martedì
08 Luglio 2025

Travolto da un camion di pollame sulla via Emilia, muore un anziano ciclista

È successo nella tarda mattinata nei pressi di Castel Bolognese

DSC03031 (Copia)Un uomo di 79 anni è morto in un incidente stradale avvenuto nella tarda mattinata di oggi, 7 giugno, sulla via Emilia, nei pressi di Castel Bolognese.

L’anziano si trovava in sella alla propria bicicletta quando è stato travolto, per cause in corso di accertamento da parte della polizia locale, da un camion che trasportava pollame vivo.

DSC03042 (Copia)L’incidente è avvenuto poco dopo l’incrocio con la provinciale Casolana-Riolese.

La caserma di Alfonsine sapeva della licenza pasquale di Minguzzi

Udienza 2 / Prima testimonianza in corte d’assise nel processo per l’omicidio del 21enne nel 1987: alla sbarra due ex carabinieri e l’idraulico del posto

1
Prima udienza in corte d’assise per l’omicidio Minguzzi del 1987

I carabinieri di Alfonsine sapevano per certo che il collega Pier Paolo Minguzzi, 21enne ausiliario a Mesola, avrebbe passato sei giorni di licenza per la Pasqua 1987 nella località perché il regolamento militare in vigore all’epoca imponeva di comunicarlo alla locale stazione dell’Arma. E nella caserma di Alfonsine erano di stanza Angelo Del Dotto e Orazio Tasca, imputati per il rapimento a scopo estorsivo e l’omicidio del 21enne insieme a Alfredo Tarroni, idraulico del paese. È una circostanza emersa stamani, 7 giugno, nel corso della seconda udienza del processo per l’omicidio del giovane carabinieri di leva, figlio di una facoltosa famiglia di imprenditori dell’ortofrutta. Il primo teste chiamato a deporre davanti alla corte d’assise (presidente Michele Leoni, a latere Federica Lipovscek) è Anna Rita Andraghetti, viceispettrice di polizia che ha lavorato al nuovo fascicolo di indagine sul cold case (pm Marilù Gattelli e Lucrezia Ciriello).

In caserma ad Alfonsine in quel periodo di Pasqua erano rimasti in pochi in servizio: la maggior parte dei 7-8 militari erano in licenza a loro volta. Erano invece presenti Del Dotto, Tasca e un amico di entrambi. Tutti utilizzavano gli alloggi a disposizione dei carabinieri.

La testimonianza odierna di Andraghetti è partita dalla ricostruzione dei giorni immediatamente precedenti al rapimento di Minguzzi avvenuto verso l’1 della notte tra il 20 e il 21 aprile di 34 anni fa. Per sommi capi: sabato 18 il giovane si presenta attorno alle 19 a casa della fidanzata ad Alfonsine e le comunica di aver ottenuto la prima licenza da quando è entrato in servizio a ottobre 1986. La concessione del permesso era qualcosa di inatteso. Il 21 aprile, lunedì di Pasqua, i due giovani vanno al mare a Marina Romea al mattino – e lungo il tragitto vengono fermati per strada da una pattuglia dei carabinieri per un controllo di routine di cui però non risultano riscontri agli atti – e alla sera vanno al bowling di Imola con amici. La coppia viaggia su una Golf rossa, l’auto di Minguzzi: al ritorno da Imola guida la fidanzata di 19 anni perché l’indomani avrebbe dovuto dare l’esame della patente. Verso l’1 di notte Pier Paolo lascia l’abitazione della compagna per dirigersi a casa, un tragitto di brevissima durata. Ma a casa non arriverà mai.

La mattina del 21 aprile viene segnalata la scomparsa. Per primo lo fa il cognato della vittima in via informale, poi la sorella Anna Maria presenta denuncia. Intorno alle 10 la Golf viene trovata in via dei Mille: la posizione del sedile, diranno gli inquirenti, è per una persona alta circa 170 cm ma Minguzzi era almeno 180. La sera del 21 poco dopo le 21 si capisce che è stato un sequestro: la madre del giovane risponde alla prima telefonata dei sequestratori che chiedono 300 milioni di lire.

Vaccinazioni al via anche per i lavoratori dell’artigianato

Lo annunciano Cna e Confartigianato. In arrivo una piattaforma on line per l’iscrizione

Vaccino AnticovidDopo la firma del protocollo nazionale e il via libera della Regione Emilia-Romagna alle vaccinazioni in azienda, Cna e Confartigianato della provincia di Ravenna annunciano che sono pronte a far partire la campagna di vaccinazioni anche per i lavoratori dell’artigianato.

