giovedì
21 Agosto 2025

Gli 11 aspiranti sindaci e le 30 liste: una guida alle elezioni comunali di Ravenna

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Candidati/1 – Il sindaco Michele de Pascale al “referendum” di fine mandato, lo sostengono otto liste

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De Pascale con Bonaccini a Savarna per la chiusura della campagna elettorale

Michele de Pascale, 36 anni, è sindaco di Ravenna dal 2016, quando vinse al ballottaggio contro Massimiliano Alberghini (candidato civico sostenuto allora da tutti i principali partiti del centrodestra). Al primo turno si fermò al 46,5 percento, supportato da una coalizione di centrosinistra che grossomodo ricalca quella attuale. L’unica grande novità è l’aggiunta, a questa nuova tornata elettorale, del supporto del Movimento 5 Stelle.

La sua campagna elettorale è stata improntata da meno proclami rispetto a cinque anni fa, con la sanità pubblica a fare da manifesto e nessuna incertezza – unico tra gli 11 candidati a diventare il primo sindaco in era pandemica di Ravenna – sull’utilità di vaccini e green pass. Sono otto le liste che lo sostengono. Eccole

Il Partito Democratico ha lanciato la campagna elettorale con il segretario nazionale Letta, rispolverando con un ostentato orgoglio le proprie bandiere, che qui continuano comunque a svettare sulle altre: alle Regionali del 2020 il Pd si è confermato il primo partito con il 37 percento delle preferenze (cinque anni fa, al primo turno delle Amministrative, si fermò al 35). Come da prassi, si candidano gli assessori uscenti, per una sorta di giudizio popolare sul loro operato: Ouidad Bakkali, Massimo Cameliani, Giacomo Costantini e Federica Del Conte. Accanto a loro anche la presidente uscente del consiglio comunale, Livia Molducci, mentre capolista è stato scelto a sorpresa un nome nuovo, che si è avvicinato al paritto solo pochi mesi fa, Fabio Bazzocchi, malato di Sla. Tra i candidati anche un outsider come Alberto Marchesani, dello staff di Ravenna 2019, che contenderà i voti del mondo della cultura ravennate ai partiti più a sinistra.

A partire da Ravenna Coraggiosa, sviluppo locale del progetto lanciato da Elly Schlein alle ultime Regionali e che tante soddisfazioni ha dato l’anno scorso anche nella vicina Faenza. Come detto, diversi i nomi legati al mondo della cultura tra i candidati, 31 e non 32, per lasciare un posto vacante simbolico come sensibilizzazione per lo Ius Soli. Coraggiosa è di fatto il nuovo contenitore di Sinistra per Ravenna (la lista creata per le Amministrative di cin­que anni fa, con risultati piuttosto delu­denti, sotto il 2,5 percento) e i fuoriusciti dal Pd di Articolo 1, capeggiati da Bersani, tra i big passati da Ravenna in questa campagna elettorale. All’interno di Coraggiosa spicca – oltre alla portavoce delle Sardine locali o all’esponente di Amnesty International – anche la presenza (senza naturalmente simbolo) di Sinistra Italiana, tra i partiti che avevano sostenuto cinque anni fa il progetto Ravenna in Comune, contro lo stesso De Pascale. Anche qui c’è un assessore uscente, capolista, Gianandrea Baroncini.

E a proposito di assessori uscenti, Roberto Fagnani è capolista di Ravenna in Campo, lista civica di ispirazione renziana, con il simbolo di Italia Viva che è quindi il grande assente di questa tornata elettorale. A pochi giorni dal voto è passato in città però proprio Matteo Renzi, che non si è fatto mancare una frecciatina ai nuovi alleati ravennati, invitando a votare Ravenna in Campo per evitare una deriva grillina.

Ecco quindi il Movimento 5 Stelle, che torna sulla scheda elettorale di Ravenna a distanza di dieci anni, dopo che nel 2016 la lista non fu certificata dai vertici. Il nuovo corso del presidente Giuseppe Conte ha invece dato l’ok a questo giro a una lista capitanata da Igor Gallonetto e che vede tra gli attivisti storici Fabrizio Martelli. Altri sono stati invece scaricati, a partire da Marco Maiolini, che ha però presentato ugualmente la sua lista all’interno della stessa coalizione ribattezzandola Ambiente e Territorio. In generale, tra grillini ed ex grillini, l’obiettivo comune è quello di portare i temi da sempre legati all’attivismo pentastellato nell’azione di governo di centrosinistra.

A completare il quadro politico della coalizione c’è una forza storica e ben radicata (almeno fino a cinque anni fa, quando con il 4,4 percento fu la seconda della coalizione dopo il Pd) come il Pri, elemento quasi di rottura all’interno della coalizione, con posizioni distanti dall’ala più a sinistra e da quelle ambientaliste. Anche al proprio interno i repubblicani non sembrano troppo coesi, con il vicesindaco e la capogruppo uscenti, rispettivamente Eugenio Fusigani e Chiara Francesconi, che stanno facendo due corse di fatto separate.

La coalizione si completa con la lista civica Michele de Pascale Sindaco, nata sulla scorta dell’esperienza di Bonaccini alle ultime Regionali e dove trovano spazi esponenti della società civile (ma capolista è un politico locale di lungo corso come Daniele Perini e c’è anche una “quota” socialista), e la vera incognita del lotto, Voci Protagoniste, una lista civica che raggruppa tanti giovani alla prima esperienza, poco noti agli addetti ai lavori, tra cui spiccano anche il presidente dell’Arcigay (molto attivo in queste settimane di campagna elettorale) e un’esponente di Futura, associazione che non è riuscita a presentare la lista e che raccoglie Insieme per Cambiare, Italia in Comune, Azione e Più Europa.

Candidati/2 – L’albergatore Filippo Donati chiede (anche) a Salvini e Meloni i voti per il ballottaggio

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Donati con Salvini in piazza del Popolo

L’albergatore 60enne Filippo Donati è il candidato sindaco che sulla carta si presenta con le maggiori possibilità di poter arrivare al ballottaggio con Michele De Pascale, quanto meno perché sostenuto da Fdi e Lega che dai sondaggi nazionali – gli ultimi disponibili – valgono parecchi punti percentuali (complessivamente oltre 37). L’ultima misurazione locale risale alle Regionali di gennaio 2020: nel comune di Ravenna il Carroccio prese il 29,9 percento e il partito di Meloni il 9.

