lunedì
11 Agosto 2025

La provincia di Ravenna ha 163 nuovi casi di Covid, il dato peggiore in regione

Numeri che non si vedevano da aprile, sia su base locale che in Emilia-Romagna dove sono più di mille i nuovi positivi. Nel Ravenna però nessun ricovero e nessun decesso

DRIVE THROUGH TAMPONE COVID PARCHEGGIO PALA DE ANDR RAVENNAL’andamento della pandemia da Covid-19 in provincia di Ravenna registra oggi, 19 novembre, un numero di nuovi casi che non si vedeva da sette mesi. Nelle 24 ore precedenti al mezzogiorno odierno infatti sono state individuate 163 positività. Sono però tutti in isolamento domiciliare (il 58 percento senza sintomi) e al momento non sono stati necessari ricoveri. Dopo i 99 casi di ieri e i 131 del giorno precedente, è chiara la risalita dei contagi in maniera consistente. Significativo il tasso di positività dei tamponi che per oggi è di 6,8 percento. Oggi la Regione non ha comunicato decessi in provincia (però 7 in Emilia-Romagna).

Il dato elevato a livello provinciale trova conferma nel numero regionale. Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 443.434 casi di positività, 1.014 in più rispetto a ieri, su un totale di 33.128 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 3,1 percento. Era sempre da aprile che il numero quotidiano di positivi in regione non superava mille. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 41,1 anni.

La situazione dei contagi nelle province vede Ravenna con 163 nuovi casi e Modena con 154; seguono Bologna (141) e Rimini (138); poi Forlì (107) e Cesena (76); quindi Piacenza (57), il Circondario Imolese e Ferrara (con 46 casi ciascuna); Reggio Emilia (45) e infine Parma con 41 nuovi casi.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 49 (+4 rispetto a ieri), 468 quelli negli altri reparti Covid (+12). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 2 a Piacenza (invariato rispetto a ieri); 6 a Parma (+2); 4 a Reggio Emilia (invariato); 5 a Modena (+1); 14 a Bologna (invariato); 5 a Imola (+1); 8 a Ferrara (invariato); 2 a Ravenna (invariato); 1 a Cesena (invariato); 2 a Rimini (invariato). Anche oggi nessun ricovero in terapia intensiva a Forlì.

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 27.121 a Piacenza (+57 rispetto a ieri, di cui 29 sintomatici), 33.649 a Parma (+41, di cui 14 sintomatici), 52.424 a Reggio Emilia (+45, di cui 40 sintomatici), 74.116 a Modena (+154, di cui 82 sintomatici), 92.779 a Bologna (+141, di cui 78 sintomatici), 14.371 casi a Imola (+46, di cui 25 sintomatici), 26.680 a Ferrara (+46, di cui 13 sintomatici), 36.215 a Ravenna (+163, di cui 95 sintomatici), 20.157 a Forlì (+107, di cui 86 sintomatici), 22.861 a Cesena (+76, di cui 58 sintomatici) e 43.061 a Rimini (+138, di cui 76  sintomatici).

Alla Manica Lunga della Classense la “libertà del segno” di Giulio Ruffini

Nel centenario della nascita vernice il 20 novembre di una rassegna di opere calcografiche del pittore romagnolo

Giulio Ruffini
Ritratto da giovane del pittore Giulio Ruffini

La biblioteca Classense di Ravenna, nell’ambito delle celebrazioni per il centenario della nascita (1921-2021) presenta alla Manica Lunga dal 20 novembre all’11 dicembre un’ampia esposizione di opere di Giulio Ruffini, una delle figure che più hanno contribuito a dare un volto e un’identità alla Romagna attraverso l’arte.
L’inaugurazione è in programma sabato 20 novembre alle 18, alla presenza dell’assessore alla Cultura Fabio Sbaraglia e degli organizzatori.

La mostra, dal titolo “Giulio Ruffini Libertà del segno” è il quarto appuntamento della serie, che dopo Bagnacavallo e Faernza, segue di pochi giorni l’apertura dell’antologica allestita a Bologna in Palazzo d’Accursio e precede il momento conclusivo del percorso previsto a Rimini.

L’esposizione ravennate propone alcune delle più interessanti opere dell’artista donate negli anni alla biblioteca Classense e al Mar – Museo d’arte della città di Ravenna. In particolare, è presentata un’importante selezione di opere calcografiche realizzate da Giulio Ruffini in oltre quaranta anni di attività, seguendo due tematiche principali: la figura femminile, elemento fortemente presente nella produzione pittorica e incisoria di Ruffini, spesso con forti accezioni di carattere socio-politico, perfettamente correlabile al secondo tema espositivo, quello del ciclo “Scomparsa della Romagna”. Dalla fine degli anni Sessanta, l’artista affida alle sue immagini valori simbolici e allegorici “tra realtà e memoria”.

