lunedì
18 Agosto 2025

Vaccini anti Covid, via alle prenotazioni anche per tutti i 50enni

Dal 10 maggio gli over 55, dal 13 invece gli over 50. Ripresa la somministrazione agli insegnanti

INIZIO VACCINAZIONI COVID RAVENNA VACCINODAY 27 DICEMBRE 2020Vaccini anti Covid, in Emilia-Romagna via alle prenotazioni per tutti i 50enni, cioè i nati dal 1962 al 1971 compresi. Tutto nell’arco di quattro giorni.

Da lunedì 10 maggio si aprono infatti le agende per gli appuntamenti, con data, luogo e ora del vaccino fissati, per tutti i cittadini che hanno tra i 55 e i 59 anni (nati dal 1962 al 1966). Potranno prenotare utilizzando i consueti canali regionali – dai CUP alle farmacie passando per web e telefono – e ricevere la somministrazione in uno degli oltre 140 punti vaccinali gestiti dalle Aziende sanitarie nelle province. In totale sono circa 310mila persone, senza contare chi ha già ricevuto il vaccino perché rientrante in un’altra categoria.

Da giovedì 13 maggio sarà la volta dei 50-54enni (nati dal 1967 al 1971), che potranno prenotarsi dal loro medico di famiglia. Il target in questo caso è di 320mila persone, sempre al netto di coloro che hanno già iniziato o concluso il percorso vaccinale per altre motivazioni professionali o di rischio.

Inoltre, la Regione ha dato indicazione alle Aziende sanitarie di procedere con la vaccinazione dei caregiver, coloro che si prendono cura di una persona non autosufficiente, categoria a cui prestare “particolare attenzione”.

«Solo due giorni fa abbiamo aperto le prenotazioni per la fascia 60-64 anni, raccogliendo oltre 100mila prenotazioni e avviando subito le vaccinazioni, e oggi siamo pronti a calendarizzare i 50enni, partendo subito- afferma l’assessore alle Politiche per la salute Raffaele Donini-. Accogliamo in pieno l’indicazione del Commissario Figliuolo, e lo facciamo anche grazie ai medici di medicina generale, che ringrazio, una rete estesa di professionisti che ci aiuterà nell’ampliare la campagna vaccinale attraverso una programmazione efficace, considerano il grande aumento delle persone vaccinabili e le forniture previste».

Complessivamente i nati dal 1962 al 1971 sono una delle fasce di età più numerosa in Emilia-Romagna: si parla di un pubblico potenziale di circa 630mila persone in più che potranno accedere al vaccino, e il tutto senza contare chi già rientrava in altre categorie professionali o di rischio. Infatti, in Emilia-Romagna le somministrazioni già effettuate nella fascia 50-59 sono quasi 200mila (alle 16 di oggi sono 197.648), considerando sia prime che seconde dosi: in questo conteggio rientrano gli operatori sanitari, il personale scolastico, quello della difesa e della sicurezza, i soggetti vulnerabili per patologia e gli altri aventi diritto di questa fascia di età.

Le ultime novità: “categoria 4”, caregiver, personale scolastico

Sono iniziate oggi le chiamate, da parte delle Ausl ai cittadini tra i 51 e i 59 anni di età che rientrano nella “categoria 4” così come indicata dal piano nazionale, cioè “le persone con comorbidità di età inferiore ai 60 anni, senza quella connotazione di gravità riportata per i soggetti estremamente vulnerabili”. In Emilia-Romagna sono circa 120mila, e grazie al contatto diretto da parte delle aziende sanitarie nessuno di loro dovrà preoccuparsi di prenotare.

Tra le altre categorie che hanno accesso al vaccino ci sono anche i caregiver, coloro che si prendono cura di una persona non autosufficiente. Anche in questo caso le somministrazioni sono di competenza delle Aziende sanitarie, a cui i caregiver si devono rivolgere attraverso i consueti strumenti di prenotazione: l’indicazione della Regione alle aziende sanitarie è di prestare “particolare attenzione” a questa categoria.

Sono inoltre già riprese proprio in queste giorni le prenotazioni per le vaccinazioni del personale scolastico e universitario, di cui si occupano i medici di medicina generale a meno che non si tratti di persone non residenti in Emilia-Romagna, in quel caso a carico delle Asl.

