giovedì
11 Settembre 2025

In dicembre a Ravenna il doppio dei morti della media dei cinque anni precedenti

Complessivamente nel comune capoluogo l’anno scorso sono morte 2.129 persone, il dato più alto della storia recente

SANTA MESSA PER VITTIME COVID VESCOVO LORENZZO GHIZZONI DUOMO RAVENNA
La messa per le vittime del Covid di inizio anno in Duomo a Ravenna

Il 2020 è stato l’anno con meno nuovi nati e più morti registrati nella storia recente della provincia di Ravenna. Se da una parte quello delle nascite è ormai un trend consolidato che la pandemia potrà al limite accentuare nel 2021, i dati dei morti sono influenzati dai decessi per Covid registrati nel Ravennate in particolare negli ultimi due mesi dell’anno.

NUOVI NATI

I nuovi nati in provincia sono in calo costante dal 2008, quando furono 3.692, arrivando nel 2020 a toccare quota 2.066, alcune centinaia in meno del 2019. Un dato però che risente del fatto che da aprile il punto nascite di Lugo è stato sospeso a causa della pandemia.

Analizzando il comune capoluogo, anche Ravenna con 951 nuovi nati (36 in meno del 2019) tocca il record negativo almeno del nuovo secolo: solo nel 2008, tredici anni fa, furono 1.500.

DECESSI

Nell’anno del Covid, sono però i dati dei morti quelli da analizzare con più attenzione.

Tanto che è stato da poco pubblicato il nuovo rapporto prodotto dall’Istituto nazionale di statistica (Istat) e dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss) che analizza la mortalità nel periodo gennaio-novembre 2020, confrontando i dati con la media dei cinque anni precedenti, dal 2015 al 2019 compresi.

La provincia di Ravenna ha visto un incremento dei decessi superiore al 10 percento rispetto a quelli registrati in media dal 2015 al 2019 nei mesi di marzo, aprile e settembre. Aumento che arriva al 20,5 percento in ottobre (con 457 morti rispetto alla media 2015/2019 di 379) e addirittura al 47,7 percento in novembre (con 554 morti a fronte dei 375 registrati in media nei cinque anni precedenti). Percentuale che supera perfino il 53 se si considerano solo gli over 75.

Non essendo ancora disponibili i dati provinciali di dicembre 2020, abbiamo chiesto di poterli consultare in anteprima agli uffici Anagrafe dei due comuni più popolosi della provincia. A Ravenna lo scorso dicembre sono morte 300 persone (dato provvisorio), il doppio rispetto ai 150 decessi registrati in media lo stesso mese nei cinque anni precedenti. Delle 300 vittime, stando ai bollettini delle istituzioni, 123 erano positive al Covid. Complessivamente nel comune capoluogo nel 2020 si sono registrati 2.129 decessi (oltre 200 in più rispetto al 2019, che è grossomodo il numero dei morti risultati positivi al coronavirus a Ravenna), il dato più alto almeno dal nuovo secolo.

A Faenza i deceduti di dicembre 2020 sono invece stati 108, contro una media di 62. Complessivamente l’anno scorso sono stati 771, ossia 73 in più rispetto al 2019 e anche in questo caso record della storia recente del comune.

I Comunisti si smarcano e lanciano l’appello per «una sinistra alternativa al Pd»

Prc chiude l’esperienza Ravenna in Comune e punta a una coalizione unita dall’antifascismo

Rifondazione Comunista 183772.660x368Il Prc di Ravenna lancia un appello alle “associazioni, organizzazioni di volontariato, movimenti e gruppi di cittadini, realtà provenienti dal mondo del lavoro, della cooperazione, della società civile, studentesche e della cultura” per costruire una coalizione alternativa a sinistra del Pd alle prossime elezioni amministrative.

Al grido di “Ravenna Merita di più!”, Rifondazione comunista dà praticamente per conclusa l’esperienza di Ravenna in Comune, la lista civica di sinistra nata nel 2016 e che in questi anni ha fatto opposizione in consiglio comunale con Massimo Manzoli.