Il soggetto attuatore della campagna vaccinale per le aziende sarà San.Arti, il fondo di assistenza sanitaria Integrativa per i lavoratori dell’artigianato, e questo consentirà ai dipendenti, ai titolari e ai soci volontari già iscritti, di ricevere la somministrazione del vaccino Covid-19 presso una delle strutture poliambulatoriali convenzionate della provincia, in diretta connessione con il Servizio Sanitario Nazionale e senza alcun costo.

«In queste settimane le nostre associazioni, a livello nazionale e regionale, hanno lavorato con San.Arti per farci trovare pronti non appena Governo e Regioni avessero dato il via libera – ha detto Tiziano Samorè, segretario provinciale di Confartigianato – e ovviamente il nostro impegno è stato soprattutto quello di dare una risposta per consentire a tutti, imprenditori e lavoratori, che operano anche nelle imprese di più piccola dimensione, di poter svolgere il loro lavoro in sicurezza, mettendo a disposizione strumenti realmente rispondenti alle aspettative degli associati. Una ulteriore dimostrazione che la capillarità a livello nazionale dell’artigianato diventa un ulteriore valore aggiunto, dopo quello economico, anche a livello sociale e sanitario. La presenza ramificata sul territorio dei punti San.Arti potrà garantire una risposta straordinaria a livello di vaccinazioni».

Anche Massimo Mazzavillani, direttore provinciale di Cna ha espresso grande soddisfazione per questo risultato: «È la dimostrazione della capacità delle nostre due Associazioni di mettere in campo risposte immediate ed efficaci alle necessità urgenti delle aziende che rappresentiamo, e che rappresentano la stragrande maggioranza del tessuto imprenditoriale del nostro territorio e del Paese. Ancora una volta dimostriamo di essere in grado di affiancare e collaborare attivamente con le Istituzioni in un momento così difficile della storia italiana e dell’economia del Paese. Grazie all’intervento degli strumenti bilaterali, Cna e Confartigianato vogliono contribuire ancora una volta, con la concretezza che ci appartiene, alla ripartenza in sicurezza».

San.Arti gestirà il piano vaccinale Covid-19 in collaborazione con UniSalute. L’adesione avverrà tramite una piattaforma dedicata che sarà attiva dai prossimi giorni. Tutti gli interessati potranno rivolgersi, per qualsiasi tipo di informazione, alle sedi territoriali di Cna e Confartigianato della provincia di Ravenna.

Una panchina rossa e mosaici alla Deco Industrie contro la violenza sulle donne

«Oltre il 40 percento dei nostri dipendenti è donna: volevamo lanciare un messaggio»

 Ok 7 deco donne mosaici
Le mosaiciste

Sabato 5 giugno nella sede di Deco Industrie di Bagnacavallo sono state inaugurate la Panchina Rossa, simbolo del percorso di sensibilizzazione verso il femminicidio e la violenza sulle donne, e le Coroncine di mosaico dei Racconti Ravennati, progetto sull’identità ed emancipazione femminile nato da un collettivo di sei mosaiciste in collaborazione con il Centro Antiviolenza Linea Rosa.

Sei coroncine verranno installate all’ingresso di tutti gli stabilimenti Deco Industrie a Forlì, Ravenna, Imola e Bondeno.

 Ok 21 deco donne bonacciniLa cooperativa, nata nel 1951, ha voluto celebrare i 70 anni di attività, con un pensiero speciale alle donne che hanno subito violenza e vessazioni. Un percorso intrapreso da tempo tramite la donazione dei prodotti creati nei propri stabilimenti ai centri antiviolenza dei territori e che prosegue con la posa di due simboli: un monito a non dimenticare chi, tra le mura domestiche subisce vessazioni e vive nella paura.

Tanto è stato donato anche tramite la piattaforma solidale “We are one – ripartiamo insieme” promossa dal Bologna Football Club di cui il marchio Scala detergenti, di proprietà della cooperativa, è Sleeve Partner. Nel corso dell’anno infatti hanno preso corpo diversi progetti a favore delle famiglie in difficoltà.

WhatsApp Image 2021 06 05 At 15 2.08.14«In Deco Industrie – dichiarano Antonio Campri e Francesco Canè, rispettivamente presidente ed amministratore delegato Deco Industrie s.c.p.a. – delle oltre 500 persone impiegate, più del 40% sono donne. A loro, ma anche ai loro colleghi uomini, vogliamo lanciare un messaggio: la violenza sulle donne è sempre ingiusta e vigliacca e va combattuta con fermezza. L’inaugurazione di questi 2 simboli deve essere uno stimolo a combatterla giornalmente».

