venerdì
04 Luglio 2025

Con Eliseo e Rudy il trebbo Ravennate scalda i cuori online in diretta su facebook

Appuntamento domani 22 novembre primo di una serie di incontri domenicali, fra letture e musica, fino a Natale

Eliseo Dalla Vecchia E Rudy GattaNonostante le regole antiassembramento per l’emergenza sanitaria, l’antica tradizione del trebbo, dei racconti poetici e della cordialità che scalda i cuori, va avanti cavalcando con entusiasmo internet e i social media.

L’inziativa parte dall’Associazione Culturale “Percorsi” di Ravenna che propone una serie di “trebbi online”, durante i quali diversi artisti romagnoli leggeranno poesie e zirudele di poeti romagnoli più o meno famosi. Gli appuntamenti organizzati grazie alla collaborazione dei “lettori di poesia” Eliseo Dalla Vecchia e Rudy Gatta, sono sulla pagina Facebook di Percorsi ogni domenica a partire da domani 22 novembre, dalle 17 alle 18: quando è previsto il primo trebbo, proprio con Eliseo e Rudy, che propongono l’evento A sen neca a cve!

Ogni appuntamento avrà come ospite un lettore di poesie o un musicista: hanno confermato la propria disponibilità Giuseppe Bellosi, Carlo Falconi, Marco Grilli, Christian Ravaglioli e Nevio Spadoni… ma si attendono altre adesioni. All’apertura di ogni trebbo per i più piccoli verrà letta una favola o un racconto breve di Gianni Rodari, un omaggio della Biblioteca Ruffini di Percorsi allo scrittore nel centenario della nascita.

In occasione del trebbo del 20 dicembre, alla presenza di un funzionario pubblico, avverrà in diretta l’estrazione della lotteria che Percorsi ha in programma di organizzare in vista del Natale.

Nel Ravennate sempre alta la serie dei contagi, a quota 261. Ma solo un decesso

La metà sono casi sintomatici. Mentre sono 11 i pazienti tuttora ricoverati in terapia intensiva, uno in meno di ieri.

Coronavirus Test LaboratoriIn provincia di Ravenna oggi si sono registrati 261 casi di contagio al Covid-19: si tratta di 135 maschi e 126 femmine; 131 asintomatici e 130 con sintomi; 253 in isolamento domiciliare e 8  ricoverati. Nel dettaglio si tartta di 147 persone rilevate da contact tracing; 93 per sintomi; 14 per test privati, 5 per test di ospedalizzazione, 1 per test di categoria e 1 per rientro estero (Albania).
È stato comunicato anche un unico decesso, un paziente di sesso maschile di 85 anni.
Intanto si registrano 6 guarigioni complete.
I casi complessivamente diagnosticati da inizio contagio nel ravennate, aggiornati alla mattinata di oggi, sono saliti a quota 6.334.
Per quanto riguarda i dati del’ Emilia-Romagna si sono registrati 2.723 casi di positività in più rispetto a ieri,  su un totale di 19.697 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di nuovi tamponi fatti è oggi dell’13,8% (ieri era dell’11,3%).

Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 1.269 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 345 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone e 491 sono stati individuati all’interno di focolai già noti. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 47,7 anni. Su 1.269 asintomatici, 504 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 158 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 15 con gli screening sierologici, 17 tramite i test pre-ricovero. Per 575 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.

La situazione dei contagi nelle province dell’Emilia-Romagna vede Modena con 573 nuovi casi, Bologna con 482, Reggio Emilia con 358, poi Ravenna (261), Piacenza (246), Rimini (244), Parma (179), Ferrara (123), Forlì (94), Imola (92) e Cesena (71).

Si registrano 47 nuovi decessi: 25 in provincia di Bologna (16 uomini di 67, 68, 71, 75, 76, 80, 82, due di 85, 86, due di 89, due di 92, 96 anni e un uomo di 73 a Imola; 9 donne di 74, 78,  81, 82, 88, 89, 93, 94, 96 anni), 7 in quella di Modena (5 uomini di 80, 88, 89, 90 e 99 anni e 2 donne di 79 e 88 anni)  8 in quella di Reggio Emilia (6 uomini di 60, 73, 74, due di 80 anni e uno di 94 e una donna di 80 e una di 68),  uno in quella di Ravenna (un uomo di 85), uno in quella di Piacenza (una donna di 77 anni),  uno in provincia di Forlì-Cesena (una donna di 82), 2 a Parma (2 donne di 83 e 86 anni), 2 in quella di Ferrara (un uomo di 71 e una donna di 91 anni, nessun decesso a Rimini. Dall’inizio dell’epidemia di Coronavirus, in Emilia-Romagna i decessi sono complessivamente 5.312.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 241 (- 3 rispetto a ieri), 2.594 quelli in altri reparti Covid (+60). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 15 a Piacenza (+2 rispetto a ieri), 13 a Parma (-1 rispetto a ieri), 28 a Reggio Emilia (-1), 64 a Modena (+3), 59 a Bologna (-4), 4 a Imola (-1), 17 a Ferrara (invariato), 11 a Ravenna (-1), 6 a Forlì (invariato), 1 a Cesena (invariato) e 23 a Rimini (invariato).

