venerdì
15 Agosto 2025

Togli un posto a tavola al ristorante: pranzi e cene aziendali in calo

Ma Confesercenti spinge: «Non rinunciate». Donzellini (Campaza): «Timore per i contagi…». E l’asporto diventa l’alternativa

Tavola ImbanditaC’è chi ha diviso il personale a gruppi per fare serate separate nello stesso ristorante, c’è chi ha chiesto ai dipendenti di mostrare l’esito di un tampone prima di sedersi a tavola anche se vaccinati, c’è chi invece ha preferito proprio rinunciare alla tradizione in attesa di tempi migliori. È questo lo scenario di pranzi e cene aziendali di fine anno, ai tempi del secondo Natale pandemico, se visto da Gilles Donzellini, titolare della Campaza di Fosso Ghiaia. Il suo è un osservatorio privilegiato perché il locale con circa un migliaio di coperti (numero ora sceso a seicento per i distanziamenti anti- Covid) era di fatto l’approdo obbligato per le adunate più numerose di aziende, associazioni, società sportive.

«Non c’è dubbio che le prenotazioni siano molte meno rispetto agli standard pre pandemia – riconosce l’imprenditore –, ma è normale che sia così e lo capiamo. La paura principale delle aziende è la conseguenza di un eventuale positività tra il personale dopo le serate. Tra quarantene e controlli poi si rischiano ricadute sull’operatività».

Gilles Donzellini
Gilles Donzellini, patron del ristorante La Campaza

Il dicembre degli anni in cui il coronavirus non esisteva era s gnato da appuntamenti quasi quotidiani: «Non è così quest’anno. Abbiamo avuto già diverse disdette e sappiamo che potrà succedere ancora con le prenotazioni che sono ancora in agenda. Anche gli invitati stessi a volte preferiscono rinunciare: lo vediamo con le serate di alcuni associazioni: una volta invitavano cento persone e se ne presentavano 120, ora magari aderiscono soltanto 70». Ma anche le prenotazioni di famiglie e privati stanno risentendo del periodo: «Difficile dire se è un effetto del super green pass o della scelta di non uscire per precauzione».

Di fronte a questo scenario, il ristorante ha deciso di rivedere la sua offerta: «Il nostro cenone di San Silvestro è sempre stato un evento con animazione e musica, uno show-dinner. Ma senza avere la garanzia delle presenze non possiamo proporlo e fare una cena normale».

Solo da asporto invece il 31 dicembre per Alan Ricci del ristorante Molinetto, un’altra struttura con ampia capienza sul territorio. La scelta del ristoratore è stata fatta per le stesse ragioni: richieste in calo, rischio cancellazioni all’ultimo minuto, difficoltà a garantire distanziamenti e regole anticontagio in occasioni conviviali di gruppo. Allora meglio riorganizzare la macchina per sfornare pasti da ritirare e consumare a casa.

Il calo di prenotazioni per questo tipo di iniziative è confermato a livello generale anche dalle associazioni che rappresentano la categoria. Però il presidente provinciale Fiepet-Confesercenti, Danilo Marchiani, rassicura sulla sicurezza dei pubblici esercizi in virtù delle procedure di controllo, igienizzazione e delle disposizioni su distanziamento e utilizzo delle mascherine: «Ci atteniamo scrupolosamente alle norme sul controllo del green pass e applichiamo tutte le procedure che assicurano la massima tutela per la clientela».

Per la coordinatrice provinciale Fiepet-Confesercenti, Chiara Venturi, bisogna evitare che le preoccupazioni per super green pass e aumento dei contagi siano associate alla frequentazione dei locali: «Non possono e non devono venire a mancare le cene aziendali e i ritrovi per lo scambio degli auguri, vanificando di fatto quanto i certificati verdi potevano assicurare e cioè l’aver evitato la chiusura delle attività della ristorazione».

