lunedì
07 Luglio 2025

Frontale sulla Salara, ciclismo in lutto per la morte del motociclista Sauro Coppini

Faceva parte della scorta tecnica del Giro d’Italia Under 23. Stava rentrando in hotel

Sauro Coppini
Sauro Coppini

Lutto nel mondo del ciclismo per la morte di Sauro Coppini, il 67enne che ha perso la vita in sella alla sua Suzuki Bandit 1250 in uno scontro frontale con un’auto nei pressi di Tantlon, nel Cervese. L’incidente è avvenuto sulla Salara, nella tarda serata di ieri (3 giugno).

Coppini faceva parte della scorta tecnica dei motociclisti del Giro d’Italia Under 23 in corso in questi giorni in Romagna e stava facendo rientro in hotel a Cesenatico, dopo aver risolto alcuni problemi alla moto.

Proprio oggi avrebbe dovuto partecipare alla tappa Cesenatico-Riccione.

Originario di Pistoia, viveva in quella provincia, a Quarrata – località Montemagno. Artigiano in pensione, lascia la moglie e una figlia.

«Dalla fine del 2020 con l’elezione del suo amico Alessandro Becherucci a presidente del Comitato Provinciale di Pistoia della Federciclismo – si legge in una nota della federazione ciclistica -, aveva preso il suo posto quale presidente dell’Ocip (Organizzazione Ciclistiche Pistoiesi). Anche Sauro in precedenza aveva fatto parte del Comitato pistoiese della Federciclismo. Una persona sempre disponibile, che ha dedicato la sua vita al ciclismo, come dirigente, come scorta tecnica del Gruppo Motociclisti Pistoiesi, come direttore di gara, come organizzatore. Un altro lutto per il ciclismo intero. Lascia la moglie e la figlia Martina. A loro sentite condoglianze e l’affetto e la vicinanza del Comitato Regionale Toscana con il suo presidente Saverio Metti, dell’intero movimento ciclistico nazionale, degli amici e degli sportivi che conoscevano Sauro Coppini, una gran bella persona».

A Cotignola inaugura “Inventario Varoli”, tra reperti e opere contemporanee

Una vasta raccolta di oggetti e sculture provenienti dalla casa-studio del maestro del primo Novecento in dialogo con interventi inediti di 59 artisti

Inventario Varoli Ph Daniele Casadio065Oggi – venerdì 4 giugno – dalle 15 alle 20, con apertura estesa anche sabato 5 e domenica 6 giugno, a Cotignola, inaugura la mostra “Inventario Varoli – della copia e dell’ombra”.

Si tratta di un progetto di Massimiliano Fabbri, una vasta raccolta di oggetti e sculture provenienti dalla casa-studio del Maestro cotignolese del primo Novecento (oltre trecento pezzi, tra cartapeste, sculture, disegni, libri, fotografie, reperti) in dialogo con opere e interventi inediti di 59 artisti contemporanei, tra cui Angelo Bellobono, Mirko Baricchi, Giovanni Blanco, Jacopo Casadei, Valentina D’Accardi, Giulia Dall’Olio, Elena Hamerski, Andrea Grotto, Beatrice Meoni, Matteo Nuti, Stefano W. Pasquini, Luca Piovaccari, Massimo Pulini, Chris Rocchegiani, Giulio Saverio Rossi, Alessandro Saturno, Thomas Scalco e Silvia Vendramel.

La mostra si articola in tre sezioni distribuite su due spazi espositivi: a Palazzo Sforza la collezione Varoli e le opere degli artisti prodotte dentro al Museo; all’Ex Ospedale Testi, i disegni e i dipinti realizzati negli studi degli artisti guardando alle collezioni del Museo e alle sue memorie da lontano.

Il progetto è l’esito di un lungo percorso di studio e di confronto tra gli artisti e il Museo Varoli, che raccoglie la straordinaria collezione di Luigi Varoli, artista, educatore, conservatore appassionato e collezionista di mirabilia.

