mercoledì
27 Agosto 2025

L’assessore lancia una raccolta firme per introdurre l’Educazione Sportiva a scuola

L’iniziativa di Fagnani, con la sua lista Ravenna in Campo: «Per studiare le possibilità di lavoro che si possono aprire»

Fagnani Maratona
Fagnani durante la maratona di Ravenna

L’assessore allo Sport uscente del Comune di Ravenna, Roberto Fagnani, promuove la proposta di introdurre tra le materie scolastiche l’Educazione Sportiva. «Perché se è vero che a parole siamo tutti d’accordo nell’apprezzare i benefici dello sport per la formazione dei giovani – commenta – è altresì vero che lo sport soffra di un problema di immagine nella cultura italiana, laddove viene spesso considerato in second’ordine rispetto alle classiche materie che compongono il piano di studi».

«L’Educazione sportiva, che non è educazione fisica – si legge in una nota inviata da Ravenna in Campo, la lista civica promossa dallo stesso Fagnani in vista delle prossime elezioni amministrative -, è materia di studio che contiene tutti quegli argomenti utili ad una migliore e maggiore consapevolezza delle numerose possibilità anche di lavoro che lo sport può aprire non solo in campo agonistico ma anche in tanti altri settori».

Ecco dunque una raccolta di firme per introdurre tra gli insegnamenti scolastici l’Educazione Sportiva, «da porre al centro della ventilata riforma dello sport, importante disegno di legge che prevede tra le altre cose anche la figura del tecnico sportivo come professione e non più attività esclusivamente amatoriale».

Verrà prossimamente comunicato l’elenco dei siti per la raccolta firme.

La Caritas di Ravenna raccoglie medicinali e fondi per Cuba

Li consegnerà direttamente il direttore, di origini cubane, il 5 agosto

Cuba Protesta In Piazza
La protesta dei cubani in piazza a Ravenna

In Caritas, a Ravenna, è partita una raccolta medicinali e fondi per Cuba. L’occasione deriva da un viaggio sull’isola che il direttore don Alain Gonzalez Valdès, di origini cubane, aveva in programma per agosto e che, dopo le proteste degli ultimi giorni in varie città cubane per il precipitare delle condizioni di vita della gente, diventa un’occasione di solidarietà concreta.

«Stiamo già raccogliendo al centro d’ascolto di piazza Duomo medicinali, prodotti per l’igiene e anche denaro che porterò con me a Cuba il 5 agosto – spiega – . L’obiettivo è consegnarle alla Caritas locale e alle parrocchie per aiutare la gente».

Da giorni il sacerdote sta seguendo con apprensione quel che sta succedendo nella sua isola, dove non ha più parenti stretti (emigrati a Miami) ma molti amici e conoscenti. Nell’isola mancano beni di prima necessità. E ci sono file enormi per acquistarli.

«La Caritas locale – prosegue don Alain – riesce ad aiutare le persone con mense e altre forme di sostegno ma è una goccia nel mare. Anche perché si trova di fronte a un muro. I corridoi umanitari non sono autorizzati, solo i privati possono portare, da ieri, farmaci, alimenti e prodotti per l’igiene». Di qui l’idea della raccolta fondi attraverso la Caritas di Ravenna.

Medicinali (soprattutto antibiotici, antinfiammatori e antidolorifici) e prodotti per l’igiene possono essere portati direttamente al centro d’ascolto Caritas di piazza Duomo entro il 4 agosto. Per quel che riguarda le donazioni in denaro, oltre al centro d’ascolto, è disponibile anche un Iban: IT 84 U 05387131200000000 18372 (Intestato a Archidiocesi Ravenna-Cervia/Ufficio Caritas, presso Banca Popolare dell’Emilia-Romagna), Causale Emergenza Cuba.