Faenza in lutto per la morte di “Pirì”, anima della 100 Km del Passatore

Aveva 90 anni. Nel 1973 la grande intuizione della ultramaratona

PirìNella tarda mattina di domenica 19 dicembre è morto Pietro Crementi, per tutti Pirì, anima e incarnazione stessa della 100 Km del Passatore, storico direttore di gara della Cento. A darne notizia la moglie Tatiana Khitrova, segretaria della Firenze-Faenza.

Crementi era nato il 19 settembre del 1931. Appassionato di sport, nel 1969 assieme ad Alteo Dolcini e ad altri, fondò la Società del Passatore che, affiancata all’Ente Tutela Vini e al Tribunato di Romagna, ne diventò il braccio operativo quale ente di promozione per attività benefiche, artistico-culturali, enogastronomiche, sportive e ricreative come nel caso della Banda del Passatore, del Gruppo Paracadutisti del Passatore, della Scuderia automobilistica del Passatore, dei gruppi di ballerini e degli Sciucaren.

Nel 1973 la grande intuizione: una grande competizione sportiva di atletica, oggi la chiameremmo una ultramaratona di ben 100 chilometri che unisse idealmente Firenze a Faenza, attraverso l’Appennino.

Impossibile immaginare una partenza delle migliaia di atleti da via dei Calzaiuoli del capoluogo toscano senza Pirì in cima alla vettura scoperta, con il capo il suo immancabile “caplazz”, il caratteristico copricapo di feltro romagnolo, lo stesso che dopo una cavalcata attraversando l’Appennino, sfidando il freddo accumulato in 100 chilometri, faceva calzare sul capo al primo uomo e della prima donna arrivati al nastro in piazza del Popolo a Faenza.

«La biografia di Pietro Crementi – dice il sindaco, Massimo Isola – ricalca parti importanti della storia della nostra città. Pirì, come era conosciuto da tutti, ha vissuto questi 90 anni da protagonista, spendendosi sempre in prima persona e raccontando una bella pagina di storia faentina. È stato un uomo impegnato nel mondo dello sport, della politica, in quello della cultura e dell’associazionismo, spaziando in tanti campi della vita cittadina e per questo, nel 2012, Faenza lo nominò “Faentino Sotto la torre”. Enorme l’impegno profuso per il Passatore e per la sua Faenza, contribuendo alla sua crescita comunitaria. La 100 Km del Passatore è stato difatti un po’ il simbolo del suo impegno nella sua esistenza. Ho vissuto con lui questi anni difficili di pandemia e anche in questa fase, così complicata, è sempre stato molto lucido e propositivo. Con Pirì ci sentivamo con una certa regolarità e confrontarsi con lui è sempre stato molto appassionante. Amava raccontare episodi della sua vita dietro ai quali si potevano poi leggere pagine della storia della nostra società cittadina. Con la scomparsa di Pirì se ne va un grande faentino e rimarrà nella memoria di tanti ai quali ha insegnato facendo un po’ da padre. Il mio pensiero va ora alla moglie Tatiana, la compagna di una vita e il suo alter ego nella vita come nella sua attività».

Covid, nessun nuovo ricovero in provincia. Morta con il virus anche una 59enne

 

Sono 188 (su quasi 2.500 tamponi) i nuovi casi di positività al coronavirus registrati in un giorno in provincia di Ravenna, dove non si registrano nuovi ricoveri. Ci sono invece due nuovi decessi, comunicati dalla Regione: un 79enne e una donna di 59 anni.

IL BOLLETTINO REGIONALE DEL 19 DICEMBRE

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 489.665 casi di positività, 2.500 in più rispetto a ieri, su un totale di 30.404 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 8,2%.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 780 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 433.990. I casi attivi, cioè i malati effettivi, oggi sono 41.668 (+1.704). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 40.533 (+1.662), il 97,2% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano 16 decessi: 1 a Piacenza (un uomo di 87 anni), 3 a Parma (tre uomini di 78, 79 e 83 anni), 1 a Reggio Emilia (un uomo di 90 anni), 1 a Modena (un uomo di 88 anni), 3 a Bologna (un uomo di 71 anni e due donne di 82 e 94 anni), 2 a Ferrara (una donna di 74 anni e un uomo di 90 anni), 2 a Ravenna (una donna di 59 anni e un uomo di 79 anni), 1 a Rimini (una donna di 86 anni); infine due decessi riguardano persone residenti fuori Regione: uno, una donna di 68 anni, è stato registrato dall’Ausl di Piacenza, l’altro, un uomo di 83 anni, dall’Azienda sanitaria di Ferrara. Nessun decesso in provincia di Forlì-Cesena.