Accompagna la mostra un libro a cura di Marilena Benini, catalogo che rappresenta anche l’ultima pubblicazione del progetto Selvatico.

Fino al 12 settembre. Orari: giovedì e venerdì 15.30-18.30; sabato e domenica 10-12 e 15.30-18.30; dal lunedì al venerdì solo su prenotazione.

A Villanova una mostra mercato di primavera per celebrare la filosofia del riuso

Prima edizione per “Rabòj”, domenica 6 giugno, con visite gratuite anche all’Ecomuseo delle Erbe Palustri

Villanova MercatinoDopo vari posticipi legati alla situazione pandemica, domenica 6 giugno a Villanova di Bagnacavallo si terrà la prima edizione di Rabòj – Mostra mercato di primavera, il nuovo progetto pensato per la valorizzazione dell’artigianato, del territorio e della filosofia del riuso, promosso dall’associazione culturale Civiltà delle Erbe Palustri di Villanova di Bagnacavallo insieme al Comune di Bagnacavallo.

Rabòj è un termine dialettale locale che un tempo indicava lo scarto della lavorazione delle erbe palustri, attività che ha connotato il paese di Villanova fino agli anni Sessanta del secolo scorso e che trova oggi nell’Ecomuseo delle Erbe Palustri la principale testimonianza. In quest’ottica dello scarto, del suo riutilizzo e recupero, del «non si butta via niente», si lega questa nuova veste della mostra mercato che invita ad acquisti sostenibili, creando un circolo virtuoso che dia nuova vita alle cose.

Le piazze e le principali vie di Villanova accoglieranno, dal mattino fino al tramonto, collezionisti, commercianti, espositori creativi di opere dell’ingegno, artigiani, produttori agricoli, associazioni di volontariato ed espositori privati. Per l’occasione sarà possibile visitare gratuitamente l’Ecomuseo e l’etnoparco “Villanova delle capanne” e vedere all’opera gli artigiani del “Cantiere aperto” nel laboratorio dimostrativo di intreccio delle erbe di valle ed altri antichi mestieri.

È previsto anche un omaggio ad Elio Ghiberti, detto Batòno, vallarolo leggendario di Sant’Alberto e a Giovanni Tura, primo grande “maestro delle fruste” in Romagna, attraverso due piccole mostre che vogliono ricordare questi personaggi legati al nostro territorio e al mondo delle tradizioni romagnole, venuti a mancare recentemente. Presso la “Sala Azzurra” del Palazzone sarà inoltre allestita una mostra ed un set fotografico con costumi d’epoca e tribali, a cura del Laboratorio di Fotografia “Il Forno”.

A pranzo sarà possibile gustare le specialità enogastronomiche offerte dalla Locanda dell’allegra mutanda (su prenotazione) e degli altri punti ristoro in giro per il paese.

Per informazioni: 0545.47122,  erbepalustri.associazione@gmail.com, www.erbepalustri.

 

 

 

Incidente sulla Salara, muore un motociclista

Tra Tantlon e Cervia. La vittima è un toscano di 68 anni

Mortale SalaraIncidente mortale nella serata di oggi, 3 giugno, su via Salara, tra Tantlon e Cervia.

Un motociclista è morto dopo uno scontro con un’auto, una Mini Cooper, per cause ancora in corso di accertamento.

La vittima è un uomo di 68 anni, originario della provincia di Pistoia.

Praticamente illesa l’autista.

Altri 27 casi di coronavirus, nessun morto

I dati del 3 giugno

Per il territorio provinciale di Ravenna oggi, 3 giugno, si sono registrati 27 casi: si tratta di 12 maschi e 15 femmine; 9 asintomatici e 18 con sintomi; 27 in isolamento domiciliare e nessun ricovero. Nel dettaglio: 16 da contact tracing; 6 per sintomi; 5 test privati. I tamponi eseguiti sono stati 456. Oggi la Regione non ha comunicato decessi. Sono state comunicate 26 guarigioni. I casi complessivamente diagnosticati da inizio contagio nel ravennate sono 30348.

