domenica
24 Agosto 2025

Dal 16 al 19 settembre torna l’Ironman. Gli organizzatori cercano 50 volontari

Domande online entro il 15 settembre per ottenere una pettorina e aiutare gli atleti nella triathlon estremo

RAVENNA 23/09/2017. IRON MAN CERVIA
La prima frazione si è svolta in mare, sulla distanza di 3.8 km

Cervia si prepara per la nuova edizione di dell’Ironman e cerca volontari. Dal 16 al 19 settembre la grande competizione degli sportivi d’acciaio (un triathlon composto da 3,86 km di nuoto, 180 km in bicicletta e 42,195 km a piedi toccando i comuni di Forlimpopoli e Bertinoro oltre che la città del sale) torna dal 16 al 19 settembre dopo un anno di fermo, a causa dell’emergenza sanitaria.

L’organizzazione dell’evento ha pensato di chiamare a raccolta i cittadini: sarà possibile iscriversi online a questo link e partecipare come volontario alla gestione. Sanno i primi 50 a indossare la pettorina ed aiutare gli atleti nel compiere la gara. Sarà possibile iscriversi entro e non oltre il 15 settembre.

«Siamo ormai a pochi giorni dal ritorno di un grande evento tanto atteso dalla città, che finalmente riproponiamo dopo mesi di incertezze e dopo un’edizione annullata lo scorso anno – ha dichiarato l’assessora allo Sport ed Eventi Michela Brunelli -. Ora siamo pronti a festeggiare il ritorno di questa kermesse, ma perché tutto riesca al meglio, abbiamo bisogno del vostro aiuto, dei nostri cittadini e dei tanti amanti di questa bellissima terra. Un evento come questo si fa insieme, e per questo chiediamo a tutti voi di partecipare e aiutare l’intera città e gli atleti nella riuscita di questa manifestazione».

Tcr sostituisce la gru di banchina più vecchia. La nuova Liebherr operativa da marzo

La società Terminal Container rinnova il parco mezzi. I componenti partiranno a fine ottobre dall’Irlanda: potrà sollevare fino a 70 tonnellate

Foto Banchina 2La società Terminal Container Ravenna (Tcr), partecipata da Sapir e Contship, ha concluso l’acquisto di una nuova gru di banchina che andrà ad aggiungersi a quelle comprate nel 2017 per sostituire la più datata delle quattro attualmente nella disponibilità del terminal alla penisola Trattaroli. Il contratto di fornitura per la Liebherr è stato siglato con la Mac Port.

I componenti della gru partiranno a fine ottobre dal porto irlandese di Fenit ed arriveranno a Ravenna dopo circa tre settimane di navigazione. I tecnici e gli ingegneri di Tcr stanno pianificando le varie fasi dei lavori per avere la completa operatività della gru a marzo 2022.

Foto Banchina 1La nuova gru ha una gemella già presente in terminal: con uno sbraccio di 50 metri sarà in grado di lavorare navi con 18 file di container ed avrà una capacità di sollevamento sotto spreader di 60 tonnellate e a gancio di 70 tonnellate, condizione questa che consentirà la movimentazione di merce heavy lift.

Dalla primavera 2022, quindi, la banchina di Tcr sarà dotata di 4 gru di ultima generazione, con tecnologie avanzate e dotate di dispositivi di recupero di energia, aspetto importante per il terminal che sta puntando sempre di più al rinnovamento degli asset in ottica green e nel rispetto dell’ambiente.

Il presidente Giannantonio Mingozzi ed la direttrice generale Milena Fico sottolineano come questo investimento sia un atto coraggioso degli azionisti che dimostra fiducia e responsabilità sull’avvenire del porto e sul proprio ruolo che proprio in questi mesi registra miglioramenti e ripresa dei volumi movimentati, con un trend anche superiore rispetto a quello dello stesso periodo del 2019, anno pre-covid.