Diverse di queste opere sono presenti nella raccolta comprensiva di 266 stampe calcografiche donata da Primo Zambrini (grande collezionista ed amico di Ruffini) al Mar; un lascito che si compone di una parte significativa della produzione incisoria dell’autore dal 1953 al 1999, dove si trovano rappresentati nelle diverse soluzioni narrative fondamentali temi affrontati da Ruffini, a partire dai suoi esordi: dalle libere composizioni di oggetti d’uso domestico, alle vedute urbane, ai “monumenti alla madre” e alla civiltà rurale, fino alle allegorie più strettamente politiche.

Un altro prezioso e cospicuo fondo calcografico dell’artista è presente alla biblioteca Classense, generosamente donato da Ruffini all’indomani della mostra “Ritratto d’artista. Giulio Ruffini. L’occhio del poeta del 2007”. Particolare importante e di grande suggestione è quello legato alla realizzazione di queste opere, avvenuta proprio in via Baccarini, quasi di fronte alla porta d’ingresso della biblioteca per mano di Giuseppe Maestri nella sua “Bottega” – laboratorio calcografico, protagonista in questi ultimi mesi di un vivace ricordo artistico in città ad opera dell’Istituzione. Il nucleo classense delle incisioni di Ruffini, proprio in occasione del centenario, è stato oggetto di una campagna di digitalizzazione integrale e di un significativo intervento di catalogazione scientifica sulla banca dati regionale Imago, che permette una piena fruizione da remoto del fondo Ruffini.

A completare il contesto espositivo sono presentate in Manica Lunga anche immagini fotografiche, oggetti del lavoro e lastre calcografiche di Giulio Ruffini: documenti non meno propri per avvicinare e comprendere più da vicino la straordinaria attività di questo artista ravennate così profondo e popolare.

Fig. 1 RuffiniIl percorso legato al centenario è finalizzato a preservare e a divulgare le opere e la memoria di Ruffini: avviato nel 2019 con la ricerca e la raccolta dei dipinti e dei disegni autografi del maestro, con l’individuazione di quelle opere ancora sconosciute alla critica e attualmente conservate in raccolte d’arte private, il lavoro ha portato così alla ricostruzione e al completamento della biografia. E trova concretezza, nel corso di quest’anno, con l’allestimento delle cinque mostre e con la pubblicazione in altrettanti volumi di quello che sarà infine il catalogo completo delle sue opere, grazie anche agli sponsor Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, Bcc Credito Cooperativo, BPER, Deco Industrie, Parfinco, Terremerse, Logikem, Cna Ravenna e Terre Cevico.

Ideato dall’associazione Percorsi di Mezzano, dall’Accademia di Belle Arti di Ravenna e dalla famiglia dell’artista, il progetto ha registrato via via l’adesione e la fattiva collaborazione di importanti istituzioni – a cominciare dal Comune di Ravenna e dall’Università di Bologna – del mondo imprenditoriale e associativo, di studiosi, collezionisti e appassionati, fino ad ottenere il patrocinio del Servizio Patrimonio Culturale della Regione Emilia-Romagna. L’esposizione è promossa dall’assessorato alla Cultura del Comune di Ravenna, dall’Istituzione Biblioteca Classense, dal Mar – Museo d’arte della città di Ravenna.

Tutti gli aggiornamenti relativi al progetto, alla mostra e agli appuntamenti in programma successivamente sono pubblicati sul sito internet http://www.ruffinicentenario.arte sui canali social Facebook e Instagram dedicati @ruffinicentenario.

La mostra è aperta al pubblico da martedì a sabato ore 9-13 e 15-18.30; chiuso domenica e lunedì. L’ingresso è libero, nel rispetto delle norme in vigore contro la diffusione del Covid-19.

Smog, tre giorni di “stretta”: stop Euro 4 e vietato sostare con il motore acceso

Dal 20 al 22 novembre in vigore le ulteriori limitazioni. Obbligatorio anche abbassare il riscaldamento

Blocco Traffico Smog Emissione AutoSulla base delle previsioni di Arpae, contenute nel bollettino Liberiamolaria, da domani (sabato 20 novembre) a lunedì 22 novembre saranno in vigore le limitazioni ulteriori previste dal Piano aria integrato regionale (lunedì 22 sarà emesso il nuovo bollettino, che darà indicazioni per i giorni successivi).