Fratelli d’Italia si appresta quindi a entrare con tutta probabilità in consiglio comunale a Ravenna per la prima volta. Il responsabile provinciale, e capolista, è Alberto Ferrero che prese l’incarico proprio alla vigilia delle elezioni 2016 (archiviate con 1.205 voti pari all’1,7 percento).

Il punto di partenza della Lega è invece molto più alto, ossia il 14,8 percento delle Comunali, raccolto nella coalizione unitaria di centrodestra a sostegno di Massimiliano Alberghini. Non c’è più Gianluca Pini a tenere le redini del partito sul territorio – in aperta contestazione con la politica nazionalista di Salvini -, si è sfilata anche Samantha Gardin che è stata capogruppo in consiglio. Dei consiglieri uscenti in lizza ci sono il capolista Nicola Pompignoli (Alessandro Pini si è ritirato all’ultimo) e Gianfilippo Nicola Rolando, recentemente finito al centro delle cronache per la sua battaglia contro il green pass per i genitori in asili e scuole materne. Spazio quindi a molti volti nuovi e anche però ad alcune vecchie conoscenze come Stefano Cortesi Siboni (ex volto storico di Alleanza Nazionale) e Luca Rosetti (ex Lista del Mare e collaboratore di Ancisi).

La gamba civica della coalizione è rappresentata da Viva Ravenna, la lista allestita per consentire a Donati di presentarsi come non politico sostenuto da politici. Primo candidato è Nicola Grandi, in passato già tra le fila di Lista per Ravenna. In elenco anche Monica Porzio, vedova del calciatore Vittorio Mero, e Gian Battista Neri che nel 2016 fu candidato sindaco per un mesetto prima di rinunciare. Senza dimenticare la presenza camuffata (senza simboli) anche del movimento del governatore Toti e del nuovo Partito Moderato. Certo è che del tutto “moderato” – e civico – Donati non è riuscito a mostrarsi in questi ultimi giorni di campagna elettorale in cui è salito sul palco di piazza del Popolo con Salvini e ha invitato in città Giorgia Meloni…

Candidati/3 – Il berlusconiano che corre da solo con l’obiettivo di tornare in consiglio comunale

Ancarani Forza Italia
Ancarani (a destra) con Stefania Craxi

L’avvocato Alberto Ancarani ha scelto di andare da solo perché incapace di digerire il boccone Donati per arrivare a un’alleanza unitaria dei tre principali partiti del centrodestra. Il 39enne si presenta con due simboli: Forza Italia, di cui è consigliere comunale da dieci anni, e una lista «né civica, né partitica», come aveva dichiarato.

La missione di quest’ultima, PrimaveRa, è quella di conquistare preferenze tra chi non vuole votare De Pascale ma non gradisce l’idea di mettere una croce su un simbolo con il nome di Berlusconi. La capolista è una ex leghista, Roberta Mingozzi, mentre a coordinare il tutto è stata Samantha Tardi, consigliera comunale uscente tra i banchi di Cambierà, movimento di ispirazione grillina (nel 2016) da cui arrivano diverse persone in lista, tra cui Dennis Casano, esponente della comunità Lgbt che si è scagliato recentemente contro il Ddl Zan.

Forza Italia, invece, parte dal 5 percento di voti con cui uscì dalle urne del 2016, ma con la consapevolezza che alle ultime Regionali la percentuale si è abbassata al 2,7. L’obiettivo di Ancarani non può che essere quindi soltanto quello di riuscire a entrare nuovamente in consiglio comunale, per cui si è attivato con una vivace campagna elettorale, che ha visto arrivare sul territorio diversi big del partito di Berlusconi (con tanto di finale a sorpresa con la proposta di un People Mover tra Ravenna e Forlì).
Il capolista di Fi è Nicola Tritto, noto esponente del partito a queste latitudini.

Candidati/4 – Verlicchi contro il “potere” del Pd con La Pigna e una coalizione con liste per forse, lidi e centro storico

Veronica Verlicchi Ramiro Recine Bucci
Veronica Verlicchi con Bucci e Recine

Tra le opportunità di scelta per l’elettorato di centrodestra occorre nominare Veronica Verlicchi, esponente di area civica (seppur spostata verso il centrodestra) che non ha mai avuto tessere di partiti tradizionali.

La candidata della lista la Pigna è determinata a sgretolare il sistema Pd, il tema più ricorrente delle sue dichiarazioni: Verlicchi si batte per ridurre i centri di potere in mano al centrosinistra e guida una coalizione variegata.

Forese in Comune è la lista con cui la coalizione prova a incunearsi tra i 72mila residenti (su 156mila totali nel comune) nelle frazioni fuori dal capoluogo. Il numero mostra che la battaglia per Palazzo Merlato passa dalle frazioni fuori dalla città.

Un po’ lo stesso discorso vale anche per Noi per i lidi: qui il focus è rivolto alla costa, un territorio dove storicamente il centrodestra sfiora il pareggio con la maggioranza. L’avversario più diretto, nel campo di opposizione, sarà con la lista ancisiana intitolata “del Mare”.

Sotto il simbolo di Ravenna s’è desta il nome più noto è quello di Ramiro Recine, per anni titolare dell’omonimo bar in piazza Caduti. La lista guarda ai temi del centro storico.

Nella coalizione compare anche un logo nazionale, quello di Italexit, partito anti europeista del noto giornalista Gianluigi Paragone

E infine La Pigna vera e propria. La creazione di Maurizio Bucci (secondo nome in elenco) per le elezioni 2016 (5,2 percento) ora si affida a Verlicchi. La speranza è di mettere a frutto una legislatura d’attacco in consiglio comunale.

Candidati/5 – Il decano dell’opposizione sostenuto anche da Pensionati, Adinolfi e Amici Animali

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Ancisi con il capolista di LpRa Spadoni

Il più anziano degli aspiranti alla poltrona di sindaco è Alvaro Ancisi, 81 anni. La sua presenza in consiglio comunale è una costante da qualche decennio (e il diretto interessato vorrebbe che proseguisse), ora si presenta con una sua coalizione nel tentativo di collaborare a tenere De Pascale sotto al 50 percento. Già nel 2011 si candidò a sindaco e in precedenza aveva tentato l’impresa altre due volte. È sostenuto da cinque liste.

