domenica
07 Settembre 2025

Tutta l’Emilia-Romagna in zona rossa da lunedì: l’indice Rt è di 1,34

Non cambia nulla per la provincia di Ravenna, che resterà però così più giorni con le misure maggiormente restrittive

Coronavirus Negozio Chiuso FgDa lunedì 15 marzo tutta l’Emilia-Romagna passerà in zona rossa. In provincia di Ravenna non cambierà nulla (essendo in zona rossa già dall’8 marzo in seguito a un’ordinanza regionale), se non l’orizzonte temporale: per almeno altre due settimane infatti non potrà cambiare nulla. L’unica possibilità di allentamenti delle misure si potrà avere a partire dal 29 marzo, quando non si può escludere il ritorno in arancione, ma non in zona gialla, essendo praticamente stata abolita dal Governo fino al 6 aprile. E comunque con il ritorno obbligato in zona rossa per Pasqua, dal 3 al 5 aprile, sulla base del nuovo decreto legge.

Difficile quindi prevedere misure meno restrittive in provincia di Ravenna prima del 6 aprile.

Sempre da lunedì, 15 marzo, per istituire la zona rossa in una regione con ordinanza del ministro della Salute non si considererà più solo l’Rt (indice di trasmissibilità) superiore a 1,25 nell’ultima rilevazione, ma anche l’incidenza settimanale superiore a 250 casi complessivi su 100 mila abitanti. Il cambio di fascia sarà automatico.

Secondo l’ultimo rilevamento disponibile, l’Emilia-Romagna è ampiamente in zona rossa secondo entrambi  i parametri, con un Rt di 1,34 e un’ incidenza di 434,26 casi su 100mila abitanti.

L’appello di chi si è salvata: «Educate figli e nipoti a rispettare sempre le donne»

 

UNADJUSTEDNONRAW Thumb 96efAgnese Paci aveva 17 anni quando, nel 2007, scampò al massacro di Capo Verde. Le sue due amiche, la ravennate Dalia Saiani e la veronese Giorgia Busato, furono violentate e uccise; lei riuscì a sopravvivere solo perché venne ritenuta morta dagli aggressori.

Riceviamo e volentieri pubblichiamo una sua testimonianza, che è un appello al rispetto delle donne, non solo l’8 marzo.

«Ci si riesce ad abituare a tutto, o quasi tutto, a nuovi ritmi di vita, a stare soli, a stare in compagnia, a nuovi amori, a tante altre cose, ma ogni volta che sento la notizia di un’altra donna uccisa o ferita o violentata mi trema tutto dentro. A questo non posso abituarmi e non dovrebbe farlo nessuno. Non possono essere notizie come tutte le altre, che scorrono nella barra inferiore del televisore durante i vari telegiornali. Ogni volta sto male. Sì! E deve far star male tutti.

Sono passati tanti anni, ma non cambia nulla, ogni volta è impossibile non tornare con la mente a quella notte. Quella esperienza resterà lì, dentro di me, ma non voglio che le bambine che stanno crescendo oggi possano mai capire questo dolore.

Non può essere così, non deve essere così, non dovete abituarvi a queste notizie. Basta.

Insegnate ai vostri figli che non può essere una battuta o un modo di dire “ti do una botta in testa”, che espressioni simili non devono fare parte del nostro linguaggio mai e per nessun motivo. Dobbiamo sempre avere chiaro cosa c’è sotto, cosa significano. Non ci si può abituare a queste parole e non si può farle diventare comuni, o peggio ancora accettabili, perché poi si trasformano anche in gesti comuni.

Non dovete abituarvi, non può entrare nella normalità, non dovete accettarle e non permettete a nessuno di dirle, nemmeno ai vostri amici ridendo e scherzando.

Così come bisogna smettere di sentire dire: “È la donna che deve far i lavori di casa”, “La donna cucina, io non faccio niente”, “La donna deve obbedire e star zitta”, e così via. Basta. Tutti, uomini e donne, dobbiamo essere sullo stesso livello.

Non esistono giustificazioni: “Non sapeva cosa stava dicendo o facendo”, “Non era in sé”, “Era ubriaco/a”, “Era drogato/a”. No, non deve succedere e basta.