L’Ausl chiede ai medici di convincere gli over 60 che non si sono ancora vaccinati

In Romagna il 19 percento dei 60-69enni, il 12 percento dei 70-79enni e il 5 percento degli over 80 non hanno ancora ricevuto nemmeno una dose

INIZIO VACCINAZIONI COVID RAVENNA VACCINODAY 27 DICEMBRE 2020L’Azienda Usl Romagna ha inviato ai medici di base l’elenco degli over 60 che ancora non hanno avviato il ciclo vaccinale e ha chiesto loro di telefonare per provare a convincerli.

In tutta la Romgna circa il 5% degli over 80, l’12% della fascia 70/79 anni e il 19% dei 60/69enni non hanno ancora ricevuto nemmeno una dose (dati aggiornati al 12 luglio).

Il Resto del Carlino di Ravenna ha sentito alcuni medici di base della zona che però, dalle prime telefonate, hanno ottenuto ben pochi risultati. «Ci sono no vax convinti – dice il dottor Giampaolo Aresu – ed è difficile scalfire ciò che pensano. Ne ho un centinaio tra i miei assistiti ed è come combattere con i mulini a vento: non c’è verso di far cambiare loro idea». Altri medici raccontano anche di aver ricevuto risposte con toni aggressivi.

«Oltre ai convinti no vax – dice Stefano Falcinelli, presidente dell’Ordine dei medici di Ravenna – ci sono tante persone spaventate e fare la nostra parte per convincerli credo che sia una buona cosa». (ANSA.it).

Covid, in regione 207 contagi in un giorno. Ma calano i ricoveri e non ci sono morti

 

In provincia di Ravenna sale a 13 il dato dei nuovi casi di positività al coronavirus giornaliero (alle 12 di oggi, sabato 17 luglio). Ma le terapie intensive restano senza malati Covid e non si registrano nuovi decessi.

IL BOLLETTINO REGIONALE DEL 17 LUGLIO

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 388.479 casi di positività, 207 in più rispetto a ieri, su un totale di 22.306 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è dell’0,9%.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 77 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 372.723.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 2.488 (+130 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 2.329 (+134), il 93,6% del totale dei casi attivi.

Non si registrano nuovi decessi. In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione restano quindi 13.268.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 14 (-1 rispetto a ieri, sempre nessuno a Ravenna), 145 quelli negli altri reparti Covid (-3).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 23.836 a Piacenza (+25 rispetto a ieri, di cui 14 sintomatici), 28.841 a Parma (+9, di cui 2 sintomatici), 47.174 a Reggio Emilia (+36, di cui 32 sintomatici), 65.971 a Modena (+28, di cui 23 sintomatici), 82.644  a Bologna (+24, tutti sintomatici), 12.697 casi a Imola (+6, tutti sintomatici), 23.248 a Ferrara (+7, di cui 6 sintomatici), 30.643  a Ravenna (+13, tutti sintomatici), 17.145 a Forlì (+5, di cui 4 sintomatici), 19.788 a Cesena (+15, di cui 13 sintomatici) e 36.492 a Rimini (+39, di cui 15 sintomatici). /St. As.

In piazza va in scena lo “scontro” tra cubani e sinistra radicale – FOTO

Esuli manifestano contro il castrismo, “compagni” ravennati rispondono

Momenti di tensione in piazza del Popolo, a Ravenna, nella serata di ieri, venerdì 16 luglio. Le forze dell’ordine hanno infatti dovuto tenere a distanza due opposte fazioni.

Da una parte una manifestazione anti castrista (e contro l’attuale presidente Miguel Díaz-Canel) con un centinaio di persone arrivate anche da fuori provincia, tra cui tanti esuli cubani, in solidarietà con i connazionali alle prese con una durissima crisi economica.

Dall’altra invece alcuni esponenti locali dei partiti dell’estrema sinistra, che solidarizzavano con il governo cubano, schierati contro l’intervento degli Stati Uniti, che stanno sostenendo invece le proteste di questi giorni.

Non sono mancati confronti accesi, anche ravvicinati, con le forze dell’ordine che hanno evitato che la situazione degenerasse.