In totale, dall’inizio dell’epidemia, i decessi in regione sono stati 14.007.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 103 (-4), 1.032 (+46) quelli negli altri reparti Covid.

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 6 a Parma (+1); 11 a Reggio Emilia (-1); 13 a Modena (+3); 27 a Bologna (+1); 6 a Imola (invariato); 12 a Ferrara (+1); 16 a Ravenna (-1); 1 a Forlì (invariato); 2 a Cesena (invariato); 9 a Rimini (-7). Nessun ricovero in terapia intensiva a Piacenza (ieri era 1).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 28.842 a Piacenza (+90 rispetto a ieri, di cui 49 sintomatici), 35.950 a Parma (+170, di cui 84 sintomatici), 57.308 a Reggio Emilia (+420, di cui 272 sintomatici), 80.150 a Modena (+353, di cui 155 sintomatici), 102.243 a Bologna (+445, di cui 295 sintomatici), 16.061 casi a Imola (+53, di cui 43 sintomatici), 30.189 a Ferrara (+191, di cui 51 sintomatici), 41.112 a Ravenna (+188, di cui 122 sintomatici), 23.073 a Forlì (+108, di cui 91 sintomatici), 25.940 a Cesena (+174, di cui 108 sintomatici) e 48.797 a Rimini (+308, di cui 182 sintomatici).

De Pascale confermato Presidente della Provincia di Ravenna. Era l’unico candidato

Con il 78,8 percento delle preferenze. A votare 180 amministratori da tutti i 18 comuni

De Pascale Elezioni ProvinciaSi è concluso lo spoglio per le elezioni provinciali che si sono svolte nella giornata del 18 dicembre, con il sistema elettorale di secondo livello (gli elettori erano solamnete sindaci e consiglieri Comunali, in rappresentanza dei cittadini).

Michele de Pascale (unico candidato) è stato rieletto presidente della Provincia di Ravenna con il 78,8 percento delle preferenze. Sono stati 180 gli amministratori votanti, provenienti da tutti i 18 i comuni della provincia.

La lista che sosteneva De Pascale, “Insieme per la Provincia di Ravenna”, si è affermata con 10 consiglieri eletti su 12 (Nicola Pasi, Valentina Palli, Maria Luisa Martinez, Gianmarco Rossato, Riccardo Francone, Fiorenza Campidelli, Giovanni Grandu, Andrea Vasi, Francesca Impellizzeri, Giancarlo Schiano).

I due consiglieri eletti della lista di opposizione “Ravenna per la Romagna” sono invece il faentino Stefano Bertozzi di Fratelli d’Italia e il cervese Enea Puntiroli della Lega.

«Il fatto di essere stato l’unico candidato a Presidente mi ha inorgoglito e l’ho accolto come un grande attestato di fiducia da parte dei miei colleghi sindaci e amministratori, ai quali sono molto riconoscente. – dichiara Michele de Pascale –. Aver raggiunto il 78,8% grazie al voto di 180 amministratori da tutti i 18 i comuni della provincia è veramente un importantissimo risultato e sarà un grande onore rappresentare nuovamente la Provincia di Ravenna».

«La Provincia di Ravenna – continua de Pascale – ha una tradizione di grande rilevanza, dal 1859 ad oggi ha rappresentato un ente che ha sempre giocato un ruolo fondamentale per la vita del territorio. Nei prossimi anni saremo impegnati nei bandi del PNRR per edilizia scolastica superiore, negli investimenti infrastrutturali per la programmazione europea, e nel supporto ai comuni sul PUG e sul piano di coordinamento area vasta».