Dovete educare i figli, i nipoti, le sorelle, i fratelli, gli amici, e anche i genitori.

Ogni donna che ognuno avrà accanto, per amore, amicizia o lavoro deve essere rispettata, dalle semplici parole ai gesti che le vengono rivolti.

Insegnate a mettersi sempre nei panni degli altri. Ogni donna che avranno davanti e a cui non si porta rispetto potrebbe essere la propria mamma, figlia o sorella a cui qualcun altro potrebbe non star portando rispetto.

Dovete capirlo prima che succeda alla vostra amica, figlia o sorella. Dobbiamo intervenire tutti.

Insegnate alle ragazze a non accettare nulla di tutto questo.

Educate e pensate sempre che ogni parola, seppur detta con superficialità, si può trasformare in uno schiaffo, in una coltellata, in un sasso tirato in testa.

Non basta regalare una mimosa per l’8 Marzo, bisogna ricordare questi concetti anche tutti gli altri giorni dell’anno».

Agnese Paci

Ordinanza Comune di Ravenna: allenamenti in palestra solo se ci sono i campionati

E dovrà essere comunicata l’iscrizione a competizioni «di interesse nazionale»

Basketball 1 EVIDENZAA pochi giorni dal nostro articolo sugli allenamenti di basket e volley giovanile, il Comune di Ravenna comunica di aver firmato un’ordinanza che consente l’attività solo degli atleti che partecipano a competizioni e campionati non sospesi.

Un’ordinanza restrittiva rispetto alla norma generale, quella prevista nell’articolo 18 del vigente decreto antiCovid – e cioè che sono consentiti soltanto le competizioni e gli eventi sportivi di livello agonistico e riconosciuti di preminente interesse nazionale con provvedimento del Coni e del Cip.

Lo svolgimento degli allenamenti è poi subordinato, oltre che all’osservanza degli specifici protocolli sanitari adottati da ciascuna federazione, «alla preventiva comunicazione dell’avvenuta iscrizione alle competizioni sportive di interesse nazionale all’Ufficio Sport del Comune di Ravenna, utilizzando l’indirizzo di posta elettronica uffsport@comune.ra.it, tassativamente accompagnate da documentazione idonea a dimostrare, in relazione alla specifica competizione, l’effettivo riconoscimento del preminente interesse nazionale da parte del Comitato olimpico nazionale italiano (Coni) o del Comitato italiano paralimpico (Cip)».

«La documentazione attestante l’iscrizione dell’atleta e la prova dell’avvenuta comunicazione all’ufficio sport del Comune di Ravenna – termina la nota inviata dal Comune – deve essere esibita in sede di eventuale controllo agli organi preposti alla vigilanza sul rispetto dell’ordinanza».

Covid, quasi 3.500 nuovi casi in Emilia-Romagna, di cui 274 in provincia di Ravenna

 

Numeri ancora alti dell’epidemia sul territorio. In provincia di Ravenna sono 274 i nuovi contagi giornalieri, nel bollettino aggiornato alle 12 di oggi, 12 marzo. Si tratta di 142 maschi e 132 femmine; 123 asintomatici e 151 con sintomi; 265 in isolamento domiciliare e 9  ricoverati. I tamponi eseguiti sono stati 2.481.

Oggi la Regione ha comunicato anche circa 54 guarigioni e 2 decessi per la provincia di Ravenna: un paziente di sesso femminile di 74 anni e uno di sesso maschile di 83 anni.

IL BOLLETTINO REGIONALE

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 293.400 casi di positività, 3.477 in più rispetto a ieri (quasi 1.400 asintomatici), su un totale di 47.160 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, il numero più alto da inizio pandemia. La percentuale dei nuovi positivi sui tamponi fatti da ieri è del 7,4%.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 1.457 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 219.789.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 62.617 (+1.985 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 59.070 (+1.940), il 94,3% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano 35 nuovi decessi: 3 a Piacenza (una donna di 84 anni e due uomini di 76 e 84 anni); 8 nella provincia di Modena (cinque donne – rispettivamente di 80, 83, 87, 94 e 103 anni – e tre uomini, di 50, 80 e 89 anni); 13 nella provincia di Bologna (quattro donne di 76, 79, 87 e 93 anni, e nove uomini di 60, 69, 73, 82, 84, 85, 87, 94 e 96 anni); 2 nella provincia di Ferrara (entrambi uomini, di 56 e 65 anni); 2 nella provincia di Ravenna (una donna di 74 e un uomo di 83 anni); 7 in provincia di Forlì-Cesena (una donna di 77 anni e sei uomini di 67, 75, due di 78, 81 e 82 anni). Nessun decesso nelle provincie di Parma, Reggio Emilia e Rimini.