Lista del Mare: il nome e il simbolo con un faro non lasciano margini ai dubbi. La volontà è quella di essere un riferimento per i nove lidi, una porzione di territorio che raccoglie circa 16mila abitanti (il 10 percento dell’intero comune). Per ogni località il programma prevede specifici interventi. Capolista Massimo Fico. Alle elezioni comunali del 2011 conquistò un seggio nel Consiglio territoriale del Mare.

In campagna elettorale c’è stato un piccolo giallo sullo schieramento in cui sarebbe entrata la lista Rinascimento con Sgarbi. Alla fine eccola qui, con Rosanna Biondi capolista dopo l’esperienza con la Lega in consiglio comunale.

Lista Pensionati: anche qui non serve altro che leggere il nome, didascalico a prova di elettore distratto. Il ragionamento di partenza è semplice: oggi a Ravenna gli ultrasessantenni sono 50.608, il 32,4 percento di tutta la cittadinanza, e gli ultrasettantacinquenni il 13,7 percento.

Il punto forte della coalizione non può che essere la creatura di Ancisi, fondata nel 1997. Lista per Ravenna può contare su una rete di contatti e volontari radicata sul territorio come pochi altri partiti. Cinque anni fa conquistò il 6,3 percento e porto Ancisi in municipio. Il capolista è un altro volto storico della politica locale come Gianfranco Spadoni.

Costantina Zecchin è poi la capolista di Amici Animali. Tra le proposte un piano di educazione civile a un corretto rapporto con gli animali attraverso progetti didattici per le scuole e forme di aiuto e sostegno alle persone non abbienti per le cure (come per la sepoltura o cremazione) dei loro animali domestici. Lista attenta alla questione di genere con 17 donne su 29 nomi.

Tra le novità sfornate da Ancisi c’è anche l’accordo con il Popolo della Famiglia. È il partito di Mario Adinolfi, noto a ogni livello per le sue posizioni rigide verso le aperture ai diritti civili per le minoranze Lgbt. A Ravenna il riferimento è Mirko De Carli, consigliere comunale a Riolo Terme, più noto recentemente per il tentativo fallito di acquistare il Ravenna Fc.

Candidati/6 – Il partito dei “No Vax” con l’ex grillino, per migliorare le Regionali

Emanuele PanizzaSi è affacciato sulla scena politica locale nel 2018, entrando in consiglio comunale con Cambierà (i grillini che nel 2016 non ottennero l’autorizzazione per usare il simbolo pentastellato) in sostituzione della dimissionaria Michela Guerra: Emanuele Panizza, 50enne ex agente marittimo in pensione di inabilità, era del Movimento 5 Stelle e ora è il candidato sindaco del Movimento 3V.

La sintesi giornalistica li indica come “No vax”, etichetta che rifiutano, pur restando naturalmente critici per usare un eufemismo sul tema (3V stava per Vaccini Vogliamo Verità, ora cambiato in Verità Libertà). L’unica misurazione locale finora è stata alle Regionali dell’anno scorso: 1.271 voti nell’intera provincia, lo 0,61 percento, meglio dei candidati dell’estrema sinistra.

Candidati/7 – Rifondazione e Comunisti, “uniti” con Bongarzone

Bongarzone Comunisti UnitiGiornalista romano di 62 anni, Alessandro Bongarzone è stato il primo a candidarsi nel variegato mondo della sinistra anti Pd, riuscendo a mettere nella stessa lista Rifondazione Comunista e il Partito Comunista Italiano. Un primo passo verso la sgretolazione del progetto civico Ravenna in Comune, dove cinque anni fa erano confluiti tutti i partiti a sinistra del Pd, rinunciando per una volta ai propri simboli, falce e martello in primis (conquistando circa il 6 percento delle preferenze).
Il capolista è Paolo Viglianti, già candidato a sindaco con i comunisti l’anno scorso a Faenza, ottenendo circa l’1 percento delle preferenze…

Candidati/8 – Ferri, un 19enne per il Pc di Rizzo

Lorenzo Ferri Marco Rizzo
Ferri con Rizzo

A 19 anni è tra i candidati a sindaco più giovani d’Italia, arriva da Imola ed è stato scelto dal Partito Comunista (Pc, da non confondere con il Pci) di Marco Rizzo per portare una ventata di freschezza negli ambienti dell’estrema sinistra ravennati. Lui, in campagna elettorale, ci è riuscito partecipando a diverse iniziative, arrivando perfino a tentare di “scippare” ai repubblicani Anita Garibaldi. Tra le sue proposte, anche gli espropri “popolari” in darsena. Capolista è Massimo Marendon, ex vigile del fuoco impegnato nel campo del soccorso degli animali. Tra i candidati anche Cesare Sama, storico volto dei Radicali di Ravenna.

Candidati/9 – Santini corre con Potere al Popolo

Santini Potere Al Popolo
Santini è al centro con la maglia rossa

Potere al Popolo è il tentativo di svecchiare a livello nazionale il partito comunista, abbastanza riuscito grazie a un profilo interessante come Marta Collot, spesso ospite di trasmissioni televisive nazionali, già candidata alle Regionali e ora in corsa per la poltrona di sindaco a Bologna. A Ravenna, invece, Potere al Popolo è arrivata un po’ a sorpresa come terza – in ordine cronologico – lista di estrema sinistra, una volta affossato definitivamente il progetto Ravenna in Comune, che la vedeva protagonista. Candidato a sindaco è l’operaio 57enne Gianfranco Santini, ex segretario della Scintilla ai tempi del Pds. Capolista è Gabriele Abrotini.

Candidati/10 – Ex Forza Italia, ecco Bertolino con Alleanza di Centro

Bertolino AdCAlleanza di Centro è un partito nato nel 2008, attualmente non ha eletti in nessun organo amministrativo locale e non ha un sito internet dedicato. Il partito si colloca nel centrodestra e nacque come espressione del dissenso per l’indirizzo imboccato dall’Udc.

A Ravenna corre con una lista propria e propone Mauro Bertolino come candidato sindaco. Il 48enne è un consulente nel settore oil&gas, è stato già nei consigli territoriali per Forza Italia di cui è stato anche coordinatore comunale. Gli ultimi argomenti toccati in campagna elettorale sono stati la sicurezza, la tutela delle valli e l’attenzione verso gli animali.