«Ci accorgiamo – si legge nel comunicato inviato alla stampa – che sta crescendo un’inquietudine nuova verso la mutilazione della democrazia e della rappresentanza sociale e politica a cui si sente di non poter più rispondere con le “Liste Civiche” o le “Coraggiose” che hanno mostrato l’incapacità di imporre punti di vista e pratiche veramente alternative a quelle proposte dai capi bastone dei partiti di maggioranza nelle rispettive “coalizioni” né sono riuscite ad arginare la deriva razzista xenofoba figlia dei nuovi fascismi che allignano anche la nostra città. A queste nuove inquietudini e consapevolezze noi comunisti vogliamo partecipare partendo da noi stessi rimettendo in discussione, però, il modo con cui abbiamo lavorato in questi 5 anni con “Ravenna in Comune”. Nel riconoscere il ruolo di opposizione importante che RiC ha rappresentato in Consiglio Comunale e nei Decentramenti, con l’obiettivo di ricercare possibili convergenze una volta chiarita la collocazione politica di RiC, non possiamo non evidenziare che lo “strumento” allora individuato non risponde più alle nuove esigenze rappresentate da: associazioni, organizzazioni di volontariato, movimenti e gruppi di cittadini, realtà provenienti dal mondo del lavoro, della cooperazione, della società civile, studentesche e della cultura che rappresentano un patrimonio umano, sociale ed economico e di intelligenze, fondamentale per il benessere della collettività. Sentiamo che c’è bisogno di dare una “risposta” a tutti questi soggetti per valorizzarne le esperienze e spingerli ad impegnarsi politicamente per contribuire a disegnare la Città diversa e solidale che “sognano” anche e soprattutto attraverso il ripristino di livelli di democrazia che consentano l’esercizio di poteri e responsabilità nelle politiche pubbliche».

Un appello, quello di Rifondazione, «a iniziare un percorso che ci porti alla costruzione di una “coalizione” – con l’unica discriminante dell’antifascismo – che, unita alla nostra lista unitaria dei comunisti di Prc e Pci aperta ad ogni contributo, sia in grado di dar vita ad una sinistra alternativa e credibile, alternativa sia alle destre liberali e sovraniste neofasciste e neonaziste sia al Partito Democratico e ai suoi alleati, che individui una figura di spessore come candidato sindaco della coalizione».

Prorogato al 25 febbraio il blocco degli spostamenti tra le regioni

 

IMG 1010Via libera in Consiglio dei ministri al decreto legge Covid, che proroga il blocco degli spostamenti tra le Regioni, anche quelle gialle, dal 15 al 25 febbraio.

«Dal 16 al 25 febbraio – recita la norma – sull’intero territorio nazionale è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome, salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione». (Ansa.it)

Covid, 110 nuovi casi a Ravenna e altri 4 morti, tra cui un 55enne

 

Sono 110 (di cui 42 asintomatici) i nuovi casi di positività al coronavirus registrati in provincia di Ravenna (su 1.639 tamponi) nel bollettino regionale di oggi, 12 febbraio. Tre i ricoverati. Circa 52 le nuove guarigioni.

La Regione ha comunicato infine altri 4 decessi per il territorio provinciale: tre pazienti di sesso maschile di 55, 67 e 84 e una paziente di sesso femminile di 71 anni.

IL BOLLETTINO REGIONALE DEL 12 FEBBRAIO

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 232.938 casi di positività, 1.538 in più rispetto a ieri (di cui 535 asintomatici) su un totale di 27.986 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 5,5%.

L’età media dei nuovi positivi di oggi è 42 anni.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 40.013 (-645 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 37.952 (-627), il 94,8% del totale dei casi attivi.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 2.156 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 182.876.

Purtroppo, si registrano 27 nuovi decessi: 7 a Ferrara (2 donne di 89 anni e 5 uomini: due di 74 anni e gli altri di 65, 80 e 86 anni), 4 a Ravenna (1 donna di 71 anni e 3 uomini di 55, 67 e 84 anni), 4 a Modena (3 donne di 84, 90 e 94 anni e 1 uomo di 87 anni), 4 a Rimini (3 donne di 65, 77 e 91 anni e 1 uomo di 55 anni), 3 a Piacenza (1 donna di 90 anni e 2 uomini di 86 e 89 anni), 3 in provincia di Forlì-Cesena (1 uomo di 85 anni e 2 donne di 91 e 96 anni), 2 a Parma (1 uomo di 77 anni e 1 donna di 90 anni). Non si registrano decessi nelle province di Bologna e Reggio Emilia.
In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 10.049.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 175 (-3 rispetto a ieri), 1.886 quelli negli altri reparti Covid (-15).

