sabato
16 Agosto 2025

A tavola in spiaggia: ristorazione all’aperto consentita nei bagni dal 26 aprile

Dopo i dubbi di interpretazione del decreto governativo, lo conferma un’avviso ai bagnini della Cooperative Spiagge di Ravenna

Ristorante SpiaggiaDa lunedì 26 aprile con l’Emilia-Romagna e la sua riviera in Zona Gialla oltre alle riaperture degli stabilimenti balneari è consentita anche l’attività di ristorazione in riva al mare.
Lo annuncia in una nota informativa inviata ai bagnini, il direttore della cooperativa “Ravenna Spiagge”, Riccardo Santoni, che scrive: «Dopo attenta lettura del decreto riaperture, verifiche legali e al netto di inattesi provvedimenti restrittivi siamo in grado di confermare che le spiagge tornano accessibili da lunedì 26 aprile con il passaggio in zona gialla, pur in regime di elioterapia. Anche le attività dei servizi alla ristorazione sono consentite, in qualsiasi tipo di esercizio, quindi anche per licenza annessa a quella di stabilimento, se effettuati con consumazione al tavolo ed esclusivamente all’aperto».

Nel ravennate i positivi tornano oltre la soglia cento. E si contano anche 6 morti

Complessivamente in regione i contagiati sono di poco sotto quota mille. Continuano a diminuire i ricoveri. Quasi 1 milione e mezzo i vaccinati

DRIVE THROUGH TAMPONE COVID PARCHEGGIO PALA DE ANDR RAVENNAOggi sabato 24 aprile in provincia di Ravenna, dopo cinque giorni il numero dei positivi torna sensibilmente sopra la soglia del centinaio. Si sono infatti registrati 119 casi di contagio al Covid 19: 58 maschi e 61 femmine; 47 asintomatici e 72 con sintomi; 118 in isolamento domiciliare e 1 ricoverato. Di questi: 82 sono stati rilevati traamite contact tracing; 24 per sintomi; 11 per test volontario; 1 test per categoria; 1 test per rientro dall’estero. I tamponi eseguiti sono stati 2057.
Sono stati comunicati anche 6 decessi: tre pazienti di sesso maschile di 83, 87 e 92 anni e tre pazienti di sesso femminile di 84, 91 e 93 anni.
I casi positivi al Coronavirus complessivamente diagnosticati da inizio contagio nel ravennate sono 28.763.

Dall’inizio dell’epidemia in Emilia-Romagna si sono registrati invece 363.782 casi di positività, 984 in più rispetto a ieri, su un totale di 28.391 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 3,5%. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 39,6 anni.

La situazione dei contagi nelle province vede al primo posto Modena con 160 nuovi casi, seguita da Reggio Emilia (151), Bologna (134) e Ravenna (119). Poi Rimini (113), Parma (107) e Cesena (63), quindi Forlì (56), Ferrara (39), il Circondario Imolese (23) e infine Piacenza (19).

D’altra il virus continua a mietere vittime: si registrano 30 nuovi decessi: 8 a Bologna ; 8 a Ferrara; 6 a Ravenna; 2 a Forlì-Cesena; 2 a Modena; 2 a Rimini;1 a Parma e 1 a Reggio Emilia  Non risultano decessi in provincia di Piacenza. In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 12.761.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 265 (-11 rispetto a ieri), 1.873 quelli negli altri reparti Covid (-75). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 10 a Piacenza (numero invariato rispetto a ieri), 30 a Parma (-2), 28 a Reggio Emilia (-1), 43 a Modena (invariato), 72 a Bologna (-3), 10 a Imola (-1), 32 a Ferrara (-3), 11 a Ravenna (invariato), 6 a Forlì (invariato), 5 a Cesena (+1) e 18 a Rimini (-2).

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che in questa fase riguarda il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani, in maggioranza già immunizzati, gli ultraottantenni in assistenza domiciliare e i loro coniugi, se di 80 o più anni e le persone dai 70 anni in su. Alle ore 14 di oggi erano state somministrate complessivamente 1.445.284 dosi; sul totale, 451.784 sono seconde dosi, e cioè le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.