In vendita nei fine settimana anche prodotti igiene personale, casa e cartoleria

Nuova ordinanza regionale che precisa la disponibilità di merci nei negozi il sabato e la domenica

Prodotti Vendita MarketDa oggi sabato 21 novembre è in vigore una nuova Ordinanza Regionale Anticovid che integra con alcune precisazioni quello già in vigore dal 14 novembre.

Alle attività di vendita che possono rimanere aperte durante le chiusure prefestive delle medie e grandi strutture di vendita e festive delle attività commerciali in genere (generi alimentari, giornali e riviste, farmacie, parafarmacie, tabaccherie) si aggiungono quelle dei prodotti per la cura e l’igiene della persona e per l’igiene della casa, gli articoli di cartoleria e cancelleria.

Inoltre la scadenza dei provvedimenti viene anticipata dal 3 dicembre al 27 novembre, quando il Ministro della Salute deciderà rispetto alla classificazione delle regioni.

Al via da oggi 21 novembre la Colletta Alimentare per contrastare la povertà

Quest’anno le donazioni nei market si potranno fare solo con apposite Card alle casse o su tre diversi siti internet

Colletta Alimentare“Cambia la forma, non la sostanza” della 24esima edizione della Giornata Nazionale della Colletta Alimentare: quest’anno, dal 21 novembre all’8 dicembre, saranno disponibili presso le casse dei supermercati italiani delle “gift card” da due, cinque e dieci euro.

Al termine della Colletta, il valore complessivo di tutte le card sarà convertito in prodotti alimentari non deperibili come pelati, legumi, alimenti per l’infanzia, olio, pesce e carne in scatola e altri prodotti utili. Tutto sarà consegnato alle sedi regionali del Banco Alimentare e distribuito, con le consuete modalità, alle circa 8mila strutture caritative convenzionate che sostengono oltre 2.100.000 persone.

Banco Alimentare Gift CardLe Card prendono quindi il posto degli scatoloni e diventano i nuovi “contenitori” della spesa. Una spesa che quest’anno non può più essere donata fisicamente, per ragioni di sicurezza sanitaria. Per le stesse evidenti ragioni di sicurezza non ci potranno essere nei supermercati i consueti gruppi di volontari entusiasti (145 mila fino allo scorso anno), che saranno presenti in numero ridotto solo il 28 novembre, compatibilmente con le norme vigenti nelle singole regioni.

La storica iniziativa del Banco Alimentare, oltre a essere per la prima volta “dematerializzata”, non si esaurirà in una sola giornata, ma per 18 giorni (dal 21 novembre all’8 dicembre) le card saranno in distribuzione nei punti vendita che aderiranno alla Colletta e potranno essere acquistate on line sul sito www.mygiftcard.it, dove sono già disponibili. Sarà inoltre possibile partecipare alla Colletta Alimentare facendo una spesa online sul sito www.amazon.it dal 1 al 10 dicembre e su www.esselungaacasa.it dal 21 novembre al 10 dicembre.

«Non ci sono “colpe” per i genitori di adolescenti che hanno disturbi alimentari»

L’associazione ravennate “Sulle ali delle menti” critica la posizione del giornalista e regista Andrea Casadio

Anoressia BilanciaRiceviamo e pubblichiamo un intervento dell’associazione “Sulle ali delle menti”, costituita da persone che soffrono o hanno sofferto di disturbi del comportamento alimentare (Dca) e dai loro familiari, dopo l’articolo in cui il regista Andrea Casadio raccontava il suo documentario su ragazzi alle prese con questi problemi.