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 12 a Piacenza (+1 rispetto a ieri), 11 a Parma (+1), 18 a Reggio Emilia (-2 rispetto a ieri), 36 a Modena (invariato rispetto a ieri), 46 a Bologna (+4), 12 a Imola (-1), 18 a Ferrara (-5), 3 a Ravenna (-1), 2 a Forlì (+1), 3 a Cesena (invariato) e 14 a Rimini (-1).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 19.098 a Piacenza (+79 rispetto a ieri, di cui 38 sintomatici), 16.155 a Parma (+110, di cui 61 sintomatici), 30.490 a Reggio Emilia (+112, di cui 76 sintomatici), 40.820 a Modena (+282 , di cui 225 sintomatici), 46.282 a Bologna (+384, di cui 265 sintomatici), 7.725 casi a Imola (+63, di cui 39 sintomatici), 13.672 a Ferrara (+87, di cui 29 sintomatici), 17.471 a Ravenna (+110, di cui  68 sintomatici), 8.887 a Forlì (+57, di cui 45 sintomatici), 10.287 a Cesena (+100, di cui 74 sintomatici) e 22.051 a Rimini (+154, di cui 83 sintomatici).

Un sabato di allerta meteo gialla tra neve, temperature estreme e onde di 3 metri

 

GhiaccioDalla mezzanotte di oggi, venerdì 12 febbraio, alla mezzanotte di domani, sabato 13, sarà attiva nel territorio del comune di Ravenna l’allerta meteo numero 28, per vento, stato del mare e criticità costiera, emessa dall’Agenzia regionale di protezione civile e da Arpae Emilia-Romagna.

L’allerta è gialla.

Per il resto della provincia, comune di Ravenna escluso, sarà attiva invece l’allerta meteo gialla per “temperature estreme”. Nel solo comune di Brisighella l’allerta è anche per neve.

«Per la giornata di sabato 13 – si legge nel testo dell’allerta – si prevedono nella prima parte della giornata nevicate più consistenti sull’Appennino e collina romagnola con valori cumulati tra 10 e 20 cm. Sul resto della regione le nevicate risulteranno residue con accumuli poco consistenti nella notte-mattina. È prevista una forte avvezione fredda con massa d’aria proveniente da est che determinerà un marcato abbassamento delle temperature che risulteranno in pianura e collina prossime a 0° C durante l’intera giornata, mentre nelle zone montane risulteranno inferiori a -4°C con punte in serata inferiori a -12°C. Si segnalano inoltre estese e diffuse gelate sull’intera regione. È prevista inoltre una ventilazione proveniente da est sulla fascia costiera e sul crinale appenninico centro orientale con valori pari a burrasca moderata. Il mare risulterà agitato con direzione d’onda da est e altezza d’onda superiore a 2,5 metri».

Indice Rt in risalita: ultima settimana in zona gialla per l’Emilia-Romagna?

L’assessore alla Salute della Regione anticipa il dato di 0,94: «Contagi in risalita anche per la variante inglese»

EMILIA ROMAGNA GIALLAL’assessore alla Salute dell’Emilia-Romagna ha anticipato – in una videoconferenza con Coldiretti Pensionati – i dati dei contagi di oggi, venerdì 12 febbraio. Che in regione sono in aumento (1.500 circa), a fronte di un indice Rt in risalita, passato in una settimana da 0,83 a 0,94.

Un dato che manterrà l’Emilia-Romagna in zona gialla per un’altra settimana, ma se il trend di crescita continuerà è probabile che da domenica 21 febbraio la regione possa tornare in zona arancione.

«Siamo in una situazione ancora compatibile con la zona gialla – ha confermato infatti l’assessore –, ma i numeri stanno crescendo a causa della circolazione sul nostro territorio della variante inglese, particolarmente contagiosa e dell’aumento dei contatti derivante da 12 giorni di zona gialla».

Donini ha anche ricordato il drammatico bilancio delle vittime. «Vedere 10.000 morti in Emilia Romagna è stato uno shock. Era inimmaginabile. Anche solo 6 mesi fa». Il 95% delle vittime del Coronavirus – ha rivelato Donini – è over 60.