Terzo giorno di sciopero alla Marcegaglia. «In queste condizioni non si entra»

Sgb continua la protesta dopo la morte di Bujar Hysa, schiacciato da una bobina d’acciaio

Scipero Cofari Logitec 2“Non si può dimenticare un incidente mortale di un carissimo amico e collega da ieri a oggi….”; “In queste condizioni di lavoro non si entra nello stabilimento”. È partita così, nella chat dei lavoratori di Cofari iscritti a Sgb, la richiesta di proseguire lo sciopero alla Marcegaglia anche dopo le due giornate indette da tutti i sindacati.

All’astensione dal lavoro per l’intera giornata si sono uniti i lavoratori della Logitec, azienda che gestisce l’appalto in cui ha perso la vita Bujar Hysa.

«Tutti i lavoratori di Cofari e Logitec del turno di mattina sono rimasti fuori dalla fabbrica, riuniti nel piazzale della Marcegaglia», si legge in una nota del Sindacato Generale di Base.

Nella comunicazione di proclamazione dello sciopero, Sgb ha richiesto un incontro immediato con le due aziende per discutere delle condizioni di sicurezza nell’appalto.

«Da subito – si legge in una nota – devono cessare le pressioni sui lavoratori per intensificare i ritmi di lavoro, devono essere riviste le procedure di sicurezza, si devono nominare e formare i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza perché ci sia un continuo controllo del rispetto delle norme. Nessuno controlla che nello stabilimento non avvengano tragedie come quella di due giorni fa, ora sono i lavoratori a pretendere che dopo la morte di Bujar non torni tutto come prima».

Vestiti da imbianchini, legano le cassiere e scappano dalle Poste con 18mila euro

È successo alla filiale di via Fiume Abbandonato, a Ravenna. Rinchiusa in un ufficio anche una cliente

Poste Via Fiume AbbandonatoHa fruttato tra i 18 e 19mila euro la rapina messa a segno nella tarda mattinata di giovedì 15 luglio alla filiale delle Poste di via Fiume Abbandonato, a ridosso del centro storico di Ravenna.

Una rapina da professionisti – come scrive il Corriere Romagna in edicola oggi -, con malviventi vestiti da imbianchini che sono entrati poco prima della chiusura delle 13.30, quando non c’era nessuno, con il volto coperto ma senza dare nell’occhio (mascherina anti Covid, cappellino e occhiali da sole), facendosi consegnare i contanti e legando direttrice e due dipendenti e una cliente entrata poco dopo di loro. Nessuna violenza, né armi in bella vista. Le quattro donne sono state portate in ufficio e chiuse dentro, in modo da far ritardare i soccorsi.

Indagano i carabinieri.

Controlli nei locali della movida di Milano Marittima: in 18 lavoravano in nero

Un addetto alla sicurezza “arrotondava” con il reddito di cittadinanza. Chiuso un ristorante con alimenti scaduti in cucina

Alcohol Alcoholic Bar Beverage 545058Oltre 40 finanzieri impegnati (con sei ispettori dell’Ausl) nelle ultime settimane di giugno nei locali pubblici (otto in particolare) più noti nella zona della movida di Milano Marittima. Oltre cento i dipendenti controllati, di cui 18 sono risultati completamente in “nero”, 15 di questi al lavoro in uno solo degli otto locali controllati. Altri 21 sono risultati impiegati in modo irregolare, per aver svolto molte più ore di quanto contabilizzato.

I finanzieri hanno anche scoperto un addetto alla sicurezza, di origine albanese, che lavorava in nero, arrotondando le proprie entrate con il reddito di cittadinanza percepito dalla convivente. Per questo motivo è stata immediatamente richiesta all’Inps di Ravenna la decadenza del beneficio economico nei confronti del buttafuori che è stato inoltre denunciato, alla Procura della Repubblica di Ravenna, per violazione dell’art. 7 comma 2 del Decreto Legge 4/2019, per aver omesso di comunicare lo svolgimento dell’attività lavorativa.