Forza Italia contro Lega e Fdi: «Donati è un compromesso al ribasso: c’è Ancarani»

Il coordinatore regionale: «Confidiamo ancora che il principio di unità che contraddistingue la coalizione venga preservato»

Borgonzoni con Ancarani
Ancarani durante la campagna elettorale delle ultime Regionali

Nessuna ricucitura in vista, anzi. Lo strappo all’interno nel centrodestra ravennate appare insanabile. Forza Italia, infatti, conferma una volta per tutte la propria indisponibilità a sostenere Filippo Donati, l’albergatore scelto invece da Lega e Fratelli d’Italia, presentato «in una precipitosa conferenza stampa», come viene definita dal senatore Enrico Aimi, coordinatore regionale di Forza Italia. Che rilancia invece fortemente la candidatura di Alberto Ancarani, consigliere comunale azzurro uscente e da anni volto noto del partito di Berlusconi in città.

«È un imprenditore certamente capace nel proprio ambito professionale – dichiara Aimi a proposito di Donati -, ma riteniamo non abbia purtroppo la forza politica necessaria e sufficiente per contrastare fino in fondo questa amministrazione rosso porpora. Qui occorre un “combattente” politico, alternativo in maniera vigorosa e decisa ad un sistema che non può continuare a perpetuare se stesso. L’opposizione deve essere a 360 gradi. Ravenna, per sua alta importanza strategica, rientra peraltro, di fatto, nella lista delle città attenzionate dall’accordo nazionale tra i partiti e confidiamo, dunque, che il principio di unità che contraddistingue da sempre la coalizione di centrodestra venga preservato anche in questa occasione, senza compromessi al ribasso di dubbia efficacia e portata elettorale».

«Forza Italia – continua il senatore – ha allo stato il proprio candidato, l’avvocato Alberto Ancarani, neo responsabile regionale dell’organizzazione politica del Movimento Azzurro. Siamo certi che per capacità ed esperienza amministrativa, sia la figura giusta per contrastare lo strapotere delle sinistre che hanno messo da troppi anni Ravenna sotto una campana di vetro, occupando gramscianamente ogni spazio politico . Dopo la tragedia della pandemia c’è bisogno di un forte rilancio, di competenza e soprattutto di visione per una città dal respiro europeo. Gli elettori ravennati hanno bisogno di riconoscersi in un politico che abbia alle spalle un percorso di specchiata coerenza politica e affidabilità. Forza Italia non intende deluderli».

Considerando come sia alquanto difficile, al momento, anche solo pensare a un passo indietro di Lega e Fratelli d’Italia, l’ipotesi più probabile è quindi che Ancarani (stando ad alcuni gossip politici già escluso pure dalla chat di coalizione su Whatsapp…) possa finire per correre da solo, portando così a tre i candidati a sindaco del centrodestra alle prossime amministrative (già in campo c’è anche Veronica Verlicchi della Pigna). Aspettando poi le decisioni del decano dell’opposizione ravennate, Alvaro Ancisi…

Donati candidato sindaco: «Ravenna ha perso smalto. Campagna elettorale col sorriso»

L’albergatore esordisce in politica con una lista civica e l’appoggio di una parte del centrodestra: «Porte aperte a chiunque voglia portare idee». La replica a chi lo accusa di essere stato finora allineato al Pd: «Quando ho dato un mano l’ho sempre fatto per chi era contro il sistema di governo locale».

 ANG5091«Da anni provo a dare suggerimenti a chi governa la città ma finora sono stato sempre ignorato. A questo punto ho deciso di fare da solo». Filippo Donati si candida a sindaco di Ravenna perché dice che non ne può più del clima di stanchezza e pigrizia che avvolge la sua città, dove è nato, dove vive e dove lavora come albergatore con il suo Hotel Diana. «Vogliamo dare nuovo smalto alla città – dice Donati presentandosi alla stampa –. I prossimi anni sono cruciali per il rilancio di Ravenna dove la pandemia ha solo accentuato problemi economici già presenti»

Nella corsa a Palazzo Merlato si presenta con una lista civica personale – «Ci saranno persone che non vengono dalla politica» – supportata da Lega e Fratelli d’Italia. La coalizione si chiama Cantiere Ravenna ma le porte sono ancora aperte: «Ho fatto le mie proposte e per il momento ho trovato il sostegno di questi due partiti. Stiamo lavorando da 40 giorni per imbastire il nostro progetto, la nostra visione della città. Ma c’è spazio per chiunque voglia portare proposte». Con una linea d’azione ben precisa: «Una campagna elettorale con il sorriso, non contro qualcuno, ma a favore di qualcuno e cioè dei ravennati».