«Lo straordinario risultato della lista ‘Insieme per la Provincia di Ravenna’ – commenta infine il neo Presidente – con dieci consiglieri eletti su dodici, dimostra il successo di questo progetto condiviso, che oltre a tenere insieme il centrosinistra nella forma più larga possibile, ha aggregato molti consensi di tanti amministratori comunali civici che alle elezioni non avevano fatto parte del centrosinistra. Una volontà di allargare in Provincia che ho sempre perseguito sin dal 2016. Nella giornata di ieri sono state rinnovate, fra le tante, anche le amministrazioni Provinciali di Forlì Cesena e Ferrara, due importanti territori a noi limitrofi con cui condividiamo progetti e istituzioni. Ne approfitto dunque anche per complimentarmi con i nuovi Presidenti Lattuca e Padovani».

“Piatti sospesi” preparati da cuoche col cuore, come Rosella Mengozzi

La generosa iniziativa a favore dei più bisognosi della maestra di cucina della scuola ravennate “Saperi e Sapori”

Rosella Mengozzi Cuoca BeneficienzaRosella Mengozzi, conosciuta e stimata cuoca e insegnante di cucina con la sua scuola “Saperi e Sapori” a Ravenna, ha aderito con entusiasmo al progetto “Piatto Sospeso” abbinando professionalità e generosità. Ne abbiamo parlato con lei…

Qual è stata l’occasione per dare una mano in piena gratuità al progetto “Piatto Sospeso”?
«Da tempo ho prestato la mia professionalità di cuoca per alleviare situazioni difficili di indigenti e in questa occasione gli amici di “Ecologia di Comunità“ mi hanno chiesto di intervenire con una modalità diversa rispetto al progetto del “Piatto Sospeso”: fornire a senzatetto piatti gustosi almeno due sere la settimana all’ora di rientro nella struttura di via Vicoli gestita dal progetto Crescita del Consorzio “Il Solco”. Una semplice modalità di attività gratuita supportata altrettanto gratuitamente da produttori virtuosi: dal pesce di Ecopesce di Cesenatico alle farine del Molino Benini, dal pollame di Pelloni alle verdure del Villaggio del Fanciullo… il tutto condito dall’olio Case Bianche… Così a fine anno avrò strappato un sorriso da chi riceve un mio piatto serale… almeno un migliaio di volte».

Le mille sfaccettature della povertà alimentare richiedono quindi risposte adeguate e sempre diverse…
«Certamente. Infatti, ad esempio, abbiamo inaugurato con Satispay una modalità di contribuzione più semplice e generalizzata anche per contribuire con piccole cifre. E in particolare nell’ambito del progetto “Spasso in Ravenna” per valorizzare il Borgo San Rocco abbiamo con successo chiesto ai commercianti del quartiere di promuovere questa forma di sostegno garantendo che il ricavato venga donato alla Mensa di Fraternità del Borgo San Rocco. Un modo semplice per riconoscere il gran lavoro ereditato da Don Ugo e per far sentire comunità uno dei pochi veri borghi di Ravenna che avrebbero bisogno di rigenerarsi e rivivere. Siamo ad esempio disponibili in primavera a partecipare attivamente alla riedizione delle mitiche serate di cappelletti nel Borgo, chiuso per l’occasione al traffico».

Ma la tua instancabile attività ha applicato anche la tua sapienza gastronomica e la tua “arte del ricevere” con una recente serata indimenticabile allo Chalet dei Giardini di Ravenna, perché no, replicabile.
«È vero. In fondo il modello è stato quello tradizionale e cioè una cena di beneficenza classica, ma gestita in uno spazio importante come lo Chalet dei Giardini e con un’impeccabile gestione. Non sta a me a dirlo, anche perchè la buona riuscita della serata si è avvalsa dalla professionalità e della attiva disponibilità dei gestori. Oltre 50 ravennati hanno offerto il ricavato della “Cena di gala: a tavola con Lady Chef” al “Piatto Sospeso”. Mille sono le strade per contrastare la povertà alimentare, che si sta purtroppo consolidando come segno di disagio e diseguaglianze, e dobbiamo combattere ed essere solidali tutti insieme: istituzioni, imprese, volontariato e cittadini».