Le mostre su Dante di Ravenna del 2021 già on line in un virtual tour “esperenziale”

Con tanto di racconti dei curatori e micro documentari. Rinviata al 24 aprile l’inaugurazione dell’esposizione con Giotto e Cimabue

Dante Virtual Tour
Le operazioni di realizzazione del virtual tour della. mostra alla chiesa di San Romualdo

«Con un atto di coraggio abbiamo deciso di inaugurare la mostra il 24 aprile». Lo dice l’assessora alla Cultura del Comune di Ravenna, presentando la rimodulazione del progetto espositivo con cui il Comune di Ravenna celebra il Sommo Poeta nel settimo centenario della morte. Si tratta di “Dante. Gli occhi e la mente”, progetto articolato in tre mostre, di cui la prima attualmente in corso alla biblioteca Classense (sul sesto centenario).

La seconda aprirà appunto il 24 aprile (e non il 6 marzo come inizialmente previsto), si chiama “Le Arti al tempo dell’esilio”, è a cura di Massimo Medica, direttore dei Musei civici d’Arte Antica di Bologna, e si svolgerà alla chiesa di San Romualdo di Ravenna. Una mostra il cui progetto scientifico rivela lo spaccato culturale e artistico del tempo di Dante. Saranno presenti opere dei più importanti artisti del tempo, tra cui anche Giotto e Cimabue, in collaborazione con la Galleria degli Uffizi di Firenze.

Il 4 settembre (e non l’11 come inizialmente annunciato) si aprirà invece la grande mostra del Mar, “Un’epopea pop”, a cura di Giuseppe Antonelli, professore ordinario di Linguistica Italiana all’Università di Pavia e nota firma del Corriere della Sera. In questo caso l’esposizione mostrerà la fortuna popolare della figura di Dante Alighieri, che attraversa i secoli e i generi espressivi.
Intrecciato alla mostra un percorso d’arte contemporanea, a cura di Giorgia Salerno, responsabile del coordinamento culturale del Mar.

La novità più importante è però forse quelle che le tre mostre possono già da ora contare su una piattaforma on line con tre distinti virtual tour che, nel caso della Classense, permettono di visionare sul web le opere già in esposizione, mentre negli altri due casi fungeranno da anteprima per le mostre in allestimento.

Un virtual tour ispirato al celebre “Visit London”, che è in realtà «una vera e propria esperienza digitale», come racconta il responsabile di Zeranta Edutainment, la società che ha realizzato il progetto. In ogni “tour” il curatore in persona racconta al visitatore on line la mostra, portandolo virtualmente alla scoperta delle varie opere con anche micro documentari posizionati all’interno del percorso. Un progetto che nel caso della Classense può contare sulla mostra vera e propria già allestita, ma che negli altri due casi anticipa del tutto gli eventi con un allestimento virtuale, che può però già contare perfino (come nel caso del Mar) su eventi collaterali virtuali (un canzone-omaggio a Dante di un cantautore, per esempio).

Si tratta anche di un’operazione di marketing territoriale, è stato spiegato dai promotori, con il sindaco Michele de Pascale che si dice sicuro «che una volta liberalizzati gli spostamenti, i turisti verranno ugualmente a vedere anche di persona».

Tubatura rotta, Marina senz’acqua. Via Trieste chiusa per la riparazione

Il guasto nei pressi del parcheggio scambiatore. Anche alcune zone di Punta Marina non hanno la fornitura potabile. Il ripristino richiederà diverse ore

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Il guasto alla tubatura in via Trieste a Marina di Ravenna

L’abitato di Marina di Ravenna è senz’acqua da stamani, 12 febbraio, a causa della rottura di una tubatura. Anche alcune zone di Punta Marina stanno vivendo lo stesso disagio. I tecnici di Hera sono al lavoro per la riparazione ma serviranno diverse ore vista la dimensione del guasto, come si può vedere dalla foto inviataci da un lettore. Per il ripristino è stata chiusa al traffico via Trieste: la rottura infatti è nei pressi del parcheggio scambiatore.

[AGGIORNAMENTO] RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO I CHIARIMENTI DI HERA

Attorno alle 9.30 di questa mattina in via Trieste, dopo il parcheggio scambiatore, si è verificata una rottura della condotta principale dell’acquedotto che alimenta la rete idrica di Marina di Ravenna.

Le squadre di pronto intervento acqua di Hera sono tempestivamente intervenute sul posto per isolare la rottura e, grazie alla realizzazione di un bypass su Lungomare Cristoforo Colombo, alle 11 è stata aperta la tubazione e alle 11.30 è stata ridata l’acqua a tutte le utenze, anche se con pressione un po’ limitata e possibile torbidità.