Dell’alleanza fa parte anche Massimiliano Alberghini, il commercialista che cinque anni fa arrivò al ballottaggio contro Michele de Pascale: «Mi darà una mano importante perché ha già vissuto qualcosa che io non conosco». Rispetto alla coalizione di centrodestra del 2016 al momento mancano Forza Italia e Lista per Ravenna. In particolare il consigliere forzista Alberto Ancarani ha accusato Donati di essere stato da sempre affine al sistema di governo locale: «Ho avuto incarichi in Confesercenti e ho dovuto trattare con chi rappresentava l’amministrazione, a qualunque livello.  Il ruolo che ho avuto nella Fondazione del Monte è previsto dallo statuto che attribuisce un posto alle associazione economiche. Fu la giunta Mercatali a chiedere a Confesercenti di indicare un nome». Ma c’è un messaggio a chi lo giudica troppo vicino al Pd: «Non ho mai fatto politica ma ho dato una mano più volte in qualità di civico. Ogni volta l’ho fatto con realtà che andavano contro il sistema costituito (alle ultime amministrative ha collaborato con lo staff del Movimento Cambierà, ndr). In città se non sei nel cerchio magico non vieni ascoltato».

Jacopo Morrone, segretario della Lega in Romagna, guarda anche nell’altra metà campo: «A Forlì i Repubblicani sono venuti con noi e sappiamo che ha vinto Zattini. Anche a Ravenna farebbero bene a pensare di venire con noi se vogliono vincere».

Tornano le Giornate Fai di primavera: le aperture in provincia di Ravenna

 

Tutto pronto per la 29ª edizione delle Giornate Fai di Primavera, in programma sabato 15 e domenica 16 maggio.  Dal 1993 è considerato il più importante evento dedicato al patrimonio culturale che celebra arte, storia e natura, che propone l’apertura di 600 luoghi in 300 città e 19 regioni, molti dei quali poco conosciuti o accessibili in via eccezionale.

Ecco il programma della delegazione di Ravenna del Fai.

  • Giardini Pubblici della Loggetta Lombardesca, viale Santi Baldini 4, Ravenna. In collaborazione con Comune di Ravenna, Archivio Storico Comunale. Visite guidate a cura dei Volontari del gruppo FAI Giovani di Ravenna e Apprendisti Giovani Ciceroni; gruppi da 15 persone.
    Sabato 15 maggio ore 10-12.30 (ultimo ingresso 11.30) e ore 15-18 (ultimo ingresso 17).
    Domenica 16 maggio ore 10-13 (ultimo ingresso 12) e ore 15-18 (ultimo ingresso 17).
  • Villa Romana di Russi: Area Archeologica, via Fiumazzo 17, Russi (RA). Per gentile concessione della Direzione Generale Musei Emilia–Romagna. Visite guidate a cura della Pro Loco di Russi; gruppi da 8 persone.
    Sabato 15 maggio ore 14-18 (ultimo ingresso ore 17).
    Domenica 16 maggio ore 10.30-12.30 (ultimo ingresso 11.30) e ore 14-18 (ultimo ingresso 17).
  • Area di Riequilibrio Ecologico della Villa Romana di Russi, via Fiumazzo 17, Russi (RA). Visite guidate a cura di WWF e della Pro Loco di Russi; gruppi da 15 persone.
    Sabato 15 e Domenica 16 maggio ore 10-12.30 (ultimo ingresso 11.30) e ore 15-18 (ultimo ingresso 17).A cura del Gruppo FAI di Lugo:
  • Podere Pantaleone: Area di Riequilibrio Ecologico, vicolo Pantaleone 1 (traversa di via Stradello), Bagnacavallo (RA). Visite guidate a cura dei Volontari della Associazione Lestes APS Bagnacavallo; gruppi da 15 persone.
    Sabato 15 e Domenica 16 maggio ore 9.30-13.30 (ultimo ingresso 12.30) e ore 14.30-19.30 (ultimo ingresso 18.30). Sabato 15 e Domenica 16 maggio ore 20.30 visita guidata notturna.A cura del Gruppo FAI di Faenza:
  • Roseto didattico sperimentale “Raffaele Bazzocchi”, Via Firenze 194, Faenza (RA), presso Istituto Agrario Persolino. In collaborazione con Fondazione FC Caldesi, Istituto Professionale Persolino-Strocchi, Prof.ssa Giorgioni Unibo, Protezione Civile e Arma dei Carabinieri; gruppi da 15 persone.
    Sabato 15 maggio ore 14-17.30 (ultima visita 16.30).
    Domenica 16 maggio ore 10-14 (ultima visita 13).A cura del Gruppo FAI di Cervia:
  • Chiesa di Santa Maria del Suffragio, Corso Giuseppe Mazzini 14, Cervia (RA). Per gentile concessione di Don Pierre Cabantous e Arch. Marisa Contucci. Visite guidate a cura di Apprendisti Giovani Ciceroni dell’Istituto Professionale Alberghiero “Tonino Guerra” di Cervia; gruppi da 10 persone.
    Sabato 15 maggio ore 9-11.45 (ultimo ingresso 11) e ore 15-17:45 (ultimo ingresso 17).
    Nota: La visita delle ore 11 sarà condotta dall’Arch. Marisa Contucci;  la visita delle ore 17 dallo storico Dott. Renato Lombardi. Durante l’evento l’allestimento di un “Punto Goloso” sarà curato dal Laboratorio di Pasticceria dell’Istituto Alberghiero Tonino Guerra. In conclusione, all’esterno un evento musicale a cura di Serena e Matteo Galassi, primo violino e prima viola della Grande Orchestra Città di Cervia.
    In occasione delle Giornate Fai di Primavera è disponibile sul sito dell’Istituzione Biblioteca Classense la mostra virtuale “Il verde storico: giardini e viali di Ravenna”, a cura dell’Archivio storico comunale in collaborazione con la Delegazione Fai di Ravenna.