 

Un concorso fotografico per raccontare Marina di Ravenna in inverno

In premio al vincitore una cena per due. Gli scatti migliori finiranno in una mostra

Marina Ravenna Inverno
Foto dalla pagina Instagram Marina di Ravenna

La pro loco di Marina di Ravenna lancia un concorso fotografico per raccontare l’inverno del paese. Per partecipare gli utenti dovranno postare sul proprio profilo Instagram una foto o un video (di massimo un minuto) che abbia come tema il paese, il quale potrà essere utilizzato sia come soggetto principale sia come sfondo.

Per partecipare è necessario utilizzare l’hashtag #MDRWINTEREDITION e inviare la foto all’indirizzo mail contest@marinadiravenna.org.

Le tre foto o video che avranno ottenuto più “like” al termine del contest saranno premiate.

Cena di due persone per il primo classificato, pranzo per due al secondo e un voucher valido per un’esperienza a cura di Riviera Experience per il terzo.

Una commissione di esperti potrà selezionare e segnalare altre fotografie meritevoli, a proprio insindacabile giudizio, sulla base di criteri di originalità e qualità, il materiale selezionato potrà essere utilizzato per una mostra fotografica che si svolgerà a Marina di Ravenna galleria FaroArte nell’arco del 2022 o per attività ed eventi espositivi digitali/social/in loco nella prossima stagione.

Scopo dell’iniziativa è quello di promuovere tra i cittadini i turisti la (ri)scoperta, la conoscenza e la valorizzazione di Marina di Ravenna incentivando la destagionalizzazione del territorio e realizzando materiale di promozione turistica.

Il concorso è attivo dal 20 dicembre al 31 gennaio.

Alla ricerca della solitudine: indagine su campione di 1.700 persone over 70

Comune, Caritas, Ausl e tre parrocchie di Faenza lanciano un progetto per intercettare i casi di disagio nell’ombra

AnzianiLa solitudine delle persone anziane non è più una situazione transitoria di vita ma un problema sociale e dannoso per la salute che sta diventando endemico. C’è una parte della popolazione anziana che, per vari motivi, non si rivolge ai servizi andando a finire di fatto in una zona d’ombra nella quale le istituzioni non riescono a intervenire a discapito della qualità di vita.

È per questo motivo che nel territorio faentino è stato messo a punto un progetto pilota tra diverse realtà (Caritas, tre parrocchie, Pastorale della Salute, Comune e Ausl) per un report sulle condizioni di solitudine, e di eventuale disagio, della popolazione over 70 per poi mettere in campo strumenti e azioni per poterla contrastare. I territori che verranno messi sotto la lente d’ingrandimento sono quelli di riferimento delle parrocchie di San Francesco, San Marco e Granarolo Faentino.

In totale un campione di circa 1.700 persone di cui 561 risultano vivere da sole. Andando ancor più nel dettaglio, nella fascia di età superiore ai 90 anni, quella più a rischio, 107 sono le persone che risultano essere residenti da sole. Il gruppo di lavoro ha iniziato a inviare una comunicazione scritta ai domicili preannunciando la telefonata di un operatore, la seconda fase del progetto.
Step decisivo, sulla base di un consenso telefonico, sarà poi un incontro con i volontari della Caritas per capire come la persona vive la propria giornata. Sulla scorta di queste informazioni i diversi enti che collaborano a questa iniziativa elaboreranno i dati e proporranno proposte per combattere eventuali situazioni di disagio e solitudine. Il progetto vedrà coinvolti alcuni volontari della Caritas diocesana debitamente formati.

«La solitudine della persona anziana – spiega Donatina Cilla, responsabile del distretto sanitario di Faenza – va oltre la definizione anagrafica di persona ultrasettantenne o di residente solo, oppure il dato sociosanitario di utente fruitore di servizi. Il disagio percepito dalla persona ai margini della vita sociale lo si può cogliere soltanto mediante una lente che abbia la capacità di cogliere tutte le dimensioni della solitudine e il senso di abbandono che i due anni di pandemia, con le conseguenze sanitarie e sociali, tra l’altro, hanno notevolmente accentuato».