«L’associazione “Sulle ali delle menti” contesta con decisione quanto espresso dal regista Andrea Casadio. Le affermazioni riportate sono inaccettabilmente offensive nei confronti dei genitori che stanno vivendo la malattia di una figlia, ma soprattutto profondamente sbagliate alla luce delle più recenti conoscenze “evidence based” sulla genesi e sul trattamento dei Dca.

Si tratta infatti di patologie psichiatriche multifattoriali, determinate da fattori sia genetici che ambientali, e non sono “colpa” di nessuno. Al contrario la famiglia, e soprattutto i genitori, sono protagonisti attivi e irrinunciabili del percorso di cura, insieme all’equipe terapeutica multidisciplinare. È indispensabile aiutare i genitori a capire cosa sta succedendo alla loro figlia, alleviare l’inevitabile senso di colpa e dare loro gli strumenti relazionali e comunicativi per supportarle nel percorso.

Tutto questo è riconosciuto nel documento del Ministero della Salute del 26 marzo 2018 “Disturbi della nutrizione e dell’Alimentazione – Raccomandazioni per i familiari” :” la famiglia deve essere riconosciuta e sostenuta come luogo privilegiato di relazioni stabili e significative”. Esiste una collaborazione fra la nostra associazione e il Centro per i Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione dell’Ausl, e i familiari seguiti dall’equipe terapeutica possono trovare un ulteriore supporto nei gruppi di auto aiuto. Invitiamo quindi i genitori (ma anche nonni, zii, insegnanti) a rivolgersi all’associazione per aiuto e sostegno, e per affrontare i sentimenti di paura e vergogna: 370 3161305 – sullealidellementiravenna@gmail.com».

 

 

Arrestati a Lugo due malviventi, per danni e molestie a cittadini e commercianti

Si tratta di due uomini di 31 e 33 anni, peraltro già denunciati e colpiti da misure restrittive del Tribunale di Ravenna

Carabinieri Lugo ArrestoI Carabinieri della Compagnia di Lugo hanno dato esecuzione alle ordinanze applicative di custodia cautelare in carcere, emesse dalla Procura della Repubbica e dal Tribunale di Ravenna, nei confronti di due stranieri –  L.D., 33 enne di origine rumena e di Y.M. , cittadino russo di 31 anni – che vivevano all’interno di un camper nella zona artigianale di Lugo.

«I due avevano nel tempo con le loro condotte contrarie alle leggi ed al comune senso civico – si legge in un rapproto stampa dei Carabinieri di Lugo – coltivato un clima di malcontento nella cittadinanza Lughese assolutamente distante dal tollerare comportamenti sopra le righe. Negli ultimi mesi erano stati più volte denunciati o tratti in arresto dai militari dell’Arma e dal locale Commissariato e dalla Polizia Locale poiché autori di reati contro il patrimonio, ubriachezza e molestia o disturbo delle persone anche nelle vie del centro storico, nonché assidui molestatori di numerosi commercianti della zona specie se esercenti di bar, benchè già destinatari, da parte del tribunale di Ravenna, di misura restrittiva.

A seguito di ulteriori indagini investigative eseguite dalle forze dell’ordine presenti nel lughese, intervenute, a vario titolo nel tempo, negli episodi che hanno visto protagonisti i due malviventi l’Autorità Giudiziaria ravennate ha conferito ai Carabinieri della Compagnia di Lugo l’incarico di ricercare i due individui ed eseguire, con la collaborazione di personale del Commissariato e della Polizia Locale dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, l’applicazione delle ordinanze restrittive della libertà personale con l’accompagnamento dei due arrestati nel carcere di Ravenna.

Contrabbando di protezioni per Covid: sequestrata merce per 6 milioni di valore

Operazione della guardia di finanza. Un’impresa ha acquistato vari Dpi dalla Cina sfruttando le agevolazioni fiscali per chi fornisce enti pubblici ma il materiale andava altrove. Ora dovrà pagare 2,7 milioni tra Iva e dazi

MascherinaOltre 2,5 milioni di dispositivi di protezione individuale (Dpi) contro il Covid – mascherine, tute, occhiali e visiere – per un valore complessivo di sei milioni di euro sono stati sequestrati a un’azienda di Faenza accusata di contrabbando. Secondo la guardia di finanza il materiale fa parte di una partita da 12 milioni di euro importata dalla Cina sfruttando le speciali agevolazioni fiscali per chi rivende a enti pubblici o aziende sanitarie convenzionate mentre il materiale è finito in altri circuiti con illeciti introiti per l’impresa. L’azienda sotto accusa dovrà pagare 2,7 milioni tra Iva e dazi.