Candidati/11 – Il sovranista che vuole “Riconquistare l’Italia”

Rossini Riconquistare ItaliaRiconquistare l’Italia, espressione del sovranismo più esplicito, corre con Mat­teo Rossini, un tecnico della prevenzione ambientale di 50 anni originario di Fano e residente da tempo a Ravenna. È rimasto defilato per tutta la campagna elettorale, al punto che i media locali hanno scoperto la sua candidatura solo quando si sono chiusi i termini per la consegna delle liste all’ufficio elettorale. Se si scorre l’elenco dei candidati spicca la loro città di provenienza: sono molti quelli che hanno pochi legami con il territorio che ambiscono ad amministrare. Il capolista è Pietro Colombo, un 27enne statistico ambientale.

 

Tra i campi spunta una bomba di aereo da 500 libbre della Seconda Guerra Mondiale

A Granarolo Faentino. Per la rimozione sarà necessario evacuare la popolazione residente nel raggio di 850 metri

Bomba GranaroloNei giorni scorsi in un terreno agricolo della frazione di Granarolo Faentino, tra via Donesiglio, via Quaglia e la linea ferroviaria, durante alcuni scavi, è stata rinvenuta una bomba di aereo inesplosa da 500 libbre risalente alla Seconda guerra mondiale.

Per consentire lo svolgimento delle operazioni di rimozione dell’ordigno in sicurezza, sarà necessario evacuare la popolazione residente nel raggio di circa 850 metri dal punto del ritrovamento.

In questi giorni gli organismi preposti sono al lavoro per mettere a punto le operazioni preliminari per la rimozione dell’ordigno coordinate dalla prefettura in collaborazione con tutti gli enti interessati. La prossima settimana invece, il personale dell’Unione della Romagna Faentina e del Comune di Faenza, il Settore Lavori Pubblici, la Polizia Locale e il Settore Servizi alla Comunità, assieme a vigili del fuoco e personale tecnico dell’Esercito, eseguirà i sopralluoghi ricognitivi nei fabbricati nelle vicinanze dell’area da evacuare.

Da lunedì inoltre i residenti verranno contattati per poter fornire loro le informazioni utili da seguire per la loro sicurezza.

Per eventuali informazioni si può contattare il Settore Lavori Pubblici del Comune di Faenza ai numeri telefonici: 0546.691336 e 0546.691308.

È tempo di Contesa Estense, tra spettacoli, osterie dei rioni e sbandieratori

Dal 2 al 10 ottobre, in piazza Mazzini. Attesa per il tiro alla fune

Il Tiro Alla FuneDopo un anno di assenza dovuto alle problematiche relative al Covid-19, dal 2 al 10 ottobre, Lugo torna a popolarsi di giocolieri, sbandieratori, musici, dame e signori pronti ad animare Piazza Mazzini.

Oggi, sabato 2 ottobre, si apre la “Contesa d’Autunno 2021” alle 20,30 con l’esibizione di sbandieratori e i musici dei Rioni/Contrada di Lugo e Gruppi esterni.

Domani alla stessa ora sarà il momento dello spettacolo messo in scena dal Teatro Lunatico e della comicità dei “Li Nadari Giullari”. Lunedì 4,alle 20.30, ci saranno le esibizioni circensi del Circo Volante “Amazzonia” seguite dai “Li Nadari Giullari”. Al martedì la serata sarà accompagnata dalla musica folk metal di ispirazione medievale dei “Diabula Rasa”. Il mercoledì, gli acrobati del Borgo saranno protagonisti di evoluzioni. A seguire ci sarà lo scherzoso “Fabius il Giullare”. Giovedi 7 ottobre alle 20.30, prosegue la rassegna di “Col Canto” alla Contesa Estense con un concerto gospel tenuto da Voice of Joy. Il fine settimana parte con la serata dedicata a “Giorgio e le Magiche Fruste di Romagna”; sabato 9 ottobre, sempre alle 20,30, spettacolo a sopresa.

L’ultima giornata si apre alle 12.30 con l’apertura delle osterie e il “pranzo con contesa”.
Dalle 15 si terrà l’evento clou che tutti i lughesi attendono da 2 anni, ovvero il Tiro alla Fune incrociato con la Caveja.

In questa occasione la Caveja non verrà messa in palio e nessuno sarà vincitore, rimarà campioni in carica la Contrada del Ghetto, solo il Palio della Caveja 2022 darà la possibilità di avere un nuovo vincitore.

Al termine ci sarà la cerimonia di chiusura.

Tutte le sere dalle ore 19 sotto una unica tensostruttura si apriranno le osterie dei Rioni/Contrada per gustare tutte le specialità.

Ha tentato di avvelenare l’ex moglie facendo sciogliere dei farmaci nel caffè

Fermato un 47enne, accusato anche di violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia

Carabinieri ArrestoUn uomo di 47 anni di Faenza, italiano, è stato fermato oggi (1 ottobre) dai carabinieri del comando provinciale con l’accusa di avere provato ad avvelenare l’ex moglie mettendole di nascosto farmaci dentro alla tazzina del caffè.

La misura – un fermo di indiziato di delitto – è stata decisa dai Pm Daniele Barberini e Cristina D’Aniello oltre che per l’ipotesi di tentato omicidio, anche per quelle di violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia.

Le indagini sono partite qualche giorno fa dopo che la donna si era recata dai carabinieri per denunciare le violenze subìte.

Gli accertamenti investigativi hanno permesso di dimostrare il tentativo continuato di avvelenamento da parte dell’uomo, attraverso la somministrazione di dosi di anticoagulanti sciolti nel caffè, al fine di procurare all’ex moglie emorragie.

Le indagini hanno peraltro consentito di accertare, in un contesto stratificato nel tempo, maltrattamenti fisici e psicologici e due episodi di violenza sessuale, avvenuti dopo la separazione.

 

Covid, 52 nuovi casi in un giorno a Ravenna. Ricoveri in regione in leggero calo

 

Sono 52 in un giorno i nuovi casi di positività al coronavirus registrati in provincia di Ravenna, su oltre 1.600 tamponi (dati aggiornati alle 12 di venerdì 1 ottobre). Nessun nuovo ricovero, né decesso.

Restano due le persone ricoverate in terapia intensiva in provincia.

