il proprio posto di lavoro durante questo periodo di transizione.
«Con l’adozione del contratto di solidarietà e l’avvio del progetto di reindustrializzazione, vogliamo mostrare concretamente come la responsabilità nei confronti delle persone che lavorano in Lafert sia la nostra priorità – commenta Cesare Savini, AD Lafert S.p.a. -. Ringraziamo tutte le parti coinvolte, dai dipendenti ai sindacati, le Istituzioni locali e regionali, per la collaborazione dimostrata in questo periodo. Da parte nostra ribadiamo l’impegno affinché nel sito di Fusignano si possano realizzare nuove prospettive di occupazione con altri soggetti imprenditoriali».
L’advisor individuato da Lafert, con esperienza consolidata nel settore industriale e che verrà presentato nelle prossime settimane, sarà responsabile, insieme all’azienda, della definizione e dell’implementazione delle strategie necessarie per modernizzare e diversificare il sito produttivo, creando così nuove opportunità di crescita e occupazione. Nelle prossime ore, l’azienda procederà con la firma del contratto di solidarietà, in accordo con le sigle sindacali.
L’assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori, nel frattempo, ha approvato a larghissima maggioranza (45 voti favorevoli su 47 votanti) l’ipotesi di accordo.
«Il risultato ottenuto con l’importante supporto della Regione è di valore per il territorio di Fusignano – si legge in una nota dei sindacati -, perché difende l’occupazione e il reddito delle lavoratrici e dei lavoratori, garantisce il mantenimento di attività produttive nel sito e impegna l’azienda a non smobilitare, dovendo mettere in campo le iniziative per la sua reindustrializzazione in un percorso che sarà costantemente monitorato da organizzazioni sindacali e istituzioni».