Festa della Liberazione: dalla pedalata con Qr code al volo dell’aquilone di Zaky

Le iniziative si spostano anche su Facebook: cerimonie, letture, canzoni, video-racconti, fino al ritrovo a Ca’ di Malanca

Amnesty Ravenna Aquilone Zaky
L’aquilone dedicato a Patrick Zaki volerà anche il 25 aprile

I comuni della provincia di Ravenna si apprestano a celebrare il 76°anniversario della Liberazione con una serie di iniziative commemorative e momenti di approfondimento storico e culturale, che verranno trasmessi anche in streaming per evitare assembramenti.

Nel comune capoluogo, le celebrazioni prenderanno il via il 25 aprile alle 10.30 al Ponte degli Allocchi, in Circonvallazione al Molino, dove si svolgerà, alla presenza del sindaco Michele de Pascale la deposizione di corone al monumento in memoria dei martiri. Alle 11 in piazza del Popolo avrà luogo la deposizione di corone alla lapide dei partigiani caduti per la liberazione dal nazifascismo, in diretta streaming sulle pagine Facebook del Comune di Ravenna e del sindaco Michele de Pascale. È previsto inoltre un momento musicale con Ambrogio Sparagna e i solisti dell’Orchestra Popolare Italiana, che intoneranno “Bella Ciao” e i canti della Liberazione. Sulle stesse pagine Facebook, a seguire, sarà trasmesso il video, realizzato per l’occasione, “Libertà va cercando”, con letture, davanti alle opere del Mar, di Tamo e della biblioteca Classense, a cura di artisti locali, accompagnate dal coro Ludus Vocalis Ragazzi e dai cori delle scuole.

In collaborazione con l’Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea, sempre sulle pagine Facebook del Comune e del sindaco saranno poi trasmesse “Altre storie in bicicletta”, video-racconti di staffette e testimoni del tempo di guerra in provincia di Ravenna. Successivamente saranno presentate le iniziative dal titolo “Guerra e dopoguerra nel ravennate 1940-1948”, realizzate per il 60° anniversario della fondazione dell’Istituto storico della Resistenza, a cui farà seguito l’interpretazione di “Bella ciao” in varie lingue del mondo.
La giornata prosegue, alle 15, al parco Teodorico, dove la sezione Luigi Fuschini dell’Anpi di Ravenna, organizzerà “Il volo dell’aquilone di Zaky”, disegnato da Gianluca Costantini e realizzato da Cervia Volante, in collaborazione con Amnesty International. L’evento sarà visibile sulla pagina facebook della sezione Luigi Fuschini, con saluto del sindaco Michele de Pascale e lettura di poesie e brani musicali, per la regia di Meho Sulemanski.
Si intitola “Sotto l’ombra di un bel fior” l’evento webinair organizzato da Ravenna Coraggiosa, visibile sulla sua pagina FB alle ore 18: si tratta di un racconto che avrà come voci narranti Luigi Dadina, attore e fondatore del Teatro delle Albe; Nicoletta Bacco, bibliotecaria coraggiosa; e Cecilia Regard, giovane militante antifascista dell’ANPI sezione Fuschini. Intervengono Guido Pasi e il Senatore Vasco Errani. Conduce Domenico Esposito.

Torna anche la pedalata del 25 aprile, lungo i luoghi della Resistenza nel ravennate, anche se non potrà essere “collettiva” come da abitudine. A organizzare è la Fiab, insieme all’Anpi di Ravenna. L’itinerario – ideato per poter essere percorso in autonomia – prevede sei stazioni dove è presente l’installazione temporanea di sei pannelli informativi: inquadrando il QRCode si potrà vedere un breve filmato sul sito a cui è dedicata la sosta. Il percorso è di circa 40 km: parte in Piazza del Popolo dal Monumento ai Caduti dove è posto il primo dei pannelli informativi e, dopo aver toccato il cippo del Vicolo dei Francesi, arriva a Punta Marina, nella zona degli sbarramenti anticarro noti come “Denti di drago” e dei bunker. Quindi si procede verso nord dove si trovano le altre tre stazioni, quella sulla battaglia di Porto Corsini, quella sull’Isola degli Spinaroni, visibile pedalando lungo la Pialassa Baiona e quella con i riferimenti storici di via Gattolo, che si incontra proseguendo lungo la ciclabile delle Mandriole.
Il percorso, creato per la Festa della Liberazione, resta valido sempre, con i filmati visibili anche sul canale YouTube di Fiab. I dettagli sul sito www.fiabravenna.it.