Durante le ispezioni in un ristorante, gli ispettori sanitari inoltre hanno ritrovato alcuni congelatori all’interno dei quali erano stipati generi alimentari, alcuni scaduti da diverso tempo e conservati con gravi carenze igienico sanitarie, che sono stati pertanto sequestrati con conseguente emissione urgente da parte della Dipartimento di Sanità Pubblica della stessa Ausl della Romagna di un provvedimento amministrativo di sospensione dell’esercizio dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande.

Nel corso dello stesso intervento, in un locale cucina, i finanzieri hanno inoltre trovato e sequestrato, per violazione del Testo Unico sui prodotti soggetti ad Accise, un termo-densimetro ed una damigiana in vetro, dalla capienza di 25 litri, risultata contenere alcool puro di illecita provenienza, che veniva utilizzato per realizzare un liquore artigianale da servire ai clienti nel dopocena.

Inoltre, è stata coinvolta anche la Polizia Locale di Cervia per una serie di rilievi e di verbalizzazioni per varie violazioni amministrative connesse alla mancanza di idonei presidi anti Covid, nonché all’illecita occupazione di suolo pubblico.

A conclusione degli interventi sono state irrogate, a carico dei responsabili, sanzioni amministrative per oltre 30.000 euro e due persone sono state denunciate a piede libero alla Procura della Repubblica di Ravenna.

Dradi lascia lo Scientifico: sarà il nuovo preside del liceo artistico di Ravenna

L’ex assessore trasferito dopo 9 anni. Non è servita la petizione di personale scolastico e genitori

Murales Dradi
Gianluca Dradi

Gianluca Dradi, avvocato noto in città anche per essere stato assessore del Comune di Ravenna dal 2006 al 2011, non sarà più il preside del liceo scientifico Oriani di Ravenna, che aveva contribuito fortemente a rilanciare.

Lo rivela, citando il decreto dell’Ufficio scolastico regionale, il Corriere Romagna oggi in edicola, sottolineando quindi come non sia servita la petizione del personale scolastico e dei rappresentanti d’istituto che ne chiedeva la conferma.

Dradi – allo Scientifico dal 2012 – sarà il nuovo dirigente del liceo artistico Nervi-Severini, sempre a Ravenna.

La decisione è stata presa in ossequio alla norma che prevede trasferimenti periodici per quanto riguarda gli incarichi dirigenziali per prevenire forme di corruzione.

 

Inaugurato a Marina un centro internazionale di ricerca per la “crescita blu”

Investimento di 1,5 milioni della Regione, fa parte del Tecnopolo universitario ma sarà anche aperto alle imprese. Collaborazione prestigiosa con il Fraunhofer Gesellshaft

Inaugurazione Centro RicercheLuogo di ricerca scientifica e innovazione tecnologica, ma anche spazio destinato al supporto alla creazione d’impresa e a nuove forme di imprenditorialità: ecco il nuovo Centro di Ricerca Ambiente Energia e Mare, inaugurato questo pomeriggio (16 luglio) a Marina di Ravenna, con sede nel complesso immobiliare dell’ex centro ricerche ambientali, in via Ciro Menotti 48, per una superficie complessiva di quasi 26mila metri quadri.

Si tratta di una struttura di livello internazionale, che rappresenta un importante elemento di sviluppo e valorizzazione del Polo Universitario e del Tecnopolo di Ravenna, di cui fa parte, e al contempo un’occasione per le aziende del territorio di fruire dei risultati delle attività di ricerca scientifica e tecnologica che vi si svolgeranno.

Centro Ricerche AmbientaleLa nascita del Centro è frutto dell’intesa tra Comune di Ravenna, Alma Mater Studiorum – Università di Bologna e Fondazione Flaminia (che l’hanno pensato e progettato e che lo gestiranno in virtù di appositi accordi) ed è stata resa possibile dal sostegno della Regione Emilia-Romagna. Il progetto infatti è stato finanziato con un contributo regionale di un milione di euro circa, a seguito della candidatura dello stesso a un bando della Regione Emilia-Romagna nel quale ha ottenuto il primo posto in graduatoria.