IL BOLLETTINO REGIONALE DELL’1 OTTOBRE

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 424.089 casi di positività, 351 in più rispetto a ieri, su un totale di 26.629 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è dell’1,3%.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 87 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 396.314. I casi attivi, cioè i malati effettivi, oggi sono 14.298 (+262). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 13.882 (+266), il 97,1% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano due decessi: uno in provincia di Parma (una donna di 96 anni), uno nella provincia di Modena (un uomo di 73 anni).

In totale, dall’inizio dell’epidemia, i decessi in regione sono stati 3.477.

Invariato, rispetto a ieri, il numero dei pazienti ricoverati in terapia intensiva (46); 370 quelli negli altri reparti Covid (-4).

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 3 a Piacenza (numero invariato rispetto a ieri); 5 a Parma (+1); 1 a Reggio Emilia (invariato); 3 a Modena (-1); 15 a Bologna (invariato); 3 a Imola (invariato); 3 a Ferrara (invariato); 2 a Ravenna (invariato); 3 a Forlì (invariato); 3 a Cesena (invariato); 5 a Rimini (invariato).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 26.259 a Piacenza (+13 rispetto a ieri, di cui 11 sintomatici), 32.440 a Parma (+63, di cui 23 sintomatici), 51.057 a Reggio Emilia (+13, di cui 8 sintomatici),71.756 a Modena (+54, di cui 39 sintomatici), 88.829 a Bologna (+57, di cui 43 sintomatici), 13.501 casi a Imola (+11, di cui 8 sintomatici), 25.593 a Ferrara (+18, di cui 14 sintomatici ),33.491 a Ravenna (+52, di cui 36 sintomatici), 18.598 a Forlì (+24, di cui 17 sintomatici), 21.382 a Cesena (+11, di cui 4 sintomatici) e 41.183 a Rimini (+35, di cui 8 sintomatici).

Ancisi, il decano dell’opposizione ci riprova ancora come civico con la “sua” LpR

81 anni, laurea in Sociologia, dirigente pubblico in pensione, entrò nella Dc nel 1964, la sua passione è Mia Martini

Alvaro Ancisi
Alvaro Ancisi ritratto da Giacomo Damassa

Secondo uno schema di domande della nostra redazione poste in modo analogo a tutti gli 11 candidati a sindaco di Ravenna per le prossime elezioni amministrative, ecco il profilo, personale, l’orientamento politico e le idee per governare la città del candidato a sindaco Alvaro Ancisi, 81 anni anni, nato a Ravenna.

Senza timori di smentite, Ancisi è il decano dell’opposizione ravennate. Siede in consiglio comunale da decenni, è alla sua quarta candidatura da sindaco (l’ultima volta fu 10 anni fa). Cinque anni fa era alleato con Lega, Fi e Fdi. Questa volta si è creato il suo polo civico con le liste Pensionati, Amici Animali, Rinascimento con Sgarbi, del Mare e Popolo della famiglia.
Alle domande sul profilo personale – a differenza di tutti gli altri candidati – non ha voluto rispondere. Quelle che trovate, il minimo per dovere di cronaca, sono estrapolate dall’intervista rilasciataci dieci anni fa, nel 2011, che riteniamo siano ancora valide.

Titolo di studio: laurea in Sociologia
Professione: pensionato, ex dirigente capo-servizio della Pubblica amministrazione
Esperienze politiche precedenti: dal 1964 nella Dc poi nel 1997 ha fondato LpR, già tre volte candidato sindaco
Hobby: Mia Martini
Presenza sui social: Ha un profilo personale su Facebook da prima delle candidatura.

Alvaro Ancisi
Alvaro Ancisi con i suoi faldoni di documenti pubblici, fonte di critiche puntigliose contro le deliberazioni del governo cittadino

Che lezione deve trarre Ravenna dalla pandemia? Quali politiche sanitarie deve metter in pratica il prossimo sindaco?
La salute pubblica non si presta a improvvisazioni e impreparazioni, come dimostrano gli sfaceli avutisi nel pronto soccorso e nei reparti di emergenza. Il sindaco dovrà proporre e far approvare dal consiglio comunale un piano di opere, interventi e riorganizzazione dei servizi capaci di predisporre la sanità pubblica da un lato e i servizi sociali del Comune dall’altro a fronteggiare per il meglio ulteriori sviluppi della pandemia da Covid. Ma sui progetti specifici per la sanità pubblica  non si può rispondere a spot. Se interessa, si faccia lo sforzo di leggere il nostro programma

Qual è il suo parere sul green pass?
non risponde

Il migliore e il peggiore della giunta uscente?
Do 5 a tutti, dato che alle deliberazioni della giunta concorrono tutti collegialmente, nel nostro caso sempre all’unanimità

Un merito che va riconosciuto al governo uscente e, d’altra parte, l’errore più grave commesso…
Aver mantenuto tecnicamente in ordine i bilanci. Ma aver speso molto male le valanghe di soldi, mai visti tanti, che ha avuto a disposizione in questi anni

edilizia
Ancisi critica l’inefficienza dei governi di centrosinistra per la croncia carenza di collegamenti, la cementificazione del territorio e i gravi ritardi nella ristrutturazione del porto

I tre problemi principali di Ravenna?
I collegamenti stradali e ferroviari col resto d’Italia, roba da terzo mondo. L’enorme cementificazione per stratosferiche lottizzazioni edilizie con annessi grandi supermercati senza che ce ne fosse bisogno. Non aver scavato neppure un metro cubo dei bassi fondali per sollevare il porto da una secca ultradecennale

Tre motivi o caratteristiche o aspetti per cui le piace Ravenna?
Uno: qui sono nato, cresciuto e vissuto, qui avrò sempre dimora insieme ai miei genitori. Due: la amo. Tre: ci rispettiamo

Quale sarebbe il suo primo provvedimento da sindaco?
Nominare gli assessori, scelti non per meriti o pagherò politici, ma perché competenti e capaci per l’incarico di settore che affiderò loro

Quale potrebbe essere l’iniziativa più importante del suo mandato, quella per cui vorrebbe essere ricordato?
Vorrei essere ricordato come il sindaco che ascolta la gente e si spende per nessun altro interesse che non sia civico

Istituirebbe qualche nuovo assessorato che ritiene necessario?
Ravenna capitale del mosaico. Ma non è fondamentale il nome. La qualità dipende dagli assessori, dagli obiettivi e dalla risorse umane e finanziarie che si vorranno assegnare