All’inaugurazione era presente anche il Presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, a cui sono stati consegnati il bilancio di sostenibilità della cooperativa, una coroncina di mosaico dei Racconti Ravennati e una maglia del Bologna FC sponsorizzata Scala e realizzata in occasione dei 70 anni di Deco.

Il coprifuoco slitta a mezzanotte. In attesa di passare in zona bianca

Dal 21 giugno in ogni caso verrà abolito definitivamente

No Coprifuoco Lugo
Una protesta contro il coprifuoco a Lugo

Da oggi, lunedì 7 giugno, il coprifuoco slitta fino a mezzanotte nelle regioni gialle, quindi anche in provincia di Ravenna.

In fascia bianca, invece, la restrizione non è prevista. L’Emilia-Romagna dovrebbe passare in “bianco” dal 14 giugno.

In ogni caso dal 21 giugno il coprifuoco verrà abolito definitivamente.

Ecco il treno di Dante: un convoglio storico collega Firenze e Ravenna

Dal 3 luglio l’itinerario lungo la linea Faentina sarà aperto a tutti i visitatori

Attachment (17)È partito oggi pomeriggio (6 giugno) dalla stazione centrale di Firenze il treno di Dante.

Il primo, simbolico viaggio del convoglio storico – che collega Firenze e Ravenna con un itinerario slow lungo la linea ferroviaria Faentina nei luoghi cari al Sommo Poeta – nel 700esimo della sua morte – ha fatto tappa a Marradi, dove il maestro Riccardo Muti ha diretto l’Orchestra ‘Luigi Cherubini’ in occasione della riapertura dello storico teatro accademico degli Animosi, per poi proseguire verso Ravenna, dove è arrivato alle ore 20 circa.

Il progetto è stato finanziato dalla Regione Emilia-Romagna con 420mila euro e sviluppato da Apt Servizi. A bordo, insieme alle autorità e ai musicisti, l’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini.

Attachment (18)«Il fascino, la storia e tutta la poesia di Dante in un unico viaggio che trasporta indietro di sette secoli e permette di rivivere i borghi e i paesaggi ancora così pieni della presenza del Sommo Poeta – sottolinea l’assessore Corsini -. Un progetto sperimentale di cultura e bellezza naturalistica che abbiamo fortemente voluto soprattutto in questo momento così importante per la ripartenza turistica. Dal 3 luglio, questo itinerario lungo la linea Faentina sarà aperto a tutti i visitatori del mondo per offrire un’esperienza unica di turismo lento, anche con la possibilità di soggiornare lungo le località più significative presenti sulla tratta. Un sistema di mobilità di grande qualità che permette anche di valorizzare l’economia dei gioielli del nostro Appennino».

Il servizio e le caratteristiche del convoglio

Il servizio verrà effettuato tutti i sabati e le domeniche dal 3 luglio al 10 ottobre, ad esclusione del 7 e 8 agosto a causa di lavori di manutenzione alla linea. La partenza delle corse è prevista intorno alle ore 9 dalla stazione di Firenze Santa Maria Novella con arrivo alla stazione centrale di Ravenna nella tarda mattinata e rientro nel capoluogo fiorentino alle 18 circa. Nel tragitto – di andata e ritorno – sono previste quattro fermate: Borgo San Lorenzo e Marradi (in territorio toscano), Brisighella e Faenza (in territorio romagnolo) durante le quali i viaggiatori potranno scendere per visitare i borghi, i castelli e le colline che fanno parte del parco letterario ‘Le terre di Dante’.

Il convoglio è un mezzo storico con finalità turistiche, composto da 3 vetture ‘centoporte’, da un vagone bagagliaio attrezzato per il trasporto delle biciclette e da un locomotore storico D445. Conta 234 posti complessivi ma, in linea con le disposizioni di contenimento da rischio Covid-19, viaggerà a capienza ridotta al 50%.

Covid, solo un decesso in tutta l’Emilia-Romagna. In provincia 14 nuovi casi

 

Sono 14 (su 726 tamponi) i nuovi casi di positività al coronavirus registrati in un giorno in provincia di Ravenna (dati aggiornati alle 12 di oggi, 6 giugno). Si tratta di 8 maschi e 6 femmine; 9 asintomatici e 5 con sintomi; 14 in isolamento domiciliare e nessun ricovero.