Altro appuntamento tradizionale del 25 aprile era il ritrovo a Ca’ di Malanca, nelle colline faentine, che quest’anno si terrà in collegamento Facebook. Il programma inizierà alle ore 13.30 con la Musica Resistente di Bellaciaotrio e proseguirà alle ore 14 con l’alzabandiera, a cui seguiranno gli interventi di Niccolò Bosi presidente del Consiglio comunale di Faenza, di Roberto Visani presidente del Consiglio di Imola e di Franco Conti (associazione Ca’ di Malanca). Dalle 14.30 alle 17.30 è in programma “Parole di Liberazione”, evento che permetterà di interagire con la manifestazione inviando parole, slogan, brevi testi dedicati alla Liberazione e alla Resistenza. Verranno visualizzati e resi patrimonio di chi parteciperà con il collegamento virtuale (info 389 6136611).
Infine, il 25 aprile sulla pagina Facebook del Mei di Faenza saranno pubblicati i 14 videoclip musicali selezionati tra gli oltre 60 artisti e band che hanno partecipato al concorso sul tema della Liberazione del Meeting degli Indipendenti.

L’ex Conad ora è del Comune: percorso partecipativo per il nuovo uso dei mille mq

L’edificio in via Platone è coinvolto in una permuta che ha portato al marchio della Gdo il terreno per il nuovo supermercato. Ora sarà usato per la comunità

Ex Conad 2L’edificio che ospitava l’ex Conad in via Platone a Pinarella ora è di proprietà del Comune di Cervia. Un’operazione a costo zero per le casse pubbliche. Un accordo fra l’Amministrazione e il marchio della Gdo prevede una permuta del valore di 1,54 milioni di euro: l’immobile di 1.141 mq su un’area complessiva di 1.632 passa al Comune a fronte della cessione a Conad di un terreno di proprietà comunale di 3.906 mq su cui è sorto il nuovo supermercato.

I locali saranno destinati a centro per la comunità, ma sarà la consultazione con la città a decidere in specifico come utilizzarli. Tutte le opere necessarie per la riqualificazione, ristrutturazione ed efficientamento energetico, oltre alla sistemazione del verde e alla realizzazione di un parcheggio, saranno a carico del privato.

A febbraio 2021 è iniziato un percorso partecipativo finalizzato al coinvolgimento della comunità per individuare la destinazione d’uso dell’immobile. Il progetto intende coinvolgere i vari soggetti che operano sul territorio nella rinascita di questo luogo, creando uno spazio per tutti, al fine di sensibilizzare la comunità nella progettazione di un nuovo modello di rigenerazione urbana che consenta di ri-abitare il presente, proiettandosi nel futuro attraverso le giuste attenzioni ad ambiente, educazione, ricerca, arte e scienza.

Il percorso si svilupperà con una serie di iniziative per concludersi entro giugno. Da lunedì 26 aprile, e fino al 12 maggio, la comunità verrà coinvolta con un sondaggio, anche on line. Il 29 aprile, dalle ore 16 alle ore 20, è organizzato un sopralluogo a gruppi della struttura. Seguiranno poi due workshop pubblici, il 6 e il 13 maggio alle ore 18; mentre il 29 maggio dalle ore 10 è in programma un Hackathon di 24h,  una maratona d’idee per trovare soluzioni innovative a un problema.

Il ministro: «Gli stabilimenti balneari possono riaprire già da lunedì 26 aprile»

Garavaglia fa chiarezza. E alcuni bagnini preparano già la ripartenza…

Ruspe 2 2021«Non esistono limitazioni per l’accesso alle spiagge. Per questi motivi, l’ultimo decreto del governo non contiene una data di riapertura delle spiagge: in quanto non esiste una legge che le chiuda. Per farla semplice, le spiagge sono aperte, di conseguenza gli operatori si possono attivare».