Ci dica un progetto o una strategia per il futuro sviluppo di…
turismo: Non si può rispondere a spot. Se interessa, si faccia lo sforzo di leggere il nostro programma
darsena: Non si può rispondere a spot. Se interessa, si faccia lo sforzo di leggere il programma
porto: Non si può rispondere a spot. Se interessa, si faccia lo sforzo di leggere il nostro programma
centro storico: Non si può rispondere a spot. Se interessa, si faccia lo sforzo di leggere il nostro programma
forese: Non si può rispondere a spot. Se interessa, si faccia lo sforzo di leggere il nostro programma
commercio: Non si può rispondere a spot. Se interessa, si faccia lo sforzo di leggere il nostro programma
cultura: Non si può rispondere a spot. Se interessa, si faccia lo sforzo di leggere il nostro programma

Dalle nespole ai corbezzoli: torna a Casola Valsenio la festa dei frutti dimenticati

 

Frutti DimenticatiA Casola Valsenio torna la Festa dei Frutti Dimenticati. La tradizionale sagra si svolgerà il secondo e il terzo fine settimana di ottobre: sabato 9 e domenica 10, sabato 16 e domenica 17.

La manifestazione, giunta alla sua trentesima edizione, è da sempre uno degli appuntamenti più importanti nel panorama delle sagre autunnali.

In programma spettacoli, mostre, degustazioni, laboratori per bambini, stand gastronomici e soprattutto il grande mercato dei contadini, che porteranno sui propri banchi le varietà di frutta perdute nel tempo e riscoperte grazie a un duro e appassionato lavoro di recupero.

Nespole, Corbezzoli, Azzeruole, Pere Volpine, Volpone e Broccoline; More e Scipione, e poi Mele Rosa, Abbondanza, Rugginose, Annurche, Durello e Gelate e tanto altro ancora.

Protagonista della Festa sarà anche il Marrone di Casola, che si potrà acquistare direttamente dagli stessi produttori, appena colto dal castagneto.

Il rigido regolamento della Festa prevede la partecipazione esclusivamente di produttori locali e permette l’esposizione sui banchi solamente di varietà antiche e autoctone, coltivate nel territorio e spesso e volentieri raccolte dagli alberi poco prima dell’evento.

Coleotteri vivi, da toccare con mano, in piazza a Bagnacavallo

Entomologi in tour per raccontare quattro specie di insetti minacciati

Rasalia Alpina
Rosalia Alpina

Sabato 2 ottobre il progetto europeo Life Eremita farà tappa a Bagnacavallo nell’ambito del Pala Eremita Tour, con un grande gonfiabile adibito a laboratorio e punto informativo in piazza della Libertà dalle 9 alle 16.

Entomologi e operatori incontreranno il pubblico per raccontare le quattro specie di insetti minacciati che il progetto, con capofila la Regione, ha lo scopo di conservare in Emilia-Romagna: Scarabeo eremita odoroso, Rosalia alpina, Ditisco a due fasce e Damigella di Mercurio italiana.

Vari coleotteri vivi saranno mostrati ai visitatori, che potranno toccarli con mano oltre che conoscerne caratteristiche e utilità. Verranno inoltre distribuiti gadget e materiale informativo.

Le quattro specie di insetti, protette in Europa, sono in forte declino a causa della progressiva riduzione dei loro habitat di vita. Due di esse, Scarabeo eremita odoroso e Rosalia alpina, sono coleotteri del legno, legati alla vita degli alberi. Le altre due, Ditisco a due fasce e Damigella di Mercurio italiana, sono legate ad ambienti acquatici.

Il progetto Life Eremita, avviato nel 2016, intende contrastare il declino di queste specie rare e minacciate, migliorandone gli ambienti di vita e potenziandone le popolazioni.

L’Oasi Podere Pantaleone di Bagnacavallo ha partecipato al progetto anche fornendo adulti dello Scarabeo eremita con cui si è fondato un allevamento della specie in Romagna.

Ravenna, due corse gratuite in monopattino per andare a votare

L’iniziativa di Helbiz. Per usufruirne basta compilare un form on line

 FRA8939Helbiz offre due corse gratuite in monopattino per tutti i cittadini che si recheranno alle urne per le elezioni amministrative nei giorni di domenica 3 e lunedì 4 ottobre.

L’iniziativa è valida in tutte le città italiane dove il servizio di sharing Helbiz è attivo e dove sono in programma le elezioni, come Ravenna.

Per poter usufruire del servizio, sarà sufficiente scaricare l’app di Helbiz e compilare il form a questo link

«Helbiz sostiene ancora una volta il valore costituzionale del voto come diritto e dovere civico. Per questo regalerà due corse agli utenti che andranno a votare il 3 e 4 ottobre nelle città dove è presente il servizio, incentivando una mobilità sostenibile con attenzione al senso civico dei nostri utenti», ha commentato Matteo Tanzilli, Responsabile delle Relazioni Istituzionali di Helbiz.

Ravenna, a S. Teresa una nuova casa per persone in difficoltà economiche o sociali

L’obiettivo è accompagnarle verso l’autonomia. A disposizione 25 posti letto. In arrivo anche mensa e docce

Casa S Giuseppe NastroÈ stata inaugurata questa mattina (1 ottobre) dall’arcivescovo Lorenzo Ghizzoni la prima Casa della carità di Ravenna, all’interno dell’Opera Santa Teresa.

Casa San Giuseppe, questo il suo nome, è una struttura già esistente all’interno dell’Opera con altre funzioni che ora si apre all’accoglienza delle persone in difficoltà economiche o sociali.

Per avere esempi di cos’è una Casa della carità, occorre spostarsi di qualche chilometro, da Fontanaluccia (Modena), a Reggio Emilia, a Bologna, a Bertinoro (fino in Madagascar, in India, in Brasile, in Albania). Questa opera di carità nasce da un parroco, don Mario Prandi, che aveva immaginato delle case, come dice il nome stesso, che potessero accogliere persone con disabilità o fragilità, come una famiglia. Ma anche le case-famiglie della Comunità Papa Giovanni XXIII, fondate da don Oreste Benzi, si muovono nello stesso stile e con gli stessi obiettivi.

L’idea a Santa Teresa è rilanciare la centralità dell’impegno verso i poveri e nel servizio alla carità, orientando la sua attenzione verso le antiche e nuove povertà, in costante aumento.