Per tre serate torna in proiezione a Ravenna “Atlantide” di Yuri Ancarani

Dopo l’anteprima – dal 20 al 22 dicembre al Cinemacity – visioni del film pluripremiato dell’artista ravennate

Atlantide Poster Film AncaraniDopo l’anteprima alla presenza dell’autore a fine novembre, per tre serate, dal 20 al 22 dicembre torna al Cinemacity di Ravenna, il film Atlantide del regista e video artista ravennate Yuri Ancarani. Designato Film della Critica 2021, Atlantide arriva in sala dopo i Festival di Venezia, Vienna, Roma, Salonicco, Milano Film-maker.

Il film racconta di Daniele, un giovane che vive ai margini della laguna di Venezia, sogna un barchino da record. Una storia di iniziazione maschile, violenta e predestinata al fallimento, che esplode trascinando la città fantasma in un naufragio psichedelico.

Ancarani è regista e videoartista ravennate; le sue opere nascono da una continua commistione tra documentario, cinema e arte. Con The Challenge vince al festival di Locarno e viene segnalato da “Indiewire” tra i film indipendenti da non perdere e il “New York Times” lo ha inserito tra i 9 nuovi registi al mondo da conoscere. La colonna sonora è firmata Sick Luke.

 

La fotostoria del Partito Comunista della provincia di Ravenna in un libro

 

Libro FotostoriaGiovedì 23 dicembre alle 11 alla biblioteca Aurora di via Staggi 4, a Porto Fuori (sopra il Kojak Club), si terrà la prima presentazione pubblica del volume “Il Partito Comunista della provincia di Ravenna. Fotostoria 1921-2021”, con oltre 700 illustrazioni in bianco e nero e oltre 150 illustrazioni a colori tratte da oltre trenta fonti di archivi pubblici e privati.

L’incontro sarà introdotto da Dario Bartoletti per conto della Cooperativa Nuova Unità, organizzatrice dell’iniziativa.

Oltre agli autori del libro, Flavio Cassani e Ivan Simonini, interverranno Giuseppe Masetti, che ha scritto l’introduzione, e Guido Ceroni, che ha scritto la postfazione.

L’ingresso è libero.

Si tratta di un volume fresco di stampa per le Edizioni del Girasole.

«Tanta gente a spasso in centro ma lo shopping natalizio non vola»

Il presidente del comitato che riunisce 240 attività nel salotto buono confronta il 2021 con il 2020: «Più pagamenti elettronici e più effetti della crisi»

Natale 2021 Ravenna PiazzaOtto clienti su dieci pagano con un metodo elettronico, è in calo la richiesta di tute e felpe che erano diventate l’outfit ufficiale da divano ai tempi del lockdown, i centri commerciali ora sono aperti anche nei festivi e prefestivi, meno restrizioni agli spostamenti ma più problemi di crisi. Sono le caratteristiche che Roberto Montanari, titolare del negozio di abbigliamento Scooter in via Cavour a Ravenna, sceglie per descrivere il lato commerciale del periodo natalizio 2021 in confronto al 2020. Il negoziante è presidente del comitato “Spasso in Ravenna” nato proprio un anno fa – con la benedizione del Comune e la collaborazione delle quattro associazioni di categoria Cna, Confcommercio, Confartigianato e Confesercenti – per riunire le attività del centro storico e unire le forze per reggere gli urti della pandemia.

«Le strade in centro nei weekend sono state piene finora, a parte i giorni segnati dal maltempo – riconosce Montanari – ma la gente non entra nei negozi. C’è voglia di uscire di casa ma non c’è una corsa allo shopping. Forse si sente l’effetto di una crisi economica che va avanti da quasi due anni». Chi vende capi di abbigliamento ha notato un cambio nella domanda dei clienti: «Per molto tempo si vendevano soprattutto abiti comodi, da casa. Adesso quelli non sono più richiesti, ma al tempo stesso non c’è molta richiesta di abiti per uscire perché sono venute meno le occasioni. Se non si esce, a che scopo comprare vestiti?».