Lista e simbolo di Ravenna in Comune non saranno alle elezioni comunali

La decisione del consiglio direttivo: «Impossibile conciliare le posizioni politiche all’interno dell’assemblea»

Manzoli SutterIl consiglio direttivo dell’associazione Ravenna in Comune (Ric) ha deciso all’unanimità dei presenti di non conferire il nome e il simbolo ad alcuna lista che si presenterà alle elezioni amministrative del comune di Ravenna a ottobre 2021. Lo statuto di Ric conferisce al direttivo l’autorizzazione dell’uso del nome e del simbolo. La decisione è stata comunicata alla stampa con una nota firmata da Marinella Isacco, Marina Morellato, Nicola Staloni, Massimo D’Angelillo, Alessandro Perini.

«La decisione – si legge nel breve testo – è stata presa a seguito dell’impossibilità di conciliare le posizioni politiche all’interno dell’assemblea. Non essendoci più le condizioni in essere del 2016, si intende così tutelare il lavoro svolto in questi cinque anni da Raffaella Sutter prima e Massimo Manzoli poi, in consiglio comunale. Si diffida per cui l’utilizzo del nome e del simbolo di Ravenna in Comune».

Posti disponibili per il vaccino Janssen: può prenotarsi chi ha più di 18 anni

L’Ausl mette a disposizione 2.600 appuntamenti extra in Romagna tra il 4 e il 6 giugno

6A seguito della verifica di circa 2.600 posti ancora disponibili tra il 4 e il 6 giugno nei principali quattro centri vaccinali della Romagna (tra cui il Pala De Andrè di Ravenna), l’Ausl Romagna ha deciso di aprire ulteriormente le prenotazioni per la somministrazione del vaccino Janssen (Jhonson&Jhonson) durante gli orari giornalieri di apertura (dopo aver già reso disponibili alcuni appuntamenti serali negli stessi giorni).

I cittadini di età superiore ai 18 anni, che vorranno accedere, potranno prenotarsi fin da oggi pomeriggio, 3 giugno, attraverso i consueti canali (sportelli cup, Farmacup e Cuptel). Ovviamente anche in questo caso, come per gli altri open day,  i posti liberi sono contingentati e, una volta terminati saranno chiuse le prenotazioni.

Questa mattina, a  causa di un problema legato all’interfaccia fra i due sistemi Cupweb e Cup Aziendale si sono registrati problemi di accesso alla prenotazione attraverso il canale online del Cupweb. Il fornitore del programma per l’accesso dell’Azienda è al lavoro per risolvere i problemi nel più breve tempo possibile. Tutti gli altri canali di prenotazione, punti Cup, Farmacup e Cuptel.

Covid, in provincia cinquemila 40enni hanno l’appuntamento per il vaccino

Si tratta delle persone che si erano candidate sul sito della Regione quando ancora non era possibile fissare data e ora. Dal 4 giugno via libera a tutti gli under 40 secondo un calendario: entro il 18 tutti gli over 12 potranno avere un appuntamento

CAMPAGNA VACCINALE PALA DE ANDRE' RAVENNASono 5.374 le persone residenti in provincia di Ravenna nella fascia di età 40-49 che  entro le 13 di oggi, 3 giugno, hanno fissato l’appuntamento per la somministrazione del vaccino anti Covid. In totale in Emilia-Romagna 161mila persone (di cui 20mila in Romagna). Si tratta di chi aveva manifestato la propria candidatura su un portale apposito della Regione e ha ricevuto dall’azienda sanitaria l’appuntamento o le indicazioni per fissare l’appuntamento. Alcuni hanno già ricevuto le prime inoculazioni oggi stesso.

Da domani, venerdì 4 giugno, scatta il via libera per le prenotazioni anche per i 40-49enni che non si erano già registrati sul sito della Regione: per loro saranno attivi tutti i consueti canali di prenotazione, dal Fascicolo sanitario elettronico ai Cup, alle Farmacie che effettuano servizio Cup fino alle linee telefoniche.