Le ulteriori limitazioni in vigore nei comuni di Faenza, Lugo e Ravenna:

– dalle 8.30 alle 18.30 stop alla circolazione di tutti i veicoli diesel euro 4 (si aggiunge allo stop alla circolazione di tutti i veicoli diesel inferiori all’euro 4, di quelli a benzina fino all’euro 2 compreso, di quelli a metano-benzina e Gpl-benzina fino all’euro 1 compreso, dei ciclomotori e motocicli fino all’euro 1 compreso);

– divieto di sosta con motore acceso per tutti i veicoli;

– abbassamento del riscaldamento fino ad un massimo di 19°C (+ 2 di tolleranza) nelle case, negli uffici, nelle attività ricreative, di culto, commerciali e sportive e 17°C (+ 2 di tolleranza) nei luoghi che ospitano attività produttive e artigianali (sono esclusi ospedali ed edifici assimilabili, scuole ed edifici assimilabili);

– divieto di combustione all’aperto (residui vegetali, falò, barbecue, fuochi d’artificio ecc.);

– divieto di uso (in presenza di impianto alternativo) di generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa con classe di prestazione energetica ed emissiva inferiore a 4 stelle;

– divieto di spandimento di liquami zootecnici senza tecniche ecosostenibili

– potenziamento controlli sia sulla circolazione dei veicoli nei centri urbani che sugli impianti termici a biomassa che sulla combustione all’aperto e spandimento liquami.

In tutti gli altri comuni della provincia saranno valide, come ulteriori misure, solo quelle riguardante il divieto di spandimento di liquami, l’uso di biomasse e l’abbassamento del riscaldamento.

Il Jova Beach Party a Marina di Ravenna l’8 e il 9 luglio 2022

Ufficializzate le date del grande evento

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La conferenza stampa di Jovanotti, trasmessa in diretta al pala congressi di Ravenna

Il Jova Beach Party farà tappa a Marina di Ravenna l’8 e il 9 luglio 2022. L’annuncio ufficiale è arrivato nel corso della conferenza stampa di Milano, trasmessa per l’occasione in diretta anche al pala congressi di largo Firenze, a Ravenna.

Si tratta del tour di concerti di Jovanotti che in realtà si trasformano in molto di più, veri e propri happening dal pomeriggio alla sera, con diversi altri artisti ad alternarsi sul palco. La prima (e finora ultima) volta fu nel 2019 e fece tappa in Romagna a Rimini.

Protesta JovaIn piazza a Ravenna, durante, la conferenza, c’erano gli ambientalisti a protestare, preoccupati per i danni all’ambiente che potrebbe causare in spiaggia un evento così “impattante”, con decine di migliaia di persone.

Il 29enne Lorenzo Margotti sarà il nuovo segretario comunale del Pd di Ravenna

Prende il posto di Marco Frati, in procinto di entrare nello staff del sindaco De Pascale a Palazzo Merlato

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Lorenzo Margotti

Tempo di congressi nel Partito democratico, in Emilia-Romagna.

A livello provinciale il segretario resterà Alessandro Barattoni, in carica dal 2017, unico candidato, nome diventato sempre più forte con il passare degli anni e delle vittorie elettorali.

Cambio di guardia invece nel comune capoluogo. Al termine del primo mandato lascia infatti Marco Frati, consigliere comunale nella scorsa legislatura, in procinto di entrare nello staff del riconfermato sindaco Michele de Pascale a Palazzo Merlato (Frati, secondo quanto riportato dal Carlino nei giorni scorsi, si metterà in aspettativa dal suo datore di lavoro attuale, che è il Comune di Comacchio).

A prendere il suo posto al vertice del Pd comunale sarà Lorenzo Margotti, 29 anni, praticante dottore commercialista e consigliere comunale, che ha raccolto le firme necessarie e si presenta anche in questo caso come unico candidato.

«Apriamo il Partito – ha detto Margotti, commentando la sua candidatura – e lavoriamo per una stagione di grande innovazione, mirata alla ripartenza delle città e dell’Italia attraverso lo sviluppo industriale e sostenibile, impegnandoci per il lavoro e per i diritti di tante persone che meritano rispetto per la propria identità. Mettiamo la salute al primo posto del nostro programma di governo a partire dagli enti locali, nei quali grazie a tante amministratrici e amministratori governiamo con impegno».

«Promuoveremo un confronto permanente con tutti gli operatori culturali ravennati – continua Margotti -, che dovrà avere un luogo di elaborazione ben definito. Vogliamo unire il vasto territorio di Ravenna. Cercheremo il confronto con più persone possibili, per questo, saremo impegnati con capillari iniziative di “quartiere partecipato” dentro e fuori dai circoli. Non restiamo indifferenti all’astensione al voto che anche nel nostro territorio si è fatta sentire. Sin da ora chiedo a tutte le ragazze e i ragazzi, che in questi mesi hanno dedicato il loro tempo come volontari nella campagna elettorale appena passata, di accompagnarmi in questa sfida. Il Partito Democratico è anche casa loro».

I congressi dei singoli circoli si terranno dal 26 novembre al 12 dicembre e a seguire l’assemblea comunale ratificherà l’elezione del segretario.

La Romagna fa squadra: in gioco ci sono i milioni di euro in arrivo dall’Europa

Si è costituito a Rimini il comitato istituzionale del progetto “Next”. Il sindaco di Ravenna: «Rilanciamo il territorio, considerandolo nella sua unicità e molteplicità»

Comitato Romagna NextFare della Romagna un primo “laboratorio” nazionale di pianificazione strategica interprovinciale per rispondere alle sfide del Next generation Eu e del Pnrr.

