lunedì
07 Luglio 2025

Si vota on line cosa ascoltare in filodiffusione al Pavaglione per le feste

Da Lucio Dalla ad Achille Lauro: ecco le canzoni più “cliccate” al momento

Pavaglione Lugo NataleSono già oltre 1.100 i voti arrivati per il contest natalizio che permette ai cittadini di scegliere le canzoni da ascoltare nel Pavaglione di Lugo. Moltissimi hanno quindi già espresso le proprie preferenze, ma il concorso, in collaborazione con Flexi dischi, è ancora aperto.

Sarà infatti possibile votare fino a Natale collegandosi a un’apposita pagina sul sito del Comune di Lugo (www.comune.lugo.ra.it) e scegliendo fino a tre brani da una lista di cento canzoni italiane e altri tre dalla lista di cento canzoni straniere.

Ad alcuni giorni dall’inizio del contest sono già disponibili le classifiche provvisorie delle canzoni più votate. Tra i brani italiani per ora è in testa, con un ampio distacco rispetto alla seconda, “L’anno che verrà” di Lucio Dalla, segue “Bianco Natale/White Christmas” di Zucchero. Subito dopo, nella top ten, ci sono “La cura” di Franco Battiato, “A mano a mano” di Rino Gaetano, “Diamante” di Zucchero, “Giudizi universali” di Samuele Bersani, “Bam Bam twist” di Achille Lauro, “Piazza grande” di Lucio Dalla, “Quelli che arriveranno” di Brunori Sas, “Il cielo è sempre più blu” di Rino Gaetano e “Voglio vederti danzare” di Franco Battiato.

Per quanto riguarda le canzoni straniere il primo posto al momento è per “Last Christmas” degli Wham!, che anticipa di poco “All I want for Christmas is you” di Mariah Carey. Gli altri posti dei migliori dieci spettano a “Have Yourself A Merry Little Christmas” di Michael Bublé, “What a wonderful world” di Louis Armstrong, “Bohemian rhapsody” dei Queen, “Starman” di David Bowie, “Happy Xmas” di John Lennon, “Viva la vida” dei Coldplay, “Perfect” di Ed Sheeran, “Do they know it’s Christmas?” di Band Aid e “Someone like you” di Adele.

I titoli più votati saranno trasmessi per tutta la durata delle feste attraverso il sistema di filodiffusione nel Pavaglione.

A Faenza tornano gli spettacoli (dal vivo) per bambini, tra piazze e giardini

Appuntamenti nei weekend a cura del consorzio del centro

Artisti BambiniIl Natale di Faenza (così come quello di Russi) si anima con anche spettacoli dal vivo per bambini, novità per nulla scontata in questo 2020 condizionato dalla pandemia.

Il primo appuntamento è per oggi, sabato 12 dicembre, all’ufficio postale di Babbo Natale in piazza della Libertà, dove alle 16 e alle 17 il Teatro Lunatico proporrà “Leo Magic Show”; domenica 13 dicembre alle 16.45 nei giardini di piazza Lanzoni ci sarà l’inaugurazione e l’accensione della favola multimediale “Magica Notte”, animata meccanicamente dai fratelli Mauro e Roberto Gorini.

Sabato 19 dicembre alle 15.30 e alle 16.30 in corso Mazzini 61, sul sagrato della Chiesa del Suffragio, spazio a clown e giocoleria con Chiara Menta, mentre alle 17.15 in piazza Frà Saba (Rione Bianco) è in programma lo show di fuoco a cura del Teatro Lunatico.

Ultimi appuntamenti domenica 20 dicembre. Alle 15.30 nei giardini di piazza San Francesco in corso Garibaldi c’è l’esibizione del Gruppo Ottoni “Sarti Brass” di Faenza. Doppio appuntamento nel cortile di Palazzo Graziani (corso Matteotti 4): alle 16 con Howard Il giocomicoliere, che ritorna anche alle 17 nei giardini di piazza San Francesco (corso Garibaldi), mentre alle 16.30 si esibisce il gruppo ottoni “Sarti Brass” di Faenza.

In Emilia-Romagna l’indice Rt è sceso a 0,81. A inizio novembre era il doppio

 

In Emilia-Romagna l’indice Rt – quello che misura la trasmissibilità del contagio – è sceso a 0,81 rispetto allo 0,99 della scorsa settimana. A inizio novembre era circa il doppio, 1,63.