La Regione non ha comunicato decessi. Sono state comunicate invece 44 guarigioni per la provincia di Ravenna.

IL BOLLETTINO REGIONALE DEL 6 GIUGNO

Dall’inizio dell’epidemia da coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 384.820 casi di positività, 172 in più rispetto a ieri, su un totale di 11.644 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 1,5%.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 431 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 360.157.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 11.454 (-260 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 10.972 (-251), il 95,8% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registra un nuovo decesso in provincia di Modena: un uomo di 60 anni il cui decesso è stato registrato dall’Ausl di Reggio Emilia.

In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in Emilia-Romagna sono stati 13.209.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 70 (+2 rispetto a ieri), 412 quelli negli altri reparti Covid (-11).

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 2 a Piacenza (+1 rispetto a ieri), 5 a Parma (invariato), 10 a Reggio Emilia (+1), 13 a Modena (-1), 24 a Bologna (invariato), 3 a Imola (invariato), 3 a Ferrara (+1), 1 a Ravenna (invariato), 0 a Forlì (invariato), 3 a Cesena (invariato) e 6 a Rimini (invariato).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 23.561 a Piacenza (+7 rispetto a ieri, 5 sintomatici), 28.236 a Parma (+27, di cui 13 sintomatici), 46.795 a Reggio Emilia (+13, di cui 8 sintomatici), 65.435 a Modena (+30, di cui 16 sintomatici), 82.065 a Bologna (+18, di cui 8 sintomatici), 12.601 casi a Imola (+10, di cui 9 sintomatici), 23.114 a Ferrara (+9, nessun sintomatico), 30.387 a Ravenna (+14, di cui 5 sintomatici), 16.984 a Forlì (+18, di cui 13 sintomatici), 19.499 a Cesena (+12, di cui 10 sintomatici) e 36.143 a Rimini (+14, di cui 7 sintomatici).

Lo strano caso di Banksy al Mar e i poster rimossi in centro a Ravenna

Chi e come si giudica il valore, l’esposizione istituzionale oppure la zelante distruzione, di un’opera di street art?

Banksy serigrafia murales
Banksy, serigrafia del murales esposta al Mar

Riceviamo e pubblichiamo questa riflessione di Alessandra Carini, animatrice del Magazzeno Art Gallery e curatrice di eventi artistici, a proposito del controverso tema della street art

Qualche giorno fa a Ravenna si è verificato un fatto piuttosto bizzarro: mentre si “ripulivano” le strade del centro storico in occasione del Giro d’Italia e si cancellavano opere di artisti contemporanei, al Mar arrivava un’opera del più celebre degli street artist: l’inglese Banksy.

Famoso per le sue opere rigorosamente illegali, è celebrato in tutto il mondo e, appena compare un suo stencil in qualche muro di qualche città, ci si adopera immediatamente per conservarlo, proteggerlo o addirittura staccarlo per esporlo in un museo o venderlo in una grande casa d’asta a centinaia di migliaia di sterline.  Eppure, la stessa opera è stata fatta illegalmente sul muro privato di qualche cittadino o su qualche palazzo storico (pensiamo a quello di Venezia sul Canal Grande, dove, se l’avesse fatto chiunque altro sarebbe stato messo alla gogna mediatica e perseguitato a vita).

Ma la legge non è uguale per tutti? Quindi se un murales è fatto da un artista riconosciuto è da conservare, mentre un’opera di uno sconosciuto è considerata degradante, da rimuovere alla prima occasione. Anche Banksy è stato uno sconosciuto all’inizio della sua carriera, ma la sua arte era la stessa anche allora. È buffo come le amministrazioni, ma anche le istituzioni museali, non si rendano conto di tale dicotomia, e pensare che le nostre istituzioni finanziano il festival di arte urbana di Ravenna, ma continuano a rimuovere e “ripulire” le strade del centro (era successo anche per la visita del Presidente Mattarella).

Se queste opere fossero in periferia verrebbero rimosse ugualmente? Siamo purtroppo abituati a pensare che la periferia si “riqualifica” con la street art mentre il centro storico con la stessa si degrada. Così al museo della città viene esposto uno dei più grandi artisti illegali di sempre e il Sindaco si fa fotografare tutto orgoglioso, eppure, per arrivare al museo, le strade sono state saccheggiate delle opere dei colleghi di Banksy.