Questo l’ambizioso obiettivo condiviso dai Comuni di Rimini (capofila di progetto), Forlì, Cesena e Ravenna, insieme ad un ampio partenariato territoriale romagnolo, con il progetto Romagna Next, finanziato dal bando MediAree “Next Generation City” di Anci.

Una sfida che, partendo dall’ormai decennale buona pratica realizzata con il Piano Strategico di Rimini, allargherà l’approccio di programmazione a medio-lungo-termine all’intero territorio della Romagna: un’area di oltre 5.000 kmq, amministrata da 73 Comuni, e abitata da più di 1 milione di residenti. «Un’area – scrivono i promotori – che mira a riposizionarsi a livello nazionale e internazionale come terra del ben-vivere e del benessere inteso a 360°, a cominciare dalla salute delle persone, progettando in maniera partecipata il proprio futuro assieme alle proprie comunità».

Per dare avvio operativo al lavoro, si è insediato a Rimini, giovedì 18 novembre, al Cinema Fulgor, il Comitato Istituzionale di progetto, primo nucleo di partner territoriali che sarà esteso prossimamente a tutte le amministrazioni e realtà romagnole che vorranno aderire. Oltre ai 3 comuni capoluogo più Cesena, fanno parte di questo iniziale partenariato i comuni ravennati di Cervia, Russi, le Unioni dei Comuni della Bassa Romagna e della Romagna Faentina, oltre ai Comuni di Santarcangelo di Romagna, Misano Adriatico, Cattolica, Cesenatico, Bertinoro, Predappio, Tredozio, l’Unione Valle del Savio, Rubicone e Mare, le Province di Rimini, Forlì-Cesena e Ravenna, le Camere di Commercio della Romagna e di Ravenna, la Regione Emilia-Romagna e l’Università di Bologna, con i suoi quattro Campus romagnoli.

All’insediamento del comitato istituzionale seguirà, nei prossimi giorni, quella del board tecnico Romagna Next, che riunirà i delegati tecnici di tutti gli enti partner insieme con gli stakeholder che già operano a livello di area vasta Romagna (dalla Ausl della Romagna a Visit Romagna, da Agenzia Mobilità Romagna a Romagna Acque), oltre ad altri soggetti territoriali che spaziano dalle Fiere all’Autorità portuale, da Art-Er a Unioncamere.

La sperimentazione del percorso di pianificazione strategica di area vasta Romagna avverrà attraverso un mix di azioni di governance, formazione e coaching, partecipazione e coprogettazione. Il lavoro produrrà progetti di area vasta concepiti di concerto tra istituzioni pubbliche e stakeholder privati, in materia di salute, energia, logistica e infrastrutture, cultura e turismo, impresa e lavoro, e altri temi cardine per l’attrattività territoriale.

Uno specifico studio di fattibilità verrà, inoltre, condotto su un progetto pilota a particolare valenza strategica, che verterà sulla combinazione tra ambiente (inteso non solo come tutela del paesaggio ma come qualità e salubrità del contesto di vita delle persone) e salute (intesa in chiave di prevenzione delle malattie, organizzazione dei servizi ed “educazione sanitaria” della popolazione).

«Fare della Romagna un primo “laboratorio” nazionale di pianificazione strategica interprovinciale – ha esordito il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad – per essere protagonista del Next generation EU e co-progettare il futuro di tutto il territorio Romagnolo garantendo benessere e lavoro in una comunità più integrata e coesa. Questo, in due parole, l’ambizioso obiettivo del progetto Romagna Next. È un salto di qualità amministrativo, politico, soprattutto culturale: non si tratta più di un tentativo ma di una infrastruttura progettuale condivisa che ha l’obiettivo di superare campanili e forze inerziali per programmare un futuro di comunità su standard qualitativi altissimi, degni dell’Europa più innovativa di cui certamente la Romagna è un territorio a tutti gli effetti appartenente».

«Pensare e agire insieme per cogliere l’occasione di rilanciare la Romagna considerandola nella sua unicità e molteplicità – ha dichiarato il sindaco di Ravenna e presidente della Provincia Michele de Pascale –. Condividere con i cittadini di questo grande e pulsante territorio idee, strumenti e risorse e soprattutto una visione comune di quello che desideriamo per il futuro. Questo è Romagna Next e il Comitato istituzionale è l’ambito operativo che deve dare concretezza e attuazione ai progetti, facendo sintesi e sfruttando al meglio il Pnrr e tutte le altri fonti di finanziamento che avremo a disposizione».

«Con Romagna Next – ha sottolineato Giorgio Guberti, commissario straordinario della Camera di commercio di Ravenna – si è dato avvio ad un importante percorso di riposizionamento e di rilancio dell’Area vasta Romagna attraverso una riflessione approfondita sui vincoli attuali ed individuando nuovi generatori di crescita e di attrattività. Sono certo che il progetto contribuirà a realizzare concretamente questa visione, selezionando progetti di valore strategico in grado di produrre reali cambiamenti positivi, compito in cui il contributo di tutti sarà prezioso per attivare le migliori competenze in un’ottica di squadra e di governance condivise».