L’inchiesta denominata “Duty free” è partita da una analisi delle operazioni doganali di importazione di merci destinate al contrasto della diffusione del coronavirus effettuate da imprese con sede nella provincia di Ravenna. Un’ordinanza del commissario straordinario per l’emergenza sanitaria, per agevolare la distribuzione sul territorio nazionale di beni utili alla lotta alla pandemia, prevede la possibilità di importare la merce con il beneficio della totale esenzione di dazi all’importazione e di Iva escludendo da ogni agevolazione tributaria le importazioni di beni destinati alla rivendita.

I militari del nucleo di polizia economico-finanziaria di Ravenna hanno fatto un’ispezione nei tre magazzini dell’azienda. A dimostrazione dell’intento speculativo e commerciale delle operazioni, di cui sono convinti gli investigatori, è emerso che la merce veniva venduta a un’altra società commerciale collegata alla venditrice e riconducibile al medesimo assetto proprietario con un ricarico stimato pari a circa il 18 percento del prezzo di acquisto. Quest’ultima impresa, poi, rivendeva a sua volta la merce a enti pubblici o a altre imprese private applicando un ulteriore ricarico del 20 percento. Ad esempio 8.400 calzari, destinati a una azienda ospedaliera emiliana, in realtà sarebbero stati ceduti ad una impresa privata polacca.

Il dettaglio del materiale sequestrato nei magazzini è 1.677.306 mascherine Ffp2, 680.230 mascherine chirurgiche a tre strati, 154.327 tute, 14.947 occhiali e 706 visiere protettive, per un valore commerciale complessivo di circa 6,2 milioni.

Ugl: «Non è questo il momento di chiudere la piattaforma Angela Angelina»

Il segretario provinciale del sindacato si dice contrario al progetto di smantellamento di cui si parla da anni: «Il settore è troppo in crisi per questa mossa»

49196Se ne parla da anni di chiudere e smantellare la piattaforma estrattiva Angela Angelina al largo di Lido di Dante ma secondo il segretario dell’Ugl Chimici di Ravenna, Luca Michieletti, non è cosa da fare.

«È conosciuta la profonda crisi in cui si trova il settore dell’estrazione degli idrocarburi ravennate – dice il sindacalista –, ed è noto quale importante apporto ha dato e continua a dare il settore per il sistema economico e sociale della comunità ravennate. Credo sia fondamentale la collaborazione di tutti per sostenere il lavoro e l’occupazione. Mi sorge pertanto il forte dubbio se la chiusura anticipata della piattaforma Angela Angelina, per le negative ricadute prevedibili, sia ancora una scelta primaria nell’attuale contesto».

Secondo Ugl il tema va riaffrontato contestualmente e viene chiesta l’apertura di una nuova discussione con il coinvolgimento di tutte le autorità locali, per dare un’adeguata risposta: «Confido sull’importante contributo del sindaco di Ravenna che ha manifestato sensibilità alle difficoltà del locale comparto dell’energia».

L’Università organizza tre seminari con Nando Sigona, super esperto da Birmingham

Iniziativa promossa dal corso di laurea in Cooperazione internazionale: due appuntamenti solo per studenti, uno aperto alla cittadinanza

nando sigonaImmigrazione e diritti umani saranno i temi al centro di un ciclo di tre seminari online organizzato dal corso di laurea in Cooperazione internazionale del campus universitario di Ravenna con un esperto a livello europeo. Nando Sigona, professore ordinario all’Università di Birmingham e direttore dell’Institute for Research into Superdiversity, sarà ospite in qualità di visiting professor della laurea magistrale I-Contact (in International Cooperation on Human Rights and Intercultural Heritage) del dipartimento di Beni Culturali.

Tre gli appuntamenti in programma con lo studioso, ricercatore associato al Refugee Studies Centre dell’Università di Oxford e all’Overseas Development Institute: lunedì 23 novembre alle 11 e venerdì 27 novembre alle 14 saranno riservati agli studenti e alla comunità accademica; mercoledì 25 novembre alle 18 aperto alla cittadinanza e in lingua italiana.

Questi i temi dei tre seminari. Il 23 “Disentangling migration governance and journeys”. Il 27 “The condition and (mis)treatment of children on the move”. Il 25 presentazione e discussione del volume “Undocument migration” (Policy, 2019) di cui Sigona è coautore.