Questo non è un problema solo ravennate, le contraddizioni che nascono sul binomio istituzione- street art sono ormai all’ordine del giorno da anni, soprattutto da quel 2016 in cui la frattura si concretizzò nella mostra Banksy & Co. dove Blu per protesta dipinse di grigio tutti i suoi muri di Bologna per evitare che venissero staccati ed esposti dentro al museo.

E chi ce lo dice che Fulcro, uno degli artisti rimossi, non possa essere il Banksy o il Blu di domani? La street art è un movimento spontaneo, non può essere relegata in un quartiere, in un museo e in nessun altro luogo, nasce dove l’artista decide di agire e lì l’opera deve restare. Bisogna decidere da che parte stare: non si può celebrarla e allo stesso tempo censurarla

Il poster rimosso di Fulcro a Porta Adriana a Ravenna
Il poster rimosso di Fulcro a Porta Adriana a Ravenna

Sarebbe bello che al Mar l’opera di Banksy venisse spiegata e che non fosse solo un modo per attirare nuovi visitatori: mi chiedo quali siano state le motivazioni curatoriali di tale scelta visto che il museo non si è mai occupato di arte urbana e che non ha opere che si relazionino ad essa. Anche in questo caso pare proprio che la street art venga strumentalizzata: da una parte il museo si vanta di una serigrafia che nulla ha a che fare con la collezione e con la città ma che ovviamente cavalca l’onda del mainstream; dall’altra l’amministrazione si vanta di tenere il “decoro” in centro città.

Due pesi e due misure, che non fanno altro che fare pasticci e creare tanta confusione sull’argomento. Un argomento importante, visto che la street art e l’arte urbana fanno oramai parte del nostro presente, dell’immaginario di tanti cittadini, che però continuano a non capirne le radici e l’essenza. Per questo le istituzioni e i musei, se decidono di intraprendere questo percorso, devono innanzitutto cominciare a rispettare questo movimento, che viene continuamente usato per propaganda da persone poco competenti.

Il grande semiologo Roland Barthes diceva «Il muro si sa, attira la scrittura», e aveva ragione, perché ricordiamoci che Banksy non è nato Banksy, ma ha iniziato con una bomboletta a scrivere una tag sui muri della sua città.

Tre mesi di spettacoli a Faenza con la stagione di Teatro Masini Estate

Dalla prosa ai ragazzi, dal contemporaneo ai comici, tra piazza Nenni e Mic. Tra i protagonisti Cristicchi, Giacobazzi e Michela Giraud

Masini EstateDopo le Ri-APeRTure primaverili del Teatro Masini e per “sanare” tanti mesi di assenza di spettacolo dal vivo, l’edizione 2021 della storica rassegna Teatro Masini Estate si presenta in una versione ampliata: nel numero degli spettacoli, nelle espressioni artistiche proposte e negli spazi interessati che, oltre al “salotto” di Piazza Nenni/Molinella, coinvolgerà quest’anno anche il Mic – Museo Internazionale delle Ceramiche e Museo Carlo Zauli.

Organizzato dall’Amministrazione Comunale di Faenza, Unione della Romagna Faentina e Accademia Perduta/Romagna Teatri, Teatro Masini Estate 2021 sarà una vera e propria celebrazione delle arti sceniche dal vivo che da giugno a settembre porterà in città prosa, comici, teatro contemporaneo, musica, operetta, tanto teatro ragazzi e un’opera teatrale per voce e musica sinfonica: il nuovo spettacolo di Simone Cristicchi, accompagnato dall’Orchestra Maderna, Paradiso. Dalle tenebre alla luce.

Oltre a Cristicchi, ad animare il palcoscenico di Piazza Nenni arriveranno i Musicanti di San Crispino cui spetterà l’onore di aprire la rassegna con un grande concerto-spettacolo a ingresso gratuito. Seguiranno: Giuseppe Giacobazzi, Monica Guerritore, Anna Mazzamauro, Madame Drusilla Foer, la regina della stand up comedy italiana Michela Giraud e la compagnia di operette Corrado Abbati.

Una parte importante della stagione sarà come sempre occupata dal teatro ragazzi (con cui inizia il cartellone lunedì 14 giugno): ben 8 appuntamenti nei consueti lunedì sera di giugno e luglio in Piazza Nenni e, quest’anno, altri 5 appuntamenti specificamente destinati al teatro di narrazione e di figura che andranno in scena nel mese di agosto al Mic – Museo Internazionale delle Ceramiche.