Dalla prossima settimana arriva il turno anche di chi ha meno di 40 anni: si procederà in maniera scaglionata, con finestre di due o tre giorni per ogni fascia di età: si potranno fare vere e proprie prenotazioni, con data, ora e luogo della somministrazione. Il cronoprogramma permetterà entro il 18 giugno ad ogni emiliano-romagnolo sopra i 12 anni non ancora immunizzato di prenotare la vaccinazione.

A cominciare sono i ragazzi tra i 12 e i 19 anni (i nati dal 2009 al 2002), lunedì 7 e martedì 8 giugno: una scelta che ha l’obiettivo ben preciso di garantire con ampio margine temporale, chiaramente nel rispetto delle indicazioni nazionali sull’età minima di accesso al vaccino, la completa immunizzazione di chi a settembre dovrà tornare tra i banchi di scuola

Dopo i più giovani, si prosegue con il consueto criterio anagrafico: mercoledì 9 e giovedì 10 giugno si aprono le agende per i 35-39enni (le classi dal 1982 al 1986), venerdì 11, sabato 12 e domenica 13 giugno è l’ora dei 30-34enni (i nati dal 1987 al 1991), lunedì 14 e martedì 15 giugno tocca ai 25-29enni (anno di nascita tra il 1992 e il 1996) e mercoledì 16, giovedì 17 e venerdì 18 giugno si chiude con i 20-24enni (nati dal 1997 al 2001).

Per tutti gli under 40 sono a disposizione i consueti canali di prenotazione: di persona nei Cup o nelle farmacie con prenotazioni Cup, via web attraverso Fascicolo sanitario elettronico, AppER Salute e Cupweb, telefonicamente ai numeri predisposti dalle singole Aziende sanitarie. Per prenotarsi non serve la prescrizione medica: bastano i dati anagrafici – nome, cognome, data e comune di nascita – o, in alternativa, il codice fiscale. Per i minorenni sono i genitori, o chi ne fa le veci, a dover effettuare la prenotazione: sarà sufficiente comunicare i dati o il codice fiscale sia dell’adulto richiedente che del minore vaccinando.

E i bagnini affidano uno studio per realizzare parcheggi interrati sul lungomare

Se ne occuperà la società Sinloc, grazie a sponsorizzazioni esterne. «Per lasciare l’auto vicino alla spiaggia, turisti, lavoratori e albergatori. E gli eventi»

Schermata 2021 06 01 Alle 11.53.32Nell’ambito del progetto di riqualificazione del lungomare di Cervia – per cui è in fase di realizzazione lo studio di fattibilità tecnico-economica affidato dal Comune – la cooperativa dei bagnini di Cervia ha commissionato a sua volta uno studio di fattibilità di una struttura di sosta interrata sul tratto che da Via Milazzo prosegue fino a Via de Amicis.

Lo studio è finanziato da sponsorizzazioni esterne e l’idea è di realizzare un parcheggio interrato a servizio dei turisti e a beneficio delle imprese balneari associate ma anche delle attività commerciali e ricettive in prima linea.

Oltre alla sostenibilità della struttura interrata, verrà prevista anche una riconversione della fruizione pedonale e ciclabile del lungomare in un’ottica di acquisizione di spazi sia a favore della passeggiata che dello svolgimento di eventi.

«In vista di un necessario rinnovamento del lungomare di Cervia – dichiara Fabio Ceccaroni presidente della Cooperativa bagnini di Cervia -, la nostra idea va nella direzione di realizzare un parcheggio sotterraneo aperto agli utenti, turisti e residenti, di quell’area. Un parcheggio interrato che permetta ai turisti di lasciare l’auto vicino alla spiaggia, ai lavoratori della spiaggia e ai fornitori di sostare vicino agli stabilimenti balneari, alle attività alberghiere e commerciali di poter contare su un maggior numero di parcheggi per i propri clienti. La Cooperativa si è impegnata in questi mesi invernali a trovare una sponsorizzazione e oggi siamo pronti ad avviare lo studio di fattibilità che abbiamo deciso di affidare ai migliori sul campo».