In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 10.994.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 350 (+5 rispetto a ieri), 3.197 quelli negli altri reparti Covid (+40).

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 10 a Piacenza (+1), 19 a Parma (numero invariato rispetto a ieri), 30 a Reggio Emilia (invariato), 73 a Modena (+4), 99 a Bologna (+1), 34 a Imola (-1), 33 a Ferrara (+1), 14 a Ravenna (-1), 4 a Forlì (invariato), 9 a Cesena (+1) e 25 a Rimini (-1).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 20.758 a Piacenza (+107 rispetto a ieri, di cui 79 sintomatici), 19.810 a Parma (+256, di cui 127 sintomatici), 36.468 a Reggio Emilia (+298, di cui 185 sintomatici), 50.723 a Modena (+514, di cui 371 sintomatici), 62.607 a Bologna (+1.015, di cui 618 sintomatici), 10.445 casi a Imola (+99, di cui 54 sintomatici), 16.886 a Ferrara (+188, di cui 43 sintomatici), 22.483 a Ravenna (+274, di cui 151 sintomatici), 11.273 a Forlì (+140, di cui 105 sintomatici), 14.078 a Cesena (+156 , di cui 83 sintomatici) e 27.869 a Rimini (+430, di cui 269 sintomatici).

Antidoping: sospeso Mokulu. Il Ravenna tranquillo: «Solo una pomata per una ferita»

Provvedimento cautelare della procura nazionale. La società parla di un farmaco in libera vendita in farmacia

Mokulu WebIl Ravenna Fc – penultimo nel girone B del campionato di serie C di calcio – comunica di avere ricevuto dalla Procura Nazionale Antidoping una richiesta di sospensione cautelare nei confronti del calciatore Benjamin Mokulu in seguito ad un controllo antidoping di routine effettuato il 18 febbraio.

La sostanza contestata, clostebol metabolita, «è contenuta in una pomata ad uso topico di libera vendita in farmacia, senza alcuna prescrizione medica, per il trattamento delle lesioni della pelle», scrive la società.

«Un semplice farmaco che il giocatore, in assoluta buona fede – commenta il Ravenna –, avrebbe assunto autonomamente per curare in casa una lieve ferita al piede che non riusciva a rimarginarsi.
Un’azione effettuata inconsciamente in un periodo in cui il calciatore era fuori causa per infortunio, tuttavia, senza avere preventivamente informato il medico sociale, contrariamente a quanto previsto dal regolamento interno che la società ha fatto sottoscrivere a tutti i tesserati ad inizio stagione».

«Fermo restando l’assoluta e ferma condanna di qualsiasi pratica illegale atta all’alterazione del risultato sportivo – termina la nota del Ravenna Fc -, la società rimane in attesa delle contro analisi nella consapevolezza che l’incauta pratica del proprio tesserato sia stata eseguita in buonafede e non con l’obbiettivo di alterare le proprie prestazioni. La società rimane ovviamente a disposizione delle autorità per le verifiche del caso ed al contempo valuterà la tutela dei propri interessi nelle sedi opportune».

È ufficiale: l’area della Cmc in Darsena acquistata dalla Cia-Conad

È l’unica offerta arrivata. «L’area diventerà un’attrattiva per la città»

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La sede Cmc vista dall’alto

Come previsto, l’area della Cmc in Darsena a Ravenna è stata acquistata da Cia-Conad. L’offerta del gruppo forlivese è risultata l’unica presentata nell’ambito del bando pubblicato nelle scorse settimane dalla storica cooperativa di via Trieste.