Scritte no vax all’ingresso del Cmp. È il quarto raid in provincia in due mesi

Vernice spray rossa con paragoni tra green pass e nazismo come negli altri episodi

Scritte contro i vaccini, con paragoni tra green pass e nazismo, sono comparse nella notte tra il 5 e il 6 settembre all’ingresso del Cmp di Ravenna, il centro di medicina e prevenzione dell’Ausl in via Fiume Montone abbandonato. Vernice rossa spray sulle tende di ingresso e sull’asfalto della struttura dove vengono somministrate le dosi di vaccino.

È il quarto raid vandalico di stampo no vax in provincia negli ultimi due mesi. Finora era già successo in altri punti vaccinali: a San Pietro in Vincoli, al centro commerciale Esp e all’ospedale di Cervia. Lo stile e le terminologie usate sono le stesse in tutti i casi.

Sull’accaduto è già stata presentata denuncia alle forze dell’ordine al fine di individuare i responsabili. 

L’attività vaccinale prosegue come di consueto senza sosta. Nessun danno è stato riscontrato all’interno delle strutture.

Violento schianto contro un’auto sulla via Emilia: muore coppia di motociclisti

Erano residenti nel Ferrarese. Lo schianto all’altezza dell’incrocio con via Corleto

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L’incidente sulla via Emilia, nel Faentino, in cui sono morti due motociclisti

Una coppia di motociclisti è morta in un incidente avvenuto nella serata di ieri, domenica 6 settembre, sulla via Emilia, nel Faentino.

Alla guida di una Ducati di grossa cilindrata – come riportano i quotidiani in edicola oggi – c’era il 45enne Mauro Parente, morto sul colpo in seguito a uno schianto frontale con un’auto, una Fiat 500 L, all’incrocio con via Corleto. La donna che era in sella alla moto insieme a lui è morta poco dopo al Bufalini di Cesena.

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L’incidente sulla via Emilia, nel Faentino, in cui sono morti due motociclisti

I due erano residenti nel Ferrarese.

Secondo quanto ricostruito, i motociclisti si sarebbero schiantati contro l’auto che stava arrivando dalla direzione opposta della via Emilia (in zona Cosina) e stava svoltando a sinistra in via Corleto, probabilmente senza accorgersi dell’arrivo della Ducati.

Lo schianto è stato violentissimo e la moto è andata completamente distrutta.

La Via Emilia è stata chiusa per diverse ore, con disagi per il traffico.

Per le elezioni comunali una scheda con 11 candidati sindaco e 30 liste

Mai così tanti aspiranti alla poltrona di Palazzo Merlato accompagnati da una miriade di simboli per le amministrative di ottobre

Elezioni VotoSono state sorteggiate le posizioni sulla scheda delle liste in corsa alle Amministrative di Ravenna i prossimi 3 e 4 ottobre, dopo la verifiche del caso sulle firme depositate nel weekend in Comune da tutte le parti in causa.

Un quadro particolarmente affollato, stipato di nomi e simboli, quasi raddoppiato rispetto all’ultima tormata elettorale del 2016, con 11 contendenti la poltrona di sindaco e 30 liste fra partiti e formazioni civiche in appoggio ai vari candidati. Gli aspiranti ad un posto in consiglio comunale a questo punto ammontano a oltre 800. Paticamente un’esegerazione

Rossini Riconquistare Italia
Matteo Rossini, ultimo arrivato fra i candidati a sindaco di Ravenna per le amministrative 2021, con la lista Riconquistare l’Italia

Fino a l’altro ieri sembrava che i numeri si fermassero a 10 cantidati sindaco e 29 liste ma sabato mattina a poche ore dalla scadenza dei termini di presentare in municipio in documenti per partecipare alla tornata elettorale è arrivata anche l’iscrizione del candidato a sindaco Matteo Rossini e della lista “Riconquistare l’Italia”. Uno sconosciuto in ambito locale che in una nota alla stampa ha dichiarato: «Riconquistare l’Italia non è una lista ad hoc, costruita in occasione delle elezioni comunali di Ravenna, a sostegno della candidatura di questo o quel candidato.
Il nostro è un vero e proprio progetto politico, ideato nel 2012 e avviato nel 2016.
Con la nostra candidatura intendiamo affermare i valori e gli ideali che contraddistinguono fin dalla sua nascita il nostro partito, quelli che sono stati scritti nella Costituzione della Repubblica Italiana del 1948».