Covid, 58 nuovi casi a Ravenna. In regione continuano a calare i ricoverati

 

Sono 58 i nuovi casi giornalieri di positività al coronavirus registrati in provincia di Ravenna alle 12 di oggi, 7 maggio. Si tratta di 30 maschi e 28 femmine; 27 asintomatici e 31 con sintomi; 56 in isolamento domiciliare e 2 ricoverati. I tamponi eseguiti sono stati 1.954.

Oggi la Regione ha comunicato 1 decesso: una donna di 87 anni. Sono state comunicate 121 guarigioni.

IL BOLLETTINO REGIONALE DEL 7 MAGGIO

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 374.498 casi di positività, 871 in più rispetto a ieri, su un totale di 29.543 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 2,9%.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 729 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 321.870.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 39.636 (+126 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 38.025 (+185), il 95,9% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano 16 nuovi decessi: 2 a Piacenza (entrambe donne, di 83 e 92 anni), 1 a Parma (un uomo di 73 anni); 4 nella provincia di Reggio Emilia (2 donne, di 70 e 74 anni, e 2 uomini, di 62 e 64 anni); 1 a Modena (un uomo di 76 anni); 2 a Bologna (una donna di 59 anni e un uomo di 90); 1 a Ravenna (una donna di 87 anni); 4 in provincia di Forlì-Cesena (2 donne, di 91 e 94 anni, e 2 uomini, di 71 e 72 anni); 1 a Rimini (una donna di 91 anni). Nessun decesso nella provincia di Ferrara.

In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 12.992.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 195 (-9 rispetto a ieri), 1.416 quelli negli altri reparti Covid (-50).

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 10 a Piacenza (+1 rispetto a ieri), 14 a Parma (-1), 23 a Reggio Emilia (-1), 29 a Modena (+1), 55 a Bologna (-5), 8 a Imola (numero invariato rispetto a ieri), 19 a Ferrara (-1), 13 a Ravenna (invariato), 5 a Forlì (-1), 5 a Cesena (invariato) e 14 a Rimini (-2).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 23.183 a Piacenza (+22 rispetto a ieri, di cui 11 sintomatici), 26.756 a Parma (+109, di cui 52 sintomatici), 45.469 a Reggio Emilia (+103, di cui 69 sintomatici), 63.800 a Modena (+174, di cui 120 sintomatici), 80.006 a Bologna (+197, di cui 143 sintomatici), 12.390 casi a Imola (+9, di cui 2 sintomatici), 22.794 a Ferrara (+45, di cui 9 sintomatici), 29.639 a Ravenna (+58, di cui 31 sintomatici), 16.324 a Forlì (+69, di cui 47 sintomatici), 18.863 a Cesena (+36, di cui 31 sintomatici) e 35.274 a Rimini (+49, di cui 25 sintomatici).