La struttura fino ad oggi ha accolto sacerdoti che per raggiunti limiti di età non potevano più svolgere attività in parrocchia e persone che avevano scelto di vivere comunitariamente per meglio testimoniare la propria fede con la preghiera e la carità. Ora si apre anche all’accoglienza di soggetti deboli o a rischio di emarginazione che necessitano di un aiuto e un sostegno all’autonomia.

In totale sono 25 posti letto: le persone accolte non richiedono assistenza socio-sanitaria (gli ospiti quindi devono essere sostanzialmente autosufficienti). Sono già tre le persone fragili che sono accolte qui in accordo con la Caritas diocesana.

«Per le nuove forme di povertà l’accoglienza in questa casa sarà temporanea, per periodo di tre mesi circa – spiega il vicedirettore dell’Opera Santa Teresa Luciano Di Buò – con l’obiettivo di accompagnare le persone alla ripresa di una vita autonoma. Ognuno di loro contribuisce alla gestione della casa con quel che può dare di suo, dai piccoli lavori di manutenzione alle spese». Fondamentale per la gestione della Casa San Giuseppe sarà il supporto delle suore della Piccola Famiglia di Santa Teresa del Bambin Gesù e dei volontari dell’associazione Camminiamo insieme

Ma la carità di Santa Teresa non si ferma qui. Oltre alla Casa San Giuseppe ci sono due nuovi progetti: da un lato il progetto di Mensa dei poveri che ora viene offerta la domenica e che nell’arco di alcuni mesi verrà strutturato con una cucina professionale dedicata e gestita dalla Caritas e il servizio Docce e guardaroba, che entro Natale troverà spazio al piano terra utilizzando parte dei locali in passato utilizzati ad uffici amministrativi.

De Pascale, 36enne in politica da dieci anni, legge Coelho e gioca alla Play

Il sindaco uscente cerca il bis sostenuto da 8 liste a partire dal Pd. È soddisfatto per come ha affrontato l’epidemia

Michele Depascale
Michele de Pascale illustrato da Giacomo Damassa

Secondo uno schema di domande della nostra redazione poste in modo analogo a tutti gli 11 candidati a sindaco di Ravenna per le prossime elezioni amministrative, ecco il profilo, personale, l’orientamento politico e le idee per governare la città del candidato a sindaco Michele de Pascale 36 anni anni, nato a Cesena.

Per conquistare il secondo mandato a Palazzo Merlato, il sindaco di origini cervesi ha allestito una coalizione larghissima con 8 simboli (uno in più del 2016). Si va dal Pd alla lista con il suo nome (nella scia dell’esperienza già vista con Bonaccini alle Regionali 2020), passando per l’alleato storico Pri. Italia Viva (di Renzi) è nascosta dentro a Ravenna in campo, i grillini sono in due forme: il Movimento 5 Stelle ufficiale e Ambiente Territorio del grillino non riconosciuto dai vertici Maiolini. Come già visto in altre consultazioni, con i Dem c’è anche Coraggiosa, l’avventura che raccoglie una parte della sinistra estrema. Completa il quadro la formazione più civica: Voci Protagoniste che guarda ai giovani.

Titolo di studio: maturità scientifica
Lingue parlate: italiano, inglese e un po’ di francese
Professione: sindaco e presidente della Provincia
Orientamento religioso: agnostico
Tessera di partito: Pd
Esperienze politiche precedenti: 2013-16 segretario provinciale del Pd, 2011-13 assessore a Cervia
Stato civile: sposato, due figli
Reddito annuo: circa 100mila euro
Veicoli di proprietà: Toyota Rav4
Immobili di proprietà: piccolo appartamento a Bologna
Segue uno o più sport? Per chi tifa? Seguo il calcio, il volley e il basket. Tifo Juventus e le squadre di Ravenna
Pratica sport? Giocavo a basket e volley, ora per problemi fisici solo beach tennis.
Altri hobby? Il cinema, il teatro e la lettura. Mi piace anche guardare serie tv e nel poco tempo libero che mi rimane gioco alla Playstation con gli amici di una vita.
Un libro? L’Alchimista di Coelho
Un film? Amistad
Un disco? Lady Soul di Aretha Franklin
Un programma tv? Grey’s Anatomy
La vacanza/viaggio più bella fatta finora e quella dei sogni? New York, il mio viaggio dei sogni è il Giappone.
Su quali social network ha un profilo? Facebook, Instagram, Twitter e Linkedin.
L’ultima volta che…
…ha usato un mezzo di trasporto pubblico? Settimana scorsa, un treno
…ha letto un libro? Ieri sera, prima di addormentarmi
…ha preso una multa? Un mese fa a Rimini per un parchimetro scaduto
…ha manifestato in piazza? Con le Sardine
…ha detto una bugia? In questa intervista
…ha fatto la lavatrice? Ieri sera
…ha pianto? Per un lutto famigliare
…si è ubriacato? È passato molto tempo
…ha usato droghe? Mai

De Pascale Mattarella
Il sindaco De Pascale con il Presidente della Repubblica Mattarella nel 2019

Che lezione deve trarre Ravenna dalla pandemia? Quali politiche sanitarie deve metter in pratica il prossimo sindaco?
Maggiore attenzione verso i temi della sanità e della salute, come anche il valore della socialità, della città pubblica e del contrasto alle grandi discriminazioni sociali che esistono nel mondo del lavoro, tra i lavoratori protetti e non protetti. Sono previsti l’ampliamento del pronto soccorso e il completamento della rete delle Case della Salute che giungerà al termine con la realizzazione delle strutture in Darsena, a Marina e a Castiglione

Qual è il suo parere sul green pass?
Favorevole

Il migliore e il peggiore della giunta uscente?
Premio tutta la giunta, me compreso. Il peggiore però sono io: il leader di una squadra, oltre ai meriti deve assumersi anche le responsabilità

Un merito che va riconosciuto al governo uscente e, d’altra parte, l’errore più grave commesso…
Aver saputo mettere in campo una visione di Ravenna che guarda al suo futuro con obiettivi chiari che ne permetteranno la crescita e lo sviluppo, ma anche quello di aver saputo affrontare la pandemia. Non risponde sull’errore

I tre problemi principali di Ravenna?
I collegamenti infrastrutturali; la dimensione territoriale con la conseguente penalizzazione dal cambiamento di criterio con cui vengono elargiti i fondi sulla base dei suo abitanti e non per estensione chilometrica, con ripercussione sulle manutenzioni. Infine il lavoro e l’occupazione