Lo si legge nel consueto bollettino quotidiano sull’epidemia da coronavirus, che oggi (11 dicembre) vede in regione 1.211 casi in più rispetto alle 24 ore precedenti, su 17.459 tamponi.

Continua a diminuire anche il numero dei casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 64.055 (-661 rispetto a ieri).

A questo link il bollettino provinciale di oggi

Covid, la diffusione della pandemia: 88 nuovi contagi, altri 12 decessi

L’aggiornamento dalle autorità locali

Per il territorio provinciale di Ravenna oggi, 11 dicembre, si sono registrati 88 casi: si tratta di 50 maschi e 38 femmine; 26 asintomatici e 62 con sintomi; 79 in isolamento domiciliare e 9 ricoverati.

Nel dettaglio: 33 da contact tracing; 46 per sintomi; 8 per test privati; 1 per rientro dal Camerun. I tamponi eseguiti sono stati 1.757.

Oggi la Regione ha comunicato 12 decessi: 9 pazienti di sesso femminile 70, 79, 85 (2), 86, 89, 92, 93 e 95 anni, e 3 di sesso maschile di 81, 82 e 95 anni.

Sono stati inoltre comunicate 71 guarigioni.

I casi complessivamente diagnosticati da inizio contagio nel ravennate sono dunque 9.790.

I pazienti in terapia intensiva in provincia sono 14, numero invariato rispetto a ieri.

Un gioco di carte per scoprire Ravenna, il secondo comune più esteso d’Italia

Da un’idea di Michele Fenati, una sfida a colpi di curiosità sulle 52 frazioni: lo riceveranno 370 classi di scuola dalla terza elementare alla terza media

Scatola ApertaDa Sant’Alberto a San Zaccaria ci passano più di 30 km in linea d’aria eppure sono entrambe frazioni dello stesso comune di Ravenna, il secondo per estensione in Italia dopo Roma con 600 kmq. Per conoscerlo meglio ora c’è un gioco di carte: si chiama “Il mondo in tasca. Ravenna e le sue frazioni”, creazione ideata dal ravennate Michele Fenati, musicista a creatore di giochi. L’amministrazione comunale me ha acquistato mille copie: 740 saranno destinate alle scuole, per un totale di 370 classi dalla terza elementare alla terza media, mentre le restanti saranno distribuite prossimamente alle biblioteche decentrate, al centro per le famiglie, ai centri didattici e ai centri giovani. Il gioco sarà poi in vendita per chiunque anche al negozio Taka Tuka di Fenati.

Il Mondo In Tasca. Ravenna E Le Sue FrazioniIl meccanismo del gioco è semplice. Una carta per ognuna delle 52 frazioni del comune con una foto identificativa della località e alcune informazioni: popolazione, altitudine, densità, distanza dal municipio di piazza del Popolo. I giocatori si sfidano con domande su queste categorie per imparare a conoscere il territorio e la comunità.

L’iniziativa è nata dalla sinergia tra gli assessorati alla Pubblica istruzione e alle Attività produttive che, riconoscendo il valore educativo del gioco, hanno deciso di donarlo alle scuole primarie e secondarie di primo grado di tutto il territorio comunale in occasione del Natale. Una strenna natalizia prodotta anche con il sostegno del Credito Coooperativo Ravennate, Forlivese e Imolese.

Le confezioni del gioco saranno consegnate alle direzioni scolastiche dei 12 istituti comprensivi che insistono sul territorio del Comune di Ravenna, statali e paritari: Istituto comprensivo S.P. Damiano, Istituto comprensivo Novello, Istituto comprensivo Ricci Muratori, Istituto comprensivo Randi, Istituto comprensivo San Biagio, Istituto comprensivo Darsena, Istituto comprensivo del Mare, Istituto comprensivo M. Valgimigli, Istituto comprensivo San Pietro in Vincoli, Istituto comprensivo intercomunale Ravenna-Cervia, Istituto San Vincenzo De Paoli, Istituto Tavelli.

E il bagno Oasi di Marina “apre” a Ravenna una gastronomia vegana (e di pesce)

I fratelli che gestiscono il nosto stabilimento balneare hanno dato il via a una nuova avventura imprenditoriale in via Maggiore

Bottega Di OliviaQuest’anno a causa della pandemia non hanno potuto mantenere il proprio bagno al mare aperto anche d’inverno, e così Marco e Simona Di Marco hanno inaugurato (lo scorso sabato) una “gastronomia non convenzionale” – come l’hanno definita – nella loro città, a pochi passi dal centro storico di Ravenna.

