Il primo piatto sul tavolo della festa: non solo cappelletti

Paste e minestre sono il cuore del menù natalizio, ecco alcune proposte oltre a quella tradizionale romagnola

Tavola Natale

Dopo gli antipasti della scorsa puntata, è arrivato il momento di affrontare la delicata questione dei primi piatti del pranzo di Natale, il vero cuore del menù in questione.

Ovviamente, per noi romagnoli, il problema nemmeno si pone: senza i cappelletti, rigorosamente cotti e serviti in brodo di cappone, non è Natale! Ma non capita forse a tutti di voler accostare a questo “mostro sacro” della nostra tradizione anche una seconda pasta? Sia per divertirsi a sperimentare qualcosa di diverso, sia per provare a soddisfare i palati di tutti i nostri invitati, ogni anno ci ritroviamo a pensare e provare ricette nuove e insolite.

Sempre tenendo presente che i primi sono i piatti forti della tradizione italiana, ecco allora che potremmo provare a spostarci in qualche regione diversa dalla nostra e sperimentare gli gnocchi di patate in salsa di Montasio e porri tipici e immancabili sulle tavole friulane, oppure i natalini in brodo tipici della città di Genova: sono dei maccheroni lunghi serviti con brodo di cappone accompagnati da polpettine o bocconcini di salsiccia. In alternativa, i natalini si possono preparare anche con un insolito sugo di pomodoro, salsiccia e cavoli. Ancora si potrebbe pensare ai tortelli di zucca mantovani con amaretti e mostarda o ai casoncelli in brodo bergamaschi o ancora ai ravioli ripieni di ricotta e spinaci con carciofi e salsiccia, tutti primi piatti tipici della cultura gastronomica lombarda. Potrei andare ancora avanti con i vincisgrassi o i maccheroncini di Campofilone al ragù della tradizione marchigiana, con la zuppa di Franz molisana fatta con pezzettini di pizza a base di uova, parmigiano e prezzemolo in brodo oppure con la zuppa di cardi, diffusa anche in Abruzzo… Ma la lista sarebbe infinita!

Mi limito allora a sottolineare qualche errore da non commettere assolutamente in occasione del pranzo di Natale. No alla ripetizione degli ingredienti fra due piatti dello stesso menù: una pasta guarnita da olive, capperi e pomodorini (che, detto fra noi, fino a maggio non dovremmo neppure comprare), non possono seguire o precedere un piatto con gli stessi ingredienti. La ripetizione, a tavola, viene rapidamente a noia, fa sospettare che non si sia dotati di creatività o fantasia.

Ancora no a piatti mai sperimentati: vanno sempre scelte ricette già collaudate e delle quali i tempi di preparazione siano certi e conosciuti. E ancora no a primi piatti troppo delicati se seguono antipasti dai sapori forti e decisi o troppo saporiti se precedono secondi dai sentori lievi e sottili.

Infine sarebbe bene conoscere i gusti e le esigenze dei nostri ospiti: c’è a chi non piace il piccante, chi non mangia carne ma non va matto neppure per il pesce, quello che è a dieta perenne, e così via. Se poi c’è quello o quella che nonostante le nostre domande (a cui aveva naturalmente risposto sempre che non c’erano problemi) si scopre poi che non mangia nulla, la soluzione è semplice: non va invitato/a più!

La ricetta Natalini in brodo (Natalin in to broddo) della tradizione genovese

Natalini In Brodo Sono dei maccheroni lunghi che vengono serviti nel brodo di cappone ed accompagnati da polpettine o bocconcini di salsiccia.
Ingredienti:
1 cappone intero di circa 2 kg
500 grammi di carne di manzo da bollito
2 carote
2 cipolle
2 coste di sedano
4 chiodi di garofano
300 grammi di maccheroni di Natale detti “natalini”
300 grammi di salsiccia.
Preparazione:
Pulire il cappone eliminando tutte le parti grasse e le interiora. Per ottenere un brodo meno grasso, eliminare anche parte della pelle e fiammeggiarla per eliminare le ultime piumette. Passando ora al brodo mettere a bollire in una grossa pentola le carni, le carote, le cipolle, il sedano e i chiodi di garofano. Salare. Far cuocere a fuoco basso per 4 ore circa. La carne dovrà risultare tenera, senza disfarsi. Alla fine scolare il cappone ed il manzo, eliminare le verdure e filtrare il liquido. Preparando tutto ciò con anticipo, sarà possibile sgrassare ulteriormente la ricetta.
Per la preparazione del piatto portare a bollore il brodo e tuffarvi le polpettine di salsiccia (dopo averla ovviamente liberata del budello e averne ricavato delle palline) e i maccheroni (cercando di fare attenzione per non romperli). Cuocere per una decina di minuti e servire ben caldi.

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