Per poter svolgere i lavori di riparazione, è stato chiuso il tratto di via Trieste che va dalla rotonda del parcheggio scambiatore a quella dei Pinaroli.

Anas informa che dalle 16 circa la strada sarà riaperta a senso unico alternato regolato da semafori.

Nel frattempo gli automobilisti diretti a Ravenna da Marina vengono deviati sulla viabilità comunale, in via della Pace e verso Punta Marina. Percorso inverso per chi arriva da Ravenna: il passaggio è da via dell’Idrovora per poi uscire su via Canale Molinetto. Per quanto riguarda invece i mezzi pesanti, il percorso alternativo da Ravenna in direzione Marina di Ravenna è: via Trieste, strada statale 67 via Classicana, via Canale Molinetto, viale dei Navigatori, viale delle Americhe, lungomare Colombo, via della Pace, strada statale 67 via Trieste. Da Marina di Ravenna in direzione Ravenna percorso inverso. I mezzi del trasporto pubblico locale vengono deviati alla rotonda del Pala De Andrè, dove girano a destra in viale Europa e poi a sinistra in via Canale Molinetto con direzione Punta Marina e Marina di Ravenna. Le fermate di via Trieste successive alla rotonda del Pala De Andrè sono soppresse. Come detto sopra, è previsto che dalle 16 circa la viabilità possa riprendere a senso unico alternato.

Entro oggi le squadre di Hera procederanno a sistemare la tubazione in modo da riportare la fornitura di acqua alla normalità entro sera, poi da lunedì si procederà al rifacimento del manto stradale secondo le disposizioni di Anas.

Sul luogo sono presenti, oltre ai tecnici Hera, le squadre Anas, la Polizia Locale e i Vigli del Fuoco per garantire la sicurezza stradale.

Hera ricorda infine che in caso di urgenze (segnalazione guasti, rotture, emergenze) è attivo 24 ore su 24 il numero gratuito di pronto intervento 800.713.900 per i servizi acqua, fognature e depurazione.

Linea Rosa compie 30 anni, e li festeggia il 14 febbraio con un flash mob online

Per l’associazione a difesa delle donne, nata a Ravenna nel 1991, inizia un anno ricco di eventi e inziative

Il flash mob #One Billion Rising in piazza a Russi nel 2020
Il flash mob #One Billion Rising in piazza a Russi nel 2020

Partono con un flash mob dedicato all’annuale appuntamento con “#One Billion Rising” – in programma domenica 14 febbraio con un collegamento via web – le iniziative pubbliche 2021 dell’associazione ravennate Linea Rosa, che quest’anno compie trent’anni di attività nella lotta contro la violenza di genere, e festeggia l’anniversario con un ricco programma di eventi.

Il flash mob del 14 febbraio – che raduna migliaia di donne in tutto il mondo per ballare insieme contro la violenza su donne e bambine, trasformando la ricorrenza di San Valentino in una giornata di denuncia e di sensibilizzazione rispetto a questa drammatica realtà, attraverso un evento gioioso e liberatorio – è previsto alle 16.30, e non potendo per l’emergenza sanitaria tenersi fisicamente, si svolgerà in diretta sulla pagina Facebook di Linea Rosa.
L’evento è realizzato da IdeaDanza di Russi, in collaborazione con il Comune, e vedrà la partecipazione di Jacta Gori, assessora alle pari opportunità del Comune di Russi, Valentina Palli, sindaca di Russi, Alessandra Bagnara, presidente di Linea Rosa, con letture a cura di “Le Faville”, lettrici volontarie della Biblioteca Comunale di Russi.

Era il lontano 1991 quando dalla passione di una trentina di donne, visionarie e combattive, nasceva ufficialmente Linea Rosa. Poche risorse ma tanta determinazione, per un progetto ambizioso quanto complicato da realizzare in una piccola città di provincia, in cui parlare di certi temi significava infrangere un tabù che, di fatto, sovvertiva lo status quo delle cose. A distanza di tre decadi il Centro Antiviolenza ravennate è ormai una realtà di primo piano, grazie al sostegno delle socie, delle operatrici, delle volontarie, delle Istituzioni e di tutti quei cittadini che quotidianamente ne perorano la causa.