Le conferenze si svolgeranno su piattaforma Microsoft Teams. Gli interessati a partecipare possono fare richiesta del link di accesso a annalisa.furia@unibo.it.

«Già individuati i luoghi di stoccaggio e somministrazione del vaccino anti-Covid»

La Regione Emilia-Romagna si è attivata per contribuire alla predisposizione del piano nazionale

VaccinoDefiniti in Emilia-Romagna, d’intesa tra assessorato alle Politiche per la salute e Aziende sanitarie e ospedaliere, i centri di stoccaggio regionale del vaccino e anche le strutture sanitarie che somministreranno le prime dosi, destinate nella fase iniziale agli operatori sanitari e ai presidi residenziali per anziani.

Come richiesto dal ministero della Salute, la Regione si è immediatamente attivata per contribuire alla predisposizione del piano nazionale, individuando i luoghi idonei alla conservazione – in particolare congelatori che permettono temperature fino a -85 gradi – e allo stoccaggio dei vaccini anti-Covid (di Pfizer-Biontech).

Luoghi che, per ragioni di sicurezza come peraltro richiesto a livello nazionale, non vengono resi noti.

Ad effettuare la ricognizione dei centri di stoccaggio e delle strutture sanitarie scelte per la somministrazione delle prime dosi, sono stati oggi, con i vertici dell’assessorato regionale alle Politiche per la salute, i direttori generali di tutte le Aziende sanitarie e ospedaliere, in un incontro in videoconferenza da viale Aldo Moro.

Per quanto riguarda i criteri di scelta, le strutture sanitarie sono state individuate, da Piacenza a Rimini, in base ai bacini di utenza, al personale sanitario impiegato, oltre a quello operante sul territorio e in grado di raggiungere il presidio entro 30-60 minuti.

Covid: i casi provinciali superano quota seimila. Rt regionale in calo: ora è 1,14

Nel Ravennate accertati altri 158 positivi tra il 19 e il 20 novembre. I morti sono più di 160 con i due comunicati oggi

Test Sierologici OptIl totale dei casi di contagio da coronavirus Sars-Cov-2 in provincia di Ravenna ha superato quota seimila. Per la precisione sono 6.072 dopo i 158 diagnosticati nelle ventiquattro ore precedenti al mezzogiorno di oggi, 20 novembre. Quasi i due terzi sono stati accertati nell’ultimo mese. Dei nuovi casi odierni 97 hanno sintomi, ma solo 7 sono stati ricoverati.

La giornata di oggi costringe ad aggiornare anche il computo dei decessi: la Regione ne ha comunicati due, un uomo di 95 anni e una donna di 83. In totale si arriva a oltre 160 dall’inizio della pandemia.

Si registrano inoltre 16 guarigioni complete. In totale poco più di 1.700 cioè un terzo delle diagnosi fatte.

Rispetto alla distribuzione sul territorio la suddivisione risulta essere la seguente: 237 residenti fuori provincia, 2.292 a Ravenna, 1.118 a Faenza, 571  a Lugo, 383 a Cervia, 209 a Bagnacavallo, 186 a Alfonsine, 175 a Russi, 161 a Castelbolognese.

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 100.344 casi di positività, 2.533 in più rispetto a ieri, su un totale di 22.307 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è oggi dell’11,3%, stabile rispetto a ieri (1,4%).

Secondo la rilevazione settimanale della Cabina di Regia nazionale, l’indice di trasmissione del contagio (Rt) in Emilia-Romagna scende a 1,14. È il quarto calo consecutivo, dopo quelli delle tre settimane precedenti (rispettivamente: 1,63, 1,57, 1,4). L’obiettivo delle autorità è portarlo sotto a uno: solo così la pandemia rallenta perché significa che mediamente ogni contagiato ne contagia meno di uno.

Su 1.036 asintomatici, 391 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 161 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 10 con gli screening sierologici, 16 tramite i test pre-ricovero. Per 458 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.

Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 22.307 tamponi, per un totale di 1.957.785. A questi si aggiungono anche 3.776 test sierologici.

I casi attivi, cioè il numero di malati effettivi, a oggi sono 62.934 (1.928 in più di ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 60.156 (+1.883 rispetto a ieri), il 95,5% del totale dei casi attivi.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 244 (stabili rispetto a ieri), 2.534 quelli in altri reparti Covid (+45).  Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 13 a Piacenza (+1 rispetto a ieri), 14 a Parma (invariato rispetto a ieri), 29 a Reggio Emilia (+1), 61 a Modena (+1),  63 a Bologna (invariato), 5 a Imola (invariato), 17 a Ferrara (-3),12 a Ravenna (+1), 6 a Forlì (invariato), 1 a Cesena (invariato) e 23 a Rimini (-1).