Fratello e sorella, i Di Marco gestiscono il bagno Oasi di Marina, apprezzato in particolare anche fuori stagione per i brunch domenicali in epoca pre-Covid. Ora sono appunto i titolari anche della Bottega di Olivia, in via Maggiore 189 (vicino alla pasticceria Mignon).

Una gastronomia “non convenzionale” perché non punta sui classici prodotti tipici romagnoli, ma su un menù da una parte completamente vegano (Simona, la chef, ha abbracciato questa filosofia da 5 anni) e dall’altra dedicato esclusivamente al pesce (antipasti, primi e secondi caldi).

Al momento la bottega è aperta solo per l’asporto (tutti i giorni dalle 10 alle 14.30 e dal venerdì alla domenica anche dalle 18 alle 20.30), ma in futuro sarà possibile ricavare anche una saletta per la somministrazione, eventualmente.

 

Tamponi rapidi gratuiti fino al 30 giugno nelle farmacie dell’Emilia-Romagna

Nuova indagine rivolta potenzialmente a un residente su due

Test Rapidi NasaliUn’altra massiccia campagna di screening, su base volontaria e gratuita per i cittadini, per testare sempre più persone, intercettare il più rapidamente possibile i nuovi positivi asintomatici e spegnere sul nascere eventuali focolai, a partire da quelli in famiglia o a scuola.

L’Emilia-Romagna raddoppia: dopo i test sierologici rapidi destinati al mondo della scuola – dal personale agli studenti, con relativi familiari – arrivano in farmacia anche i test nasali per la rilevazione dell’antigene del Coronavirus, noti come tamponi rapidi, con esito in soli 15 minuti. Grazie al secondo accordo che la Regione ha siglato con le associazioni di categoria territoriali delle farmacie convenzionate, pubbliche e private, da lunedì 21 dicembre e fino al 30 giugno (eventualmente prorogabile) prenderà il via su tutto il territorio, da Piacenza a Rimini, questa nuova indagine epidemiologica, rivolta potenzialmente a oltre 2 milioni di cittadini, circa un residente su due.

Destinatari, oltre ai farmacisti che partecipano al progetto, sono gli stessi cittadini dello screening avviato lo scorso 19 ottobre, il primo di questo tipo in Italia, che ha consentito di testare (con l’adesione di 939 farmacie convenzionate, il 70% di quelle presenti in regione) già 309.000 persone, di cui soltanto lo 0,2% risultate positive al Coronavirus dopo tampone molecolare di conferma.

L’invito a partecipare, valido per i cittadini che hanno assistenza sanitaria in regione, è dunque a tutti gli scolari e gli studenti da 0 a 18 anni e i maggiorenni che frequentano la scuola secondaria superiore, con i loro genitori (anche se separati e/o non conviventi e tutori/affidatari), fratelli e sorelle ed altri familiari conviventi, nonché i nonni non conviventi; gli studenti universitari che hanno il medico di medicina generale in Emilia-Romagna e quelli che, benché qui assistiti, frequentano Università fuori regione. E ancora: il personale dei servizi educativi 0-3 anni e quello scolastico di ogni ordine e grado, compresi gli Enti di formazione che erogano i Percorsi di Istruzione e formazione professionale (IeFP) e gli studenti che li frequentano.

Per tutti, ci sarà la possibilità di effettuare il test una volta al mese.

Un’operazione ancora una volta gratuita per i cittadini grazie all’investimento della Regione, che rimborserà alle farmacie 16,76 euro per ogni test, tra approvvigionamento del materiale, dispositivi di protezione individuale e remunerazione del servizio.

Come aderire alla campagna
Per effettuare il test è sufficiente prendere appuntamento con il farmacista, consultando l’elenco degli aderenti su un sito che nei prossimi giorni sarà reso disponibile e costantemente aggiornato. Il farmacista avrà cura, in fase di prenotazione, di informare il cittadino che l’attività verrà eseguita in autotest.  In caso di minori, un genitore o tutore deve dare il proprio consenso ed essere presente, per eseguire lui stesso il test al minore. L’attività sarà sempre svolta nel rispetto di tutte le misure di sicurezza, dall’uso obbligatorio e corretto della mascherina, che sarà abbassata solo nel momento del campionamento e poi riposizionata correttamente, all’igienizzazione delle mani, dal controllo della temperatura corporea al distanziamento.