Alessandra Bagnara, presidente dell'associazione Linea Rosa di Ravenna
Alessandra Bagnara, presidente dell’associazione Linea Rosa di Ravenna

Per celebrare questo importante traguardo Linea Rosa ha in programma un anno fitto di sorprese e iniziative, tutte con il medesimo obiettivo: dare visibilità al Centro Antiviolenza e mettere a valore la sua attività al fianco delle donne con momenti di incontro, se possibile, e divertimento, online o in presenza.
Il trentennale vedrà la presentazione del nuovo sito web, multilingua e di facile fruibilità, per accogliere donne dai vissuti e culture differenti. Tante le attività sui social: per rendere omaggio alle grandi protagoniste del territorio sono state realizzate due rubriche che ogni mese ricordano donne illustri di oggi e di ieri, oltre ad una terza rassegna fotografica che ripercorre i momenti salienti dei trent’anni dell’associazione.
Offline l’idea è proseguire la collaborazione con alcune delle mosaiciste socie di Cna Ravenna, con le quali già da tempo si è intrapresa l’iniziativa “Città amica delle Donne”, per un progetto monumentale dedicato alle donne, ai loro vissuti e alle loro diversità.

«Abbiamo davvero tanti programmi per quest’anno che racconteremo via via – commenta la presidente di Linea Rosa, Alessandra Bagnara –, e l’appuntamento più imminente è quello con #One Billion Rising. Non essendo possibile scendere in piazza, lo faremo a distanza, sul web. Sarà un po’ diverso ma ci saremo lo stesso per far sentire la nostra denuncia nei confronti di comportamenti vili e ingiustificabili, purtroppo in aumento, definiti dallo stesso Papa Francesco, “una vigliaccheria e un degrado per gli uomini e per tutta l’umanità”. ».
«In questi anni Linea Rosa ha accolto oltre 7.500 donne e intrapreso tante battaglie per informazione e promozione della propria attività, per coinvolgere l’opinione pubblica schierandosi sempre dalla loro parte e cercando di dire loro che “uscire dalla violenza si può” – sottolinea la presidente Bagnara –. È la nostra missione fin dal primo giorno e continuerà ad esserlo».

 

 

 

Delitto Fabbri, il luminol trova altro sangue: potrebbe essere del killer

Nuovo sopralluogo della Scientifica in via Corbara dove è stata uccisa Ilenia Fabbri

Il lavoro della polizia scientifica con il luminol nella casa di via Corbara a Faenza, dove il 6 febbraio è stata ammazzata Ilenia Fabbri, ha permesso di isolare nuove tracce di sangue. Potrebbero essere dell’uomo che l’ha uccisa, ferito dalla donna nella colluttazione precedente alla coltellata finale alla gola. La circostanza è riportata di quotidiani locali in edicola oggi, 12 febbraio.

Resto del Carlino e Corriere Romagna ricostruiscono il sopralluogo della polizia svolto ieri: se le tracce biologiche permetteranno di individuare un Dna, potrebbe essere un elemento importante nelle indagini. Al momento, come noto, la pista privilegiata è quella del delitto su commissione: l’ex marito Claudio Nanni – separazione nel 2018 dopo diciotto anni di matrimonio – sarebbe il mandante ed è l’unico indagato.

Il Circolo Velico Ravennate sogna la Coppa America con Luna Rossa

Umberto Molineris prima della finale di Prada Cup: «Contro gli inglesi vincerà chi farà meno errori»

PRADA Cup 2021 Training Day 2Inizia nella notte tra venerdì e sabato la finale di Prada Cup tra Luna Rossa Prada Pirelli Team e gli inglesi di Ineos Team UK: il duello, alla meglio delle tredici regate, servirà per determinare lo sfidante ufficiale della 36ma America’s Cup, il cui match contro il defender neozelandese è previsto per il prossimo mese di marzo.

Tra i protagonisti della sfida che inizia domani, il cui esito è assolutamente incerto visto i precedenti tra i due equipaggi e gli spunti prestazionali molto simili dei due AC75, ci saranno anche gli atleti del Circolo Velico Ravennate Jacopo Plazzi, Umberto Molineris e Andrea Bazzini.