È quanto chiarisce – citiamo un’agenzia dell’Adnkronos – il ministro del Turismo Massimo Garavaglia in merito alla mancanza di chiarezza espressa da alcuni operatori su tempi e modalità di riavvio dell’attività dei balneari, dopo la pubblicazione del dl in Gazzetta ufficiale.

Pare dunque cadere la differenza di licenza, tra pubblici esercizi e stabilimenti balneari. Ma dalla cooperativa dei bagnini, al momento, fanno sapere di essere in attesa di ulteriori delucidazioni.

Intanto alcuni stabilimenti balneari ravennati hanno iniziato a promuovere l’apertura già da lunedì 26 aprile.

In cielo c’è la Super Luna, curiosità e osservazioni in streaming con il Planetario

Il 27 aprile dalle 21 diversi ospiti esperti di astronomia si alterneranno per parlare del satellite nel momento in cui è più vicino alla Terra

La Luna (foto Paolo Alfieri)

Viene detta “Super Luna” in modo gergale ma la definizione corretta è luna piena perigea: quando la distanza fra la Terra e il suo satellite naturale è al minimo e al tempo stesso siamo in plenilunio. Succederà il 27 aprile e per l’occasione il gruppo giovani dell’Unione astrofili italiani (Uai), in collaborazione con l’associazione ravennate astrofili Rheyta (Arar) e l’associazione astronomica del Rubicone (Aar) propongono una serata a tema con una videoconferenza so Zoom e Youtube dalle 21. Sono previsti collegamenti con postazioni osservative mobili per far vedere immagini in diretta della Luna.

Ilaria Calzia (associazione Astrofili Bisalta e responsabile dei giovani UAI) dialogherà con alcuni ospiti che si alterneranno per parlare del nostro satellite naturale; dai disegni di Galileo, alla cartografia lunare, alla foto digitale o con il semplice smartphone, sarà l’occasione per imparare e approfondire le proprie osservazioni personali.

Interverranno Walter Riva, responsabile della divulgazione Uai, Luca Antonelli del Cicap (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze), che si intratterrà sulle più svariate credenze sulla Luna, Antonio Mercatali della Sezione di Ricerca Luna UAI, Loris Ferrini, Astrofotografo e socio Aar/Arar, Fabio Balestra, appassionato di osservazione visuale e disegno astronomico e socio Aar.

Durante la serata chiunque, astrofili e curiosi in possesso di qualsiasi strumentazione per fotografare (smartphone, macchina fotografica, webcam, ecc.), potrà inviare da tutta Italia gli scatti appena eseguiti della Luna piena che saranno presentati in diretta. Le immagini potranno essere inviate via mail a info@arar.it o via WhatsApp al numero 348.0309900, indicando nome, cognome, località ed eventuale modalità di ripresa. Tutte le foto pervenute, oltre che presentate in diretta, saranno in seguito inserite in una pagina web del sito della UAI (con l’invio dell’immagine autorizzate UAI alla pubblicazione).

«Vaccini anti Covid: conoscere le rare complicanze è una grande fortuna»

 

Avviamo una collaborazione con il ravennate Giacomo Farneti, responsabile sanitario di Santa Teresa e membro della task force governativa sul Covid 19, ricercatore dell’Istituto Superiore della Sanità. Farneti tratterà a cadenza settimanale un tema relativo alla campagna di vaccinazione e alla pandemia, cercando di fare chiarezza su aspetti non sempre affrontati con la giusta cura dai mezzi di informazione. Ecco il suo primo intervento.

Giacomo Farneti
Giacomo Farneti

La Food and Drug Administration (Fda) e il Center for Disease Control and Prevention (Cdc), enti governativi americani che hanno tra i vari compiti il controllo sulla distribuzione dei farmaci negli Stati Uniti d’America, pochi giorni fa hanno deciso di sospendere temporaneamente la somministrazione del vaccino anti Covid-19 prodotto dall’azienda Johnson & Johnson, in via preventiva e cautelativa, per esaminare i dati riguardanti alcuni casi segnalati di un raro tipo di trombosi del sangue correlato a una carenza di piastrine. Questi fattori riscontrati rappresentano una condizione patologica improvvisa che comporta problematiche cliniche a livello della coagulazione del sangue.