Cade dal camper durante una manovra del marito in un parcheggio, muore una 71enne

La vittima è la ravennate Gigliola Dall’Ara. L’incidente a Montecchio durante una gita in Umbria

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Foto di repertorio

Una ravennate di 71 anni è morta cadendo dal proprio camper nel corso di un viaggio organizzato dal Camping Club Ravenna in Umbria.

La tragedia si è verificata domenica a Montecchio e a riportare la notizia è il Corriere Romagna in edicola oggi, 19 novembre.

La vittima si chiamava Gigliola Dall’Ara e lascia il marito, il figlio e due nipotine.

Proprio il marito, finito in ospedale sotto shock, è stato protagonista suo malgrado dell’incidente. Stando alle ricostruzioni dei carabinieri, infatti, la donna si sarebbe sbilanciata durante una banale manovra di parcheggio, a passo d’uomo. Lo sportello non era chiuso correttamente e la donna è caduta fuori dal camper, sbattendo violentemente la testa sull’asfalto. Un colpo fatale per la 71enne.

Convegno internazionale su “Dante e la Grecia” alla biblioteca Classense

Dal 19 al 21 novembre, a Ravenna, conferenze e dialoghi di esperti e studiosi fra storia e letteratura

21 11 17 Immagine Giornate Elleniche Ravenna (1)Tra le tante possibili prospettive di lettura dell’inesauribile lascito dantesco di grande interesse è anche l’analisi di come la fortuna di un testo così tenacemente “italiano” abbia prodotto in ogni parte del mondo prodigiosi cammini.

Per questo Ravenna ospita nella programmazione di questo anno centenario un prestigioso evento internazionale: “Dante e la Grecia”, convegno che si terrà da venerdì 19 a domenica 21 novembre nella sala dantesca della biblioteca Classense, in via Baccarini 3Si tratta di una iniziativa animata anche dalla suggestione del coincidente bicentenario dell’indipendenza greca e promossa dalla Società Filellenica Italiana e da altre Istituzioni italiane, greche e cipriote.

In collaborazione con la Filellenica Italiana e la Filellenica Lombarda e il comune di Ravenna, la Comunità Ellenica dell’Emilia Romagna ha preso parte alla realizzazione dell’edizione 2021 del progetto denominato “Giornate Elleniche”, quest’anno intitolato “Giornate Elleniche 2021: i due anniversari”. Come si intuisce dal titolo, in un’unica manifestazione si è voluto celebrare sia i 700 anni della morte del Sommo Poeta, concludendo il lungo percorso “Dante e la Grecia” sostenuto dal Comitato Nazionale per le celebrazioni dei 700 anni della morte di Dante Alighieri, sia i 200 anni dall’Indipendenza greca.

Si tratta di un’iniziativa culturale che unisce riflessione storica e attenzione agli esiti della grande letteratura. Il programma del fine settimana è ricco ed è suddiviso in due parti: La prima parte, 19 e 20 novembre, sarà interamente dedicata all’anniversario dei 700 anni del Sommo Poeta; la seconda parte, 21 novembre, sarà, invece, dedicata all’anniversario dei 200 anni dalla rivoluzione greca.

Il fitto programma ha inizio venerdì 19, alle 18, con un focus su “Dante, Ravenna e l’Impero Romano d’Oriente”, cui parteciperanno Paolo Cesaretti, Alfredo Cottignoli, Giorgio Vespignani, Laura Pasquini e Giulio Maria Chiodi; e proseguirà sabato 20, al mattino, dalle 10,30, con la tavola rotonda su “Dante e la Grecia”, introdotta da Irene Chirico e alla quale parteciperanno: Davide Canfora, Rosa Giulio, Giuseppe Ledda, Nicolò Maldina, Sebastiana Nobili, Gaia Zaccagni e Gino Ruozzi.  Alle 18 di sabato si concluderà la parte dantesca dell’evento con la lettura, sulla tomba del Sommo Poeta, della “Preghiera alla Vergine” (Par., XXXIII), nelle lingue greca ed italiana. La mattina di domenica (alle 10,30) invece, si aprirà con la proiezione del video, curato da Maria Alessandra Crescitelli, sulla Rivoluzione greca del 1821, e proseguirà con gli interventi programmati di Tasos Sakellaropoulos e di Maria Dimitriadou, responsabili dell’Archivio Storico del Museo Benaki di Atene, e con la commemorazione del bicentenario da parte degli organizzatori dell’evento: Massimo Cazzulo (Presidente della Società Filellenica Lombarda), Marco Galdi (Presidente della Società Filellenica Italiana) e Elena Metsios (Presidente Comunità Ellenica dell’Emilia-Romagna).