Ecco il sintetico elenco, a beneficio di inventario, degli 11 candidati a sindaco di Ravenna per le amministrative 2021: dieci uomini e una donna, nell’ordine sorteggiato, dal primo all’ultimo che compariranno sulla scheda.

Emanuele Panizza (lista unica Movimento 3 V)
Filippo Donati (coalizione di 3 liste con Lega, Fratelli d’Italia e una formazione civica, Viva Ravenna)
Michele De Pascale (coalizione di 8 liste con Pd, Pri, Movimento 5 Stelle, Coraggiosa e 4 formazioni civiche, De Pascale Sindaco, Ambiente e Territorio, Voci Protagoniste, Ravenna in Campo)
Alessandro Bongarzone (lista unica Comunisti Uniti)
Alvaro Ancisi (coalizione di 6 liste con Rinascimento/Sgarbi, Popolo della Famiglia e 4 formazioni civiche, Lista per Ravenna, Pensionati, Lista del Mare e Amici Animali)
Matteo Rossini (lista unica Riconquistare l’Italia)
Alberto Ancarani  (coalizione di 2 liste con Forza Italia  e 1 formazione civica, PrimaveRa)
Lorenzo Ferri (lista unica Partito Comunista)
Veronica Verlicchi (coalizione con Italexit/Paragone e 4 liste civiche, La Pigna, Ravenna s’è Desta, Noi per i Lidi, Forese in Comune)
Mauro Bertolino (lista unica Alleanza di Centro)
Gianfranco Santini (lista unica Potere al Popolo)

In provincia di Ravenna 47 nuovi contagi. Tre i ricoverati in terapia intensiva

Impennata di vittime in regione, sono 7 fra cui 3 sotto i 60 anni con un 45enne morto in provincia di Forlì-Cesena

Covid Terapia IntensivaIn provincia di Ravenna oggi, domenica 5 settembre, si sono registrati 47 casi su una serie di 1.110 tamponi: si tratta di 24 pazienti di sesso maschile e 23 pazienti di sesso femminile; 13 asintomatici e 34 sintomatici; 47 in isolamento domiciliare. Nel dettaglio, 18 contagiati sonostati individuati per contact tracing; 13 per sintomi; 7 per test privati; 4 per screening; 5 con test per rientro dall’estero.
Non sono sati comunicati decessi mentre sono 39 le guarigioni.
I casi complessivamente diagnosticati da inizio contagio nel ravennate ammontano quindi a 32.556.

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 414.548 casi di positività, 497 in più rispetto a ieri, su un totale di 24.234 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 2%. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 35,1anni.

La situazione dei contagi nelle province vede Parma con 72 nuovi casi e Reggio Emilia (70), seguite da Rimini (67), Modena (62) e Bologna (60); quindi Ravenna (47), Piacenza (38), Cesena (32) e Ferrara (30); infine il Circondario Imolese (10) e Forlì (9).

Si registrano sette vittime: due in provincia di Parma (un uomo di 59 anni e una donna di 82); uno in provincia di Reggio Emilia (una donna di 83 anni); tre in provincia di Bologna (due donne, di 59 e 78 anni, e un uomo di 92); uno in provincia di Forlì-Cesena (un uomo di 45 anni).
In totale, dall’inizio dell’epidemia, i decessi in regione sono stati 13.383.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 51 (+2 rispetto a ieri), 391 quelli negli altri reparti Covid (-5). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 3 a Piacenza (numero invariato rispetto a ieri); 6 a Parma (+1); 3 a Reggio Emilia (invariato); 8 a Modena (-1); 11 a Bologna (invariato); 2 a Imola (+2); 7 a Ferrara (invariato); 3 a Ravenna (+1); 1 a Cesena (invariato); 7 a Rimini (-1); nessuno a Forlì.

Aggiornamento della campagna vaccinale: alle ore 14 di oggi sono state somministrate complessivamente 5.973.091 dosi; sul totale, 2.787.721 sono le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.