Sono state dimostrate alcune rare correlazioni tra la somministrazione dei vaccini e la patogenesi avversa: alcuni dati indicano la possibilità che il vettore del vaccino causi, con una rarità pressoché assoluta (sono stati analizzati sei casi, tra cui un decesso, su 7 milioni e 300 mila dosi somministrate), una risposta immunologica inaspettata.

Rispetto a queste reazioni avverse, occorre comprendere e realizzare quanto prima la fortuna che le attuali generazioni possiedono grazie alla quale, conoscendo la causa di una determinata condizione patologica, indipendentemente dal tipo di vaccino, è possibile trovare una soluzione: essere consapevoli di queste rare potenziali complicanze permette di agire sui sintomi imprevisti per un trattamento tempestivo, come ad esempio – in questo caso – attraverso una combinazione di immunoglobuline ed anticoagulanti.

Grazie al recente responso positivo dell’European Medicines Agency (Ema) e dell’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) circa l’approvazione per l’utilizzo del vaccino Janssen (J&J) la struttura commissariale per l’emergenza si è attivata per distribuire alle regioni le circa 184 mila dosi già consegnate allo Stato.

Il vaccino sviluppato da J&J (Janssen), così come quello di AstraZeneca (Vaxzevria), è un vaccino “ad adenovirus”, ovvero un vaccino che utilizza un vettore per trasportare all’interno delle cellule la sequenza del codice genetico per riconoscere la proteina bersaglio del virus ed impedire l’interazione con i recettori presenti nel nostro organismo.

Il vantaggio principale del vaccino Janssen è quello di essere composto in una unica dose, caratteristica che permetterà- oltre agli aspetti logistici e gestionali – di velocizzare ed ampliare in modo significativo la campagna vaccinale nazionale.

Obiettivamente simile anche se metodologicamente diverso, il vaccino BioNTech-Pfizer (Comirnaty), come il Moderna, è un vaccino “a mRNA”, estremamente innovativi nel loro genere, nei quali vengono utilizzate molecole di acido ribonucleico messaggero che contengono specifiche istruzioni genetiche destinate alle nostre cellule. Questa tecnica rappresenta un approccio scientifico completamente nuovo: a differenza di vari vaccini già presenti, attraverso i quali viene iniettato un virus (o un batterio) “indebolito” oppure una parte di esso grazie al quale il nostro sistema immunitario riconosce “l’intruso” e inizia la produzione di anticorpi che utilizzerà il nostro organismo quando incontrerà il vero virus, nel caso dei vaccini a mRNA vengono inoculate “le istruzioni” per produrre una specifica proteina (quella che il virus utilizza per attaccarsi alle nostre cellule) ed attivare gli anticorpi. Grazie alla somministrazione del vaccino, il sistema immunitario si attiva contro la proteina “spike” del Coronavirus e produce gli anticorpi già formati che, qualora un soggetto entrasse in contatto con il virus, proteggeranno l’organismo dall’infezione.

Oltre all’altissima efficacia degli attuali vaccini anti Covid-19 presenti (ricordiamo comunque che, oltre a quelli ormai noti, in tutto il mondo i laboratori di ricerca hanno sviluppato quasi un centinaio di nuovi vaccini in via di sperimentazione), efficaci fino al 97% nel prevenire la malattia, i vaccini a mRNA sono caratterizzati da una grande “versatilità”. Dal momento che il codice genetico contiene le informazioni per la creazione di una risposta immunitaria, cambiando la sequenza in base alle potenziali varianti sarà possibile aggiornare le istruzioni in modo da contrastare efficacemente l’infezione.

Giacomo Farneti

Ravenna, in piazza Kennedy dall’8 maggio anche i tavolini di una pizzeria gourmet

E dalla settimana dopo riaprirà anche il ristorante Millelire

piazza kennedy ravennaPresto piazza Kennedy, al centro di tante discussioni tra i ravennati negli anni scorsi per la sua riqualificazione, sarà più viva che mai.