Per l’occasione sono state organizzate anche delle visite guidate nei pomeriggi di sabato e domenica, al costo di euro 11,50 complessivo (ingresso gratuito per bambini fino a 10 anni), con obbligo di green pass:  sabato 20 novembre (alle 15.30) la visita guidata alla Basilica di Sant’Apollinare Nuovo e al Battistero degli Ortodossi e domenica 21novembre (alle 15.30) una visita guidata alla Basilica di San Vitale e Mausoleo di Galla Placidia.

Per info e prenotazioni scrivere a Marco Galdi mgaldi@unisa.it o Elena Metsios info@ellines.it

L’ex marito e il sicario si faranno interrogare in aula. Fissata la data

Il 20 dicembre 2021 davanti alla corte d’assise siederanno Claudio Nanni e Pierluigi Barbieri

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Claudio Nanni e Pierluigi Barbieri

I due uomini accusati dall’omicidio di Ilenia Fabbri, la 46enne ammazzata il 6 febbraio 2021 a Faenza, hanno deciso che risponderanno alle domande dell’accusa davanti alla corte d’assise di Ravenna. L’interrogatorio dei due imputati, l’ex marito 54enne Claudio Nanni e il suo amico 53enne Pierluigi Barbieri, è in programma per il 20 dicembre 2021, settima udienza del processo cominciato all’inizio di ottobre.

È stato il presidente Michele Leoni a definire l’agenda delle testimonianze degli accusati. E subito i molti curiosi che stanno seguendo il dibattimento in aula si sono annotati la data, pronti ad assistere al momento clou di un processo che dal punto di vista investigativo non ha molto da svelare.

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Claudio Nanni

Infatti già lo scorso marzo – dopo l’arresto per un’ordinanza di custodia cautelare – Barbieri ha confessato di aver compiuto materialmente il delitto su incarico di Nanni con cui avrebbe premeditato l’azione nei minimi dettagli, dalla costruzione del suo alibi (un viaggio a Milano con la figlia per acquistare un’auto) all’occultamento del cadavere (da rendere irriconoscibile con l’acido e poi in una valigia sepolta in una buca nel letto nel Lamone). L’ex coniuge nega: all’uomo noto come picchiatore, e conosciuto per la comune passione per le moto, avrebbe chiesto solo di andare a spaventare la donna di cui non tollerava più le richieste economiche dopo la separazione di luglio 2020.

Pierluigi Barbieri
Pierluigi Barbieri

Prima dei due interrogatori, il calendario delle udienze prevede l’audizione del medico che ha eseguito l’autopsia per il 24 novembre. Nel 2021 poi si procederà con i testi delle difese (avvocati Francesco Furnari di Ravenna per Nanni e Marco Gramiacci di Forlì per Barbieri).

Nanni e quel giro di contanti attorno al pellet ungherese che prometteva il 36%

Udienza 5 / Interrogato il titolare di una azienda dell’Est Europa che commercia nel combustibile in legno. Il meccanico di Faenza voleva uscire dall’investimento di 30mila euro: chiedeva 15mila euro ma cash. Per l’accusa stava racimolando il denaro per pagare il sicario della moglie. E la corte invita il pm a controllare un business così redditizio

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Claudio Nanni in aula durante il processo

Due mesi prima che Ilenia Fabbri fosse uccisa, l’ex marito Claudio Nanni cercò di uscire da un investimento finanziario e chiese 15mila euro in contanti. Secondo la procura di Ravenna è la prova che il meccanico 54enne di Faenza stesse preparando il compenso per Pierluigi Barbieri, l’amico 53enne di Cervia ma residente in Emilia, incaricato di ammazzare l’ex moglie per porre fine alle richieste economiche successive alla separazione di luglio 2020 (la proprietà della casa da 300mila euro in via Corbara e la causa di lavoro da 160mila euro per mancate retribuzioni nei dieci anni lavorati nell’officina di via Forlivese con la prima udienza il 26 febbraio 2021, mai celebrata per via dell’omicidio). Il killer reo confesso – ritenuto attendibile sulla base delle sostanziose informazioni fornite e confermate dai fatti – sostiene che gli fossero stati promessi 20mila euro e un’auto usata.

Per definire meglio i contorni della mossa di Nanni a dicembre del 2020, il pubblico ministero Angela Scorza ha chiamato a testimoniare in corte d’assise – dove è in corso il processo per il delitto della 46enne ammazzata il 6 febbraio 2021 – un socio e responsabile per l’Italia dell’azienda ungherese Green-Line Erlau Kft che commercia pellet. L’interrogatorio si è svolto il 18 novembre nella quinta udienza.