Saline di Cervia, in arrivo hotel al posto dei caselli e un ostello della gioventù

E il sindaco annuncia per il futuro un museo delle acque e il parco archeologico

Caselli Presentazione Bando6Dopo la firma della proroga alla concessione al Comune di Cervia delle saline fino al 2057 avvenuta il 12 aprile scorso, l’amministrazione comunale è al lavoro per la valorizzazione dell’area. In questi anni l’impossibilità di disporre del patrimonio in modo concreto e lo scorrere inesorabile del tempo hanno influito negativamente sulle condizioni degli immobili,  che attualmente versano in condizioni di degrado.

«Il rinnovo ed il prolungamento del periodo di disponibilità per i prossimi decenni offre finalmente le condizioni ottimali – si legge in una nota del Comune – per mettere in atto i programmi di sviluppo sui quali da tempo l’amministrazione è al lavoro».

Si tratta di progetti rigenerativi che prevedono un percorso di recupero valorizzazione e in alcuni casi anche di di riconversione d’uso degli immobili presenti all’interno dell’area saline, con l’intento di gettare le basi anche per una sostenibilità di lunga durata.  Si tratta di investimenti imprenditoriali e culturali che vedranno la collaborazione pubblico-privato sul percorso di valorizzazione dell’intero comparto, sia in ambito culturale sia in ambito  turistico, con una offerta nuova che andrà ad integrare l’attuale rete di servizi.

L’amministrazione sta predisponendo i bandi pubblici che daranno il via al processo di rigenerazione degli immobili con la ristrutturazione di alcuni caselli della salina e dell’immobile “ stambrina”.

L’articolato progetto di ristrutturazione e valorizzazione inizia con il lavoro su 3 caselli: Casello Ravenna, casello Cesena e Casello del Diavolo. La loro nuova destinazione d’uso sarà di tipo ricettivo-turistico ad alto livello.

Al limitare della salina si trova inoltre l’immobile detto “ stambrina” sito in Via Salara Statale, 1  fino al 1998 un centro di prima accoglienza per stranieri divenuto poi Centro di accoglienza per lavoratori immigrati. Questo immobile diventerà un servizio ricettivo rivolto specificatamente ai giovani. Cervia aprirà quindi un ostello, tipologia di servizio non ancora presente sul territorio che andrà ad ampliare l’offerta turistica  dedicata al target giovani.

I bandi saranno pubblicati nei prossimi giorni sul sito del comune di Cervia nella sezione Bandi e Concorsi.

«Si tratta di un primo step di un ampio progetto che prevede la ristrutturazione di tutti gli immobili della salina che rinasceranno, uno dopo l’altro, a nuova vita. – dichiara il sindaco Massimo Medri- Vogliamo far crescere ulteriormente le Saline di Cervia, già note in tutto il mondo per il brand “Sale di Cervia”, dal punto di vista culturale e turistico oltre che commerciale, lavorando in sinergia con operatori e specialisti del settore. La ristrutturazione dei caselli e dell’immobile “Stambrina” costituisce il primo passo nel progetto di rivalutazione dell’area, che proseguirà nei prossimi anni con il recupero del “Ricovero delle Burchielle” e  col Museo delle Acque. Passeremo poi agli altri immobili presenti nell’area e a percorsi di valorizzazione della storia e della cultura della nostra realtà esaltando in particolare lo spessore delle nostre origini attraverso la realizzazione di un parco  archeologico».

I Caselli lungo il perimetro della salina in origine erano 13 dei quali oggi ne  restano 5. Costituivano importanti punti di controllo dell’area della produzione e venivano utilizzati per il controllo di entrate ed uscite dalla salina  da parte dei salinari e per impedire l’ingresso ad estranei. Servivano soprattutto per evitare furti e contrastare il contrabbando del sale.  Sono rimasti in funzione fino circa alla fine degli anni ‘50.

Ravenna, al via i lavori per la ciclabile di via San Mama, che sarà a senso unico

Cantiere fino a dicembre. Investimento di 600mila euro del Comune

Via San MamaÈ previsto per lunedì, 10 maggio, l’avvio dei lavori di ristrutturazione di via San Mama, a Ravenna, che comprende la realizzazione di una pista ciclabile. L’obiettivo dell’intervento, sul quale il Comune di Ravenna ha investito 600mila euro e che la stessa Amministrazione prevede di terminare entro dicembre, è «quello di rendere più sicura la circolazione di pedoni e ciclisti con la realizzazione di marciapiedi e percorsi ciclopedonali da mettere in rete con quelli esistenti».