Le persone complessivamente guarite salgono a 32.145 (+558 rispetto a ieri).

L’annuncio del sindaco: «Un auditorium alla Classense: sarà la casa della Cherubini»

Pronta nel 2021 alla chiesa di San Romualdo, nel complesso della biblioteca Classense

Chiesa San Romualdo Ravenna
La chiesa di San Romualdo, nel complesso della biblioteca Classense

Il sindaco Michele de Pascale annuncia l’intenzione del Comune di Ravenna di realizzare un auditorium alla chiesa di San Romualdo, nel complesso della biblioteca Classense.

Un auditorium che possa ospitare in maniera stabile l’Orchestra giovanile Luigi Cherubini, fondata dal maestro Riccardo Muti nel 2004 e che vede lo stesso Comune e la fondazione Ravenna Manifestazioni fra i suoi soci.

«Insieme al Maestro – scrive De Pascale –, verso cui siamo tutti immensamente riconoscenti, nei giorni scorsi abbiamo fatto un sopralluogo alla chiesa (già casa in passato del museo del Risorgimento, che ora si trasferirà nei nuovi spazi di Palazzo Guiccioli, ndr), che abbiamo riconosciuto, anche su conferma dei tecnici, spazio appropriato per realizzarvi un auditorium che possa appunto ospitare la Cherubini in maniera stabile. La relazione fra la musica, il patrimonio della biblioteca e le sale studio e di pubblica lettura arricchirà ulteriormente l’offerta culturale della città».

«Ovviamente – continua il sindaco – lo spazio potrà essere utilizzato anche dalle altre orchestre e istituzioni musicali e culturali della città, in primis dall’Istituto Verdi.
Parte ora un lavoro tecnico, in collaborazione con le Fondazioni Ravenna Manifestazioni e Luigi Cherubini, per gli adeguamenti acustici e strutturali, che partiranno dopo la conclusione della mostra “Dante gli occhi e la mente”, per essere pronti per l’ottobre del 2021».

Tra i primi a esprimere il loro compiacimento, il presidente e la direttrice dell’Istituto superiore di studi musicali “Giuseppe Verdi”.

«La nostra città – dichiara Adriano Maestri – meritava questa ulteriore attenzione verso la musica e la cultura, specie in un momento come questo in cui possiamo usufruirne solo grazie alle trasmissioni televisive e a internet. Ne godrà in primis l’orchestra Cherubini, che troverà a Ravenna una propria casa, ma anche il nostro valoroso conservatorio e le associazioni dedite alla musica che potranno utilizzarla per loro manifestazioni. È un gran bel progetto per il quale ringrazio il sindaco, ma non meno il maestro Riccardo Muti che ha avviato i lavori per arricchire di questa ulteriore opportunità la nostra città, dimostrando sempre un’attenzione molto forte per Ravenna».

«Lo spazio per l’orchestra è lo spazio per eccellenza per la musica – afferma la direttrice Anna Maria Storace -, e una sala in comune rappresenta sempre un valore aggiunto. L’Orchestra Cherubini e il conservatorio della città nello stesso spazio è una luce che si accende per tutti noi. Poter avere una orchestra stabile di così grande valore e dare uno spazio ai giovani studenti dell’Alta formazione artistica, musicale e coreutica rappresenta il connubio perfetto. Studi e professione in un solo luogo senza soluzione di continuità. Tutta la città aspettava da tempo questo evento, proprio in un periodo come questo in cui la progettualità e il futuro sembrano essere messi a dura prova dalla emergenza sanitaria, e il concretizzarsi del sogno di un luogo dove i giovani della Cherubini e i giovani del Verdi possano studiare, fa battere il cuore di gioia e fa sorridere ad una speranza di futuro. Un posto per studiare, ma anche un posto per poter accendere un legame con il territorio perché il conservatorio deve poter far fare esperienza diretta ai suoi studenti del rapporto con il pubblico, deve poter produrre musica, teatro, ricerca. Questo spazio è l’ossigeno che mancava alla circolazione sanguigna della musica. Un sogno a lungo desiderato che si avvera. Grazie a tutti coloro che lo hanno reso possibile».

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