Hera ha stanziato oltre 25 milioni di euro per i prossimi anni per rendere più efficiente il depuratore di acque Formellino da cui dipende Faenza. La precisazione arriva in seguito alle segnalazioni relative al fiume Lamone.
«La situazione è stata causata da una difficoltà operativa nel processo biologico dell’impianto – si legge in una nota –, in particolare una perdita di efficacia nell’aereazione di una linea di trattamento. Il problema è stato aggravato da fattori concomitanti, ovvero dai carichi organici molto elevati in arrivo, dovuti ai picchi industriali stagionali da parte di cantine e distillerie, e dalla portata ridotta del fiume, dovuta alla siccità del periodo. Nonostante il personale sia intervenuto immediatamente per risolvere il problema, il ripristino di un processo biologico complesso richiede tempi tecnici inevitabili».
Hera inoltre sottolinea che l’impianto, cruciale per Faenza, è stato ricostruito con un investimento di 1,5 milioni di euro dopo l’alluvione del 2023 e ha sempre operato regolarmente fino a questo episodio. La multiutility sottolinea che il monitoraggio dello scarico garantito sia da Hera che da Arpae, ha visto nei primi otto mesi del 2025, un campionamento settimanale in uscita con una media conforme per tutti i parametri controllati e nessuna non conformità.
I 25 milioni stanziati per il futuro saranno cruciali per il potenziamento dell’impianto, la messa in sicurezza idraulica con nuove difese e il rifacimento completo di infrastrutture chiave, come il sollevamento Bambole.
In parallelo, continuano gli studi sulla rete fognaria per individuare e intervenire sulle fonti di inquinanti eccessivi e per mappare e ridurre le emissioni odorigene in città. L’obiettivo è migliorare il servizio in modo strutturale, tutelando l’ambiente e la comunità di Faenza.