Il Comune di Ravenna ha acquisito l’immobile, lo ha ristrutturato e ne ha ceduto una parte in comodato d’uso gratuito all’Università, per l’attivazione del Centro di Ricerca nell’ambito delle attività del Centro Interdipartimentale di Ricerca Industriale Fonti Rinnovabili, Ambiente, Mare ed Energia (CIRI FRAME). Fondazione Flaminia, accreditata quale “Centro per l’Innovazione nell’ambito della Rete Alta Tecnologia della Regione Emilia-Romagna”, è coinvolta in quanto soggetto gestore del Tecnopolo di Ravenna con l’obiettivo di promuoverne lo sviluppo e favorire la sinergia con le imprese.

Inaugurazione Centro Ricerche Taglio NastroIl Centro – dotato di tre laboratori, alcuni uffici e una prima zona dedicata al co-working con le imprese – costituirà un ampliamento e consolidamento del Tecnopolo di Ravenna e rappresenterà una delle sedi principali per la realizzazione delle attività di ricerca sulle tecnologie per la Crescita Blu Sostenibile, attraverso il sistema dei Centri Interdipartimentali di Ricerca Industriale (CIRI) dell’Università di Bologna, in collaborazione con le imprese del territorio.

Il Centro ospiterà inoltre attività di ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico in collaborazione con il Fraunhofer Gesellshaft, uno degli istituti di ricerca più prestigiosi in Europa, con il quale l’Alma Mater sta finalizzando un accordo quinquennale, rinnovabile, per l’attivazione presso il Centro di ricerca di un laboratorio congiunto nel settore della gestione sostenibile dell’energia e dei rifiuti, denominato “Fraunhofer Innovation Platform for Waste Valorisation and Future Energy Supply at University of Bologna” (FIP-WE@UNIBO).

Il Centro di ricerca ospiterà inoltre un laboratorio di ricerca incentrato sull’up-scale di processi produttivi e di riciclo di componenti e celle di sistemi elettrochimici di accumulo e conversione dell’energia (batterie, supercondensatori, celle a combustibile) mediante approcci sostenibili, e sulla caratterizzazione elettrochimica e chimico-fisica di materiali, componenti e dispositivi.

L’Università potrà inoltre svolgere, presso la stessa sede, attività formative dedicate a temi strategici per il territorio e ai temi dell’innovazione nel settore off shore e della dismissione/conversione delle piattaforme.

Completerà il Centro un secondo intervento di ristrutturazione, per la realizzazione degli spazi da destinare all’attività di incubazione d’impresa e al co-working, con particolare riferimento alle tematiche dell’economia circolare e della Blue Economy, la cui gestione sarà in capo al Comune di Ravenna. Anche questo ulteriore progetto, presentato dal Comune in collaborazione con l’Università di Bologna, si è aggiudicato un contributo regionale, del valore di oltre 421mila euro, partecipando al bando “Programma triennale delle attività produttive – sostegno allo sviluppo delle infrastrutture per la competitività del territorio”.

«Quello che oggi è qui, sotto gli occhi di tutti – ha dichiarato il sindaco di Ravenna Michele de Pascale – è il frutto di un grandissimo lavoro di squadra, al quale il Comune ha creduto e crede fermamente e sul quale ha investito con altrettanta convinzione. Questo centro rappresenta infatti un unicum, in quanto sarà un centro di ricerca industriale pubblico a servizio dell’economia e delle imprese locali ma anche nazionali. Tutto questo non sarebbe stato possibile senza la comunione di intenti e la stretta collaborazione tra Comune, Università di Bologna e Fondazione Flaminia. Ognuna di queste realtà ha messo a disposizione il proprio impegno e le proprie competenze per dare vita a un centro in grado di sviluppare soluzioni innovative da mettere a disposizione del mondo dell’impresa per affrontare la grande sfida della transizione energetica, nel solco di quella che era stata negli anni Novanta la lungimirante visione di Raul Gardini, individuando nella ricerca il principale strumento per conciliare sviluppo e sostenibilità ambientale. Una nuova realtà di livello internazionale, che opererà nell’ambito del Tecnopolo nei due macro settori della gestione sostenibile dell’energia e dei rifiuti e delle scienze e delle tecnologie del mare, con particolare riguardo alla crescita blu sostenibile».