Dal Pd ai 5 Stelle, dal Pri alla sinistra: tutti insieme per il “De Pascale bis”

Il sindaco uscente conta su un’ampia coalizione di 8 liste. All’ultimo si è aggregata anche quella di “Territorio e Ambiente con Maiolini”

Michele De Pascale E Giuseppe Conte
Michele De Pascale con Giuseppe Conte

Michele de Pascale riparte dalla vittoria al ballottaggio di cinque anni fa, da un mandato iniziato in sordina (a detta sua i primi mesi li ha trascorsi praticamente a “studiare”, comparendo molto poco sui giornali) e proseguito con interventi (i parchi urbani, i lavori all’ex caserma, la passerella in darsena, la riorganizzazione dei servizi sociali, lo sblocco dei lavori al porto) e soprattutto annunci im­portanti, grazie anche a fondi pubblici su cui il suo predecessore non ha potuto contare.

Su di lui pesano però anche progetti chiacchieratissimi non portati a termine entro la legislatura come invece promesso (infrastrutture come la tangenziale o il by-pass, il palasport, la nuova piscina e almeno il primo stralcio della riqualificazione degli stradali retrodunali dei lidi, oltre al cantiere degli uffici comunali ereditato dalle precedenti Ammini­strazioni) e l’eredità della pandemia, che però (anche secondo i suoi detrattori) ha saputo governare nel migliore dei modi, tanto che la sanità pubblica è entrata al primo punto della sua campagna elettorale (con l’annuncio di nuova Casa della Salute al Parco Cesarea), «senza nessuna ambiguità sul tema dei vaccini» e senza paura anzi di scagliarsi contro chi non si fida della scienza (compresi i genitori che non se la sentono di vaccinare i propri figli minorenni, come dichiarato in una nostra intervista…).

Campagna elettorale, la sua, partita con un passo nettamente più deciso (e professionale) rispetto ai concorrenti. Con un’immagine contemporanea, uno slogan semplice (“A Ravenna si può”), per quanto facilmente travisabile dagli avversari, un quartier generale d’impatto in pieno centro e un dispiegamento di forze importante, a partire dalla “movimentazione civica” che ha portato il sindaco a trattare temi disparati incontrando cittadini in diversi luoghi su tutto il territorio comunale.

E De Pascale può contare anche su un’opposizione mai così frazionata, soprattutto a sinistra, dove non resta più nessuno (a differenza di cinque anni fa con il progetto Ravenna in Comune) in grado di impensierire una coalizione ampia e strutturata come la sua, oltre che ben riconoscibile, essendoci anche simboli (più o meno) storici di partiti.

A partire dal Partito Democratico, naturalmente la forza più importante della coalizione (alle ultime Regionali, tanto per dire, da queste parti lo ha votato ancora più di un elettore su tre) che ha fatto partire la propria campagna elettorale portando orgogliosamente a San Pietro in Vincoli (il forese, come noto, potrebbe giocare un ruolo fondamentale nel risultato finale) il segretario nazionale Enrico Letta. Nella lista Dem ci sono gli assessori uscenti (Cameliani ­– mister “mille preferenze” del 2016 – su tutti) e diversi volti nuovi, tra cui il capolista a sorpresa Fabio Bazzocchi, malato di Sla, sul cui nome si è accesa una piccola polemica, anche interna al partito secondo i bene informati, essendo praticamente estraneo ad esso fino a pochi mesi fa.

Con il Pd ci sarà, seguendo l’esempio faentino, anche il Movimento 5 Stelle, che torna così sulla scheda elettorale a Ravenna a distanza di dieci anni (visto che nel 2016 la lista non ottenne la “certificazione”), comunque non senza polemiche anche a questo giro, con il militante storico Marco Maiolini escluso ad appannaggio di Igor Gallonetto, già candidato alle ultime Regionali, incoronato praticamente dal neo presidente del Movimento in persona, l’ex premier Giuseppe Conte, in città nei giorni scorsi per stringere la mano a De Pascale. Un’allenza impensabile fino a un paio d’anni fa, quella tra Pd e M5S, che dovrà reggere soprattutto alle diversità di vedute – per usare un eufemismo – sul tema dell’energia (con il progetto di stoccaggio della Co2 che è come una miccia da innescare) e dell’Oil&Gas, di cui si fanno invece paladini i repubblicani un altro pezzo storico della coalizione di centrosinistra.