Dopo le verifiche di rito – lunedì 10 marzo nello studio del notaio Vincenzo Palmieri – l’offerta è risultata conforme ai requisiti del bando (si partiva da 18 milioni di euro).

Il rogito notarile è previsto entro sessanta giorni dalla data di aggiudicazione.

«Operazione ben riuscita che consente una piena valorizzazione dell’area – commenta Davide Mereghetti, amministratore delegato di Cmc ha commentato – il coinvolgimento di Cmc nella realizzazione dei lavori (come previsto dal bando, ndr) è sin da subito un significativo risparmio nei costi. Commercianti Indipendenti Associati (Cia, ndr) e il suo team sono una controparte seria e molto determinata».

«Come abbiamo già avuto modo di dichiarare – è il commento invece di Luca Panzavolta, amministratore delegato di Cia –: crediamo che si tratti di un progetto urbanistico articolato che si pone l’ambizione di costituire un motore trainante per lo sviluppo della nuova Darsena facendola diventare una futura ribalta attrattiva per la città di Ravenna. Non solo sviluppo commerciale e residenziale ma anche un forte insediamento di servizi a disposizione di tutta la comunità».

Pasqua in “rosso” per tutti. E fino al 6 aprile non esiste più la zona gialla

Via libera del Governo al nuovo decreto. Si passerà alle misure più stringenti con 250 casi su 100mila

IMG 1008Tutta l’Italia sarà in zona rossa per la Pasqua 2021, dal 3 al 5 aprile.

Lo stabilisce il nuovo decreto approvato dal Consiglio dei ministri, che prevede misure valide da lunedì 15 marzo fino al 6 aprile per contrastare la diffusione del coronavirus.

Tra le norme inserite anche quella che prevede che tutte le regioni in area gialla passino in arancione a partire da lunedì prossimo.

Nel dl spazio anche ai congedi parentali, per sostenere le famiglie alle prese col nuovo giro di vite deciso dal governo.

Si rende più tempestivo infine l’ingresso in area rossa: tutte le Regioni che hanno incidenza settimanale di Covid-19 superiore a 250 casi su 100mila verranno inserite nell’area con le misure più severe attraverso lo strumento delle ordinanze del ministro della Salute.

Nel 2021 lo show delle Frecce Tricolori sul mare non si farà: «C’è la pandemia»

Gli organizzatori comunicano che l’evento risultava nel calendario degli appuntamenti della pattuglia acrobatica solo perché era stato pianificato lo scorso autunno

FRECCE ZANI3789Lo spettacolo delle Frecce Tricolori sulla spiaggia di Punta Marina non si farà il prossimo 20 giugno. L’annuncio arriva oggi, 12 marzo, a distanza di un solo giorno della divulgazione della notizia dell’inserimento della tappa ravennate nel calendario 2021 della pattuglia acrobatica dell’aeronautica. Dal Comune fanno sapere che l’evento figurava nel calendario solo perché questo era stato pianificato lo scorso autunno. Nel 2020 si tenne la quinta edizione, nel 2021 venne annullato.

Ora, in accordo con lo Stato Maggiore dell’Aeronautica, il Comune di Ravenna e l’Aero Club “Francesco Baracca” di Lugo hanno formalmente chiesto il rinvio al prossimo anno dell’evento “Valore Tricolore”, pianificato per il fine settimana del 19 e 20 giugno 2021. «La situazione pandemica in atto non può infatti consentirne la realizzazione», si legge nel comunicato diffuso dal Comune.

«Abbiamo sempre tenuto tantissimo – dichiara il sindaco Michele de Pascale – a questo appuntamento, che ormai è una tradizione molto apprezzata e attesa da tutta la nostra comunità. Il nostro auspicio è che al più presto sia possibile riconquistare in ogni ambito tutti gli spazi e i contesti di normalità che ci sono venuti a mancare e che quindi Valore Tricolore venga reinserito nel calendario 2022 delle esibizioni delle Frecce Tricolori».