Proprio perché si tratta di uno screening rivolto unicamente a persone prive di sintomi, per la sicurezza di cittadini e farmacisti non si può effettuare il test se negli ultimi 10 giorni si sono avuti contatti stretti con persone affette da Covid-19, se si ha febbre superiore a 37,5° C o sintomatologia respiratoria. Per i cittadini che si trovano in queste condizioni sono infatti attivi altri percorsi.

Esito del test
Il farmacista registrerà sul Portale regionale delle Farmacie i dati della persona che si sottopone al test; l’esito viene trasmesso al medico di sanità pubblica dell’Azienda Usl di assistenza e a quello di medicina generale. In caso di positività, il cittadino dovrà restare in isolamento presso il proprio domicilio evitando i contatti con altre persone, in attesa di essere contattato telefonicamente dai Servizi di santità pubblica della propria Ausl per eseguire il tampone molecolare nasofaringeo, che potrà confermare o meno la presenza del virus.

«Con la nostra patrimoniale pagheranno di più solo i milionari, non il ceto medio»

L’ex parlamentare ravennate Giovanni Paglia ha redatto il testo al vaglio del Governo

Paglia
Giovanni Paglia

La patrimoniale è tornata d’attualità negli ultimi giorni in seguito a un dibattuto emendamento alla manovra di Bilancio, firmato da Nicola Fratoianni (Leu) e Matteo Orfini (Pd), redatto dal ravennate Giovanni Paglia, ex parlamentare (e tesoriere nazionale) di Sinistra Italiana.

La proposta – che prevede l’abolizione dell’Imu e dell’imposta di bollo sui conti correnti bancari e sui conti di deposito titoli e l’istituzione di un’imposta sostitutiva sui grandi patrimoni di almeno 500 mila euro – dopo un primo stop della commissione Bilancio della Camera, è stata riammessa all’esame dopo il ricorso dei firmatari.

Paglia, da quali considerazioni parte il suo testo?
«Dai dati sulla distribuzione della ricchezza in Italia. L’1 percento più abbiente della popolazione possiede il 25 percento dei patrimoni complessivi, mentre il 60 più povero arriva al 15. Se guardiamo il 10 percento più povero, ha solo debiti. È evidente che siamo di fronte a un quadro di iniquità assoluta, che in questi anni è peggiorato costantemente, anche nel pieno di questa crisi».

Quali novità introdurrebbe in concreto la vostra “patrimoniale”?
«Il primo risultato sarebbe che chiunque abbia un patrimonio netto inferiore al mezzo milione non pagherebbe più Imu e imposte di bollo. Ereditare una casa smetterebbe di essere un incubo per migliaia e migliaia di persone e i risparmi di una vita renderebbero un po’ di più. Anche chi sta sotto il milione avrebbe dei vantaggi. In compenso contribuirebbero molto di più quei pochi che misurano la propria ricchezza in decine, centinaia, migliaia di milioni».

E quale sarebbe allora questo ceto medio che si potrebbe spaventare di cui parla invece il centrodestra?
«Quando pensano al ceto medio, da quelle parti pensano a chi finanzia le loro campagne elettorali, consente le loro carriere, è proprietario dei loro destini. A partire da Silvio Berlusconi. Peccato che chiunque abbia meno di 10 milioni non abbia nulla da temere da questa misura, che al massimo lo farà pagare come ora. E parliamo – attenzione – di patrimonio personale, non famigliare. Quindi chiunque può capire che chi è contrario alla nostra proposta sta solo difendendo gli interessi della parte più forte della società».

Si aspettava una reazione più “calda” da parte del Pd? Grillo invece ha appena dichiarato che bisogna tassare i ricchi… Crede ci sia ancora una possibilità di approvazione?
«L’assenza di reazioni da parte del Pd non fa più notizia: è un partito che ha fatto della passività la sua forza. Tuttavia proprio per questo confido che progressivamente la spinta dell’opinione pubblica e dei suoi elettori riuscirà a smuoverlo. Apprezzo l’uscita di Grillo, che supera la confusione iniziale di Di Maio. Ora spero che i 5 Stelle per una volta passino dalle parole ai fatti. Noi ci siamo».