Si completerà pertanto l’attuale percorso ciclopedonale già presente in via San Mama, da piazza Anna Magnani fino al vicolo Plazzi, con uno analogo di larghezza variabile tra 2,60 e 3,50 metri, sempre sul lato est, fino alla rotonda Irlanda. La sede del nuovo percorso ciclopedonale sarà separata da quella viaria attraverso un cordolo in rilievo.

Sul lato opposto (lato stadio, per intenderci) sarà realizzato un percorso solo pedonale, di larghezza variabile tra uno e due metri, in rilievo rispetto alla quota della sede viaria, eccetto che per alcuni tratti in cui sarà separato da quest’ultima con un cordolo. Saranno inoltre adeguate le fermate bus con la realizzazione di piazzole rialzate accessibili agli utenti diversamente abili.

Come cambierà la viabilità al termine dei lavori

La realizzazione dell’intervento comporterà l’istituzione del senso unico in tutta via San Mama, nella direzione da piazza Anna Magnani alla rotonda Irlanda; di conseguenza saranno adeguati alcuni sensi di circolazione nelle traverse presenti nel tratto tra via El Alamein e la rotonda Irlanda. Sarà inoltre invertito il senso unico presente in vicolo Plazzi. Nel tratto di via Ravegnana tra la rotonda Irlanda e via Bassano del Grappa sarà mantenuto il doppio senso di circolazione istituendo però il divieto di svolta a sinistra, provenendo dalla rotonda, in direzione di via san Mama. Nel tratto tra via Bassano del Grappa e vicolo Plazzi sarà istituito un senso unico di circolazione in direzione centro storico, mantenuta la sosta sul lato sinistro e creata, tra i parcheggi e il marciapiede, una pista ciclabile monodirezionale verso via Bassano del Grappa. Dalla rotonda Irlanda alla via Montello sarà adeguato il marciapiede sul lato ovest per realizzare un percorso ciclo pedonale promiscuo di larghezza variabile tra 2,65 e 3,50 metri, che collegherà via San Mama a via Galilei.

Principali modifiche alla viabilità durante la prima fase dei lavori

Durante la prima fase dei lavori saranno istituiti nel tratto di via San Mama tra via Romolo Ricci e vicolo Plazzi il restringimento di carreggiata, il divieto di sosta con zona rimozione su entrambi i lati per tutti i veicoli, il limite massimo di velocità di 30 chilometri orari, il divieto di sorpasso, il divieto di transito alle biciclette sul percorso ciclabile e pedonale esistente sul lato civici pari. Man mano che i lavori proseguiranno saranno comunicate, anche con apposita segnaletica, le ulteriori modifiche che si renderanno necessarie.

Anche Mirabilandia in piazza per chiedere la riapertura dei parchi di divertimento

Martedì a Roma con l’associazione nazionale: «E il premier vuole far tornare i turisti?»

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Veduta dall’alto del parco acquatico Mirabeach, adiacente a Mirabilandia

Anche Mirabilandia scenderà in piazza – martedì 11 maggio alle 11.30 a Roma in piazza del Popolo – contro la decisione del Governo di far riaprire i parchi di divertimento solo l’1 luglio.

La manifestazione, indetta dall’associazione Parchi Permanenti Italiani aderente a Confindustria, segue la petizione #NO1luglio, che in pochi giorni ha raccolto decine di migliaia di firme e che continuerà anche dopo l’evento, allo scopo di anticipare il via libera ai parchi tematici e acquatici.

«In perfetta sintonia con l’atmosfera divertente e allegra che anima i parchi divertimento dedicati alle famiglie, la manifestazione sarà pacifica e colorata, a misura di bambino, con tanta musica, palloncini e un palco sul quale sfileranno i personaggi dei cartoon e le mascotte dei protagonisti del comparto: i parchi del gruppo Costa Edutainment, Leolandia, MagicLand, Mirabilandia, Zoomarine, Gardaland e molti altri ancora».