Foto dell’anno: in finale al World Press Photo anche il lughese Lorenzo Tugnoli

Il premio Pulitzer in nomination al più importante concorso di fotogiornalismo al mondo

World Press Photo Of The Year
“Injured Man After Port Explosion in Beirut” © Lorenzo Tugnoli, Italia, Contrasto per “The Washington Post”

Il lughese Lorenzo Tugnoli, premio Pulitzer per la fotografia nel 2019, è tra i sei finalisti (l’unico italiano) nella categoira “foto dell’anno” del World Press Photo, il più importante concorso di fotogiornalismo al mondo, organizzato dall’omonima fondazione olandese dal 1955 (e che Tugnoli ha già vinto sempre nel 2019).

In lizza con altre cinque, è la sua foto (per il Washington Post) di un uomo ferito dopo l’esplosione nel porto di Beirut, in Libano, dove Tugnoli ora vive.

Ma il fotografo lughese (dell’agenzia Contrasto) è in nomination anche nella categoria Spot News, Stories, sempre per la sua copertura dell’esplosione di Beirut.

«La mia vita personale e professionale è stata piena di bei momenti negli ultimi tre anni e questa è l’ennesima sorprendente sorpresa – ha commentato Tugnoli sui social –. Il Libano è un paese che mi è caro, la mia casa e parte della mia famiglia è qui ora. Il paese è ancora in fermento e i tempi bui non sono finiti. Viviamo tutti questo posto con amore e paura. Spero di riuscire a documentare tempi migliori per questo bellissimo paese».

I vincitori saranno annunciati il prossimo 15 aprile in un’apposita cerimonia online organizzata ad Amsterdam.

Per selezionare i vincitori, i giudici hanno esaminato quasi 75mila fotografie di 4.315 fotografi da 130 paesi diversi.

Un cortometraggio sulla Mecnavi. E anche il ministro alle celebrazioni on line

Lady Godiva Teatro pubblica un video su Youtube per ricordare i 13 morti di 34 anni fa

La compagnia ravennate Lady Godiva Teatro ha realizzato il cortometraggio “Lo squalo”, dedicato ai 13 morti asfissiati nella motonave Elisabetta Montanari, in rimessa nei cantieri Mecnavi del porto di Ravenna, nel 34esimo anniversario della tragedia, avvenuta il 13 marzo del 1987.

«È un lavoro che nasce come testo teatrale – dice l’autore Eugenio Sideri – e si inserisce nel percorso della Memoria che, come compagnia, portiamo avanti da tempo. È dedicato al nostro porto, a tutte le imprese che ogni giorno si impegnano per lavorare nel massimo della sicurezza. Ogni giorno dell’anno dobbiamo tenere alto il livello di attenzione, ogni giorno la sicurezza deve essere al primo posto».

Il cortometraggio vede come protagonisti Enrico Caravita che interpreta Arturo Benelli, un personaggio verosimile che ha perso un caro amico e collega nella tragedia e che, oggi come allora, continua a respirare, nei suoi incubi notturni, quel fumo mortale. Viene poi ripresa una parte della omelia di Monsignor Ersilio Tonini, interpretato da Carlo Garavini, dove il vescovo indignato si pronunciò pesantemente contro le condizioni disumane di certe categorie di lavoratori, definendoli “uomini trattati come topi”.

La scelta, per Lady Godiva, abituata al teatro, di usare la macchina da presa, è anche quella di offrire un linguaggio fruibile immediatamente ed anche per i più giovani, essendo visibile su Youtube all’indirizzo: https://www.youtube.com/watch?v=TnOUYCUm2Lo

Il cortometraggio è una sorta di anteprima allo spettacolo teatrale, che andrà in scena nella prossima stagione, accompagnato da un progetto editoriale che vedrà insieme il copione de Lo squalo con Tantum ergo, il testo che la compagnia ha messo in scena nell’estate 2020, dedicato alla Strage della stazione di Bologna.

Regia video, montaggio e riprese sono di Paul Bompart; produzione Lady Godiva Teatro – Les Bompart Produzioni.

LE CELEBRAZIONI ISTITUZIONALI

Parteciperà anche il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Andrea Orlando all’iniziativa commemorativa che si svolgerà in modalità on line domani, sabato 13 marzo, in occasione del 34° anniversario della tragedia Mecnavi.