«È una sfida da dentro fuori, ma se vuoi vincere devi battere tutti: non si scappa – commenta Umberto Molineris nelle prime ore della vigilia –. Aver fatto la semifinale ci ha comunque permesso di navigare in racing mode, ottimizzare alcuni dettagli rispetto ai Round Robin e testare alcuni cambi. Le barche sono molto simili dal punto di vista prestazionale: durante i duelli precedenti è emerso molto chiaramente che camminiamo alla pari ed è logico aspettarsi che a prevalere sarà il team capace di commettere meno errori. Loro sotto questo aspetto sono molto temibili, perché regatano sempre con solidità. Per preparaci al meglio in vista di quest match abbiamo anche fatto qualche piccolo adattamento in fatto di ruoli: già contro gli americani Pietro Sibello, il nostro randista, è stato lasciato più libero di leggere il campo di regata e questo ha permesso ai nostri timonieri di essere ancor più concentrati. Tutto ciò premesso la realtà è che fino al momento del primo confronto, essendo passate ormai tre settimane dall’ultimo confronto, non sai a che punto sei rispetto al tuo avversario ed è questo uno degli aspetti affascinanti dell’America’s Cup. Domani avremo senza dubbio qualche informazione in più ma non dimentichiamo che conterà molto la tenuta degli equipaggi, dato che il duello sarà lunghissimo».

Umberto Molineris ha poi spiegato che, durante la giornata che anticipa la finale di Prada Cup, Luna Rossa Prada Pirelli Team si allenerà singolarmente sulle procedure di partenza, una scelta che permetterà anche al Comitato di Regata di ottimizzare tempi e dinamiche in vista del primo start ufficiale che è fissato per le 4 di sabato mattina.

Ad Auckland sono impegnati anche due consiglieri del Circolo Velico Ravennate: Matteo Plazzi, direttore tecnico della Prada Cup, e Antonio Vettese, coinvolto come addetto stampa della stessa Prada Cup.

Vaccino Covid, tocca agli over 85: ecco come prenotare e dove andare

Dal 15 febbraio si parte con i nati nel 1936 o prima: non serve prescrizione medica per fissare l’appuntamento via telefono, tramite Cup o fascicolo elettronico. In provincia di Ravenna 8 punti di somministrazione

CAMPAGNA VACCINALE PALA DE ANDRE' RAVENNADa lunedì 15 febbraio in Emilia-Romagna sono aperte le prenotazioni per il vaccino anti-Covid per le persone nate nel 1936 o prima (i nati dal 1937 al 1941 compresi potranno prenotarsi da lunedì 1 marzo).

La prenotazione può avvenire scegliendo tra queste modalità:

  • sportelli Cup dell’Ausl
  • servizio Farmacup nelle farmacie
  • Cuptel al numero 800-002255
  • Fascicolo Elettronico
  • App ER Salute
  • CupWeb www.cupweb.it

Per prenotare non serve la prescrizione medica. Bastano i dati anagrafici – nome cognome, data e comune di nascita – o, in alternativa, il codice fiscale.

All’atto della prenotazione viene dato l’appuntamento con giorno, ora e luogo per la prima somministrazione della prima e della seconda dose (richiamo). Verrà inoltre rilasciato il modulo della scheda anamnestica per raccogliere le informazioni sullo stato di salute e le malattie pregresse,  che dovrà essere compilata dall’utente (con il supporto eventuale di un familiare) e consegnata al momento della vaccinazione. Le persone che prenoteranno attraverso il servizio di Cuptel, potranno scaricare la scheda anamnestica direttamente dal sito di Ausl Romagna www.auslromagna.it

La prenotazione potrà essere effettuata su ogni sede vaccinale senza vincoli territoriali.

Questi i punti vaccinali dell’Ausl Romagna in provincia di Ravenna:

  • Ravenna – Pala De Andrè (lunedì -domenica dalle 9 alle 19)
  • Russi – Casa della Salute Piazza Farini 39
  • Cervia – Casa della Salute “San Giorgio” via Ospedale 17
  • San Pietro In Vincoli – Casa della Salute via Pistocchi 41
  • Faenza – Fiera via Risorgimento 3
  • Castel Bolognese – Casa della Salute Valle Del Senio, Via Roma 2
  • Lugo – Centro Sociale il Tondo via Lumagni 30
  • Alfonsine – Palazzo Marini via Roma 10

Sulla base dell’approvvigionamento dei vaccini, si procederà a modulare l’offerta sulle diverse sedi vaccinali.

Il giorno dell’appuntamento è necessario portare con sé, oltre alla tessera sanitaria e al documento di identità, anche la scheda anamnestica, consegnata al momento della prenotazione, compilata e firmata.

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