Si aggiunge poi la novità del cartellone Contemporaneo Estate, grazie al quale saranno indagate alcune delle nuove tendenze drammaturgiche, portato in scena da artisti già affermati – come Serra Yilmaz, Daniela Piccari, Roberto Anglisani e le compagnie Teatro delle Albe / Teatro delle Ariette – unitamente alla giovanissima (ma già pluripremiata) formazione Les Moustaches con La difficilissima storia della vita di Ciccio Speranza, uno spettacolo poetico e feroce al contempo prodotto da Accademia Perduta/Romagna Teatri con Società per Attori. Le cinque proposte di questo cartellone andranno in scena tra Piazza Nenni, Mic e Museo Carlo Zauli.

Calendario completo a questo link. Info: 0546 21306.

Vaccini, prenotazioni al via per gli operatori turistici. Si parte anche coi 12enni

L’appello dell’assessore regionale agli under 40: «Gesto di responsabilità»

INIZIO VACCINAZIONI COVID RAVENNA VACCINODAY 27 DICEMBRE 2020Da lunedì 7 giugno i lavoratori e gli operatori del comparto turistico regionale potranno registrarsi sul sito della Regione https://candidaturacovid.lepida.it/ per aderire alla campagna di vaccinazione loro dedicata. Saranno quindi contattati direttamente dalle Ausl e vaccinati negli hub e punti vaccinali delle aziende sanitarie.

È stata infatti approvata dalla Giunta regionale la convenzione tra Regione e associazioni di categoria maggiormente rappresentative del turismo – Confesercenti e Confcommercio, oltre a Legacoop, Agci (Associazione generale Cooperative italiane), Confcooperative -, che regola le modalità e la ripartizione, tra le associazioni stesse, dei costi marginali della campagna.

Obiettivo è realizzare mille vaccinazioni al giorno per raggiungere il più velocemente possibile gli addetti delle strutture ricettive, dalla Costa all’Appennino, dalle Città d’arte agli altri itinerari. Quindi il personale degli alberghi, compreso il personale del servizio di pulizia e gli animatori, delle strutture all’aria aperta (camping, villaggi turistici, ecc), degli stabilimenti balneari – operatori del servizio di salvamento inclusi – degli impianti termali e dei parchi tematici.

Un piano che rientra di diritto in quello nazionale predisposto dal Commissario straordinario, Figliuolo, per la realizzazione di piani aziendali su gruppi target, con il fine di mettere in sicurezza un settore economicamente rilevante nell’imminenza della stagione estiva.

In fase di registrazione della candidatura sul sito regionale occorrerà scaricare e poi compilare l’apposita autocertificazione relativa alla mansione svolta, documento che dovrà essere consegnato al momento della vaccinazione.

«Iniziamo col piede giusto la stagione estiva – afferma l’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini – mettendo al sicuro le categorie di operatori che sono state maggiormente colpite dall’emergenza Covid. È un primo passo necessario per dare fiducia ai tanti turisti che speriamo di rivedere presto nella nostra regione e per proteggere lavoratori che, per le loro mansioni, hanno maggiore contatto col pubblico. Una campagna che ci auguriamo possa essere estesa presto a tutti i settori dell’accoglienza. E voglio ringraziare le associazioni per aver risposto subito in modo positivo alla campagna proposta dalla Regione, insieme possiamo lavorare per una vera ripartenza stabile e duratura».

«Siamo a un punto di svolta – aggiunge l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini -, la campagna vaccinale accelera e, entro due settimane, tutti avranno la possibilità di avere una data per la somministrazione del vaccino. La vaccinazione è un gesto non solo sanitario, ma anche di responsabilità personale, che ci permette di contribuire a lasciarci alle spalle l’emergenza, con tutto il carico di sacrifici, dolore per le persone care che ci hanno lasciato e difficoltà di tipo economiche e sociali che ci accompagnano da un anno e mezzo. Il mio invito a tutti i cittadini under 40, quindi, è di aderire massicciamente e prenotarsi per avere la data per la vaccinazione».