Il Pri e il simbolo dell’edera –in grado ancora a Ravenna di garantire un bacino non irrilevante di voti – punta con il vicesindaco uscente Fusignani a guidare una lista che vede tra le proprie fila anche la capogruppo uscente Francesconi e l’ex vicesindaco Min­gozzi, oltre che come indipendente anche un ex consigliere comunale leghista, Paolo Guerra.

A completare l’elenco dei partiti a sostegno di De Pascale ecco un importante pezzo di sinistra, Ravenna Coraggiosa, progetto lanciato da Elly Schlein alle Regionali del 2020 e che sembra essere in grado per una volta di radicarsi, tanto che alle comunali di Faenza, meno di un anno fa, è stato in grado di superare il 7 percento delle preferenze. Da queste parti ha contribuito poi probabilmente ad affossare il progetto di sinistra anti-Pd di Ravenna in Comune, in parte (leggi, Sinistra Italiana) confluito proprio in Coraggiosa. Il capolista è l’assessore uscente Gianandrea Baroncini e in lista ci sono anche la portavoce locale delle Sardine, di cui tanto si sta discutendo a Bologna, esponenti di Amnesty e del mondo femminista. Manca invece il 32esimo candidato, lasciato simbolicamente vacante per sensibilizzare l’opinione pubblica sullo Ius Soli.

A completare la coalizione ci sono poi quattro liste civiche. Una, però, con chiari riferimenti “renziani”, Ravenna in Campo, a partire dal capolista, l’assessore uscente Roberto Fagnani (ma tra i candidati c’è anche la coordinatrice locale di Italia Viva). La lista può contare anche sull’appoggio dell’Italia dei Valori (presente con un suo rappresentante) e ha impostato la propria campagna elettorale in particolare sui temi dello sport (delega di Fagnani in giunta), con tanto di petizione (che non ha però al momento riscosso particolare successo) per l’introduzione dell’educazione sportiva a scuola.

Come da previsione (sempre basandosi sull’esperienza delle ultime regionali) è nata anche la lista De Pascale Sindaco, con esponenti della società civile (tra cui il presidente del Csi), che vede però in realtà capolista (sono tutti uomini, nota a margine, quelli della coalizione di centrosinistra) un nome ben noto della politica locale, Daniele Perini di Amare Ravenna.

A poche ore dalla scadenza per la presentazione delle liste all’ufficio elettorale del Comune si è aggregata anche la formazione civica di Marco Maiolini – delegata Raffaella Sutter, che nel 2016 sfidò De Pascale coma candidata a sindaca “da sinistra” – denominata Ambiente e Territorio con Maiolini. Consigliere comunale uscente (venne eletto nel 2016 con la lista di orientamento grillino Cambierà, per poi passare nel Gruppo Misto), Marco Maiolini è un attivista della prima ora del M5S. “Scaricato” – come si diceva – dallo stesso Movimento pochi giorni fa Maiolini ha dichiarato di volere «portare avanti anche nei prossimi anni in consiglio comunale valori imprescindibili come l’ambiente, il consumo di suolo zero, e la mobilità sostenibile».

Infine, va sottolineata la lista più inaspettata, quella delle Voci Protagoniste, una civica di giovani sconosciuti alla politica, tra cui spicca anche il presidente pro­vin­ciale dell’Arcigay. E un’esponente di FutuRa, il progetto che univa a livello locale i partiti di Calenda, Bonino e Pizzarotti ma che non è stato in grado di presentare una lista per le Amministrative e che proseguirà la propria attività come associazione.