Dello studio si occuperà Sinloc, società di consulenza e investimento partecipata da dieci delle principali Fondazioni di origine bancaria, che opera su tutto il territorio nazionale e in Europa, con investimenti diretti in progetti di Partenariato Pubblico Privato e di accesso all’utilizzo efficace di fondi europei. Con specifico riferimento alla tematica della sosta, Sinloc dispone di una particolare esperienza avendo realizzato per enti pubblici studi di fattibilità e realizzazioni di parcheggi (ad esempio Comune di Pescara e di San Giovanni di Fassa, parcheggio in caverna di Merano, Park Repubblica di Milano).

La società procederà con una valutazione preliminare del progetto complessivo identificando le modalità per svilupparlo, valutando nello specifico la possibilità di ricorrere allo strumento del partenariato pubblico-privato e definendo i profili di opportunità e di rischio delle opzioni.

Con particolare riferimento all’aspetto della sosta, rispetto alle comuni strutture realizzate in ambiti urbani e cittadini, che sono pensate per accogliere l’utenza durante l’intero arco dell’anno e quindi con un flusso piuttosto stabile di domanda, saranno evidenziate le peculiarità di un parcheggio situato in un area turistica che vede invece l’intera domanda concentrarsi nel periodo estivo. Parte dello studio verterà inoltre sulla ricerca mirata al fine di individuare, accanto alle risorse che potrebbero ricavarsi a livello locale, altre forme di finanza non tradizionale come i Fondi Ministeriali ed Europei.

«Il progetto della riqualificazione del lungomare  di Cervia – è il commento del sindaco Massimo Medri – è già stato oggetto di un affidamento con un incarico finalizzato allo studio di fattibilità tecnico-economica, come primo step di progettazione necessario, al fine di poter consentire alla giunta comunale di scegliere la progettualità, che verrà poi affinata nelle fasi successive, quella definitiva ed esecutiva. La proposta che si evince dalla comunicazione della Cooperativa Bagnini può costituire un’utile ipotesi da sottoporre, unitamente alle altre che saranno sviluppate dall’Amministrazione, per una più compiuta valutazione complessiva dell’intervento».

Un convoglio storico nel weekend tra Firenze e Ravenna: ecco il Treno di Dante

Il primo viaggio simbolico con il maestro Muti, poi l’inaugurazione il 26 giugno. Fermate anche a Brisighella e Faenza

Treno DanteNell’anno del settecentesimo anniversario della morte del Sommo Poeta, parte il Treno di Dante, un convoglio storico messo a disposizione dalla Fondazione Fs italiane che collegherà Firenze e Ravenna con un itinerario slow che tocca i luoghi dell’appennino, tra Toscana e Romagna, che hanno ispirato la produzione letteraria di Dante Alighieri.

Il Treno di Dante sarà inaugurato il 26 giugno, per poi viaggiare sulla linea ferroviaria Faentina – la prima in Italia ad attraversare gli Appennini – i sabati e le domeniche a partire dal 3 luglio e fino al 10 ottobre per un totale di 28 giornate.

L’itinerario parte da Firenze e arriva a Ravenna con quattro fermate intermedie sia all’andata che al ritorno: Borgo San Lorenzo e Marradi (in territorio toscano), Brisighella e Faenza (in territorio romagnolo).

Il primo viaggio simbolico del convoglio è in programma domenica 6 giugno con partenza alle ore 14.30 dalla stazione di Firenze. A bordo viaggerà il Maestro Riccardo Muti che farà sosta a Marradi dove dirigerà l’Orchestra “Luigi Cherubini” in occasione della riapertura dello storico teatro accademico degli Animosi. Il treno accoglierà poi tutti gli orchestrali per proseguire verso Ravenna, con arrivo in serata (ore 20).

Il progetto sperimentale del Treno di Dante è stato finanziato con 420mila euro di risorse regionali e sviluppato da Apt Servizi con Toscana Promozione Turistica.