Prenotazioni aperte anche per i 12-39enni
A partire da lunedì 7 si aprono anche, in tutta l’Emilia-Romagna, le prenotazioni per fissare data, ora e luogo della somministrazione del vaccino anti Covid per i cittadini con meno di 40 anni: si procederà in maniera scaglionata, con finestre distanziate di due o tre giorni per ogni fascia di età.
Ovviamente la possibilità di prenotarsi resterà sempre aperta a partire dalla data di sblocco delle finestre per consentire a tutti coloro che lo vorranno di ricevere il vaccino.
A cominciare sono i ragazzi tra i 12 e i 19 anni (i nati dal 2009 al 2002), lunedì 7 e martedì 8 giugno: una scelta che ha l’obiettivo ben preciso di garantire con ampio margine temporale, chiaramente nel rispetto delle indicazioni nazionali sull’età minima di accesso al vaccino, l’immunizzazione di chi a settembre dovrà tornare tra i banchi di scuola.
Dopo i più giovani, si prosegue in ordine anagrafico: mercoledì 9 e giovedì 10 giugno si aprono le agende per i 35-39enni (le classi dal 1982 al 1986), venerdì 11, sabato 12 e domenica 13 giugno è l’ora dei 30-34enni (i nati dal 1987 al 1991), lunedì 14 e martedì 15 giugno tocca ai 25-29enni (anno di nascita tra il 1992 e il 1996) e mercoledì 16, giovedì 17 e venerdì 18 giugno si chiude con i 20-24enni (nati dal 1997 al 2001).

Modalità di prenotazione
Per tutti gli under 40 sono a disposizione i consueti canali di prenotazione: di persona nei Cup o nelle farmacie con prenotazioni Cup, via web attraverso Fascicolo sanitario elettronico, AppER Salute e Cupweb, telefonicamente ai numeri predisposti dalle singole Aziende sanitarie. Per prenotarsi non serve la prescrizione medica: bastano i dati anagrafici – nome, cognome, data e comune di nascita – o, in alternativa, il codice fiscale. Per i minorenni sono i genitori, o chi ne fa le veci, a dover effettuare la prenotazione: sarà sufficiente comunicare i dati o il codice fiscale sia dell’adulto richiedente che del minore vaccinando.

A Faenza raddoppia il centro vaccinale. Nel nuovo spazio opereranno i medici di base

Potrà essere utilizzato anche dalle aziende private per i propri dipendenti. Il sindaco: «Tra i primi a mettere a disposizione spazi pubblici»

Attachment (16)Raddoppiano, all’interno del centro fieristico di Faenza, gli spazi destinati alla somministrazione del vaccino anti Covid. L’amministrazione comunale ha promosso infatti l’allestimento di un secondo padiglione: verrà utilizzato, a partire dalla prossima settimana, dai medici di medicina generale del centro cittadino, che si avvicenderanno nei nuovi locali per vaccinare gli assistiti di età compresa fra i 50 e i 54 anni.

Non solo: potrà essere usato anche da altri enti che ne faranno richiesta, come le aziende private che vorranno gestire le vaccinazioni dei propri dipendenti.

Al varo dei nuovi spazi erano presenti il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, il sindaco di Faenza, Massimo Isola, il direttore sanitario dell’Ausl Romagna, Mattia Altini, il direttore del Distretto di Faenza, Donatina Cilla, e i medici di medicina generale coinvolti nell’attività.

«In Emilia-Romagna abbiamo ormai abbondantemente superato il milione di persone completamente immunizzate e ci avviciniamo al traguardo dei 3 milioni di dosi somministrate – ha affermato Bonaccini -. Con le forniture previste, entro l’estate tutti gli emiliano-romagnoli che lo vorranno saranno vaccinati. Un obiettivo reso possibile anche grazie al prezioso lavoro di squadra che si sta facendo su tutto il territorio, che consente il funzionamento a pieno ritmo tanto degli Hub vaccinali quanto dei centri di piccole e medie dimensioni. Lavoro che tocchiamo qui, oggi, con mano».

«È una grande soddisfazione ricevere il presidente Bonaccini per l’inaugurazione del nuovo spazio vaccinale messo a disposizione dal Comune – dichiara il sindaco Isola -. Quello che inauguriamo è un padiglione dedicato alle operazioni vaccinali dei medici di medicina generale e per i dipendenti di aziende private, affiancando quindi quello già messo a disposizione all’Ausl nei mesi precedenti. Faenza, che continua nel suo percorso di sintesi tra i protagonisti del sistema sociosanitario, è stata tra le prime città in Italia a mettere a disposizione spazi pubblici per affrontare l’emergenza sanitaria: per gli screening con i tamponi molecolari, per le vaccinazioni antiinfluenzali e per quelle anti-Covid».