Tre motivi o caratteristiche o aspetti per cui le piace Ravenna?
La generosità e il senso civico dei suoi cittadini, il suo meraviglioso patrimonio artistico e naturalistico… e i cappelletti

Ravenna Veduta Aerea
Per De Pascale l’iniziativa prioritaria è l’adozione del nuovo Paino Urbanistico Generale: semplificazione brocratica e incentivazioni per investimenti di sostenibilità amvientale, abbattimento del consumo di territorio, più rigenerazione edilizia e riforestazione

Quale sarebbe il suo primo provvedimento da sindaco?
L’adozione del nuovo Piano urbanistico generale (Pug) con cui sarà impostata una pianificazione di lungo periodo che permetterà una semplificazione per gli investimenti delle imprese e lo sviluppo dei lidi e del forese, tutto ciò nel rispetto di una logica rigorosa di consumo di suolo zero, di costante rigenerazione urbana, di riduzione della impermeabilizzazione del suolo, contrasto alle isole di calore, incentivi alle riqualificazioni energetiche e sismiche degli edifici pubblici e privati e un’imponente operazione di riforestazione del territorio

Quale potrebbe essere l’iniziativa più importante del suo mandato, quella per cui vorrebbe essere ricordato?
La realizzazione dell’Hub portuale. Il cantiere è pronto per partire e l’ambizione è quella di fare di Ravenna lo scalo merci di riferimento per tutto l’Adriatico

Istituirebbe qualche nuovo assessorato che ritiene necessario?
Sto pensando a nuovi accorpamenti tra le deleghe esistenti. Per esempio abbinare quella del Decentramento ai Lavori pubblici potrebbe risultare una risposta efficace alle necessità infrastrutturali di un territorio così vasto

Ci dica un progetto o una strategia per il futuro sviluppo di…
turismo: Il nuovo scalo crociere che porterà fino a 250mila passeggeri in più ogni anno nella nostra città
darsena: Prolungheremo la passerella sulla banchina. L’impianto fognario realizzato rappresenta un incentivo per i privati a investire
porto: La seconda fase del progetto Hub con l’approfondimento del canale a 14,50 metri, il cui finanziamento è candidato nel Pnrr, ma prima di tutto la realizzazione di un impianto di trattamento sedimenti da escavo così come nelle città portuali nord europee. Attuare i progetti previsti per il porto significa promuovere l’export oggi decisamente sottodimensionato rispetto all’import
centro storico: In questi anni abbiamo lavorato per mantenere vive e valorizzare le tre grandi vocazioni del nostro centro: il commercio di qualità, uno spazio abitato da residenti ma anche da studenti universitari e essere una meta di turismo. Dobbiamo continuare a valorizzare promuovere il patrimonio monumentale anche con interventi di illuminazione e light design (come quello fatto di recente nella zona di San Vitale) che oltre a rendere maggiormente visibili e fruibili le bellezze monumentali ne implementano l’appeal
forese: Dobbiamo puntare su una visione policentrica del nostro comune. Occorre continuare a rafforzare i servizi alla persona nei territori. Penso innanzitutto al potenziamento della rete scolastica e alle Case della Salute. Vi è poi il tema del trasporto pubblico con il miglioramento del collegamento tra il centro urbano e i territori. Bisogna proseguire con l’opera di connessione tramite la banda larga per abbattere il digital divide, parallelamente al supporto dell’insediamento di piccole e medie imprese nel forese che contribuiscono alla buona qualità della vita. In ultimo il completamento della rete di videosorveglianza pubblica per garantire maggior sicurezza ai suoi abitanti
commercio: Potenzieremo la presenza di servizi pubblici in centro e punteremo con forza su turismo, nuovo terminal crociere e accessibilità, qualificando le zone pedonali e ampliando parcheggi e trasporto pubblico. Vanno studiate azioni specifiche che incoraggino il piccolo commercio nel forese e nelle zone decentrate. È importante continuare a valorizzare il commercio di prossimità e le specificità di quartieri e centri
cultura: Ravenna può vantare una straordinaria vivacità culturale anche grazie alla collaborazione tra l’amministrazione e la creatività e la professionalità dei suoi operatori culturali. Questo rapporto che deve coinvolgere sempre di più anche le istituzioni culturali, deve sapersi aggiornare e parlare il linguaggio della contemporaneità. Ravenna ha bisogno poi di ridefinire la propria offerta in modo sempre più policentrico, mettendo a disposizione nuovi spazi di ideazione, di progettualità artistiche e realizzazione diffuse su tutto il territorio. E infine, modalità sempre più ampie e flessibili di fruizione degli spazi museali e continuare ad investire sul mosaico. L’investimento compiuto in questi anni sulla Biennale traccia la direzione da seguire

 

 

Riapre il Valtorto: sarà un centro giovani dove poter fare compiti e laboratori

Aperto con due educatori tutti i pomeriggi. Il programma

21 10 01 ValtortoLunedì 4 ottobre riaprirà i battenti, con un progetto dedicato a ragazze e ragazzi dagli 11 ai 17 anni, il centro giovani Valtorto di via Faentina 216, affidato dal Comune di Ravenna a Consorzio Selenia in collaborazione con Raven Società Cooperativa.

Il centro nasce con l’intento di diventare principalmente uno spazio di aggregazione dei giovani, oltre che un luogo di partecipazione, socialità e incontro per tutta la comunità locale. Su questi obiettivi si è costruito il calendario delle attività che si articoleranno principalmente attraverso il supporto allo studio e ad attività ludico ricreative, laboratori di promozione della creatività artistica e libera espressione, promozione della pratica sportiva, spazio di incontro e libera aggregazione.

Il centro rimarrà aperto con due educatori tutti i pomeriggi con il seguente programma:

– dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 18 laboratori di aiuto compiti, supporto scolastico e libera aggregazione

– il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 16.30 alle 18.30 laboratori artistici, ludici ed espressivi.

È previsto un servizio di accompagnamento con educatore sulla linea 70, in tutte le fermate dalla stazione ferroviaria al centro Valtorto, nelle corse delle 14.05 e delle 14.35 e, per il ritorno, nella corsa dal centro Valtorto alla stazione delle 17.45.

Tutte le attività in programma saranno ad ingresso gratuito, ma con iscrizione obbligatoria al seguente indirizzo: valtorto@comune.ra.it

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