1Il 40enne Tibor Zoltan Havasi ha spiegato che l’investimento di Nanni – raccolto tramite una commerciale che già è stata interrogata – era avvenuto in due tranche nel 2020: diecimila euro in contanti versati ad agosto e altri ventimila con un bonifico a ottobre. Una partenza convinta. Probabilmente alimentata dal rendimento annuo garantito: 36 percento. Una cifra che non ha lasciato indifferente i giudici togati, il presidente Michele Leoni e Antonella Guidomei a latere: «Se il pm vuole prendere nota…». E i magistrati non alludevano a un consiglio finanziario, bensì all’eventualità di prendere in considerazione un approfondimento su un affare con rendimenti a due cifre. Del resto la vicenda dei movimenti di denaro di Nanni attorno al combustibile in legno avevano già offerto spunti di interesse per eventuali accertamenti paralleli di altra natura estranea all’omicidio. Nell’interrogatorio della commerciale nell’udienza del 10 novembre era emersa anche la poco chiara provenienza dei diecimila euro in contanti forniti da Nanni per entrare nel business.

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Pierluigi Barbieri, il sicario reo confesso: 53 anni, originario di Cervia e residente a Reggio Emilia

All’inizio di dicembre del 2020 però Nanni fa un passo indietro. Possibilità concessa dal contratto sottoscritto, nulla di strano. Particolare però la richiesta di rimborso: il meccanico vorrebbe 15mila euro in contanti e lo dice alla commerciale, una 44enne con cui l’uomo aveva avuto una relazione di pochi mesi tra 2017 e 2018. Di fronte  alle difficoltà per la restituzione cash – possibilità concessa solamente andando alla sede della Green-Line in Ungheria – il tono delle richieste di Nanni ha preso una piega tale da preoccupare i responsabile della donna: «Le scriveva cose minacciose – ha sostenuto Havasi –, come ad esempio “Se non mi fai avere i soldi a breve ti vengo a trovare a casa e ti faccio vedere io”. Ci siamo preoccupati e abbiamo preso in mano noi la situazione tenendo rapporti con Nanni solo via email per proteggere la commerciale». La donna aveva raccontato che l’azienda le aveva proposto una casa in località segreta.

Il teste ha risposto anche alle domande della difesa del presunto mandante dell’omicidio, l’avvocato Francesco Furnari. È emerso che il pagamento mensile degli interessi aveva avuto qualche ritardo: «Non più di due-tre settimane – ha confermato ancora l’imprenditore dell’Est Europa – ma avevamo spiegato al cliente che era dovuto ai problemi per il lockdown». Insomma, la linea difensiva è di un dietrofront dall’investimento per la scarsa soddisfazione come cliente. Un cliente che maneggiava soldi in contanti e allo stesso modo voleva essere pagato.

La scena del crimine racconta gli ultimi 15 minuti di vita di Ilenia Fabbri

Udienza 5 / I resoconti degli agenti della polizia scientifica che hanno fatto i sopralluoghi nell’abitazione di via Corbara dove il 6 febbraio 2021 la 46enne è stata uccisa da Pierluigi Barbieri

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La foto della polizia scientifica al lavello della tavernetta dove è stata uccisa Ilenia Fabbri: il coltello è larma del delitto

Il primo assalto a mani nude nella camera da letto al primo piano, la coltellata mortale alla gola nel seminterrato. Un’aggressione durata meno di 15 minuti giù per le scale. Una discesa verso gli inferi senza scampo, prima inseguita e poi trascinata dal killer. Il teatro dell’omicidio di Ilenia Fabbri, l’abitazione della 46enne in via Corbara a Faenza dove ha perso la vita il 6 febbraio 2021, è arrivato in tribunale oggi, 18 novembre, dove si è celebrata la quinta udienza del processo. Gli imputati sono Claudio Nanni e Pierluigi Barbieri, rispettivamente l’ex marito di 54 anni e un suo amico di 53, inquadrati dalla procura come mandante e sicario. Il secondo è reo confesso, il primo dice che aveva chiesto solo di spaventarla per mettere fine alle richieste economiche dopo la separazione di luglio 2020.

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Uno dei poliziotti del commissariato di Faenza che hanno svolto i sopralluoghi nell’abitazione di Ilenia Fabbri

Al banco dei testimoni in corte d’assise si sono alternati diversi poliziotti, del commissariato faentino e della Scientifica di Bologna, per illustrare come si presentava la scena del crimine. Più di uno i sopralluoghi per catalogare tracce e reperti. Inevitabile la proiezione delle immagini che mostra il cadavere della donna così come è stato ritrovato, a terra di schiena a braccia spalancate in una pozza di sangue con la gola tagliata. La figlia della donna, parte civile, ha chiesto di procedere a porte chiuse, circostanza non applicabile se non per altri reati a sfondo sessuale: Arianna Nanni allora ha scelto di andare contro l’invito della sua avvocata ed è rimasta in aula, rivivendo sullo schermo quello che aveva già visto di persona la mattina di nove mesi fa. «Per humana pietas che dobbiamo al ricordo della vittima – ha detto il presidente della corte Michele Leoni – chiedo ai giornalisti di non riprendere le immagini della vittima».