 

Nel ravennate rilevati 65 casi positivi. A quota 545 i nuovi contagi in regione

Solo un morto in Emilia-Romagna. Invariati i ricoveri. Quasi 6 milioni i vaccinati (2.775.389 i cicli completi)

Vaccino AnticovidIn provincia di Ravenna oggi si sono registrati 65 casi su 1245 tamponi eseguiti: sono 37 pazienti di sesso maschile e 28 pazienti di sesso femminile di cui 23 asintomatici e 42 sintomatici; 64 in isolamento domiciliare e un ricoverato. Nel dettaglio, 36 sono stati rilevati per contact tracing; 13 per sintomi; 3 con test privati; 13 con test per rientro dall’estero.
Non sono stati comunicati decessi; d’altra parte si sono registrate 45 guarigioni.
I casi complessivamente diagnosticati da inizio contagio nel ravennate sono a tuttoggi 32.509.

In Emilia-Romagna i casi positivi sono 545 in più rispetto a ieri, su un totale di 34.857 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è di 1,5%. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 38 anni.

La situazione dei contagi nelle province vede Modena con 90 nuovi casi, seguita da Reggio Emilia (86), poi da Bologna (71), Rimini (68), Ravenna (65), quindi Parma (49), Ferrara (35), Piacenza (32), Forlì e il Circondario Imolese (entrambi con 18 casi) e infine Cesena (13).

I casi attivi, cioè i malati effettivi, ammontano attualmente a 16.639 (+151 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 16.194 (+150), il 97,3% del totale dei casi attivi.

Oggi in regione si registra un decesso in provincia di Parma: un uomo di 89 anni. In totale, dall’inizio dell’epidemia, i decessi in Emilia-Romagna sono stati 13.376.

Oggi i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 49 (numero invariato rispetto a ieri), 396 quelli negli altri reparti Covid (+1).

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 3 a Piacenza (numero invariato rispetto a ieri); 5 a Parma (-1); 3 a Reggio Emilia (invariato); 9 a Modena (invariato); 11 a Bologna (-1); 7 a Ferrara (+1); 2 a Ravenna (invariato); 1 a Cesena (-1); 8 a Rimini (+2) e nessun ricovero a Imola e Forlì (invariati rispetto a ieri).

Per quanto riguarda la campagna vaccinale in regione fino ad oggi alle ore 14 sono state somministrate complessivamente 5.952.882 dosi; sul totale, 2.775.389 sono le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.

Il sindaco Ranalli si scopre positivo al Covid, nonostante due dosi di vaccino

L’annuncio con un post sul suo personale profilo Facebook. Continuerà il lavoro amministrativo isolato in quarantena nei prossimi 10 giorni

Davide Ranalli

Regolarmente vaccinato con due dosi, il sindaco di Lugo Daviode Ranalli ha scoperto dopo un tampone di essere positivo la Covid 19. L’annuncio in post  sul suo profilo Facebook in cui annuncia di proseguire il suom lavoro amministrativo di primo cittadino in isolamento, nei prossimi 10 giorni di quarantena.

…«Ho ricevuto il referto del mio ultimo tampone effettuato e sono risultato positivo al Covid 19. Fortunatamente sto bene, merito soprattutto delle due dosi di vaccino inocolute più di un mese fa. L’amministrare ci porta ad avere numerose relazioni che, specie in questo momento ci espongono maggiormente al rischio di contagio. Per questo e per altre ragioni dobbiamo mantenere alta la guardia e, quando è possibile fare controlli cadenzati perché il rischio è dietro l’angolo come la mia esperienza dimostra. Sarò dietro la mia scrivania di casa per i prossimi dieci giorni, pronto a continuare il lavoro per Lugo e la Bassa Romagna».

Ferito gravente un ciclista ravennate dopo l’impatto con un autobus

La sciagura in viale Randi. L’uomo di 67 anni è stato trasportato d’urgenza al Santa Maria delle Croci per trauma cranico

Incidente Bici Autobus
Foto Massimo Argnani

Questa mattina poco dopo le 9.30, svoltando in bici da via Pascoli su viale Randi, nella corsia che dalla periferia porta in centro, un ciclista di 67 anni, probabilmente non si è accorto dell’arrivo di un autobus, contro cui è andato poi a impattare. Nello scontro l’uomo è caduto a terra, sbattendo violentemente la testa sull’asfalto. Velocemente soccorso dal personale medico del 118 giunto con un’ambulanza dal vicino ospedale, nonostante l’uomo sia rimasto sempre cosciente, è stato trasportato col codice di massima gravità al Santa Maria delle Croci. Per deviare il traffico è intervenuta una volante della Questura mentre per chiarire la dinamica dell’incidente e i rilievi di legge è in seguito intervenuta la Polizia Locale.