Contemporaneamente, infatti, in zona gialla, si potranno vedere affacciati o direttamente sulla piazza i tavolini dei locali già presenti la scorsa estate (ristorante Scaì, Fellini ScalinoCinque, gelateria Mordenti e il Kennedy Cafè) e dall’8 maggio anche quelli della pizzeria “gourmet” Bèrc, che stanno aprendo al posto della banca, di fianco al Fellini, i titolari di MoWa e Fresco.

E la settimana successiva anche il ristorante Millelire, nel palazzo del Mutilato, riaprirà con tavolini all’esterno.

Covid, giornata senza morti per la provincia di Ravenna. Non accadeva dall’11 marzo

 

Sono 78 i casi di positività al coronavirus registrati in un giorno in provincia di Ravenna, su quasi 1.500 tamponi (dati aggiornati alle 12 di oggi, 23 aprile). Si tratta di 35 maschi e 43 femmine; 47 asintomatici e 31 con sintomi; 77 in isolamento domiciliare e 1 ricoverato.

È il quinto giorno consecutivo di contagi giornalieri sotto quota cento.

Oggi la Regione non ha comunicato decessi per la provincia di Ravenna: è la prima volta dall’11 marzo.

IL BOLLETTINO REGIONALE DEL 23 APRILE

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 362.801 casi di positività, 1.104 in più rispetto a ieri, su un totale di 28.254 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 3,9%.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 3.060 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 295.521.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 54.549 (-1.969 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 52.325 (-1.882), il 95,9% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano 13 nuovi decessi: 1 a Piacenza (un uomo di 90 anni); 1 Parma (un uomo di 84 anni); 4 nella provincia di Modena (tutti uomini, rispettivamente di 75, 81, 82 e 97 anni); 7 in provincia di Bologna (una donna di 81 anni, residente a Imola, e sei uomini: uno di 73, residente a Imola, poi 77, 84, 86 e due di 88 anni). Nessun decesso nelle province di Reggio Emilia, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini

In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 12.731.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 276 (-6 rispetto a ieri), 1.948 quelli negli altri reparti Covid (-81).

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 10 a Piacenza (numero invariato rispetto a ieri), 32 a Parma (invariato), 29 a Reggio Emilia (-2), 43 a Modena (-2), 75 a Bologna (invariato), 11 a Imola (-1), 35 a Ferrara (invariato), 11 a Ravenna (-1), 6 a Forlì (invariato), 4 a Cesena (invariato) e 20 a Rimini (invariato).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 22.665 a Piacenza (+59 rispetto a ieri, di cui 41 sintomatici), 25.599 a Parma (+124, di cui 67 sintomatici), 43.824 a Reggio Emilia (+167, di cui 74 sintomatici), 61.918 a Modena (+187, di cui 119 sintomatici), 77.653 a Bologna (+215, di cui 163 sintomatici), 12.161 casi a Imola (+17, di cui 3 sintomatici), 22.304 a Ferrara (+66, di cui 18 sintomatici), 28.644 a Ravenna (+78, di cui 31 sintomatici), 15.584 a Forlì (+80, di cui 60 sintomatici), 18.210 a Cesena (+59, di cui 37 sintomatici) e 34.239 a Rimini (+52, di cui 37 sintomatici).

Aiop ha un nuovo direttivo regionale in Emilia-Romagna: Natali presidente

Rinnovate le cariche dell’associazione. Il nuovo vertice: «Le nostre strutture continuano ad essere molto impegnate per contribuire ad estirpare l’epidemia»

La Nuova Squadra AIOP ER 2021 2023 1L’Associazione italiana ospedalità privata (Aiop) ha un nuovo direttivo regionale in Emilia-Romagna per il triennio 2021-2023, uscito dall’assemblea ordinaria annuale svoltasi il 21 aprile a Bologna con un rappresentante per ognuna delle 54 associate. Il presidente è Luciano Natali, vicepresidenti sono Averardo Orta, Paolo Toselli e Valentina Valentini. Come quarto membro del consiglio nazionale, insieme a Natali, Orta e Toselli, è stato eletto Marco Centenari.