Avete in mente altre iniziative sul tema, “extra parlamentari”?
«Se l’emendamento non dovesse essere approvato, stiamo pensando ad una legge di iniziativa popolare, per coinvolgere il maggior numero di persone possibili in una battaglia giusta. Certamente non ci fermiamo, perché la battaglia per la giustizia fiscale è indispensabile se vogliamo un’Italia migliore».

Oltre 70 contagi alla cra Santa Teresa, i gestori: nessun ricovero necessario

La cooperativa In Cammino si occupa della struttura. Ecco come si è saputo delle positività

Action Adult Affection Eldery 339620Gran parte degli oltre settanta positivi al coronavirus tra ospiti e operatori della casa di riposo Santa Teresa di Faenza si presenta asintomatica o paucisintomatica e pertanto non si sono resi necessari ricoveri ospedalieri ma esclusivamente il monitoraggio da parte della task force dell’Ausl. Lo rende noto la cooperativa In Cammino che gestisce la struttura.

La coop sta seguendo la situazione con attenzione ed è vicina ai familiari e a tutti i cari degli ospiti con cui si terrà in contatto per aggiornarli sugli sviluppi della vicenda. Questa la ricostruzione dei fatti: «Il 25 novembre sono stati svolti i tamponi antigenici previsti dagli screening di routine da parte dell’Ausl risultati tutti negativi. Successivamente, riscontrando alcune sintomatologie potenzialmente riconducibili al Covid, il 4 dicembre abbiamo richiesto un ulteriore intervento dell’Ausl per monitorare la situazione. Nel frattempo la nostra cooperativa ha provveduto autonomamente a sottoporre nuovamente a tampone antigenico ospiti e residenti, rilevando alcune positività, prontamente isolate. Il 7 dicembre, a seguito alla nostra attivazione, l’Ausl ha svolto i tamponi molecolari. I primi esiti sono arrivati nella giornata successiva nel corso della quale abbiamo provveduto a sostituire tutto il personale risultato contagiato, con risorse estranee alla struttura, provenienti da altri contesti della nostra cooperativa».

È stato predisposto un piano di isolamento dell’utenza che è stato discusso con il distretto sanitario di Faenza e con il dipartimento di Sanità pubblica. Sono stati destinati spazi distinti della struttura ad ospiti positivi e negativi con percorsi separati.

A gennaio di nuovo in classe: orari diversificati, più bus e controlli alle fermate

Il piano della Regione Emilia-Romagna per quando le superiori torneranno al 75 percento di didattica in presenza

Autobus CoronavirusAlle scuole superiori dal 7 gennaio 2021 si tornerà alla didattica in presenza al 75 percento, così come previsto dall’ultimo Decreto del presidente del Consiglio dei ministri (Dpcm) del 3 dicembre, e la Regione Emillia-Romagna si sta preparando anche, ma non solo, a un potenziamento dell’offerta del trasporto pubblico locale.

Durante il tavolo tecnico convocato oggi, 10 dicembre, dall’assessorato regionale alla Mobilità e Trasporti con le agenzie e le aziende del trasporto pubblico locale da Piacenza a Rimini, la Regione si è detta pronta a potenziare ulteriormente il servizio, incrementando sia il “pacchetto” di chilometri/bus messi a disposizione, sia fornendo nuovi autobus. Si è condiviso che servono quindi mezzi e chilometri in più, ma anche orari di ingresso e di uscita da scuola diversificati, oltre al potenziamento dei controlli alle fermate per evitare assembramenti.

Da settembre la Regione afferma di aver investito oltre 20 milioni per mettere in strada 350 bus aggiuntivi e grazie agli investimenti messi in campo in occasione della gara di aggiudicazione del servizio ferroviario, voluta dalla Regione, l’Emilia-Romagna può contare sulla flotta di treni più giovane d’Italia.

Covid, altri 10 morti in provincia di Ravenna, tra cui anche un uomo di 51 anni

I nuovi contagiati sono 138, mentre salgono a 14 i pazienti in terapia intensiva nel Ravennate

Sono 138 i nuovi casi di positività al coronavirus accertati in provincia di Ravenna nelle ultime 24 ore. Comunicati dalla Regione anche altri 10 decessi, 5 donne e 5 uomini, tra cui anche un 51enne, tra le vittime più giovani registrate sul nostro territorio.