«Il Governo – dichiara Giuseppe Ira, Presidente dell’Associazione e di Leolandia – sta giocando con il futuro di migliaia di lavoratori, molti dei quali sono stagionali e dal 30 aprile hanno perso ogni sussidio. Le Istituzioni non possono continuare ad ignorarci. Chiediamo di poter aprire prima, come avviene all’estero e come sarebbe logico dopo le dichiarazioni del Presidente del Consiglio Mario Draghi riferite all’invito ai turisti stranieri di tornare in Italia a partire dal 15 maggio. Sarebbe spiacevole che i turisti trovassero chiusi solo i parchi a tema: le nostre sono attività sicure, all’aperto e i protocolli predisposti lo scorso anno hanno dimostrato di funzionare perfettamente».

L’Associazione Parchi Permanenti Italiani ricorda inoltre che, «in 14 mesi di crisi, le aziende del settore non hanno ricevuto ristori e finanziamenti, nonostante gli ingenti costi fissi: il Ministro Franceschini, che rappresenta il comparto a livello istituzionale, ad oggi non ha mai ricevuto i rappresentanti dell’Associazione. Il Ministro Garavaglia fin dal suo insediamento si è reso disponibile ad un confronto e ha confermato la sua disponibilità ad attivare l’iter funzionale al passaggio dei parchi permanenti sotto il Ministero del Turismo: un passaggio che comporterebbe importanti agevolazioni».

«Il settore è composto da circa 230 strutture tra parchi a tema, faunistici, avventura e acquatici – sono i dati snocciolati dall’associazione -. Nel 2019 ha generato un giro d’affari superiore ai 400 milioni di euro e 25.000 posti di lavoro diretti (tra occupati fissi e stagionali). Cifre che salgono rispettivamente a 2 miliardi di euro e 60.000 addetti considerando l’indotto composto da hotel, ristorazione, merchandising, manutenzioni e altri servizi collaterali. Nel 2020 il 20% dei parchi ha rinunciato completamente all’apertura, 5 parchi italiani sono passati sotto il controllo di fondi di investimento stranieri e si sono persi 10.000 posti di lavoro stagionali.

Basket femminile, parte la rincorsa di Faenza alla serie A1

Il 12 maggio al via i quarti di play-off contro La Spezia

E Work FaenzaDefinito il calendario dei play-off della serie A2 di basket femminile, che vede grande protagonista l’E-Work Faenza, che ha chiuso al primo posto la stagione regolare.

L’avversaria ai quarti di finale sarà La Spezia, considerata una «falsa ottava», squadra di grandi ambizioni frenata in più riprese da Covid e infortuni.

Si parte mercoledì 12 maggio alle 19 in Liguria per poi passare a Faenza per gara 2 (domenica 16 maggio alle 18) e l’eventuale gara 3 (giovedì 20 alle 20).

Ad attendere Faenza, in caso di vittoria, in semifinale, sarà la vincente tra Umbertide e Patti, mentre le altre quattro squadre che si contenderanno un posto per la finalissima sono San Giovanni Valdarno, Pistoia, Brescia e Selargius.

Solo la vincente avrà garantita la promozione in A1, massima serie del basket femminile nazionale.

Verso l’estate: torna il “navetto” a Marina e Punta. E scatta la sosta a pagamento

 

Navetto Mare 2Da domani, sabato 8 maggio, a domenica 12 settembre torna il servizio gratuito di bus navetta svolto da Start Romagna per conto del Comune, dai parcheggi di via del Marchesato e di via Trieste al litorale di Marina di Ravenna e dal parcheggio di via Trieste al litorale di Punta Marina Terme.

Il servizio sarà svolto nel rispetto dei limiti fissati dalla normativa anti Covid per la sicurezza dei passeggeri; giornate e orari di attività seguiranno da giugno il tradizionale andamento delle stagioni estive, qualora non siano poste diverse limitazioni.

In maggio il Navetto Mare circolerà al sabato dalle 14 alle 22 e alla domenica dalle 9 alle 22.

Per quanto riguarda giugno, il servizio sarà attivo nella giornata festiva di mercoledì 2 dalle 9 alle 22, sabato 5 dalle 14 alle 2 e domenica 6 dalle 9 alle 22. Nei successivi fine settimana di giugno il Navetto Mare circolerà al venerdì dalle 20 alle 2, al sabato dalle 14 alle 2 e alla domenica dalle 9 alle 22.

Per tutto luglio e nel primo fine settimana di agosto, fino a domenica 8 agosto, il servizio sarà attivo al venerdì dalle 20 alle 2, al sabato dalle 9 alle 2 e alla domenica dalle 9 alle 22. Da lunedì 9 agosto a giovedì 12 agosto il servizio sarà attivo tutti i giorni dalle 14 alle 2; da venerdì 13 a domenica 15 agosto dalle 9 alle 2. Negli ultimi due fine settimana di agosto il Navetto Mare circolerà il venerdì dalle 20 alle 2, il sabato dalle 9 alle 2 e la domenica dalle 9 alle 22.