Questioni igieniche e iniziative legate al cashback hanno lasciato tracce nelle abitudini di pagamento: «Tra carte di credito, Satispay e altre forme, direi che ormai l’80 percento dei clienti usa sistemi elettronici, senza distinzioni per le cifre». La pandemia ha cambiato anche l’operatività dei negozianti: «Ormai la mascherina è un pezzo fisso della dotazione nei negozi e poi continuiamo con le procedure di igienizzazione delle superfici che vengono toccate».

Con Montanari facciamo anche un punto sulla campagna promozionale lanciata dal comitato per incentivare gli acquisti in centro. Dal 26 novembre chi spende almeno 40 euro in qualunque attività aderente all’iniziativa – oggi circa 240 negozi di ogni tipologia in centro – può andare al mercato coperto e ritirare un premio enogastronomico firmato Molino Spadoni. «Abbiamo già distribuito 1.300 premi, un numero che dimostra l’apprezzamento per il gesto. Sappiamo che purtroppo qualcuno ha avuto problemi per il ritiro del cadeau e ci dispiace ma è dovuto all’alta richiesta. Arriveranno altri duecento premi, distribuiti fino a esaurimento scorte come abbiamo sempre detto a tutti i nostri clienti».

L’offerta di animazione e attrazioni promossa dal Comune in centro storico si compone, in buona sostanza, solo dei capanni in piazza del Popolo e del videomapping. Si poteva fare di più? «Potrebbe stupire che Cesena fa un concerto e Ravenna no. Qui si è scelta una linea più prudente tenendo conto dell’aumento dei contagi e forse non mi dispiace un’attenzione a questi temi».

Il vicepresidente della Madel sul palco di The Voice Senior dopo il tumore

L’imprenditore lughese al talent Rai, per mantenere una promessa fatta agli amici

Giacomo Sebastiani, imprenditore lughese di 66 anni, vicepresidente della Madel di Cotignola, è finito (il 17 dicembre) sul palco di The Voice Senior, talent show musicale della Rai.

Sebastiani (che ha rivelato di aver abbandonato da giovane il sogno di una carriera musicale) ha cantato “Rinascerò, rinascerai” di Roby Facchinetti, presentandosi davanti alle telecamere per una sorta di scommessa, come ha raccontato ai giudici. «Un anno e mezzo fa mi sono ammalato di cancro, mi sono operato e ho fatto una promessa agli amici». Amici che lo hanno raggiunto sul palco.

Sebastiani è entrato nella squadra di Orietta Berti, che ha apprezzato la sua performance «con il cuore».

Emergenza Covid, tracciamento in affanno. Arrivano anche i militari a supporto

La Regione ne ha chiesti 120 ma al momento garantiti solo 8. «Da gennaio rafforzeremo la rete dei sanitari»

DRIVE THROUGH TAMPONE COVID PARCHEGGIO PALA DE ANDR RAVENNAL’assessorato regionale alle Politiche per la salute ha inoltrato una richiesta alla Struttura commissariale per l’Emergenza per ottenere la disponibilità di 120 unità di personale militare in ausilio, per tracciamento e vaccinazioni.

Per ora, la disponibilità confermata dalla struttura guidata dal Commissario Figliuolo è per due unità destinate alla Asl Romagna, tre a Imola e tre a Bologna.

La Regione in una nota inviata alla stampa ribadisce, comunque, che dai primi di gennaio sarà rafforzata, per quanto necessario, la rete dei sanitari che, nell’ambito delle azioni di contrasto alla pandemia da Covid-19, saranno impegnati a seguire la catena dei possibili contagi.

Il tracciamento, d’altronde, in questa fase arranca, come ha dichiarato in questi giorni la stessa responsabile dell’Igiene Pubblica dell’Ausl Romagna, Raffaella Angelini, che auspica un potenziamento del personale.

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