Il bollettino regionale del 10 dicembre

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 139.800 casi di positività, 1.453 in più rispetto a ieri (di cui 724 asintomatici), su un totale di 17.556 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti scende all’8,2%, dal 10,3% di ieri.

Le persone complessivamente guarite sono 2.506 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 68.697.

Continua a diminuire il numero dei casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 64.717 (-1.125 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 61.643 (-1.109), il 95,2% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano 72 nuovi decessi: 3 a Piacenza (due donne rispettivamente di 83 e 89 anni e un uomo di 70 anni); 3 in provincia di Parma (2 donne – 86 anni e 100 anni – e un uomo di 92 anni), 11 in provincia di Reggio Emilia (6 donne, di cui due di 85 anni, una di 86, una di 87 e due di 92 anni, una delle quali deceduta a Modena ma residente nella provincia di Reggio Emilia e 5 uomini di 72, 77, 80, 81 e 87 anni); 7 nel modenese (3 donne – di 71,78, 82 anni – e 4 uomini – di 58, 83, 86 e 94 anni); 20 in provincia di Bologna (12 donne, di 65,79,81,82 anni e una di 84, deceduta a Imola; le altre hanno rispettivamente 86 anni, due 89 anni, due 92 anni, una è di 96 anni e una di 97 anni; e 8 uomini: uno di 65 anni, uno di 74, 2 di 85 anni, due di 89 anni, uno dei quali deceduto a Imola, uno di 91 e uno di 94). 8 decessi sono stati nel ferrarese (7 donne rispettivamente di 87, 91, due di 92 anni, due di 93, una di 95 anni e un uomo, anch’esso di 95 anni); 10 in provincia di Ravenna (5 donne – di 77, 81, 93, 95 e 100 anni – e 5 uomini, rispettivamente di 51, 61, 68, 91 anni e uno 106 anni); una donna a Forlì-Cesena (precisamente nel forlivese); 8 nel riminese: 4 donne, di cui due di 77 anni, una di 92 e una di 93; e 4 uomini di 76,86,88 e 93 anni. Si registra anche il decesso di un uomo di 79 anni deceduto fuori regione.

In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 6.386.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 229 (- 4 rispetto a ieri), 2.845 quelli negli altri reparti Covid (-12).

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 13 a Piacenza (-1 rispetto a ieri), 18 a Parma (+3), 27 a Reggio Emilia (-4), 53 a Modena (-1), 51 a Bologna (-2), 8 a Imola (numero invariato rispetto a ieri), 18 a Ferrara (invariato),14 a Ravenna (+2), 5 a Forlì (-1), 2 a Cesena (invariato) e 20 a Rimini (invariato).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 13.461 a Piacenza (+66 rispetto a ieri, di cui 43 sintomatici), 11.390 a Parma (+54, di cui 31 sintomatici), 19.800 a Reggio Emilia (+155, di cui 71 sintomatici), 25.639 Modena (+283, di cui 188 sintomatici), 27.270 a Bologna (+301, di cui 150 sintomatici), 4.244 casi a Imola (+55, di cui 15 sintomatici), 7.015 a Ferrara (+94, di cui 26 sintomatici), 9.702 a Ravenna (+138, di cui 35 sintomatici), 4.964 a Forlì (+38, di cui 25 sintomatici), 4.552 a Cesena (+87, di cui 56 sintomatici) e 11.763 a Rimini (+182, di cui 89  sintomatici).

Covid, l’assessore alla Salute della Regione: «Ho paura della terza ondata»

Donini: «Dipende anche molto da noi»

PRESENTAZIONE CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN MEDICINA CHIRURGIA A RAVENNA
Raffaele Donini (al centro)

«Non dobbiamo vergognarci o autocensurarci rispetto alla parola timore: chi vi parla ha timore della terza ondata. Gli esperti più esperti l’hanno prevista per gennaio, non è un dato ineluttabile, questi allarmi sono stati lanciati dalla comunità scientifica per richiamarci tutti al massimo grado di responsabilità. Dipende anche molto da noi».

Cosi l’assessore alle Politiche per la salute della Regione Emilia-Romagna Raffaele Donini rispondendo, a margine di un evento all’Ospedale Maggiore di Bologna, a una domanda dei cronisti su una possibile nuovo aumento dei contagi da coronavirus. (Ansa.it)

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