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Il salotto della casa di Ilenia Fabbri

L’aggressione, come già appreso da precedenti deposizioni degli investigatori, è cominciata un paio di minuti prima delle 6: la figlia era appena uscita di casa – per salire sull’auto del padre che l’attendeva in strada – e aveva lasciato la madre nella camera matrimoniale. Lì i segni della prima colluttazione: cuscini e coperte quasi a terra dal lato opposto alla porta di entrata e il materasso leggermente spostato rispetto alla rete nella stessa direzione. «L’immagine è suggestiva di una spinta violenta da parte di qualcuno proveniente dalla porta», ha spiegato l’agente di polizia Alessandro Stradiotti.

Nella prima rampa di scale si trovano tracce di sangue. Macchie da gocciolamento: la donna è stata già ferita e sanguina ma ancora sta scappando sulle sue gambe e sta scendendo probabilmente per uscire di casa. L’ha confermato anche la deposizione della fidanzata di Arianna all’epoca dei fatti, rimasta nell’altra camera da letto: sentendo rumori aveva aperto la porta e aveva fatto in tempo a vedere di spalle un uomo robusto che rincorreva Ilenia scendendo le scale.

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Il manico del martello con cui Pierluigi Barbieri ha tentato di strangolare Ilenia Fabbri

Nel salotto al piano terra la violenza di Barbieri aumenta. Sul pavimento c’è un orecchino con il suo perno, una ciocca di capelli, a poca distanza dal divano ancora sangue sul pavimento. Nella seconda rampa che scende nel seminterratto le tracce ematiche diventano più simili a strisciature, forse per effetto di un parziale trascinamento. Anche grazie all’uso della luce forense è stato possibile fotografare i segni. Nella tavernetta al piano più basso l’epilogo già descritto sommariamente. Nel lavandino un coltello da cucina con il manico verde, l’arma del delitto. L’avevano usato Arianna e la fidanzata per fare dei dolci la sera prima.

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Un trolley, una vanga e due bottiglie di acido nell’officina di Claudio Nanni. Il piano era di seppellire il cadavere di Ilenia Fabbri in una valigia dopo averlo sfigurato

Il sostituto commissario Andrea Linguerri, del commissariato di Faenza, ha testimoniato anche a proposito del presunto piano per l’occultamento del cadavere. Vicino a un pilone di un ponte nel letto del fiume Lamone a Faenza è stata trovata – su indicazione di Barbieri – una buca di una dimensione idonea ad accogliere una delle due valigie nel ripostiglio dell’officina di Nanni in via Forlivese. Due trolley, in uno una vanga. A terra due bottiglie di acido. Il sicario ha svelato il piano: rendere irriconoscibile il cadavere con il liquido, chiuderlo nella borsa e seppellirlo. «Ilenia Fabbri era alta un metro e 55, poteva essere nascosta in quella buca».

Si rifà il binario 3 alla stazione di Ravenna: modifiche alla circolazione dei treni

Investimento da 1,5 milioni di euro, anche per un intervento al porto

TrenoUn chilometro e 640 metri di nuove rotaie, 2.700 traversine sostituite e 2.100 metri cubi di pietrisco rinnovato.

Sono i numeri dell’intervento di manutenzione che Rete Ferroviaria Italiana eseguirà nei prossimi due fine settimana nella stazione di Ravenna.

Al centro dell’intervento il binario 3, con l’obiettivo «di garantire il mantenimento di elevati standard di regolarità e sicurezza del traffico passeggeri e merci».

Ottanta i tecnici di Rfi e delle ditte appaltatrici, coadiuvati da 40 mezzi d’opera, che saranno al lavoro sabato 20, domenica 21, sabato 27 e domenica 28 novembre.

L’intervento. Sarà demolito il binario esistente e asportata la vecchia massicciata. A seguire verranno posizionati il nuovo binario – suddiviso in sezioni della lunghezza di 72 metri ciascuna preassemblate in un’area di cantiere limitrofa – e le traversine.

L’intervento si concluderà con la posa della nuova massicciata e le ultime attività di saldatura e finitura.

Per consentire l’attività del cantiere sono state programmate modifiche al programma di circolazione di alcuni treni regionali, in particolare sulle linee Ferrara-Ravenna–Rimini, Castelbolognese-Ravenna/Rimini, Bologna-Ravenna e Faenza-Ravenna. Sono stati previsti autobus sostitutivi fra Alfonsine e Ravenna, Lugo e Ravenna e fra Russi e Ravenna.
Sulla linea Suzzara-Rimini due treni sono cancellati fra Ferrara e Rimini. Informazioni nelle stazioni e on line sui siti delle imprese ferroviarie.

L’investimento di Rfi è di 1 milione 500 mila euro e comprende un intervento analogo su 950 metri di binario a servizio dell’area portuale – dorsale Sinistra Candiano – la cui realizzazione è prevista in fascia notturna nel mese di dicembre, senza ripercussioni sul servizio.

 

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