«Ringrazio tutti coloro che hanno reso possibile questo risultato, grazie al coinvolgimento positivo di tante realtà. Si tratta di un progetto sul quale la Regione ha creduto da subito e un’infrastruttura strategica per centrare gli obiettivi della transizione ecologica e della neutralità carbonica anche attraverso l’attività di ricerca industriale e di trasferimento tecnologico soprattutto nel settore ambientale» – ha affermato il presidente della Regione, Stefano Bonaccini.

Coltivava marijuana di fronte a casa, arrestato 40enne. Sequestrate 17 piante

Per l’uomo sono scattati gli arresti domiciliari. In cucina aveva anche 70 grammi di stupefacente

Serra MarijuanaNel corso di un servizio anti-droga, gli investigatori della Squadra Mobile della polizia di Ravenna hanno fermato e controllato un’auto su cui stavano viaggiando due uomini, in procinto di entrare in un’abitazione.

Dopo aver trovato addosso al proprietario della casa due “spinelli”, i poliziotti hanno proceduto alla perquisizione, trovando nel cortile una vera e propria coltivazione di marijuana, sequestrando 17 piante alte quasi 2 metri.

Inoltre, all’interno di un mobile della cucina gli agenti hanno rinvenuto e sequestrato 70 grammi di marijuana, due bilancine elettroniche di precisione e del materiale idoneo al confezionamento dello stupefacente.

La polizia di Stato ha arrestato un quarantenne e indagato un cinquantenne, entrambi cittadini italiani, per il reato di produzione e traffico di sostanze stupefacenti in concorso.

Il quarantenne proprietario dell’abitazione è stato arrestato (e poi posto dalla procura ai domiciliari) e l’amico cinquantenne indagato per il reato di produzione e traffico di sostanze stupefacenti in concorso.

Borse e orologi taroccati in spiaggia e in un negozio: sequestri a Milano Marittima

Oltre 600 articoli rimossi dal mercato. Due persone denunciate

Finanzieri Milano MarittimaI finanzieri di Cervia hanno sequestrato nei giorni scorsi a Milano Marittima circa 600 articoli contraffatti, tra capi di abbigliamento, borse, orologi e accessori delle più note griffe dell’alta moda.

In una prima operazione, le Fiamme Gialle hanno individuato (tramite un post su Facebook) un venditore ambulante di origine senegalese, con numerosi precedenti di polizia e formalmente residente in Lombardia. Venditore abusivo che è stato rintracciato sul lungomare di Milano Marittima, dove era solito attendere i suoi clienti presso i bar degli stabilimenti balneari. I finanzieri lo hanno sorpreso a recuperare da una siepe alcune borse in pelle dei modelli più in voga delle collezioni Prada, Gucci, Louis Vuitton ed Hermes, risultate poi tutte abilmente contraffatte.

L’uomo è stato fermato dai militari al suo effettivo domicilio, in un casolare di Castiglione di Cervia, dove è stata ritrovata ulteriore merce contraffatta, tra cui diversi modelli di orologi di lusso, nonché altre borse e vari capi di abbigliamento con il logo Polo Ralph Lauren, Gucci ed Hugo Boss.

In un altro intervento, invece, i finanzieri hanno scoperto in un negozio del centro di Milano Marittima in vendita fermacapelli elastici e sciarpine tutti con marchi contraffatti delle note case di moda, da Fendi a Gucci e Chanel. Appurata l’assenza di accordi commerciali tra i titolari del negozio e le case di moda, i finanzieri hanno proceduto a una accurata ricognizione del materiale in vendita ritrovando anche i tessuti utilizzati e marchiati Louis Vuitton, Chanel, Gucci, Versace, Fendi, e Dolce & Gabbana.

Il venditore ambulante e il titolare del negozio perquisito sono stati denunciati per commercio di prodotti con segni falsi e ricettazione.

Riviste Reclam

Vedi tutte le riviste ->

Chiudi