In settembre il servizio sarà attivo nei primi due fine settimana del mese, il sabato dalle 14 alle 22 e la domenica dalle 9 alle 22. Tutte le informazioni sugli orari sono comunque affisse alle fermate e saranno pubblicate sul sito di Start Romagna.

Sempre da domani, sabato 8 maggio, e in questo caso fino a domenica 29 agosto, sarà in vigore anche la sosta a pagamento in viale della Pace e in viale delle Nazioni a Marina di Ravenna, in viale Colombo a Punta Marina Terme, nell’area compresa tra i viali Del Duca/Piccarda e gli stabilimenti balneari a Lido di Dante.

La sosta sarà a pagamento nelle giornate del venerdì a partire dal 4 giugno fino al 27 agosto compreso (ad esclusione di venerdì 13 agosto) dalle 20 alle 2; nelle giornate del sabato dall’8 maggio al 29 maggio compreso dalle 14 alle 22, dal 5 giugno al 26 giugno compreso e nei giorni 9, 10, 11 e 12 agosto dalle 14 alle 2 e dal 3 luglio al 28 agosto e nei giorni 13 e 15 agosto dalle 9 alle 2; nelle giornate della domenica (ad esclusione di domenica 15 agosto) dalle 9 alle 22, oltre al giorno 2 giugno.

Le tariffe sono invariate: 50 centesimi all’ora nella fascia 9-18, con possibilità di forfait diurno per 3 euro complessivi; 1 euro all’ora dalle 18 al termine, con possibilità di forfait serale – notturno per 4 euro complessivi. I parcometri daranno la possibilità di acquistare i due forfait in una sola volta al prezzo di 7 euro.

«Basta considerare l’indice Rt per decidere i colori. Meglio monitorare i ricoveri»

L’appello del presidente della Regione Bonaccini: «Il virus fa meno paura grazie ai vaccini»

Bonaccini WebSale l’indice di contagio del coronavirus in Italia che passa dallo 0.85 della scorsa settimana a 0.89, secondo quanto scrive in anteprima l’Ansa. L’incidenza invece secondo gli ultimi calcoli sarebbe ancora in discesa dal valore 146 registrato nel monitoraggio della scorsa settimana, arrivando ora a 127.

E proprio contro l’indice Rt (e il suo utilizzo per poi decidere il colore delle Regioni) si scaglia il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, e anche il presidente dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini. «Spero – ha detto in un intervento a Mattino 5 – che il Governo faccia una revisione di come oggi vengono considerati i dati. L’Rt dei contagi dovrebbe essere superato da un “Rt ospedaliero”».

L’importante, dicono entrambi, è monitorare il sovraffollamento delle strutture ospedaliere. «Qui da noi c’erano oltre 400 persone in terapia intensiva fino a una settimana fa, oggi sono 200», ha detto Bonaccini. «Questo significa che il virus ancora colpisce, ma fa meno paura perché stiamo vaccinando la parte della popolazione più fragile».

Ufficiale: l’albergatore Donati si candida a sindaco con il sostegno di Lega e FdI

Al via il progetto “Cantiere Ravenna”, senza Forza Italia

Filippo DonatiSi va completando il quadro dei candidati a sindaco in vista delle prossime amministrative di Ravenna, in programma in ottobre.

Il noto albergatore Filippo Donati, infatti, ha presentato ufficialmente la propria candidatura a capo di una nuova lista civica, “Viva Ravenna”, che avrà il sostegno dei due partiti al momento più importanti – in termini di voti – del centrodestra, ossia Lega e Fratelli d’Italia.

Un centrodestra quindi spaccato, con Forza Italia che ha fin da subito espresso la propria contrarietà al nome di Donati e che quindi non partecipa al progetto e la lista La Pigna che da tempo ha già annunciato di voler correre da sola (con la consigliera comunale uscente Veronica Verlicchi candidata sindaco).

Donati sarà alla guida di una coalizione denominata Cantiere Ravenna e sarà quindi (sondaggi alla mano) il principale avversario del sindaco uscente, Michele de Pascale, sostenuto come noto da un’ampia coalizione di centrosinistra.

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