Natali, dirigente dell’ospedale Salus di Ferrara, classe 1953,  ex sindaco di Cesenatico, in Romagna ha contribuito alla crescita di nuove strutture. «Ė stato un voto impegnativo dovuto anche a questo momento difficile e a tutte le problematiche che gli ospedali stanno vivendo – dichiara Natali –. C’è però la necessità di guardare avanti e andare oltre l’emergenza; questa elezione è un atto di responsabilità che sento già sulle spalle e insieme alla nuova squadra cercheremo soluzioni che diano beneficio alla categoria ma soprattutto risposte ai bisogni di cura e assistenza dei cittadini. Le nostre strutture continuano ad essere molto impegnate a Bologna e in tutta la Regione per contribuire ad estirpare l’epidemia. Al contempo ci impegneremo per offrire un contributo al cambiamento della sanità, avendo cura di rappresentare bene tutte le strutture, comprese quelle di dimensioni più piccole».

Il Presidente AIOP ER Luciano NataliPer rispondere alle sfide del “dopo Covid” si punterà su telemedicina e su tutte le evoluzioni tecnologiche, avendo cura di sviluppare un’assistenza domiciliare integrata al territorio. Aiop si proporrà come anello di congiunzione tra le strutture, le istituzioni e i cittadini, sempre con la regia del pubblico.

Riaprono i cinema. Anzi no. Il Mariani dà appuntamento a settembre

Le multisale temporeggiano. Le uniche sale operative potrebbero essere quelle di Faenza

CinemaDal 26 aprile, in zona gialla, potranno riaprire anche i cinema. Ma senza grossi film in uscita, posti contingentati e il divieto di consumare cibi e bevande, quelli della provincia di Ravenna non riusciranno a riaprire immediatamente.

Il cinedream di Faenza ha annunciato già che resterà ancora chiuso, mentre dal Cinemacity di Ravenna ancora tutto tace (sulla propria pagina Facebook augurano ancora buon Natale, e al telefono non è possibile ottenere ulteriori informazioni).

Il Mariani, sempre a Ravenna, resterà invece chiuso per scelta della proprietà fino a settembre, mentre potrebbero riaprire il 29 aprile il Sarti e l’Italia di Faenza, gestiti da Cinemaincentro, che nel frattempo annuncia il ritorno a Ravenna dell’arena della Rocca Brancaleone sulla falsariga della scorsa stagione: una quarantina di serate tra agosto e settembre, dopo il Ravenna Festival.

Il 25 aprile parte la seconda fase del campionato di A2: Ravenna punta i play-off

L’OraSì nel girone con Cento, Pistoia, Mantova, Piacenza e Trapani. Ecco date e orari degli incontri

176345180 4093398324015082 5766986832913999494 NSono stati ufficializzati date e orari della seconda fase del campionato di serie A2 di basket maschile, che vedrà l’OraSì Ravenna impegnata nel girone azzurro insieme a Cento, Pistoia (entrambe nello stesso girone dei ravennati nella stagione regolare), Mantova, Piacenza e Trapani.

Ravenna non è riuscita a centrare il sesto posto in campionato (conquistato da Chieti, nonostante gli stessi punti in classifica) ed è quindi finita nel girone che mette in palio le ultime teste di serie per i play-off, quella dal numero 13 al 16.

I giallorossi giocheranno sei partite contro le tre squadre provenienti dall’altro girone (Mantova, Piacenza e Trapani) e inizieranno con 4 punti in classifica, conquistati contro le due avversarie invece del proprio girone (Cento e Pistoia).

Le sei squadre partecipanti lottano quindi per gli ultimi 4 posti per i playoff; le ultime due chiuderanno invece la loro stagione al termine della sesta gara del girone. La classifica poco prima di iniziare con le partite vede in testa Trapani con 6 punti mentre Ravenna è a quota 4 con Mantova, Cento e Pistoia; chiude Piacenza con 2.

La prima giornata si disputerà domenica 25 aprile, con l’OraSì che sarà impegnata a Mantova alle 18; mercoledì 28 partita casalinga contro Piacenza; il 2 maggio in trasferta a Trapani; il 9 in casa con Mantova; il 12 a Piacenza e il 16 maggio ultima gara, in casa, contro Trapani.

In maggio si terranno anche i play-off del campionato di A2 femminile, dove sarà protagonista un’altra squadra della provincia, l’E-Work Faenza.

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