In ottemperanza alle misure per la gestione dell’emergenza sanitaria legata alla diffusione della sindrome da Covid-19, non ci sarà la tradizionale cerimonia di commemorazione in piazza del Popolo, ma sarà realizzato un momento di ricordo e riflessione trasmesso in diretta, a partire dalle 10, sulle pagine facebook del sindaco Michele de Pascale e del Comune di Ravenna e sul canale Youtube “Michele de Pascale sindaco”. L’evento potrà essere seguito in streaming dalle scuole superiori nell’ambito delle attività didattico-formative, offrendo a studentesse e studenti un’occasione per riflettere sul tema della sicurezza sul lavoro.

Nell’ambito delle iniziative di commemorazione giovedì 18 marzo, dalle 8.30 alle 12.30, è in programma il webinar “Rls e pandemia – Esperienze e percorsi”. Un seminario di formazione a distanza per rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, che vuole anche essere un momento di approfondimento e condivisione tra Rls, Rlst, Cgil, Cisl, Uil, Inail e operatori della sanità pubblica su come è stato affrontato quest’anno di emergenza sanitaria nei luoghi di lavoro. L’iniziativa è promossa dal Servizio informativo dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (SIRS) della provincia di Ravenna in collaborazione con il SIRS dell’Emilia-Romagna. Il seminario formativo prevede l’iscrizione obbligatoria dal sito www.sirsrer.com. Per ulteriori informazioni contattare il SIRS di Ravenna alla mail: salutesicurezzaravenna@gmail.com.

Potature e abbattimenti di alberi in parrocchia, indagano i carabinieri forestali

Operai al lavoro più giorni, decine di piante capitozzate. Accertamenti sul rispetto del Regolamento del verde

I carabinieri forestali di Ravenna stanno indagando sulle operazioni di potatura e abbattimento di alberi nell’area verde attorno alla parrocchia di Lido Adriano. L’intervento si è svolto qualche settimana fa con diversi operai impegnati per più giorni. Il risultato finale è quello visibile nelle foto pubblicate in questa pagina: alcune decine di alberi sono stati capitozzati in modo netto, lasciando solo il tronco. Solo i pini sono stati risparmiati.

Secondo quanto si apprende, i militari stanno verificando se le operazioni rispettino le indicazioni del Regolamento comunale del verde e avessero quindi le necessarie autorizzazioni. Sono al vaglio sia la posizione della proprietà dell’area e sia quella della ditta che ha eseguito i lavori per individuare eventuali responsabilità.

Manifesti di ringraziamento ai Maneskin in centro a Faenza. L’orgoglio del Mei

Il patron Sangiorgi: «Dopo il successo della musica indipendente a Sanremo, ora la Rai si metta al passo con i tempi»

Mei Manifesti ManeskinIn centro sono apparsi manifesti che ringraziano i Maneskin, freschi vincitori del Festival di Sanremo, per avere ricordato poco dopo il trionfo all’Ariston, con un loro post sui social, il loro esordio al Mei di Faenza nel 2016.

Un post che ha ottenuto «un successo incredibile – scrivono dal Meeting delle Etichette Indipendenti, che ha fatto stampare i manifesti – promuovendo il Mei, Faenza e il suo centro storico».

«Siamo particolarmente soddisfatti di questa edizione del Festival», dichiara Giordano Sangiorgi, patron del Mei, facendo riferimento al successo ottenuto da artisti già premiati o comunque passati dal Meeting in passato, come Colapesce & Dimartino, Willie Peyote, Madame, Ermal Meta, La Rappresentante di Lista, Extraliscio, Fulminacci, Ghemon, Gio Evan Bugo e Lo Stato Sociale.

«Ci aspettiamo – continua Sangiorgi – che la Rai da ora vada a individuare una direzione artistica nuova, al passo coi tempi, capace di interpretare il mondo musicale indipendente, capace di girare l’Italia e conoscere i palchi e i club dove si muovono gli artisti del futuro e si lavori a un “Festival della Canzone tutto l’Anno” che diventi una sorta di scouting  per 365 giorni in giro per il Paese insieme a chi questo ha saputo dimostrare di farlo coi fatti ogni anno da anni».

Sangiorgi ne approfitta anche per chiedere sostegni, ristori, indennizzi, sgravi e bandi «per dare un futuro alla musica del nostro Paese».

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