Medici di medicina generale, un nuovo spazio dove vaccinare
I medici di medicina generale che andranno a vaccinare all’interno del padiglione fieristico sono in tutto 25: 20 appartengono al NCP (Nucleo Cure Primarie) F3 di Faenza Centro (“Medici in Centro” e “Caspita Faenza”), 5 al NCP F2. La raccolta delle prenotazioni avviene direttamente presso i medici di medicina generale con i consueti canali (telefono, mail), già utilizzati per la vaccinazione antinfluenzale. Nello specifico le prenotazioni confluiscono in un’agenda unica, gestita dal coordinatore di Nucleo, il dottor Luciano Biolchini. Spetterà sempre ai medici di medicina generale gestire anche la somministrazione della seconda dose di vaccino.

Dalla prossima settimana, dunque, le giornate di apertura del nuovo padiglione – con orario 8.30-19.30 – sono lunedì (con i dottori di “Medici in Centro”), martedì (“Medicina in Rete F2”), mercoledì (“Medici in Centro”), giovedì e venerdì (con i medici del gruppo “Caspita Faenza”). L’accesso al nuovo padiglione, che è dotato di due “linee vaccinali” (postazioni), avviene direttamente dal parcheggio della Fiera, ed è guidato da un’apposita cartellonistica, con un percorso separato rispetto a quello che conduce al centro vaccinale dell’Ausl (nel primo padiglione fieristico). La turnazione dei medici e la chiamata degli utenti sono organizzate autonomamente dagli stessi medici di medicina generale.

Centro fieristico di Faenza, il primo padiglione: un bilancio
Il primo padiglione adibito a centro vaccinale di Faenza, all’interno della Fiera, è funzionante dal 18 febbraio con i sanitari dell’Ausl; al 31 maggio risultano eseguite 20.387 vaccinazioni. All’interno sono attive, 7 giorni su 7, quattro linee vaccinali (postazioni), con un numero medio di 400 dosi vaccinali giornaliere. Il team vaccinale è composto da un referente organizzativo della Direzione infermieristica, sei infermieri, tre medici, tre amministrativi. La regolazione degli accessi è presidiata dalle associazioni di volontariato coordinate dalla Protezione Civile.

Conselice, inaugurato il “nuovo” municipio. Restauro da 1,6 milioni di euro

Anche il presidente della Regione al taglio del nastro del palazzo ottocentesco

Svelata ufficialmente oggi – sabato 5 giugno – la veste rinnovata dell’ottocentesco Palazzo comunale di Conselice. Dopo un complesso lavoro di restauro, si presenta con spazi e luoghi riqualificati, anche per attività e servizi.

Alla cerimonia di inaugurazione era presente anche il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, insieme alla sindaca Paola Pula. Dopo la benedizione del Vescovo di Imola, Monsignor Giovanni Mosciatti, anche gli interventi del prefetto di Ravenna, Enrico Caterino, e della presidente dell’Unione dei Comuni Bassa Romagna, Eleonora Proni.

L’intervento di restauro rientra nel Programma regionale di finanziamenti per interventi strutturali di miglioramento sismico di edifici di interesse strategico. Su un costo complessivo di 1,6 milioni di euro, la Regione ha stanziato 914 mila euro, i restanti sono stati erogati dal Comune.

«Un segnale bello e importante – afferma Bonaccini -. Un edificio di grande importanza per la comunità locale che assume una luce del tutto nuova, contribuendo a riportarci verso una normalità e una quotidianità a cui abbiamo dovuto in gran parte rinunciare in questi mesi durissimi di pandemia. Vogliamo continuare a essere accanto ai territori e agli enti locali nell’opera di rinnovamento e messa in sicurezza di palazzi e beni di rilevanza pubblica, punti di riferimento per cittadine e cittadini».

Ad accompagnare la cerimonia la musica dei violinisti Gloria Santarelli e Matteo Penazzi, ex allievi della Fondazione Accademia Internazionale di Imola.

L’intervento
Il restauro del Municipio di Conselice ha visto consistenti interventi antisismici, di efficientamento energetico e di adeguamento verso una maggiore sostenibilità ambientale. Per la rilevanza storica dell’edificio, costruito nella seconda metà dell’800, è stato necessario tutelare architettonicamente e strutturalmente il corpo di fabbrica.
Ulteriori interventi hanno riguardato la pavimentazione esterna dell’arena, l’impianto antintrusione, l’impianto di videosorveglianza, il restauro delle parti lignee, gli impianti audio e per videoconferenze, la manutenzione dell’elevatore ed altri impianti tecnologici per accesso con videocitofono.

Riviste Reclam

Vedi tutte le riviste ->

Chiudi