Il servizio e le caratteristiche del convoglio

Il servizio verrà effettuato tutti i sabati e le domeniche dal 3 luglio al 10 ottobre, ad esclusione del 7 e 8 agosto a causa di lavori di manutenzione alla linea. La partenza delle corse è prevista intorno alle ore 9 dalla stazione di Firenze Santa Maria Novella con arrivo alla stazione centrale di Ravenna nella tarda mattinata e rientro nel capoluogo fiorentino alle 18 circa. Nel tragitto – di andata e ritorno – sono previste quattro fermate: Borgo San Lorenzo e Marradi (in territorio toscano), Brisighella e Faenza (in territorio romagnolo) durante le quali i viaggiatori potranno scendere per visitare i borghi, i castelli e le colline che fanno parte del parco letterario “Le terre di Dante”.

Il convoglio è un mezzo storico con finalità turistiche, composto da 3 vetture “centoporte”, da un vagone bagagliaio attrezzato per il trasporto delle biciclette e da un locomotore storico D445. Conta 234 posti complessivi ma, in linea con le disposizioni di contenimento da rischio Covid-19, viaggerà a capienza ridotta al 50%.

Il cantiere sulla strada del mare: chilometri di fila sulla Baiona, tante proteste

«Davvero non si potevano sospendere i lavori in estate?»

Via BaionaChilometri di fila, domenica mattina, su via Baiona, la strada che da Ravenna porta ai lidi nord, a causa del cantiere per il risanamento del ponte nei pressi di Porto Corsini.

Un cantiere che prevede il senso unico alternato e che, in questi primi giorni di stagione balneare, sta provocando gravi disagi al traffico.

A denunciare la situazione, tra i tanti, è sui social anche l’ex consigliere Nicola Grandi, promotore della nuova lista civica Ora x Ravenna.

«Mi chiedo, se vi sta a cuore la vostra (anzi la nostra) città, il suo turismo e soprattutto siete mai passati una volta da via Baiona nel weekend: davvero non esistevano alternative che consentissero di “spezzare” i tempi in fasi che consentissero 2/3 mesi di pausa? È stata fatta una verifica in merito?».

E ancora, continua Grandi, «perché nessun cartello avvisa il turista magari bolognese che esiste una viabilità alternativa? Il semaforo è tarato per gestire al meglio i flussi o non sapevate che la gente va al mare la mattina e torna la sera? Ai croceristi avete pensato?».

Medico in pensione morto a Campiano, indagati per omicidio il figlio e la badante

L’autopsia non scioglie i dubbi. La vittima aveva ingaggiato un investigatore privato per verifiche sui propri risparmi

Casa Medico Campiano
La casa del medico

Un avviso di garanzia per omicidio volontario è stato notificato sia alla collaboratrice domestica – una 51enne di origine rumena – che al figlio (segretario uscente del circolo Pd di Castrocaro) del 67enne Danilo Molducci, trovato morto venerdì scorso nella propria abitazione di Campiano, dove era stato a lungo medico, prima di andare in pensione.

A dare la notizia in questi giorni è stato il Carlino Ravenna. Nell’edizione di oggi (3 giugno) entrambi i quotidiani invece rivelano come l’autopsia non avrebbe sciolto i dubbi legati alla morte dell’uomo, comunque malato da tempo.

Sedia Rotelle Medico Campiano
La carrozzella utilizzata dal medico

A insospettire gli inquirenti è stato il fatto che il defunto aveva incaricato un investigatore privato per effettuare verifiche sul suo patrimonio per quanto riguarda un possibile buco da alcune centinaia di migliaia di euro. E – sempre secondo quanto riportato dai quotidiani – l’investigatore avrebbe chiamato il 67enne giusto il giorno prima della morte per comunicargli l’esito dei suoi accertamenti, ma al telefono ha risposto la collaboratrice domestica che lo avrebbe invitato a lasciare a lei il messaggio. Ma l’investigatore ha preferito chiamare il giorno dopo, quando però il figlio gli ha comunicato che il medico in pensione era appena morto.

A chiamare il 118, pochi minuti prima la nuova telefonata dell’investigatore, è stata la collaboratrice domestica.

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