Colto da malore 75enne muore in acqua sulla spiaggia di Porto Corsini

La tragedia nella mattinata sotto gli occhi della moglie. A nulla sono valsi i soccorsi dei bagnini e del 118

Morto Porto Corsini
foto Massimo Argnani

È successo nell’arco di pochi minuti intorno alle dieci di questa mattina, sabato 4 settembre, la tragedia di un anziano ravennate, che si è immerso nelle acque della spiaggia libera di Porto Corsini, che fiancheggia la diga foranea. L’uomo, che era accompagnato dalla moglie, dopo avere iniziato a fare un bagno è stato visto esanime in acqua dalla donna che ha subito lanciato l’allarme, per cui sono accorsi i bagnini di salvataggio che sorvegliano la zona. L’uomo è stato ripportato a riva, e visto che era in evidente arresto cardiaco è stato sottoposto alle manovre di rianimazione ma non ha ripreso conoscenza. All’arrivo, dopo una ventina di minuti, i soccorritori del 118, con una automedica e un’ambulanza, non hanno potuto che constatare il decesso dell’uomo. Sul posto per i rilievi di legge gli uomini della Guardia Costiera di Ravenna.

Ecco la lista (anche) “no vax”: «Tutti si devono sentire rappresentati»

Il Movimento 3 V presenta 14 donne e 12 uomini. Il candidato sindaco è Emanuele Panizza

Movimento 3 V ListaComo noto, ci sarà anche una lista del Movimento 3 V alle elezioni di Ravenna, con candidato sindaco il consigliere comunale uscente del Gruppo Misto – ex grillino – Emanuele Panizza.

Si tratta del movimento che si è presentato anche alle ultime regionali e che si batte in particolar modo (già prima del Covid) contro l’obbligo vaccinale e per la libertà di scelta, senza dichiararsi apertamente No Vax ma che ha tra i suoi seguaci soprattutto No Vax.

«Siamo un gruppo nato dall’unione di spiriti affini – commenta il candidato sindaco Panizza – e questo ha creato un amalgama di esperienze che ci ha reso coscienti dell’importanza, in un momento così particolare, di mettere al servizio dei concittadini le nostre peculiarità e competenze. È indubbio che i partiti che hanno governato fino ad oggi, si sono dimenticati dei bisogni dei ravennati ed hanno agito politicamente guidati da direttive degli organi superiori».

La capolista sarà una donna, Alessandra Musumeci. «Molti ravennati – dichiara – si rendono conto dello scollamento avvenuto nel tempo rispetto a chi li amministra e questo li ha delusi, amareggiati e di conseguenza allontanati da una partecipazione attiva. Il nostro obiettivo è riavvicinare i nostri concittadini e coinvolgerli, in particolare i giovani che rappresentano il nostro tesoro più prezioso, perché Ravenna è di tutti i ravennati, noi vogliamo che tutti si sentano rappresentati e ciascuno di noi può e deve intervenire per farla crescere e renderla il luogo migliore in cui vivere».

Ecco la lista completa dei candidati al consiglio comunale del Movimento 3 V.

Le donne sono in maggioranza, 14: Maria Cristina Barattoni; Angela Barrotta; Maria Luisa Biolcati Rinaldi; Letizia Campanale; Elena Cervi; Monia Forti; Samantha Ghilardini; Alessandra Musumeci, Maria Laura Orioli; Donatella Pira; Linda Pozzi; Lucia Roccalbegni; Chiara Sangiorgi; Cristina Sangiorgi.

Sono 12 invece gli uomini: Alex Biserni; Davide Duranti; Paolo Giuliani; Vanni Maltoni; Roberto Molduzzi; Massimo Ronchini; Alessandro Ruffilli; Maurizio Salandin; Fabio Servidei; Paolo Svegli; Daniele Tambini; Germano Venturi.

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